2017

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Univ. di Macerata – Dip.SPOCRI
a.a. 2016-17
SAMUELE ANIMALI
[ SOCIOLOGIA GIURIDICA E DEL MUTAMENTO
SOCIALE (L-20, CFU 8)] /8
Appunti dalle lezioni riservati ai frequentanti il corso ed alla didattica on line –
NON destinati alla diffusione
Socializzazione
1
Socializzazione
il processo che assicura l’integrazione sociale
e cioè che l’individuo apprenda le competenze e gli atteggiamenti connessi ai
ruoli sociali
interiorizzazione dei ruoli
agire in conformità ai valori dominanti nell’ambito sociale in cui si muove
Vengono trasmessi i valori, gli ideali e i modelli di comportamento
2
Socializzazione primaria
l’insieme dei processi volti ad assicurare all’individuo la
formazione delle competenze sociali di base
Avviene durante i primi anni di vita fino al raggiungimento
dell’età scolare.
3
Competenze sociali di
base
acquisizione di un livello minimo
di competenza comunicativa
capacità di usare il linguaggio per
scambiare informazioni
sviluppo della capacità di entrare in
rapporto con gli altri, scambiando
affettività, prestazioni, risorse
che consentono lo sviluppo di
legami sociali e di forme di
cooperazione
4
Socializzazione
secondaria
l’insieme dei processi di
formazione delle competenze
specifiche richieste
dall’esercizio dei vari ruoli
sociali.
Si svolge dall’età scolare, per
tutto il corso della vita
5
Competenze sociali
specifiche
consentono agli individui di
svolgere ruoli particolari
comportano la capacità di
usare linguaggi e di disporre
di conoscenze condivise da
coloro che sono coinvolti
nell’esercizio di tali ruoli
6
Agenti di socializzazione
Famiglia. Socializzazione primaria,
sviluppo dell’identità
Scuola. Inizio socializzazione
secondaria, rapporti e norme
impersonali e oggettivi
Lavoro. Formazione professionale
Gruppo dei pari. Rapporti simmetrici,
assenza di autorità e di subordinazione
Media. Formazione di atteggiamenti,
opinioni e comportamenti relativi alle
diverse sfere di attività (rafforzano o
indeboliscono l’efficacia dell’azione degli altri
agenti di socializzazione)
7
Non vi è necessariamente coerenza tra i vari agenti che concorrono alla
socializzazione di un individuo
L’individuo è agente attivo della propria socializzazione:
sceglie nell’ampia gamma di opportunità di socializzazione
deve farsi carico di gestire il conflitto che in una società differenziata si
produce tra le varie agenzie di socializzazione.
8
Le interpretazioni del processo di
socializzazione
9
Funzionalismo
sottolinea la funzione primaria di controllo sociale
Talcott Parsons
la socializzazione conduce all'acquisizione di orientamenti e di valori
che sono alla base del comportamento di ruolo
l'individuo si conforma all'ordine
sociale, acquisendo le competenze
di base per entrare in società e le
competenze specialistiche che
danno luogo alla differenziazione
sociale.
il controllo sociale è interiorizzato
nella struttura della personalità
10
Marxismo
trasmissione della gerarchia sociale ovvero dei codici culturali della
classe di appartenenza
La socializzazione dunque è una sovrastruttura che replica la struttura
economica di base della società e contribuisce a mantenerla.
11
Scuola di Francoforte (Adorno, Horkheimer Habermas…)
,
Nella società di classe gli individui sono soggetti a pratiche educative
autoritarie, e sviluppano quindi strutture della personalità che li
rendono adatti alla struttura sociale.
'personalità autoritaria': relazione tra socializzazione repressiva nella
famiglia, conservatorismo sociale ed economico, pregiudizio etnico e
antisemitismo
12
Pierre Bordieu (1930-2002)
L’individuo è inserito in uno spazio sociale istituzionalizzato
con “regole del gioco” e distribuzione
diseguale delle risorse necessarie per
partecipare al gioco: il suo interesse è di
conservare o migliorare la propria
posizione appropriandosi delle risorse
necessarie o cambiando le regole del gioco
L’individuo è condizionato da norme
e valori interiorizzati (habitus)
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Classi Sociali
sono raggruppamenti a base economico-occupazionale, culturale e
“relazionale”
Gli attori appartenenti alla stessa classe sociale condividono stile di vita,
culture professionali, agire di consumo, status sociale, prestigio, reputazione
(un “ethos”)
La collocazione di classe orienta l’agire di consumo e le sue “distinzioni”
Schematicamente ricchi e colti/poveri e incolti/poveri e colti/ricchi e incolti”.
