COERENTE CON I REQUISITI DI QUADRO GENERALE PREVISTI DAL D.M. 166/2001 B MODELLO ORGANIZZATIVO E DELLE RISORSE UMANE MODELLO IDEALTIPICO ORGANIZZATIVO ED OPERATIVO DI UNA SEDE ORIENTATIVA a cura di Loredana Carrara Agenzia Regionale per l’Impiego e per la Formazione Professionale 2 B MODELLO ORGANIZZATIVO E DELLE RISORSE UMANE MODELLO IDEALTIPICO ORGANIZZATIVO ED OPERATIVO DI UNA SEDE ORIENTATIVA Il presente modello fa parte integrante di un sistema organico di documenti che costituiscono il “Modello idealtipico organizzativo ed operativo di una sede orientativa”. Agenzia Regionale per l’Impiego e per la Formazione Professionale 3 B MODELLO ORGANIZZATIVO E DELLE RISORSE UMANE MODELLO IDEALTIPICO ORGANIZZATIVO ED OPERATIVO DI UNA SEDE ORIENTATIVA RINGRAZIAMENTI Un particolare ringraziamento va espresso ai componenti del gruppo di lavoro che hanno contribuito alla realizzazione del presente documento con competenza e professionalità, in particolare: Maria Teresa Amenta Salvatore Baglieri Rosa Blandi Mario Giarratana Stefania Guccione Rosaria Gueli Gianfranco La Rosa Maria Catena Lo Turco Eleonora Maddi Olga Mangiafico Santo Marasà Giovanna Parlagreco Mary Grazia Rizzo Vincenzo Tribulato Rita Trimarchi Francesco Zerbo cefop enfap sicilia enfap sicilia ial cisl coordinamento regionale anfe regionale ciofs-fp cnos –fap ciofs-fp cefop ciofs-fp enfap sicilia cefop anfe regionale cnos –fap ial cisl coordinamento regionale ial cisl coordinamento regionale Il gruppo di lavoro, istituito con D.A. 2286 del 30 novembre 2004, è stato coordinato dalla D.ssa Loredana Carrara – Dirigente del Servizio IV dell’Agenzia regionale per l’impiego e per la formazione professionale - coadiuvata dal Dott. Salvatore Alongi, dell’Ufficio provinciale del lavoro di Agrigento. Un particolare, sincero ed affettuoso ringraziamento, va espresso a quegli operatori che hanno fornito la propria disponibilità con impegno ed abnegazione e che hanno permesso che il presente lavoro si portasse a compimento, in particolare: Maria Teresa Amenta Mary Grazia Rizzo Vincenzo Tribulato Un ringraziamento va inoltre rivolto a Gaspare Carlo Lo Nigro - Dirigente Generale dell’Agenzia regionale per l’impiego e per la formazione professionale - che credendo nella proficua validità dell’iniziativa, ha dato l’abbrivio alla realizzazione del presente lavoro, nell’auspicio che possa rappresentare un valido strumento per orientare la qualità e l’efficienza dei servizi da erogare all’utenza. Un sincero ringraziamento và rivolto alla Dr.ssa Daniela Pavoncello, Coordinatore tecnico scientifico del progetto ISFOL, che particolare attenzione ha dedicato alla regione Sicilia ed ai suoi Operatori. Agenzia Regionale per l’Impiego e per la Formazione Professionale 4 B MODELLO ORGANIZZATIVO E DELLE RISORSE UMANE MODELLO IDEALTIPICO ORGANIZZATIVO ED OPERATIVO DI UNA SEDE ORIENTATIVA INDICE 0. PREMESSA……………………………………………………………………. Pag. 6 1. LA SEDE OPERATIVA…………………………………………………………. Pag. 8 2. ARTICOLAZIONE DEI PROCESSI …………………………………………... Pag. 9 3. STRUTTURA ORGANIZZATIVA…………………………………………...…. Pag. 12 3.1. L’assetto organizzativo e il modello di struttura ……………………… Pag. 17 3.2. I processi interni…………………………………………………………….. Pag. 29 4. COMPETENZE OPERATORI….…………………………………………...…. Pag. 31 Agenzia Regionale per l’Impiego e per la Formazione Professionale 5 B MODELLO ORGANIZZATIVO E DELLE RISORSE UMANE MODELLO IDEALTIPICO ORGANIZZATIVO ED OPERATIVO DI UNA SEDE ORIENTATIVA 0. PREMESSA Il Decreto Ministeriale 25 maggio 2001 n. 166 stabilisce, al comma 2 dell’art. 3, che i destinatari dell’accreditamento siano le sedi operative che devono disporre di risorse gestionali, logistiche ed umane, aver maturato livelli di efficacia ed efficienza in attività pregresse e mantenere interazioni con il sistema sociale e produttivo locale secondo predefiniti standard. Nell’ambito delle prescrizioni poste nell’allegato al citato D.M. 166/2001, e dai suggerimenti dell’ISFOL1 nell’ambito del progetto dal titolo “Accreditamento delle sedi orientative. Sperimentazione nelle Regioni Obiettivo 1 della misura II 1 azione B sub azione I del PON Azioni di Sistema Obiettivo 1”, è stato elaborato il presente “Modello idealtipico organizzativo ed operativo di una sede orientativa” Il presente Modello, che raccoglie i risultati elaborati dal gruppo di lavoro alla luce delle esperienze maturate da ogni singolo operatore nell’ambito della partecipazione al citato progetto dell’ISFOL, è stato adeguato in coerenza alla realtà del sistema dei servizi formativi della regione siciliana e rappresenta un modello di massima, un idealtipo, che dovrà essere raggiunto da ogni sede operativa che eroga servizi orientativi e di sostegno all’inserimento lavorativo. Il presente Modello organizzativo e delle risorse umane, fa riferimento alle modalità organizzative delle risorse umane all’interno delle sedi operative, in conformità ai dettami del DM 166/2001. La sede operativa che svolge attività di orientamento/inserimento lavorativo, che per brevità appresso chiameremo, sede operativa, deve assumere una specifica connotazione tipologica, ed una propria significatività soltanto se considerata all’interno di un ambiente e una struttura organizzativa di riferimento che ne connota sia l’assetto strutturale, sia la modalità operativa di svolgimento. La sede operativa deve gestire e presidiare i diversi processi che si svolgono al suo interno, determinando così quegli altri elementi di carattere strutturale che da essi discendono. Sul piano concettuale il processo costituisce l’insieme delle attività che provvede a trasformare un input per realizzare un prodotto/servizio rispondente alle aspettative del sistema cliente della struttura di riferimento (soggetti istituzionali, soggetti economici, soggetti sociali). Negli Allegati al D.M. 166 i processi assumono una connotazione specifica, tale che: 1) in un'ottica di qualità (qualità e ricerca) 2) precedono (diagnosi, progettazione, promozione) 3) accompagnano (monitoraggio) ISFOL - Istituto per lo Sviluppo della Formazione Professionale dei Lavoratori – è un Ente Pubblico di ricerca istituito con D.P.R. 30 giugno 1973 n.478 1 Agenzia Regionale per l’Impiego e per la Formazione Professionale 6 B MODELLO ORGANIZZATIVO E DELLE RISORSE UMANE