I FIUMI Un fiume è un corso d'acqua perenne, cioè che scorre costantemente tutto l'anno, alimentato da piogge, sorgenti di acque sotterranee o acque di fusione di un ghiacciaio. Esso scorre da quote più elevate a quote più basse fino a sfociare nel mare, in un lago o in un altro fiume. Il fiume Stella, infatti sfocia nel Mar Adriatico e nella Laguna di Marano. Nel primo tratto è spesso un piccolo ruscello che scorrendo a valle si ingrossa e diventa un torrente. STRUTTURA DI UN FIUME I principali elementi di un fiume sono la sorgente, l'alveo o letto, il bacino idrografico, gli affluenti e la foce. Sorgente: il punto o i punti da cui l'acqua emerge e fuoriesce dalla terra; Alveo o letto: parte della superficie terrestre in cui scorre il fiume; Bacino idrografico: è l'area delimitata dalla linea spartiacque che raccogli tutte le acque che si riversano in un corso d'acqua; comprende il fiume stesso e tutti i suoi affluenti; Affluente: corso d'acqua che si getta in un fiume di maggiore portata; si dice affluente di destra o di sinistra a seconda della parte da cui viene rispetto il fiume principale; Foce: punto in cui il fiume termina il proprio corso gettando le acque nel mare, in un lago o in un altro corso d'acqua; la foce può essere a delta o a estuario. LO STELLA Il fiume Stella è la più importante area di risorgive del Friuli. La sorgente è ad un' altitudine di 5 m. Lo stella trae origine dal sommarsi di rivoli che nascono da piccole sorgenti di pianura. I tre rami principali del fiume sono il Taglio, lo Stella propriamente detto e la Torsa. Il suo complesso tributario è di 356 km2. Ha una portata di circa 50 mc/sec.; la temperatura media dell'acqua è di 11° C, con escursione di 7°-13° C. Sfocia nella Laguna di Marano dopo un percorso di 47 km. DOVE NASCE LO STELLA? Nasce sul monte Corno (mt. 1487). Sfocia nel mare Adriatico, nella laguna di Marano. Costeggiato dalla strada Pertegada-Rivignano-Sedegliano. Affluenti, di sinistra: scolo Piancadello, fiume Torsa, roggia Velicogna; di destra: canale delle Cornizze, canale Cragno, fiume Taglio. Percorso fiume Stella COME NASCE UNA RISORGIVA? Il termine risorgiva viene usato per indicare acque che, solitamente in zone montuose, scompaiono nel sottosuolo e successivamente ritornano in superficie in pianura. Le precipitazioni meteoriche possono subire diversi destini quando raggiungono il suolo: evaporare, essere assorbite dalla vegetazione, scorrere sul terreno formando i corsi d’acqua superficiali oppure infiltrarsi nel sottosuolo formando le acque sotterranee o di falda. Il diverso destino dipende naturalmente dal tipo di suolo. CHE COS'È UNA RISORGIVA? Una risorgiva, o fontanile, è una sorgente di acqua dolce (a volte di origine naturale, ma più spesso scavata dall'uomo) tipica della pianura padana. Tipicamente il nome risorgiva è preferibile quando l'affioramento è naturale, mentre si parla di fontanile quando la sorgente è di origine antropica. La sovrapposizione dei due termini deriva dal fatto che spesso i fontanili venivano scavati in aree già interessate da risorgive. LE POLLE DELLA RISORGIVE La paludosità della zona, estesa in passato a migliaia di ettari ed ora ridotta a pochi lembi residuali, è legata alla presenza delle numerose piccole polle di acqua sorgiva da cui si origina lo Stella così come gli altri fiumi di risorgiva: il Varmo, il Turgnano, l'Ausa, il Corno ed il Natissa. Queste risorgenze vengono suddivise, in base alla loro forma, in Olle, dai limiti ben delimitati, spesso riunite in gruppi. LA LINEA DELLE RISORGIVE Tutte queste sorgenti sono posizionate in un area geografica ben delimitata, il cui limite settentrionale è costituito dalla “ Linea delle Risorgive”. Essa corre parallela alla “Strada alta”, l'attuale statale napoleonica che da Palmanova porta a Codroipo, per spingersi poi fino a Pordenone per poi chiudersi in corrispondenza delle sorgenti del Livenza presso Polcenigo. Il limite meridionale, più irregolare, è