Chemioterapici antinfettivi INIBITORI della SINTESI dei FOLATI Sulfamidici SULFAMIDICO PABA PABA 2 amino-4 idrossi-6 metil pteridina Ac. glutammico CLASSIFICAZIONE DEI SULFAMIDICI 1) Rapido assorbimento e rapida eliminazione • • SULFISOXAZOLO SULFADIAZINA 2) Rapido assorbimento e lenta eliminazione • SULFAMETOSSIPIRIDAZINA CLASSIFICAZIONE DEI SULFAMIDICI 3) Scarsamente assorbiti •FTALILSULFATIAZOLO •SUCINILSULFATIAZOLO •SULFASALAZINA •SULFAMETOSSAZOLO 4) Per usi particolari •SULFACETAMIDE (infezioni oculari) •SULFADIAZINA ARGENTICA (ustioni) •MAFENIDE (ustioni) FARMACOCINETICA DEI SULFAMIDICI Assorbimento •Generalmente rapido dopo somministrazione per os •I sulfamidici sostituiti nel gruppo aminico (FTALILSULFATIAZOLO, SUCINILSULFATIAZOLO) sono idrolizzati a livello intestinale Legame con le proteine plasmatiche •Varia in funzione della idrofobicità (pKa): A pH fisiologico, sulfamidici con alto pKa hanno un basso legame proteico •La forma acetilata si lega alle proteine in maniera più stabile Competizione per il legame alle proteine plasmatiche metotrexate ciclosporina fenitoina antidiabetici orali (sulfaniluree) sulfamidici anticoagulanti (dicumaroli) FARMACOCINETICA DEI SULFAMIDICI Distribuzione •Diffondono in tutti i tessuti dell’organismo •Liquido pleurico, peritoneale, sinoviale, oculare, cerebrospinale •Superano la barriera placentare Metabolismo N4-acetilazione, a livello epatico •L’acetilazione rende i sulfamidici inattivi, più tossici e meno solubili •Eliminazione Tre tappe caratteristiche: filtrazione glomerulare, riassorbimento tubulare, secrezione tubulare INDICAZIONI TERAPEUTICHE DEI SULFAMIDICI •Infezioni delle vie urinarie cistite acuta o cronica infiammazioni croniche delle vie superiori bacilluria asintomatica •Nocardiosi •Tracoma e congiuntivite da inclusi •Dissenteria bacillare •Infezioni meningococciche •Infezioni streptococciche •Linfogranuloma venereo •Dermatite erpetiforme •Toxoplasmosi •Impieghi profilattici REAZIONI INDESIDERATE DEI SULFAMIDICI Gli effetti collaterali indesiderati compaiono, a vari livelli di intensità e gravità, nel 5% circa dei pazienti in trattamento •Sistema emopoietico (rari ma estramamente gravi) anemia emolitica acuta agranulocitosi anemia aplastica trombocitopenia •Reazioni di ipersensibilità eosinofilia lesioni vascolari eruzioni cutanee •Disturbi a livello delle febbre da farmaco vie urinarie cristalluria •Epatite ematuria Caratteristiche farmacocinetiche del cotrimossazolo Associazioni • • • • sulfametossazolo sulfadiazina sulfadiazina sulfamerazina trimetoprim tetroxoprim metioprim brodimoprim TRIMETOPRIM – SULFAMETOSSAZOLO (COTRIMOSSAZOLO) Gli effetti principali che si ottengono con questa combinazione possono essere così riassunti: 1. Ampliamento notevole dello spettro d’azione dei due singoli componenti 2. Attività di tipo battericida, pur essendo quella dei singoli componenti di tipo batteriostatico 3. Notevole aumento del gradi di attività antibatterica (circa 10 volte) 4. Buona attività antibatterica su ceppi resistenti ai singoli componenti 5. Maggiore difficoltà nella comparsa di resistenza alla associazione, rispetto ai singoli farmaci TRIMETOPRIM – SULFAMETOSSAZOLO (COTRIMOSSAZOLO) Spettro d’azione •Stafilococchi resistenti alla penicillina e ad altri antibiotici. •Streptococchi beta-emolitici. •Enterococchi, pneumococchi. •Neisseria meningitidis, Proteus, Shigella, Salmonella, •Brucella, Pasturella, Toxoplasma, Malaria, •Pneumocystis Carinii. Indicazioni principali • infezioni delle vie urinarie non complicate • infezioni gastrointestinali • • • • meningite (resistente a cefalosporine III gen) riacutizzazione bronchite cronica otite media prostatiti • acne, gonorrea, brucellosi, endocardite, CHINOLONI Deriviamo dalla casuale osservazione dell’attività della 7-clorochinolina, ottenuta dalla purificazione della clorochina (1962) Sono farmaci battericidi Date 1. 1962-1974: • • • • Attivi su GRAM-negativi aerobi Inattivi su anaerobi, poco distribuiti Metabolizzano a livello epatico Poco tollerati Ac. Nalidixico Ac. Oxolinico. Ac piromidico I gen Ac Pipemidico Cinoxacina Flumechina Rosoxacina Miloxacina II gen 2. 1974-1992: • • • • Ottima biodisponibilità Ampia distribuzione Buona tollerabilità Long-acting Norfloxacina Enoxacina III gen. Ofloxacina Pefloxacina Ciprofloxacina Amifloxacina Lomefloxacina Fleroxacina Sparfloxacina • Ampio spettro (GRAM+/- anaerobi) Moxifloxacina Gatifloxacina IV gen. DISTRIBUZIONE I fluochinoloni si distribuiscono ampiamente a livello del polmone, fegato, cuore, osso e prostata con concentrazione > CMI90 x Enterobacteriacee, Haemophilus, Neisserie, Staphilococcus. T1/2 consente somministrazione ogni • 8-12 ore → infezioni sistemiche •12-24 ore → infezioni urinarie Interazioni farmacologiche dei chinoloni Meccanismo d’azione: inibizione della topoisomerasi II Inibiscono DNA-girasi, l’enzima che conduce alla compattazione del DNA (avvolgimento in senso opposto a quello elicoidale) indispensabile per l’attivazione cromosomica al fine della duplicazione. Dosi elevate producono inibizione dell’ RNA-polimerasi. Meccanismo d’azione: effetto anti-adesione I chinoloni sono anfipatici: penetrano la barriera cellulare per diffusione facilitata e attraverso i canali porinici. Chelando i cationi bivalenti tolgono compattezza allo strato fosfolipidico (Mg++ è normalmente complessato con (PO4)4 fosfolipidici ) Resistenza Mutazioni cromosomiche (10-6/10-8) che provocano alterazioni della DNA girasi, o alterazioni della permeabilità di membrana. Effetti indesiderati dei fluochinoloni Precauzioni Danno sulla cartilagine in accrescimento → non vengono usati in gravidanza e nell’età infantile Irritanti a livello locale: non possono essere somministrati i.m., i.d., o s.c. Trattamento delle infezioni delle vie urinarie • fosfomicina