MODELLO IDEALTIPICO ORGANIZZATIVO ED OPERATIVO DI UNA SEDE ORIENTATIVA 4) seguono (valutazione) 5) la realizzazione (erogazione) dei servizi stessi. Nell’ambito dei processi le Aree operative costituiscono un’aggregazione significativa e funzionale di attività, riconducibili ad uno o più compiti professionali. Il compito costituisce l’elemento paradigmatico del processo in ragione della sua stessa natura. Esso fonda, infatti, un sistema strutturato ed integrato di operazioni all’interno del processo, con le quali si realizzano risultati significativi in termini di prodotto e riconoscibili in termini di lavoro. La trasferibilità in termini di procedure è puramente idealtipica e necessariamente da ricondurre quindi alla struttura organizzativa di appartenenza. Gli elementi costitutivi del compito – tenendo conto quanto definito dalla letteratura e dalla prassi sulle tematiche organizzative e aziendali - sono rappresentati da: l’attività: insieme di una o più operazioni con le quali si trasforma l’input iniziale in output finale o con le quali assumendo come riferimento l’input iniziale si perviene all’output finale; le risorse utilizzate: l’insieme dell’apparato strumentale di natura informativa e tecnologica impegnato nelle attività; le relazioni: interazioni e scambi in orizzontale e verticale all’interno del sistema organizzativo; le variabili da controllare e regolare: scompensi, errori, inconvenienti, ecc. i risultati attesi e prodotti. Agenzia Regionale per l’Impiego e per la Formazione Professionale 7 B MODELLO ORGANIZZATIVO E DELLE RISORSE UMANE MODELLO IDEALTIPICO ORGANIZZATIVO ED OPERATIVO DI UNA SEDE ORIENTATIVA 1. LA SEDE OPERATIVA Dal punto di vista delle modalità di funzionamento, la sede operativa assunta come modello si connota principalmente come soggetto che organizza ed erogara servizi di qualità, in quanto: dispone di competenze può contare su relazioni con il sistema socioeconomico territoriale è provvista di un sistema di feed back organico e sistematico. In coerenza con le indicazioni dell’Allegato 2 al più volte citato DM 166/2001, quindi la sede va descritta: in termini logistici e di reperibilità fisica (di cui si rimanda al precedente “A. Modello logistico) in termini organizzativo-strutturali in termini di competenze e responsabilità in termini di sistema comunicativo interno ed esterno (comprese le strumentazioni per la documentazione: banche dati ecc) in termini di sistema di interrelazioni sul territorio Pertanto la sede operativa destinata alle attività di orientamento/inserimento lavorativo, assunto nell’elaborazione del sistema di accreditamento, è definibile come “la sede operativa che eroga servizi informativi, formativi e consulenziali finalizzati a promuovere l’auto orientamento e a supportare la definizione di progetti personali di formazione e lavoro” (cfr. Allegato DM 166/2001). In questa ottica particolare importanza assumeranno i processi che connotano la struttura organizzativa delle sede operativa. Agenzia Regionale per l’Impiego e per la Formazione Professionale 8 B MODELLO ORGANIZZATIVO E DELLE RISORSE UMANE MODELLO IDEALTIPICO ORGANIZZATIVO ED OPERATIVO DI UNA SEDE ORIENTATIVA 2. ARTICOLAZIONE DEI PROCESSI Nel complesso quindi il processo come rappresentazione fenomenologia ed idealtipica, tiene conto di quegli elementi considerati in precedenza e si può raffigurare secondo la figura seguente. Rappresentazione del processo e degli elementi costitutivi Fig. 1 AREA OPERATIVA 1 INPU T AREA OPERATIVA N Compito Compito Compito Compito 1 2 1 n OUTP UT Fonte: ISFOL Sulla base di tali costrutti si è proceduto ad articolare ciascun processo interno alla sede operativa nelle aree operative e nei compiti professionali corrispondenti, definendo le procedure di riferimento per ogni singola attività prevista per la realizzazione del compito. La realizzazione dei servizi è preceduta dal processo di diagnosi dei bisogni e della domanda individuale e di target a livello territoriale. In altre parole nell'area operativa corrispondente si mira al risultato di identificare bisogni, aspettative e opportunità del contesto di riferimento, funzionali alla strutturazione di un sistema di offerta di servizi. Il processo di progettazione comprende tre dimensioni progettuali: una sul piano organizzativo, una sul quello erogativo e una su quello produttivo. Più specificamente, l'area operativa e i risultati corrispondenti abbracciano la pianificazione dei programmi e dei servizi, la progettazione di interventi individuali e di gruppo e quella della elaborazione di strumenti e supporti. Le attività verranno di conseguenza progettate seguendo il seguente iter: pianificazione degli interventi, progettazione di strumenti “ad hoc”, individuazione (grazie anche ai risultati emersi dalla diagnosi) e conseguente realizzazione di itinerari/percorsi individualizzati e funzionali ai bisogni e aspettative delle diverse particolari tipologie di utenza. L'erogazione viene preceduta dalla promozione; questo è un processo che rinvia a due aree operative ben precise con i relativi output: si tratta della gestione della rete di relazioni con il complesso degli attori locali rilevanti mediante adeguate forme di partenariato, e dello sviluppo del marketing dei servizi della struttura. L'erogazione degli interventi di orientamento è accompagnata dal processo di monitoraggio ed è seguita da quello di valutazione. Il primo processo si sostanzia in un'area operativa che mira a Agenzia Regionale per l’Impiego e per la Formazione Professionale 9 B MODELLO ORGANIZZATIVO E DELLE RISORSE UMANE MODELLO IDEALTIPICO ORGANIZZATIVO ED OPERATIVO DI UNA SEDE ORIENTATIVA tenere sotto controllo lo sviluppo in itinere delle azioni di orientamento sotto il profilo della conformità al progetto di massima e in vista di eventuali correzioni migliorative. A sua volta la valutazione intende misurare l'efficacia e l'efficienza dei processi e degli esiti dei diversi interventi attuati attraverso lo sviluppo di attività rivolte a: - rilevare l'efficacia degli interventi sia a livello complessivo delle attività svolte dalla struttura di orientamento/inserimento lavorativo che della singola azione; - misurare i risultati in termini di apprendimento e di potenzialità acquisite