Elettricità Vantaggi e svantaggi L'energia elettrica non è una fonte energetica primaria, ma deriva dalla trasformazione di diversi tipi di energia: chimica, idrica, solare, ecc. Per questo motivo viene definita energia secondaria. L'energia elettrica presenta i seguenti vantaggi: • È un'energia comoda e facile da usare: basta premere un interruttore e l'energia elettrica è subito disponibile. • È un'energia pulita: non produce polveri o elementi inquinanti nel momento in cui viene utilizzata. • Si può trasportare con relativa facilità anche a migliaia di chilometri dal luogo di produzione. • Può essere facilmente trasformata in altre forme di energia: meccanica, termica, luminosa, ecc. L'energia elettrica anche degli svantaggi: • La conversione in energia elettrica di altre fonti energetiche primarie (carbone, petrolio, gas ) avviene con una notevole perdita energetica, solo il 30 - 40% di energia primaria viene convertita in energia elettrica utilizzabile. • L'energia elettrica non può essere accumulata convenientemente su larga scala. • L'energia può essere trasportata a grandi distanze ma ciò comporta una notevole perdita energetica. La struttura dell'atomo Possiamo immaginare l'atomo come ad un sistema solare in miniatura. Nel centro troviamo il nucleo composto da protoni (con carica elettrica positiva) e neutroni (senza carica elettrica), intorno al nucleo ruotano gli elettroni (con carica elettrica negativa). Ogni atomo è elettricamente neutro perché il numero dei protoni è uguale a quello degli elettroni. Nel sistema solare la forza di gravità trattiene i pianeti, mentre la forza che trattiene gli elettroni attorno al nucleo è l'elettricità, infatti due corpi carichi di elettricità diversa si attraggono. La corrente elettrica Esistono in natura alcuni elementi (come i metalli) i cui atomi hanno la tendenza a perdere gli elettroni delle orbite più esterne. La corrente elettrica è un movimento indotto di elettroni. Tale movimento non si verifica spontaneamente ma ha bisogno di una qualche forma di energia (generatori). I generatori di corrente elettrica possono essere divisi in due categorie: • Generatori che sfruttano l'energia chimica (le pile); • Generatori che sfruttano l'energia meccanica e magnetica (dinamo e alternatori). Conduttori e isolanti Ogni materiale ha un comportamento specifico nei confronti dell'elettricità. Si chiamano conduttori i materiali che si lasciano attraversare con facilità dalla corrente elettrica ad esempio i metalli e le soluzioni elettrolitiche (acqua e sale). Sono chiamate isolanti quelle sostanze che impediscono il passaggio della corrente elettrica (ceramica, vetro, gomma, legno secco, olio). 1 Elettricità Grandezze fondamentali Tensione (Volt) La tensione elettrica, detta anche differenza di potenziale, è il dislivello elettrico con cui vengono mantenuti gli elettroni e si misura in Volt (V). Tale dislivello è mantenuto dal generatore di corrente. Intensità (Ampere) Immaginiamo di essere sul bordo di un'autostrada per misurare l'intensità del traffico in quel punto: usando come traguardo una linea immaginaria, trasversale alla corsia, conteremo il numero di autoveicoli che la oltrepasseranno in un certo intervallo di tempo. Con lo stesso metodo possiamo misurare l'intensità della corrente elettrica, che consiste nello spostamento di elettroni liberi all'interno di un circuito. L'unità di misura è l'ampere (A). Resistenza (Ohm) La resistenza di un conduttore rappresenta la sua capacità di opporsi al passaggio della corrente elettrica e si misura in ohm (Ω). Tale grandezza dipende: • Dal materiale, esistono buoni e cattivi conduttori • Dalla lunghezza, più il conduttore è lungo più oppone resistenza (direttamente proporzionale) • Dalla sezione, più la sezione è ridotta più oppone resistenza (inversamente proporzionale) R= ρ (L / S) ρ indica la resistenza specifica o resistività del materiale Materiale Argento Rame Alluminio Zinco Stagno Piombo Nichel – Cromo Carbone ρ 0,016 0,017 0,03 0,06 0,13 0,21 1 20 - 100 Legge di Ohm Le tre grandezze tensione, intensità di corrente e resistenza sono strettamente legate tra di loro secondo una ben precisa relazione chiamata legge di Ohm, dal nome del fisico tedesco che la scoprì. Intensità = Tensione / Resistenza Che in forma abbreviata si scrive I=V/R La legge si può esprimere in questo modo: in un circuito elettrico con una resistenza costante aumentando la tensione aumenta anche l'intensità di corrente ovvero sono direttamente proporzionali. 