Matematica 1 - Corso di Laurea in Ingegneria Meccanica Esercitazioni sui Numeri Complessi (rev. 1) 30 settembre 2005 Esercizio 1 Si scrivano il coniugato e l’inverso del numero complesso z = √ 7 − i 2. √ Soluzione. Il complesso coniugato è evidentemente dato z̄ = 7 + i 2. Per trovare l’inverso, si può porre z −1 = x + iy e imporre √ (x + iy)(7 − i 2) = 1. Svolgendo il prodotto ed eguagliando parte reale e parte immaginaria si ottiene il sistema ( √ 7x + 2y = 1 √ 7y − 2x = 0, √ la cui soluzione è data da (x, y) = (7/51, 2/51). Pertanto l’inverso cercato √ 7+i 2 −1 è z = 51 . In generale l’inverso di a + ib si ottiene in maniera analoga e risulta essere aa−ib 2 +b2 . √ Esercizio 2 Si scriva in forma polare il numeor complesso z1 = 3 + i e in 3 forma cartesiana il numero complesso z2 = 5ei 4 π . Si calcoli poi il prodotto z1 z2 e lo si scriva nelle due forme. √ Soluzione. Il modulo di z1 si trova tramite |z1 |2 = ( 3)2 + 12 = 4 e l’argomento, con semplici considerazioni trigonometriche o geometriche, risulta 3 3 π iπ essere . Pertanto z 1 = 2e 6 . Quanto a z2 si ha z2 = 5(cos( 4 π) + i sin( 4 π)) = 6 √ √ − 5 2 2 + i 5 2 2 . In forma cartesiana pertanto si ha √ √ √ √ ! √ √ ! √ 5 2 5 2 5 6 5 2 5 2 5 6 +i )= − − +i − + . z1 z2 = ( 3 + i)(− 2 2 2 2 2 2 1 In forma polare invece risulta π 3 11 z1 z2 = 2 · 5 · ei 6 · ei 4 π = 10ei 12 π . Si noti come l’uguaglianza fra le due scritture di z1 z2 permetta di calcolare 11 agevolmente seno e coseno di 12 π. √ Esercizio 3 Si trovino le soluzioni z di z 4 = −8 + i8 3. Soluzione. Si tratta di trovare le radici quarte del numero √ ! √ 2 1 3 z0 = −8 + i8 3 = 16 − − i = 16ei 3 π . 2 2 Tali radici sono quattro e sono date in forma polare da √ 1 2 π π 4 wk = 16ei 4 ( 3 π+2kπ) = 2ei( 6 +k 2 ) , per k = 0, 1, 2, 3. Esercizio 4 Si risolva l’equazione di secondo grado a coefficienti complessi √ iz 2 − 2 2(1 + i)z + 3 = 0. Soluzione. Si usa l’usuale formula per risolvere le equazioni di secondo grado: p √ 2 2(1 + i) ± 8(1 + i)2 − 12i . z1,2 = 2i Dapprima calcoliamo 8(1 + i)2 − 12i = 8(1 − 1 + 2i) − 12i = 4i e ne troπ viamo le radici quadrate. Siccome 4i = 4ei 2 , le sue √ radici √ quadrate sono √ √ i 54 π i π4 i π4 rispettivamente 2e = 2 + i 2 e 2e = −2e = − 2 − i 2. Pertanto √ √ 2 2(1 + i) ± 2(1 + i) z1,2 = . 2i Moltiplicando denominatore e numeratore per −i/2 si ottiene √ ! √ ! √ √ 2 2 −i . z1,2 = 2± 2± 2 2 Osservazione 1 Abbiamo visto come in C ogni equazione polinomiale di secondo grado oppure del tipo z n = z0 ammetta sempre soluzioni. Questo deriva dal fatto che ogni numero complesso ha radici n−sime (ed in particolare quadrate). 2 In realtà vale molto di più, ovvero il seguente teorema. Teorema 1 (Teorema fondamentale dell’algebra) Ogni polinomio p a coefficienti complessi (o reali, come caso particolare) di grado non nullo ammette almeno una radice complessa, cioè un numero z0 ∈ C tale che p(z0 ) = 0. Corollario 1 Ogni polinomio a coefficienti complessi p di grado n si scompone completamente in fattori di primo grado: p(z) = a(z − z1 ) · · · · · (z − zn ), dove a è il coefficente del termine z n in p e z1 , . . . , zn sono le n radici, eventualmente ripetute con la loro molteplicità, del polinomio p. Esercizio 5 Si scompongano i seguenti polinomi a coefficienti complessi x3 − 3x + 2; x4 + x3 + 2x2 + x + 1; x3 + 3x2 − 4; x4 + x3 + x2 + x + 1. Soluzione. Per la prima coppia di polinomi si nota subito, sommando i coefficienti, che in entrambi i casi il numero 1 è una radice. Dividendo i polinomi per (x − 1) si ottiene x3 − 3x + 2 = (x − 1)(x2 + x − 2) = (x − 1)(x − 1)(x + 2), x3 + 3x2 − 4 = (x − 1)(x2 + 4x + 4) = (x − 1)(x + 2)(x + 2), dove le radici dei fattori di secondo grado sono state trovate con la formula risolutiva. Si noti come i due polinomi abbiano le stesse radici, ma con molteplicità diversa, e pertanto non coincidano. Per il terzo polinomio si esegue prima una fattorizzazione x4 + x3 + 2x2 + x + 1 = (x4 + x3 + x2 ) + (x2 + x + 1) = (x2 + 1)(x2 + x + 1). Poi di ognuno dei due fattori di secondo grado si trovano le radici con la formula risolutiva. Esse risultano essere radici complesse, per cui il polinomio in C si scompone come √ √ 1 3 3 1 4 3 2 )(x + − i ), x + x + 2x + x + 1 = (x − i)(x + i)(x + + i 2 2 2 2 mentre in R si sarebbe scomposto solo secondo la fattorizzazione già trovata con polinomi di secondo grado. Per il terzo polinomio cercheremo subito le radici. Si noti che (x − 1)(x4 + x3 + x2 + x + 1) = x5 − 1, 3 pertanto le radici di x4 + x3 + x2 + x + 1 sono tutte e sole le radici di x5 − 1, eccetto la radice 1, che in effetti non annulla x4 + x3 + x2 + x + 1. Le radici di π x5 − 1 sono le radici del numero complesso 1 e sono quindi date da wk = eik 5 . Si ha quindi π 2 3 4 x4 + x3 + x2 + x + 1 = (x − ei 5 )(x − ei 5 π )(x − ei 5 π )(x − ei 5 π ). In entrambi questi ultimi casi si noti che le quattro radici complesse sono a due a due coniugate. Questo succede per ogni polinomio a coefficienti reali. Esercizi non svolti a lezione Esercizio 6 Sapendo che 1 + i è radice del polinomio p(z) = z 4 − 5z 3 + 10z 2 − 10z + 4 si trovino le altre radici e si somponga p. Esercizio 7 Si determino i numeri complessi α ∈ C tale che l’equazione z 2 + |z|2 = αz|z| abbia soluzioni complesse diverse da z = 0. 4