posto pochi chilometri più a sud. L'ampiezza della fascia delle risorgive è quindi piuttosto variabile, passando da un massimo di sei chilometri presso il Tagliamento ad un minimo di due chilometri a sud di Castions di Strada. La “ Linea delle Risorgive”costituisce una struttura unitaria in tutto il Friuli, interrotta solo dal fiume Tagliamento, le sue caratteristiche sono diverse ad oriente ed occidente di questo fiume. IMMAGINE DELL'ACQUA DI RISORGIVE DEL NOSTRO FIUME La parte verde, rappresenta le linee delle risorgive nella Bassa Friulana. Falco di palude (Circus aeruginosus) Alla foce del fiume Stella che sbocca nella laguna di Marano, sono presenti vasti canneti d’acqua dolce che progressivamente si trasformano in canneti alofili, in questo ambiente si insedia come nidificante il falco di palude, un Accipitriforme a corologia paleartico – paleotropicale - austrasiana. Frequenta soprattutto l’ambiente costiero e la bassa pianura, durante il periodo riproduttivo lo si rinviene presso le zone umide e le velme durante la bassa marea alla ricerca del cibo. E’ un predatore diurno, di uccelli acquatici e micromammiferi, non disdegna però anfibi, e pesci.Nelle lagune di Grado e Marano è considerata una specie sedentaria nidificante, migratrice regolare e svernante. Canapiglia (Anas strepera) E’ un Anatide Anseriforme a corologia oloartica . Si tratta di un "anatra di superficie", che si ciba di in particolare di vegetali immergendo solo la testa nell’acqua. Frequenta essenzialmente le paludi di acqua dolce o debolmente salmastra. Nelle lagune di Grado e Marano è descritta come una specie migratrice regolare, svernante e nidificante possibile. La si rinviene inoltre nella Valle Cavanata nei laghi di Pietrarossa e Doberdò. Basettino (Panurus biarmicus) E’ un Passeriforme a corologia eurocentroasiatica. Vive nell’ambiente del canneto dove nidifica e si nutre di invertebrati e di semi. In Italia è considerato sedentario migratore e svernante. E' una specie sedentaria, molto localizzato nel territorio della provincia di Gorizia, inoltre è considerata quale specie erratica e probabilmente migratrice regolare e svernante. Nidifica nell’Oasi di Marano Lagunare. Airone rosso (Ardea purpurea) E’ un Cicogniforme a corologia paleartico – paleotropical . Si nutre di pesci, anfibi ed altri animali acquatici. Durante il periodo riproduttivo la specie è legata alla presenza di canneti fissi e indisturbati, situati in aree palustri di acqua dolce o debolmente salmastra, nei restanti periodi dell'anno frequenta anche zone paludose marginali, rive dei fiumi, canali e cave abbandonate. Alle foci dello Stella è presente una colonia situata nel canneto a Phragmites. Nella provincia di Gorizia, e nella laguna di Marano è considerata una specie migratrice regolare, molto localizzata ed irregolare come nidificante. Martin pescatore (Alcedo atthis) E’ un Coraciforme a corologia paleartico – orientale. Si nutre in particolare di pesci d’acqua dolce, d’insetti, non disdegna i pesci marini. Pesca tuffandosi dall’aria ed afferrando la preda sott’acqua con il becco lungo e appuntito. Nella laguna di Marano e Grado è considerata come specie stanziale e nidificante, migratrice regolare e svernante. Come nidificante si localizza soprattutto lungo le rive dei principali corsi d’acqua della provincia di Gorizia, nelle sponde argillose e sabbiose. Luccio (Esox lucius) E’ un Salmoniforme appartenente alla famiglia degli Esocidi, tipico predatore dulciacquicolo che vive però anche in prossimità di acque salmastre. Vive immobile tra i canneti o sotto l’intrico delle piante acquatiche e rimane in attesa del passaggio dei piccoli pesci che divengono sua facile preda. Da adulto mostra un marcato territorialismo. Si nutre appunto di pesci, piccoli mammiferi e anfibi, rappresenta il vertice della catena alimentare delle acque dolci. Si distribuisce in Asia centrale e settentrionale, in America ed è ampiamente diffuso in Europa.