dal soggetto/i grazie alle azioni messe in atto; - validare nuove tipologie di intervento, i settori di riferimento, i processi attivati, la qualità delle prestazioni erogate; - valutare il grado di congruenza tra gli obiettivi (generali e particolari) formulati e quelli effettivamente conseguiti; - documentare le esperienze e socializzarle affinché possano essere trasferite ad altre realtà. La realizzazione dei servizi costituisce il processo centrale dell'erogazione, che appartiene alla funzione di prodotto in relazione al target ed al contesto territoriale di riferimento. Questo contempla diverse aree operative con i relativi risultati: servizi orientativi, servizi di inserimento lavorativo e consulenza alle imprese. L 'attendibilità, la credibilità e l'affidabilità di un servizio a loro volta sono strettamente collegate con le logiche e modalità di gestione di un sistema di qualità e ricerca che "certifica" le metodologie adottate nella ricerca dei fabbisogni, le strategie e gli strumenti utilizzati nei processi di sviluppo e di innovazione del servizio, le valutazioni e verifiche messe in atto per controllare la flessibilità e l’efficacia degli interventi nel venire incontro ai diversificati bisogni del territorio. Viene di seguito proposta la rappresentazione grafica delle interazioni tra i processi idealtipo. Per ogni processo vengono rappresentate le procedure ad esso collegate, che sono descritte, in termini di flusso logico delle attività, nell’allegato C1 “Manuale delle procedure”. Agenzia Regionale per l’Impiego e per la Formazione Professionale 10 A – Diagnosi ed Analisi bisogni G - Coordinamento e Direzione AO1– Diagnosi bisogni e domanda di orientamento AF3– Rilevazione del fabbisogno formativo G01 – Definizione delle strategie organizzative, commerciali e standard del servizio G02 – Reperimento delle risorse umane, tecnologiche, finanziarie e organizzative G03 – Supervisione della manutenzione e miglioramento del servizio G04 – Coordinamento delle risorse umane, economiche, organizzative, informative AF1– Rilevazione del fabbisog. occupaz. a livello territor AF2– Rilevazione del fabbisogno occupazionale a livello aziendale AI1– Diagnosi individuali si assistenza all’inserimento lavorativo AI2– Analisi della situazione locale del m.dl. e delle politiche di sviluppo E - Promozione EO1 – Gestione relazioni locali con l’impresa, i servizi per l’impiego, gli organismi e gli attori locali H Amministrazione HO1 – Gestione della contabilità e degli adempimenti normativi EO2 – Promozione e marketing dei servizi della struttura B - Progettazione BO1 – Programmazione e pianificazione dei servizi orient HO2 – Controllo economico CO1 – Gestione dell’accoglienza e dello screening dell’utenza C - Erogazione BO2 – Progettazione di interventi di orient. Individ. e di gruppo CO2 – Informazione orientativa CO3 – Formazione orientativa CO4– Consulenza orientativa CO5– Gestione bilanci di competenza CO6 – Counselling BO3 – Progettazione e produzione di strum. orientamento G05 – Selezione e gestione dei contatti con i fornitori BI1 – Pianificazione dei programmi di assistenza all’entrata nella vita lavor G06 – Gestione degli accordi con la committenza BI2 – Progettazione di interventi di assist. all’inserimento lavorativo BI3 – Progettazione di interventi di sostegno alla job creation G07 – Gestione e sviluppo delle risorse umane CO7 – Accompagnamento per allievi in formazione CI1 – Consulenza o tutoring all’inserimento lavorativo CI2 – Sostegno all’incontro domanda/offerta CI3 – Assistenza informativa e consulenza alla job creation CCI – Consulenza alle imprese HO3 – Rendicontazione delle spese D – Monitoraggio e valutazione DO1 – Monitoraggio delle azioni e dei programmi di orientamento e di inserimento DO2 – Valutazione dei risultati dei servizi orientativi e di inserimento e dell’impatto sul Mdl F – Qualità e ricerca FO1 – Gestione del sistema qualità identificato nelle azioni di miglioramento HO4 – Gestione amministrative del personale BI4 – Progettazione e produzione di banche dati e/o altri strumenti per incontro dom/off La rappresentazione grafica proposta segna, con il colore “rosso”, quelle procedure in corso di sperimentazione e non ancora testate nell’ambito del Progetto realizzato dall’ISFOL e per le quali comunque si descrive il flusso logico delle attività. Per quelle procedure, invece, evidenziate con il colore “azzurro”, poiché in fase di elaborazione, non vengono descritti né i flussi logici delle attività, né gli strumenti. Relativamente all’area dell’Amministrazione si rimanda alle procedure stabilite dall’Assessorato del Lavoro – Agenzia per l’Impiego Agenzia Regionale per l’Impiego e per la Formazione Professionale 11 B MODELLO ORGANIZZATIVO E DELLE RISORSE UMANE MODELLO IDEALTIPICO ORGANIZZATIVO ED OPERATIVO DI UNA SEDE ORIENTATIVA 3. STRUTTURA ORGANIZZATIVA Il modello organizzativo che si prefigura in funzione dell’applicazione dei processi previsti dalla normativa sull’accreditamento delle strutture – D.M. 166 del 25/05/2001 - assume le caratteristiche ed i tratti di una configurazione organizzativa di tipo flessibile. Tale assetto sul piano strutturale ed operativo appare assai diversificato e mutevole in relazione ad alcuni elementi, quali: a. la variabilità dei soggetti e delle strutture che erogano i servizi di orientamento (strutture pubbliche, private, del terzo settore: enti locali, scuole e università, centri per l’impiego; associazioni di categoria dei datori di lavoro e dei lavoratori, centri di orientamento privati; centri e strutture di Associazioni di rilevanza nazionale; altro); b. il differente grado di presenza delle strutture nei contesti territoriali e locali e di integrazione nel territorio (rete sociale e sistema locale di orientamento); La Rete quale “risorsa” per lo sviluppo, l’organizzazione e l’erogazione dei servizi di orientamento/inserimento lavorativo emerge con chiarezza nell’ambito del D.M. 166 del 25 maggio 2001, sulla base di due elementi fondanti concernenti: il modello operativo di accreditamento della sede orientativa; i requisiti minimi funzionali al processo di accreditamento. Riguardo al primo aspetto negli Allegati al Decreto viene delineato un asseto dei servizi formativi ed orientativi