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Comunicazione del Rettorato
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Da venerdì il convegno internazionale EGPROC a Rovereto
Studio delle decisioni: una chiave per capire la mente dell’uomo
Dalla percezione dell’euro, alle scelte in campo medico, ai fattori che
influenzano le diagnosi dei medici di base: un approccio interdisciplinare
Rovereto, 25 maggio 2005 – I cittadini europei si sono ormai adattati
all’introduzione della moneta unica? Come percepiscono il passaggio all’euro e
l’andamento dell’inflazione ad esso collegato? Secondo quali meccanismi i medici
formulano diagnosi e prendono decisioni rilevanti per la salute dei pazienti? E
ancora, come vengono presentati e percepiti i rischi e i benefici legati, ad esempio,
all’assunzione di un farmaco o a un intervento di diagnosi prenatale? Sono questi
alcuni dei progetti di ricerca più attuali e interessanti intrapresi nell’ambito dello studio
delle decisioni, un filone da anni particolarmente sviluppato dal Laboratorio di ricerca
sulla decisione, attivato a Rovereto presso il Dipartimento di Scienze della cognizione
e della formazione dell’Università di Trento.
A queste tematiche sarà dedicato nei prossimi giorni – da venerdì 27 a domenica
29 maggio - un importante convegno scientifico internazionale, EGPROC 2005, che
ospiterà a Palazzo Todeschi una quarantina di studiosi e ricercatori del settore da
tutta Europa, oltre a numerosi dottorandi e studenti interessati a confrontarsi sugli
sviluppi di queste discipline negli ultimi anni.
Il convegno, giunto ormai alla sua 24° edizione, si tiene per la prima volta in Italia dal
lontano 1973, quando a Roma il famoso matematico De Finetti si fece promotore di
questi appuntamenti. La scelta dell’Università di Trento come sede non è da
considerarsi casuale: il gruppo di ricerca roveretano, infatti, sta guadagnando da
alcuni anni notevole considerazione nei settori interdisciplinari della percezione del
rischio, dello studio dei processi decisionali di gruppo e individuali, del ragionamento
probabilistico e della psicologia economica. Nel corso delle tre giornate di studi
saranno analizzati molti progetti di ricerca in queste aree, tra cui anche alcuni studi
condotti o coordinati proprio dal Laboratorio dell’Ateneo: Adattarsi all’euro: un
confronto su scala internazionale, Il ragionamento clinico in medicina: lo sviluppo
delle capacità diagnostiche del medico di base e Percezione del rischio.
Il primo dei due progetti, di durata triennale, si è focalizzato sull’analisi del processo
di adattamento che si è verificato a livello psicologico nei cittadini – italiani ed europei
- in seguito all’introduzione della nuova moneta unica. I primi risultati hanno
messo in luce che l’esperienza maturata con la lira sta ancora compromettendo la
stima dei prezzi in euro. Gli italiani, infatti, faticano ancora a ragionare con la nuova
valuta e - dato ancora più significativo – la loro stima dei prezzi dipende dalla valuta
impiegata. Un esempio eclatante riguarda un genere di largo consumo come la
pasta, il cui prezzo viene stimato più caro di circa il 24% quando la stima viene
Per maggiori informazioni: Ufficio Stampa
Università degli Studi di Trento - Via Belenzani, 12 – 38100 Trento, Italy
Tel. +39 0461/881136, Fax +39 0461/881247 - e-mail: [email protected]
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fornita in euro rispetto a quando essa viene prodotta nella vecchia valuta.
L’asimmetria nella stima dei prezzi permane anche se si controlla statisticamente
l’effetto dell’inflazione. Il progetto, su cui lavorano Nicolao Bonini e Fabio Del Missier
del Centro di Ricerca sulla Decisione di Rovereto e Rob Ranyard dell’Università di
Bolton, ha preso in esame in particolare i consumatori italiani e quelli irlandesi,
avvalendosi di studi sul campo ed esperimenti di laboratorio. Di argomenti legati alla
psicologia economica e alla percezione dell’inflazione si parlerà in una sessione
specifica del convegno, denominata Money.
Un altro filone di ricerca nell’ambito dello studio delle decisioni riguarda il
ragionamento clinico, e soprattutto l’analisi dei metodi diagnostici e delle scelte di
trattamento effettuate da medici e specialisti, su cui verte un progetto di ricerca
dell’Ateneo trentino seguito da Matteo Motterlini e Vincenzo Crupi. Nel loro ultimo
saggio “Errore e decisione in medicina: un punto di vista cognitivo”, in corso di
pubblicazione, i due studiosi analizzano i processi cognitivi che stanno alla base
delle diagnosi e delle scelte di trattamento, che ogni medico si trova quotidianamente
a fare. I medici, infatti, devono saper selezionare le informazioni rilevanti, elaborare
correttamente i loro giudizi diagnostici e scegliere un corso d’azione appropriato fra i
vari possibili. Numerosi studi empirici mostrano che spesso le cause d’errore in
ambito clinico non si riducono a problemi legati alle competenze scientifiche,
organizzative e tecniche dei medici, ma coinvolgono i processi cognitivi sottesi alla
decisione. Su questo tema interverranno durante la conferenza tre illustri studiosi:
Harries (Londra), Kostopoulou e Delaney (Birmingham).
Interessante anche un altro progetto di ricerca sulla percezione del rischio,
coordinato da Lucia Savadori del Dipartimento di Scienze della cognizione e della
formazione, di cui si parlerà durante le tre giornate di lavori. Il tema è, ancora una
volta, legato all’ambito medico e a quelle decisioni che influenzano da vicino tutti i
cittadini in varie fasi della loro vita: ad esempio, la scelta di assumere un farmaco,
effettuare una diagnosi prenatale o un particolare test per l’accertamento della
presenza di una patologia. Lo studio dimostra come attività o sostanze che sono
giudicate innocue dalla scienza siano spesso giudicate pericolose dalle persone
comuni, mentre, attività o sostanze giudicate pericolose dalla scienza vengano svolte
o assunte senza problemi dalle persone. Il progetto analizza le ragioni di questa
discrasia tra il mondo scientifico (o statistico) e il mondo del pensare e agire umano.
La ricerca si rivolge anche a definire come sia possibile comunicare efficacemente le
informazioni sul rischio, comunemente veicolate tramite statistiche, in modo da
renderle comprensibili per le persone non esperte.
Il convegno toccherà, infine, vari aspetti della ricerca sul giudizio e la decisione,
come gli errori sistematici nel giudizio, il rischio e la probabilità soggettiva, la
coerenza nella decisione e i nuovi metodi di ricerca.
Il programma dettagliato dei lavori del convegno è disponibile sul sito web:
http://www.unitn.it/events/egproc2005/program.htm
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