L’energia elettrica Conduttori e isolanti Il verso della corrente elettrica Il verso della corrente elettrica è convenzionalmente opposto a quello nel quale si spostano le cariche negative. La corrente elettrica è un movimento ordinato e continuo di elettroni in un conduttore Tale scelta ha motivazioni storiche, poiché le correnti elettriche erano conosciute molto prima che si scoprisse la struttura dell’atomo e che, quindi, si capisse che erano gli elettroni (cariche negative) a muoversi effettivamente nei conduttori. Questo movimento non si verifica spontanemante, ma ha bisogno di una qualche forma di energia che lo provochi: gli apparecchi capaci di creare questo spostamento sono detti GENERATORI La legge di Ohm La differenza di potenziale tra i due poli elettrici è detta tensione e si misura in volt (V) con uno strumento chiamato voltmetro (corrisponde alla forza che spinge gli elettroni nel circuito). La legge di Ohm misura l’intensità della corrente elettrica (quantità di elettroni che attraversano il conduttore) mettendo in relazione resistenza e tensione: “l’intensità di corrente in un circuito è direttamente proporzionale alla tensione a esso applicata e inversamente proporzionale alla resistenza del circuito stesso”. La sua espressione matematica è la seguente, dove i è l’intensità, V è la tensione e R la resistenza: Il diametro del tubo rappresenta la resistenza: più è piccolo meno acqua passa e quindi maggiore è la resistenza Resistenza di un conduttore Quando la corrente elettrica passa lungo un filo, incontra una certa resistenza; essa rappresenta la difficoltà della corrente elettrica nel passare attraverso il conduttore. La difficoltà del passaggio dipende: • dal materiale con cui è realizzato il conduttore, • dalle sue dimensione, • dalla sua temperatura. La resistenza elettrica si misura in ohm, il suo simbolo è la lettera greca omega (Ω) e si misura con uno strumento chiamato ohmetro. Formule inverse della legge di Ohm Da questa formula possiamo ricavare R e V: Esempi di utilizzatore: - Lampadina - phon - piastra - radio - stufetta elettrica La Potenza elettrica Ma, dove va a finire l’energia che il generatore fornisce al circuito? Se un generatore fornisce tensione, cioè energia ad una resistenza facendo muovere una determinata quantità di elettroni, quest’ultima la assorbe trasformandola in calore e compiendo, quindi, un lavoro. Questo processo di trasformazione porta il nome di potenza elettrica che corrisponde all’ENERGIA TRASFORMATA NELL’UNITA’ DI TEMPO. Essa dipende direttamente sia dalla tensione che dall’intensità. In simboli: P=VxI 1 watt = 1 volt x 1 ampere Lo strumento che serve a misurare il consumo dell’energia elettrica nell’unità di tempo è il contatore elettrico, per il quale, spesso, si usa come unità di misura il Kilowatt (1KW=1000W)