strutturato secondo una logica sistemica. Dal punto di vista dell’organizzazione di tali servizi il criterio seguito non è quello della “unicità” della sede quanto piuttosto della “unitarietà” dei servizi. Il focus del sistema, infatti, non è rappresentato dal soggetto che eroga ma dall’utente che ha necessità di servizi diversi. Ciò significa che i servizi non vengono erogati necessariamente da una sola sede operativa, ma che la loro erogazione avviene in una logica di rete. Un ulteriore impulso alla costituzione delle reti territoriali e all’integrazione fra gli attori locali viene dai requisiti stessi - concernenti le “interrelazioni maturate con il sistema sociale e produttivo presente sul territorio” – previsti per l’accreditamento della sede. La necessità di addivenire all’integrazione territoriale nella erogazione dei servizi, secondo modalità e forme appropriate alle caratteristiche locali, nasce dalla natura stessa di questi, per i quali la rete assume valore immantinente, sia sul piano organizzativo – ai fini dello scambio/condivisione di risorse e collaborazioni – sia su quello delle opportunità per i clienti/fruitori. Per questi ultimi infatti è essenziale conoscere la mappa delle strutture e dei servizi del territorio per poterne fruire in maniera adeguata ed efficace. Vale a dire che è fondamentale per l’utente avere chiaro davanti a sé sulla base del proprio progetto personale e professionale le opportunità che a livello locale possono offrire i diversi sistemi dei servizi, e per quello che potrebbe essere Agenzia Regionale per l’Impiego e per la Formazione Professionale 12 B MODELLO ORGANIZZATIVO E DELLE RISORSE UMANE MODELLO IDEALTIPICO ORGANIZZATIVO ED OPERATIVO DI UNA SEDE ORIENTATIVA definito il “sistema di orientamento”, connettere i sistemi della formazione e dell’istruzione, del lavoro e sociali. Le strategie di implementazione delle reti finalizzate alla costituzione di un organico sistema di orientamento/inserimento lavorativo in ambito locale, rappresenta una determinata modalità attraverso cui si determinano forme di coordinamento e direzione rivolte all’integrazione dei soggetti ed alla realizzazione di sinergie funzionali all’erogazione di servizi orientativi. Le “strategie di rete” rimandano dunque sia alla definizione del tipo di struttura che presidia la rete stessa, sia alle politiche organizzative necessarie a determinarne il governo e la gestione operativa. Nell’ambito del governo e della gestione operativa si svilupperanno delle politiche rivolte alla: definizione delle strategie organizzative e di governo della rete; definizione del modello organizzativo, gestionale ed operativo di sviluppo dei servizi; definizione ed alla attivazione delle funzioni di processo (diagnosi, progettazione, monitoraggio e valutazione, promozione, qualità e ricerca); realizzazione di processi di ottimizzazione delle risorse umane, tecnologiche, informative, e degli strumenti orientativi ed operativi. I nodi della rete sono costituiti da un “insieme di attori dotati di un relativo grado di autonomia, che realizzano attività o scambi di informazione in funzione di un obiettivo comune (“mission”) attraverso forme di collegamento (“relazioni”) e modalità/strumenti definiti.” In ambito locale gli attori che si devono integrare in un sistema di rete possono essere classificati ed individuati nei seguenti: a. Amministrazioni pubbliche (regione, province, comuni) b. Centri per l’impiego c. Forze economiche (imprese, associazioni di categoria, ecc.) d. Forze sociali (sindacati, ecc.) e. Strutture del sistema scolastico e universitario f. Centri e servizi di orientamento pubblici e privati g. Servizi AUSL riferibili al settore infanzia e adolescenza h. Enti gestori sistema di formazione professionale e relativi Centri o agenzie formative i. Associazioni ed enti del terzo settore j. Associazioni culturali k. Associazioni e ordini professionali Agenzia Regionale per l’Impiego e per la Formazione Professionale 13 B MODELLO ORGANIZZATIVO E DELLE RISORSE UMANE l. MODELLO IDEALTIPICO ORGANIZZATIVO ED OPERATIVO DI UNA SEDE ORIENTATIVA Organismi di orientamento informale (famiglie e media) I soggetti dei sistemi locali di orientamento Figura 3 Org.mi orie.to Amm.ni Pub.che Centri per l’Imp.go Ass.ni ord.ni prof.li Ass.ni catego ria SERVIZI DI ORIENTAMENTO Ass.ni cult.li volon.to Ass.ni sinda cali Terzo Settore Sist.ma Istru zione Sist.ma form.ne prof.le Servizi AUSL Agenzia Regionale per l’Impiego e per la Formazione Professionale Centri e Serv.zi or.to 14 B MODELLO ORGANIZZATIVO E DELLE RISORSE UMANE MODELLO IDEALTIPICO ORGANIZZATIVO ED OPERATIVO DI UNA SEDE ORIENTATIVA Un ulteriore elemento, per realizzare l’integrazione territoriale, è rappresentato, dal “sistema di istruzione” delle sedi che offrono servizi formativi nello stesso territorio. Particolare attenzione dovrà essere posta al sistema di relazioni necessario per accompagnare l’utente sia nella scelta del percorso formativo, sia durante il trainer formativo per sostenerlo nella scelta ed infine per aiutarlo nella costruzione del progetto di inserimento lavorativo ed infine per accompagnare l’utente sia nella fase iniziale dell’inserimento come anche successivamente al fine di valutare l’efficacia dell’intervento orientativo che di quello formativo (follow up). E’ altresì rilevante l’acquisizione di quegli elementi che “connotano” l’offerta formativa del territorio onde potere fornire quelle informazioni in sede di “informazione orientativa”. La figura (fig.4) seguente schematizza il sistema di relazioni necessarie tra la sede operativa e tutte le sedi formative di un determinato territorio, la cui titolarità è in capo a Organismi diversi. Allo stesso modo, il coordinamento tra la sede operativa e tutte le altre sedi dello stesso Organismo presenti in un determinato territorio, viene garantito dalla “Struttura intermedia di coordinamento” di cui si parlerà successivamente. Fig.4 Il sistema di relazioni tra la sede operativa e le sedi formative di un terminato territorio, la cui titolarità è in capo a Organismi diversi Sede operativa Servizi di orientamento/i nserimento lavorativo Servizi di formazione Sede formativa Sede formativa Sede formativa Agenzia Regionale per l’Impiego e per la Formazione