14
Capitale economico
livello di reddito e livello
professionale
Capitale culturale
non semplicemente titolo di
studio, ma insieme dei beni
simbolici trasmessi dalle varie
agenzie educative (anzitutto la
famiglia, ma anche la scuola, la
cultura libera).
15
Il capitale culturale determina il livello culturale globale dell'individuo e,
allo stesso tempo, le sue possibilità di successo nella competizione sociale
es. buone maniere, stile di vita, buon gusto, informazioni, conoscenze…: un habitus
prodotto dall’appartenenza a un determinato gruppo o classe sociale".
Il capitale culturale è anche capitale sociale
un insieme di opportunità che la rete sociale rende disponibile a ogni individuo in
termini di relazioni e frequentazioni
per cui egli può più agevolmente e largamente acquisire e consolidare
conoscenze, informazioni e rapporti sociali
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Esiti della socializzazione
Per Bourdieu la socializzazione produce negli
individui degli habitus: competenze ad agire,
apprese socialmente e messe in atto in
maniera irriflessa (ad esempio linguaggio, modi di
relazione, modi di fare, modi di pensare …).
trasmissione di sistemi di valori impliciti ed
espliciti, che Bourdieu definisce ethos di classe.
Capitale culturale ed ethos di classe
definiscono l’eredità culturale che individuo ha
a disposizione nel proprio corso di vita
L’individuo può ristrutturare la socializzazione
ricevuta (modifica delle “traiettorie”sociali)
anche se non può azzerarla
17
George Herbert Mead (1863 – 1931)
distinzione fra "Me", ovvero l'assorbimento degli
atteggiamenti degli altri, e "Io", ovvero la reazione
del soggetto in risposta all'interazione con
l'ambiente
libertà di azione e di iniziativa dell'individuo vs.
integrazione delle singole unità nella collettività, la
ricetta per un ottimale modello sociale.
la mente e il sé emergono dal processo sociale di comunicazione e
sono un prodotto dell'interazione sociale
Gli esseri umani iniziano a conoscere il mondo sociale tramite il "gioco"
e la "competizione": i bambini imparano a diventare soggetto ed
oggetto e iniziano a costruire il proprio sé.
18
Erving Goffman (1922-1982)
Applica un approccio "drammaturgico" all'interazione sociale
considera la vita sociale come una sorta di teatro in cui le persone assumono
le diverse parti e agiscono come "registi" della loro vita e delle impressioni
che destano negli altri.
distinzione tra identità sociale e identità personale
L'identità sociale è costituita dalle norme sociali e
dalle aspettative di ruolo, l'identità personale dalle
motivazioni e dalla biografia individuali Interpreta lo
sviluppo della personalità come un processo
attraverso il quale si acquisisce lo status di individuo e
nello stesso tempo di membro della società.
L'individuo deve riadattare frequentemente la propria
autoidentità al fine di rispondere ad una varietà di
contesti sociali e di percorsi di vita.
19
Harold Garfinkel (1917-2011)
adotta un approccio che egli chiama "etnometodologico", secondo cui
bisogna cercare di grattare sotto la superficie del comportamento sociale
per scoprire come le persone creano e condividono gli accordi della vita
sociale e come basano le proprie azioni su tali accordi.
20
Dunque per l’interazionismo simbolico
la socializzazione è il processo mediante il quale avviene lo sviluppo psichico
e comportamentale dell'individuo in contesti determinati dall'influenza degli
altri.
L'individuo diventa un essere sociale, integrandosi in un gruppo sociale o in
una comunità.
Lo sviluppo della personalità non sia determinato univocamente né da fattori
genetici né da fattori ambientali, bensì dall'interscambio dinamico e
contingente tra individuo e ambiente.
La riuscita della socializzazione può essere valutata in base all'adattamento
tra individuo e ambiente, al grado di conformità del alle aspettative della
società e alla capacità delle agenzie di socializzazione di assolvere i propri
compiti secondo determinati standard culturali.