2 Elettricità I generatori La pila È un apparecchio generalmente di piccole dimensioni, ermeticamente sigillato, senza parti in movimento. Quando l'apparecchio è inserito in un circuito elettrico si sviluppano delle reazioni chimiche che generano una corrente continua. La pila di Volta Il primo generatore di corrente continua è stato realizzato da Alessandro Volta nel 1801. Le coppie rame - zinco sono impilate a colonna, separate da feltri imbevute in acqua acidula ( con acido solforico), l'apparecchio utilizzatore (lampadina) viene poi collegato alle due estremità della pila, cioè polo positivo e negativo. Le pile a secco Sono le pile che attualmente utilizziamo. Sono formate da un guscio cilindrico con tre strati diversi: quello esterno è un lamierino di latta, con funzione protettiva; quello intermedio è di plastica, con funzione isolante; quello interno è di zinco e costituisce il polo negativo. Il cilindro di zinco è riempito con l'elettrolito, una pasta nerastra che contiene dei sali ammoniacali, dentro vi è immerso un cilindro di carbone che costituisce il polo positivo. Questo tipo di pile vengono dette Leclanchè (Leclanscè) e forniscono una tensione di 1,5V. L'alternatore È una macchina che trasforma energia di movimento in energia elettrica. Dentro vi sono dei magneti che, ruotando, producono corrente elettrica. L'alternatore sfrutta il principio dell' induzione elettromagnetica: un campo magnetico variabile da origine, in un conduttore, ad una forza elettromotrice capace di indurre un movimento di elettroni, corrente elettrica indotta. Ogni alternatore è costituito da una parte mobile (rotore), che genera il campo magnetico variabile, e da una parte fissa (statore), nella quale si trova il filo conduttore che raccoglie la corrente indotta. Esistono alternatori di dimensioni e potenza diverse: • Nelle centrali elettriche l'energia elettrica è prodotta da enormi alternatori messi in movimento da grandi turbine • Nelle automobili c'è un alternatore che sfrutta l'energia di movimento del motore 3 Tipi di circuiti Circuito in serie È formato da apparecchi utilizzatori collegati uno di seguito all'altro. La tensione (Volt) viene ripartita tra i singoli apparecchi. In questo tipo di circuito se anche solo un utilizzatore non funzione (ad esempio una lampadina fulminata) si interromperà tutto il circuito. Il collegamento in serie si usa raramente. L'illuminazione dell'albero di Natale e alcuni tipi illuminazione pubblica sono esempi di circuiti in serie Circuito in parallelo È formato da apparecchi utilizzatori collegati alla stessa linea di alimentazione, ognuno per proprio conto. Ogni apparecchio è sottoposto alla stessa tensione (Volt) ed assorbe l'intensità di corrente (Ampere) previsti per il suo funzionamento. Il collegamento in parallelo è molto comune ad esempio il circuito della nostra rete domestica. I tipi di circuiti sopra descritti (serie e parallelo) possono essere applicati anche alle pile (o altri generatori). Nel collegamento in serie di pile la tensione di ciascuna pila si somma, si produrrà, quindi, una corrente di maggiore intensità. Nel collegamento in parallelo di pile la tensione totale sarà uguale a quella fornita da ciascuna singola pila. Aumenterà l'intensità. Realizza i collegamenti fra le pile e le lampadine delle figure in modo tale che i circuiti funzionino correttamente 4