Professionale Sede formativa Sede formativa 15 B MODELLO ORGANIZZATIVO E DELLE RISORSE UMANE MODELLO IDEALTIPICO ORGANIZZATIVO ED OPERATIVO DI UNA SEDE ORIENTATIVA La figura (fig.5) seguente schematizza il sistema di relazioni Coordinamento tra la sede operativa e le altre sedi operative dello stesso organismo è assicurato dalla struttura intermedia di coordinamento fig.4 Sede di coordinamento Struttura intermedia di coordinamento Sede Operativa Direzione Struttura di base Tecnostruttura Staff di supporto Sede Operativa Sede Operativa Sede Operativa Agenzia Regionale per l’Impiego e per la Formazione Professionale 16 B MODELLO ORGANIZZATIVO E DELLE RISORSE UMANE MODELLO IDEALTIPICO ORGANIZZATIVO ED OPERATIVO DI UNA SEDE ORIENTATIVA 3.1 L’assetto organizzativo e il modello di struttura Conseguentemente in questa sezione si procederà a declinare un assetto organizzativo idealtipico ed a un modello di struttura di sede operativa in grado di coniugare e sostenere l’impostazione di configurazioni organizzative, quale sintesi ottimale fra le dimensioni relative al servizio erogato, ai bisogni/domanda dell’utenza ed alla struttura organizzativa operante. Un assetto organizzativo capace cioè di rendere efficiente la gestione della sede e definire il migliore impiego delle risorse disponibili. La configurazione organizzativa, che discende dal modello, mette in evidenza quegli elementi utili per una configurazione organizzativa congruente con la natura dei servizi orientativi e di inserimento lavorativo. Tale modello in estrema sintesi si struttura sulla base dell’articolazione dei seguenti elementi (o ruoli) organizzativi, che sul piano operativo possono essere interconnessi con modalità piuttosto diversificate, realizzando in tal modo differenti configurazioni organizzative ed operative. 1. Direzione. Nell’ambito della struttura organizzativa un rilievo viene posto alla direzione; essa è chiamata a svolgere funzioni di coordinamento delle strutture tecnico-specialistiche e di staff presenti nella sede operativa; essa assolve tutte le funzioni, soprattutto nei casi in cui non esista una struttura intermedia di coordinamento, con la struttura operativa di base. Nell’ambito della direzione si concentrano le funzioni relative alla definizione delle strategie organizzative, commerciali e di quelle relative agli standard che i servizi erogati debbono possedere. Lo svolgimento di tali funzioni, sono accompagnate da un forte decentramento delle decisioni operative nei confronti delle figure che posseggono un elevato grado di competenze tecnico-specialistiche. 2. Struttura di base. La struttura di base è il nucleo centrale della sede operativa ed è composta dagli operatori (Orientatore- Analista progettista- Orientatore/integratore – Valutatore- Tutor, eventuali figure specialistiche), che posseggono una competenza professionale medio-alta o alta ed operano senza un’eccessiva divisione del lavoro, prevalendo infatti modalità operative di coordinamento/integrazione delle attività connesse alla erogazione del servizio. In sostanza la struttura è regolata da meccanismi di integrazione, più che di differenziazione, attraverso i quali si determina una composizione del lavoro, forme specifiche di interdipendenza fra i vari gruppi di lavoro/progetto – più che il prevalere di un sistema definito di compiti e ruoli - e la predominanza di meccanismi di coordinamento interno con le altre strutture operative (Tecnostruttura e Staff di supporto) della sede. Tali operatori infatti, si possono organizzare in “gruppi di progetto” e realizzare il coordinamento necessario per le attività, prevalentemente per via relazionale informale più che formalizzata e burocratica. Agenzia Regionale per l’Impiego e per la Formazione Professionale 17 B MODELLO ORGANIZZATIVO E DELLE RISORSE UMANE MODELLO IDEALTIPICO ORGANIZZATIVO ED OPERATIVO DI UNA SEDE ORIENTATIVA 3. Tecnostruttura. La tecnostruttura è rappresentata da operatori (Operatore informatico) che rivestono il ruolo di staff tecnico al processo di erogazione, onde consentire l’integrazione fra le diverse attività ed il corretto utilizzo delle risorse tecniche e strumentali. Nell’ambito della tecnostruttura si colloca il sistema informativo, la gestione dei data base e degli archivi informatici, che svolgono la funzione di acquisizione, elaborazione e diffusione delle informazioni relative al funzionamento interno ed alle interazioni con l’ambiente esterno. È evidente che per poter fornire efficaci contributi è necessario che essa sia fortemente subordinata alle indicazioni delle figure specialistiche e di quelle preposte al coordinamento. 4. Staff di supporto. È costituito essenzialmente dal personale di supporto alle funzioni amministrative, di segreteria, di gestione economica e di controllo e di amministrazione delle risorse umane, nonché alle funzioni di prima accoglienza, documentazione, gestione degli archivi cartacei (Operatore logistico-amministrativo, Archivista documentarista, Operatore di Sportello). Particolarmente importante è il grado di integrazione con i programmi ed i progetti della sede operativa, al fine del raggiungimento dei risultati previsti. Anche in questo caso, per poter fornire efficaci contributi, è necessario che essa sia fortemente subordinata alle indicazioni delle figure specialistiche e di quelle preposte al coordinamento. 