21
Viene ribadito in questo modo che l'efficacia della socializzazione non
può essere giudicata solo dalla prospettiva della conservazione
dell'ordine e dell'integrazione sociale, ma deve essere considerata
anche in termini di autonomia individuale e di autorealizzazione.
L'interazionismo simbolico si dimostra un approccio particolarmente
valido al microlivello, grazie alla sua analisi finemente articolata della
base comunicativa dello sviluppo della personalità nella prospettiva
dei partecipanti.
Le teorie sociopsicologiche della socializzazione trascurano l'analisi dei
contesti storici e sociali che strutturano le circostanze e le dinamiche
dello sviluppo della personalità.
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per vivere in società dobbiamo
capire quali sono le regole che governano le relazioni all’interno di un
organizzazione - di un gruppo - di un contesto sociale
es. calcio: u n giocatore di deve ambientare
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Quando entriamo in un gruppo/ in un ambito di lavoro lo osserviamo per capire
quali sono le regole del gioco (come ci si veste, come ci si rivolge alle persone ecc.)
se io non so giocare a calcio non posso partecipare ad una partita: per prima
osservare altri che giocano. poi maturiamo una nostra interpretazione
(regole scritte o non scritte: il fuorigioco, ma anche chi si prende la maglia n. 10)
Anche per fare il guastafeste debbo conoscere le regole
altrimenti sono solo un disadattato….
non riesco ad interagire con gli altri
ad interpretare ciò che fanno - a far interpretare dagli altri che cosa io
intendo fare:
gli altri non mi capiscono - non possiamo comprenderci.
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E’ necessario qc che produca sicurezza/prevedibilità: STRUTTURE
Le strutture permettono di semplificare le scelte, nella misura in cui
troviamo una prima selezione delle possibilità già effettuata una volta per
tutte.
La LINGUA per esempio in questo senso è una struttura.
Una preselezione di simboli stabilizzati e codificati che ci permettono di costruire
dei discorsi: senza la prima selezione (senza cioè l’imposizione di regole di
grammatica, di ortografia, di sintassi) non riusciremmo a formulare dei discorsi
(“originali”). Possiamo comunicare in tanto che non abbiamo bisogno di stabilire
convenzioni comunicative ogni volta che ci troviamo di fronte un interlocutore
(come succede quando abbiamo di fronte un interlocutore che parla una lingua che
ci è del tutto sconosciuta)
ma è stato fatto una volta per tutte con la lingua
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Le STRUTTURE definiscono IDENTITA’ – COMPITI - servono a
selezionare possibilità in contesti di interazione complessi consentono delle aspettative
stabilizzano e codificano dei modelli “di base” di esperienza e di
comportamento (es. i ruoli)
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Le norme sono delle strutture di aspettative stabilizzate
(le strutture cognitive invece sono instabili)
RESISTONO AI FATTI
può succedere di tutto o quasi, e la norma resta lì, ferma (abbiamo ancora
una regolazione minuta dei pascoli)
possiamo camminare per strada con l’automobile perché c’è una norma che ci dice
che dobbiamo tenere la destra
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Struttura
Un reticolo di rapporti di interdipendenza -Relativamente stabili - Che
sussistono tra un determinato insieme di posizioni sociali-ruoliistituzioni-gruppi-classi
Le strutture si mantengono secondo processi situati al loro livello
specifico, il livello sociale
E si mantengono inalterate a prescindere dalla identità dei soggetti che
si avvicendano nei rapporti (es. ruoli, linguaggi…)
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In questa prospettiva il livello individuale tende ad essere
neutralizzato come fonte di rumore/instabilità
'Interazione' significa che almeno due attori strutturano le proprie
azioni e aspettative sulla base della loro interpretazione delle
azioni e delle aspettative dell'altro attore.
Nel caso di due amici, ciascuno si aspetta che l'altro non arrivi in ritardo ad
un appuntamento, e si aspetta altresì che questi nutra la stessa aspettativa.
Nella misura in cui sono interessati a conservare il rapporto di amicizia,
entrambi cercheranno quindi di evitare di arrivare in ritardo.
Complementarità: non presuppone la conformità alle aspettative, ma
implica solo una relazione di riferimento reciproco di azioni e
aspettative
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