5. Struttura intermedia di coordinamento. In essa confluiscono le figure destinate al coordinamento delle funzioni professionali presenti nella sede operativa. Poiché assicura il collegamento con tutte le altre sedi orientative presenti in un dato territorio, la sua funzione è principalmente legata ad assicurare il coordinamento, d’intesa con la Direzione della sede operativa, per la pianificazione delle attività, al controllo di qualità, alla promozione dei servizi, alla comunicazione interna ed esterna, al coordinamento di tutte le operazioni amministrative, di segreteria, di gestione economica e di controllo e di amministrazione delle risorse umane (Sede di coordinamento regionale) La figura seguente, rappresenta schematicamente l’insieme di tali ruoli organizzativi nell’ambito di una sede operativa che svolge attività di orientamento/inserimento lavorativo. Agenzia Regionale per l’Impiego e per la Formazione Professionale 18 B MODELLO ORGANIZZATIVO E DELLE RISORSE UMANE MODELLO IDEALTIPICO ORGANIZZATIVO ED OPERATIVO DI UNA SEDE ORIENTATIVA Ruoli organizzativi interni fig. 6 Direzione Struttura di base Struttura intermedia di coordinamento Tecnostruttura Staff di supporto Nell’ambito di tale sistema organizzativo e considerando i processi di lavoro che si sviluppano al suo interno viene individuato un sistema operativo ed un sistema di governo – in coerenza con gli standard delineati negli Allegati tecnici al D.M.166/2001 –. Il sistema operativo, concerne i processi di: a) Diagnosi b) Progettazione c) Erogazione d) Monitoraggio e Valutazione e) Promozione f) Qualità e Ricerca Agenzia Regionale per l’Impiego e per la Formazione Professionale 19 B MODELLO ORGANIZZATIVO E DELLE RISORSE UMANE MODELLO IDEALTIPICO ORGANIZZATIVO ED OPERATIVO DI UNA SEDE ORIENTATIVA Il sistema di governo presidia i processi relativi a: g) Direzione e Coordinamento h) Amministrazione. Dove la “Struttura intermedia di coordinamento” rappresenta la modalità attraverso cui si realizza il processo di Direzione e coordinamento Sistema Operativo e di governo fig 7 □ □ Direzione e coordinamento Amministrazione SISTEMA DI GOVERNO SISTEMA OPERATIVO a) b) c) d) e) f) Diagnosi Progettazione Erogazione Monitoraggio e Valutazione Promozione Qualità e Ricerca I diversi processi di lavoro che si svolgono nel modello di sede operativa ipotizzata concorrono, al raggiungimento dei risultati complessivi del servizio secondo determinati standard. Essi sulla base delle funzioni assolte nell’ambito del sistema organizzativo possono essere classificati in tre macrotipologie: di governo (direzione e coordinamento, amministrazione); di processo (diagnosi, progettazione, monitoraggio e valutazione, promozione, qualità e ricerca); di prodotto (erogazione). Agenzia Regionale per l’Impiego e per la Formazione Professionale 20 B MODELLO ORGANIZZATIVO E DELLE RISORSE UMANE MODELLO IDEALTIPICO ORGANIZZATIVO ED OPERATIVO DI UNA SEDE ORIENTATIVA Le tre macrotipologie delle funzioni fig8 □ □ GOVERNO □ □ □ □ □ □ Erogazione PRODOTTO Direzione e coordinamento Amministrazione Diagnosi Progettazione Monitoraggio e valutazione Promozione Ricerca PROCESSO Il modello di struttura che discende dalla configurazione organizzativa delineata e dall’insieme dei processi individuati, si fonda su una organizzazione per gruppi di lavoro. I gruppi di lavoro operativi si formano sulla base di una duplice modalità: per funzione organizzativa - relativa ai processi lavorativi attuati all’interno della struttura - e per funzione professionale esercitata nell’ambito delle tipologie di servizio previste. È evidente che l’organizzazione per gruppi di lavoro deriva dall’importanza attribuita nel nostro contesto organizzativo al flusso reale di relazioni che si determinano fra le diverse funzioni/figure professionali, nonché alle conseguenti aggregazioni operative che si vengono a determinare in funzione dei progetti da realizzare. La struttura organizzativa a cui si può fare riferimento è quella a matrice, nella quale l’accorpamento delle unità operative, ossia dei gruppi di lavoro che si formano in relazione ai servizi da erogare, avviene per funzione e per progetti. La struttura organizzativa della sede operativa assume un carattere reticolare con un intreccio di competenze funzionali e per progetto, così come viene illustrato nella figura seguente che contempla, a titoli esemplificativo, sole le tipologie di servizi relative ai servizi orientativi: Agenzia Regionale per l’Impiego e per la Formazione Professionale 21 B MODELLO ORGANIZZATIVO E DELLE RISORSE UMANE MODELLO IDEALTIPICO ORGANIZZATIVO ED OPERATIVO DI UNA SEDE ORIENTATIVA Modello di struttura a matrice fig. 9 DIREZIONE/COORDINAMENTO FUNZIONI INFORMAZIONE ORIENTATIVA FORMAZIONE ORIENTATIVA CONSULENZA ORIENTATIVA PROGETTI PROGETTO A (ad es. obbligo formativo) PROGETTO B (ad es. svantaggiati) PROGETTO C (ad es. giovani inoccupati) Fonte: ISFOL L’Organigramma della Sede operativa, che viene rappresentato nelle successive Figure 10, 11 e 12, vede al vertice il COORDINAMENTO E DIREZIONE che assolve alle funzioni direzionali secondo il classico ciclo di: “programmazione, organizzazione, conduzione e controllo”. In tale ambito si sviluppano in particolare i compiti connessi al coordinamento delle strutture presenti all’interno della sede operativa. Il Coordinamento e Direzione assolve anche al coordinamento delle funzioni professionali presenti nella sede operativa ed alla definizione delle strategie organizzative e commerciali e di sviluppo dei servizi mediante la promozione di reti e di accordi di partenariato. Il Direttore svolgerà le sue funzioni di direzione e coordinamento per 3 Centri. La Direzione si avvale di un organo di STAFF DI SUPPORTO a cui sono demandati alcuni compiti concernenti principalmente la funzione di Amministrazione e Segreteria e compiti di controllo della gestione economico-finanziaria e delle attività amministrative della sede; in tale area vengono sviluppate anche quelle attività operative di segreteria proprie della struttura. All’interno dello staff di supporto vengono altresì assolte le funzioni di prima accoglienza degli utenti, le funzioni di documentazione e di gestione degli archivi cartacei dall’Operatore di Sportello che potrà essere affiancato, per l’erogazione di specifiche informazione all’utenza, da tutte le figure professionali contemplate nella struttura di base. Agenzia Regionale per l’Impiego e per la Formazione Professionale 22 B MODELLO ORGANIZZATIVO E DELLE RISORSE UMANE MODELLO IDEALTIPICO ORGANIZZATIVO ED OPERATIVO DI UNA SEDE ORIENTATIVA Nell’ambito dello staff di supporto sono presenti altresì l’Operatore Logistico/amministrativo e l’Analista documentarista. Quest’ultima figura coincide con l’Analista progettista o con l’Amministrativo con competenze specifiche. La Direzione si avvale altresì di una TECNOSTRUTTURA, fortemente collegata all’area dei servizi orientativi, che riveste un ruolo di staff tecnico al processo di erogazione, onde consentire l’integrazione fra le diverse attività ed il corretto utilizzo delle risorse tecniche e strumentali. Nell’ambito della tecnostruttura si colloca il sistema informativo, la gestione dei data base e degli archivi informatici, che svolgono la funzione di acquisizione, elaborazione e diffusione delle informazioni relative al funzionamento interno ed alle interazioni con l’ambiente esterno. Le superiori funzioni vengono assolte dall’Operatore Informatico . LA STRUTTURA DI BASE, deputata ad erogare servizi di orientamento/inserimento lavorativo, svolge la funzione di diagnosi, progettazione, erogazione, monitoraggio e valutazione. In essa si sviluppano i principali compiti che concernono la mission stessa della sede operativa. L’attività operativa di quest’area contempla un’organizzazione in équipe degli operatori che sviluppano sia azioni di sistema – analisi dei bisogni, progettazione di interventi e strumenti, ricerca e sviluppo dei servizi – sia azioni connesse alla erogazione di servizi dedicati. L’organizzazione interna di tale area può avvenire sia in funzione dei servizi da erogare – gruppi per funzione professionale – sia in relazione alle funzioni di processo della sede – gruppi per funzione organizzativa -. Tali funzioni vengono esercitate da figure di sistema: Orientatore Analista/progettista, , Orientatore/integratore, Tutor. La figura di Formatore verrà attivata solo per talune attività e comunque non per tutta la durata del servizio formativo, tutte le volte che si riterrà opportuno in base a specifiche progettualità. Il Formatore quindi rimarrà a carico delle attività formative gestite dall’Organismo. La figura del Turor svolgerà le sue funzioni per 2 Centri. In caso di esigenze eccezionali e per coprire la figura del tutor si potrà ricorrere ad un Formatore della sede formativa con le medesime modalità stabilite per quest’ultima figura. Anche le figure specialistiche esterne alle sede operativa, quali lo Psicologo, Counsellor, Accompagnatore di bilancio, Consulente d’impresa, etc. verranno coinvolte solo per talune attività e non per tutta la durata del servizio di volta in volta. In particolare per la figura dello Psicologo, verrà attivata solo nel caso in cui l’Orientatore o l’Orientatore/integratore non posseggono già il titolo di Psicologo. Il monitoraggio dei programmi e delle azioni e la valutazione dei risultati dei servizi orientativi/inserimento lavorativo erogati e del complesso delle attività promosse, vengono assolti all’interno dell’area del Monitoraggio e Valutazione, che fa parte integrante della Struttura di base. Queste specifiche funzioni vengono assolte dalle figure di sistema preposte ad esse, quali: il Valutatore. Il Valutatore svolgerà le sue funzioni per 4 centri. Agenzia Regionale per l’Impiego e per la Formazione Professionale 23 B MODELLO ORGANIZZATIVO E DELLE RISORSE UMANE MODELLO IDEALTIPICO ORGANIZZATIVO ED OPERATIVO DI UNA SEDE ORIENTATIVA Per il completamento orario di quelle figure parzialmente impiegate presso la sede operativa (Direttore- Tutor e Valutatore) onde assicurare l’impegno orario contrattuale potrà essere completato nell’ambito di altri Sportelli Multifunzionali dell’Organismo o attraverso intese con altri Organismi in ATS o nell’ambito di altri interventi dello stesso Organismo. LA STRUTTURA INTERMEDIA DI COORDINAMENTO (fig.13 a e b) assicura altresì, così come detto precedentemente, il collegamento tra tutte le sedi orientative presenti in un dato territorio di uno stesso Organismo. In essa confluiranno quelle figure destinate al coordinamento delle funzioni professionali all’interno della Sede Operativa per la pianificazione delle attività da erogare, il controllo di qualità, la promozione dei servizi, la comunicazione interna ed esterna, il coordinamento di tutte le operazioni amministrative, di segreteria, di gestione economica e di controllo e di amministrazione delle risorse umane. Il predetto Coordinamento potrà essere attivato solo se l’Organismo è in possesso delle seguenti tipologie: oltre 40 dipendenti all’interno degli sportelli multifunzionali e che operano in almeno 2 province; oltre 80 dipendenti all’interno degli sportelli multifunzionali e che operano in almeno 4 province. Nell’ambito del Coordinamento possono essere previste le seguenti figure professionali: Nel primo caso: N. 1 Direttore; N. 2 Amministrativo (Coordinamento, paghe, gestione, rendicontazione); N. 1 Orientatore; N. 1 Progettista; N. 1 Tutor; N. 1 Ausiliario. Nel secondo caso: N. 1 Direttore; N. 1 Coordinatore amministrativo; N. 4 Amministrativo (paghe, gestione, rendicontazione); N. 1 Orientatore; N. 1 Progettista; N. 1 Tutor/coordinatore N. 1 Ausiliario. Agenzia Regionale per l’Impiego e per la Formazione Professionale 24 B MODELLO ORGANIZZATIVO E DELLE RISORSE UMANE MODELLO IDEALTIPICO ORGANIZZATIVO ED OPERATIVO DI UNA SEDE ORIENTATIVA Ruoli organizzativi (Fig.10) DIREZIONE E COORDINAMENTO STRUTTURA DI BASE Agenzia Regionale per l’Impiego e per la Formazione Professionale TECNOSTRUTTURA STRUTTURA INTERMEDIA DI COORDINAMENTO STAFF DI SUPPORTO 25 B MODELLO ORGANIZZATIVO E DELLE RISORSE UMANE MODELLO IDEALTIPICO ORGANIZZATIVO ED OPERATIVO DI UNA SEDE ORIENTATIVA DIREZIONE E COORDINAMENTO Struttura Organizzativa delle risorse umane (Fig.11) DIRETTORE/COORDINATORE STRUTTURA DI BASE ORIENTATORE ANALISTA PROGETTISTA ORIENTATORE/INTEGRATORE VALUTATORE TUTOR FORMATORE FIGURE SPECIALISTICHE Agenzia Regionale per l’Impiego e per la Formazione Professionale FIGURE PROFESSIONALI DELLA SEDE DI COORDINAMENTO REGIONALE TECNOSTRUTTURA OPERATORE INFORMATICO STAFF DI SUPPORTO OPERATORE DI SPORTELLO OPERATORE LOG/AMMINIST. ARCHIVISTA DOCUMENTARISTA 26 La figura del Direttore svolge le funzioni di direzione e coordinamento per 3 Centri S. M. Standard Organigramma figure professionali Servizi formativi fig.12 La figura del Valutatore svolgerà le sue funzioni per 4 Centri S.M. 1/3 DIRETTORE/COORDINATORE La figura del Tutor svolge le sue funzioni per 2 Centri S.M. In caso di esigenze eccezionali e per coprire la figura del Tutor si potrà ricorrere alla figura del Formatore con le medesime modalità stabilite per la stessa figura N.1 ORIENTATORE N. 1 ANALISTA PROGETTISTA N.1 ORIENTATORE/INTEGRATORE FIGURE PROFESSIONALI DELLA SEDE DI COORDINAMENTO REGIONALE - oltre 40 dipendenti all’interno degli sportelli multifunzionali e che operano in almeno 2 province; - oltre 80 dipendenti all’interno degli sportelli multifunzionali e che operano in almeno 4 province. Complessivamente 3 Operatori Le funzioni dell’archivista documentarista saranno assolte da dall’analista progettista o da uno degli Oper.log.amministrativo con competenze specifiche. n.1 OPERATORE INFORMATICO N.1 OPERATORE DI SPORTELLO N. 1 OPERATORE LOG/AMMINIST. ARCHIVISTA DOCUMENTARISTA 1/4 VALUTATORE Le figure che comporranno la Sede di coordinamento potrà essere attivato solo se l’organismo è in possesso delle seguenti tipologie: 1/2 TUTOR n.1 FORMATORE n.1 FIGURE SPECIALISTICHE La figura del Formatore andrà attivata solo per talune attività e comunque non per tutta la durata del servizio e rimarrà a carico delle attività formative dell’Organismo La figura dello Psicologo verrà attivata solo nel caso in cui l’Orientatore e/o l’Orientatore/integratore non posseggono già il titolo di Psicologo. Lo specialista Psicologo Agenzia Regionale per l’Impiego e per la Formazione Professionale comunque verrà coinvolto solo per talune attività e non per tutta la durata del servizio. 27 Standard Organigramma figure professionali coordinamento regionale OLTRE 40 DIPENDENTI all’interno degli SM e che operano in almeno 2 province 1^ caso fig.13 a N. 1 ORIENTATORE DIRETTORE/COORDINATORE N.1 TUTOR N.1 ANALISTA PROGETTISTA Standard Organigramma figure professionali coordinamento regionale OLTRE 80 DIPENDENTI all’interno degli SM e che operano in almeno 4 province N. 2 AMMINISTRATIVI n.1 AUSILIARIO DIRETTORE/COORDINATORE 2^ caso fig.13 b N. 1 ORIENTATORE N.1 COORDINATORE AMMINISTRATIVO Agenzia Regionale per l’Impiego e per la Formazione Professionale N.4 OPERATORI AMMINISTRATIVI N.1 ANALISTA PROGETTISTA N.1 TUTOR/COORDINATORE n.1 AUSILIARIO 28 B MODELLO ORGANIZZATIVO E DELLE RISORSE UMANE MODELLO IDEALTIPICO ORGANIZZATIVO ED OPERATIVO DI UNA SEDE ORIENTATIVA 3.2 I processi interni Nella seguente figura (fig. 14) si definisce uno schema delle sequenze e delle interazioni tra processi interni attivati dall’organizzazione per attuare la propria mission. In tale schema vengono rappresentati: processi che precedono, accompagnano e seguono la vera e propria erogazione; fattori di stabilità ed integrazione gestionale espressi dalla direzione/coordinamento; legami significativi tra le differenti funzioni organizzative. Le linee marcate evidenziano la sequenza logica dei processi operativi che riguardano direttamente l’impostazione e l’erogazione dei servizi supervisionati e coordinati dal vertice strategico (Direzione e Struttura intermedia di coordinamento), mentre le linee tratteggiate evidenziano l’interazione fra i processi organizzativi individuati, e non già le linee di comando, che avvengono fra i vari operatori come significative per la qualità del servizio da erogare nel suo complesso. Agenzia Regionale per l’Impiego e per la Formazione Professionale 29 Processi interni (Fig.14) coordinamento delle strutture tecnico-specialistiche e di staff definizione delle strategie organizzative definizione strategie commerciali definizione strategie relative agli standard dei servizi Pianificazione Controllo Qualità e ricerca Promozione Comunicazione interna ed esterna Coordinamento operazioni amministrazione, segreteria, gestione economica VALUTAZIONE DIAGNOSI/ANALISI DEI FABBISOGNI □ □ □ Sistema informativo Data base Archivi informatici □ □ □ Amministrazione/segreteria Prima accoglienza Documentazione/gestione archivi cartacei PROGETTAZIONE EROGAZIONE: □ accoglienza □ informazione orientativa □ formazione orientativa □ consulenza orientativa □ bilancio di competenze □ counseling □ accompagnamento allievi in formazione □ consulenza e tutoring inserimento lavorativo □ sostegno incrocio domanda/offerta □ assistenza informativa e consulenza job creation □ consulenza alle imprese MONITORAGGIO Agenzia Regionale per l’Impiego e per la Formazione Professionale 30 ANALISTA/PR Informazione Accoglienza Consulenza Formazione Funzionigramm Prima OPERATORE STRUTTU STRUTTU DIRETTOR ORIENTATOR OGETTISTA; OGETTISTA a eorientativa figure VALUTATORE OPERATORE accoglienza LOGRA RA E ORIENTATOR E DI professionali INFORMATIC OPER. DI AMMINISTRA ORIENT/INTE E, E 10 Fig. INTERME BASE SPORTELLO O TIVO ORIENTATOR ORIENT/INTE GRATORE DIA DI E/INTEGRATO ANALISTA GRATORE OPERATORE COLLEGA FORMATORE DOCOM. FIG. RE DI FIG. SPECIALISTIC TUTOR, ANALISTA TUTOR MENTO SPORTELLO DOCOMENTA SPEC. A RISTA TUTOR, B MODELLO ORGANIZZATIVO E DELLE RISORSE UMANE MODELLO IDEALTIPICO ORGANIZZATIVO ED OPERATIVO DI UNA SEDE ORIENTATIVA 4. COMPETENZE OPERATORI Il Dm 166/2001 stabiliva (art. 10) che entro il 31 dicembre 2001 il Ministero del Lavoro, previa intesa in sede di Conferenza Stato-Regioni, definisse gli standard minimi di competenze professionali relativi anche all'orientamento, a partire da quelli definiti al punto 3 dell'allegato 2 al Dm stesso. In realtà con l'accordo Stato-Regioni del 2 agosto 2002 è stato deciso di procedere con la definizione e rilevazione delle credenziali degli operatori innanzitutto a livello regionale e solo successivamente arrivare alla costruzione di un sistema di descrizione e certificazione delle competenze armonizzato a livello nazionale. Nei documenti definitori l’Accreditamento, le competenze professionali vengono definite come un insieme coordinato di conoscenze, abilità operative e comportamenti. Nell’ambito del modello di sede operativa assunto le competenze professionali delle risorse umane ne costituiscono la struttura portante, e posso essere: acquisite anche per vie informali; cumulate nella stessa persona; utilizzate da più sedi; impegnate con tipologie di rapporti di lavoro diverse e con prestazioni anche part-time. Le competenze costituiscono uno dei criteri/requisiti necessari all’accreditamento. Nel Modello operativo, queste, hanno costituito oggetto di particolare rilevanza e approfondimento e segnate in relazione a ciascun compito afferente le diverse Aree operative di riferimento, così come il riferimento agli standard minimi definiti a partire dal “Quadro delle competenze necessarie per la realizzazione delle funzioni professionali” richiamate al punto 3 dell’allegato 2 del D.M. 166/2001, per le quali si rimanda in questa sede. Agenzia Regionale per l’Impiego e per la Formazione Professionale 31