Vivere con una malattia rara Dalla diagnosi alla presa in carico 18 maggio 2016 Nuovi strumenti diagnostici Paola Grammatico Il Laboratorio di Genetica medica nella diagnosi delle malattie rare Citogenetica classica Citogenetica molecolare Array-CGH Il Laboratorio di Genetica medica nella diagnosi delle malattie rare Reverse dot blot MLPA Real time PCR Sequenziamento: Metodo Sanger Frederick Sanger: due premi Nobel in Chimica (1958 e 1980) Sequenziamento del DNA: Metodo Sanger 1987: primo sequenziatore automatico (Applied Biosystem ABI370) 500.000 pb/giorno output: 500 kb/die Lunghezza massima del frammento: 600 basi Analisi di un singolo frammento amplificato mediante PCR Gene grande > numerosi frammenti di PCR > numerose sequenze La sequenza viene allineata al riferimento e analizzata per identificare eventuali varianti nucleotidiche SEQUENCE REVOLUTIONS NGS: sequenziamento massivo parallelo THROUGHPUT whole genome (WGS) NGS whole transcriptome Gb whole exome (WES) Throughput Più geni / pazienti in un singolo esperimento Mb target seq Kb 50 300 Lenght of Read (bp) 700 Il Laboratorio di Genetica medica nella diagnosi delle malattie rare Ieri… Oggi.. Next generation sequencing (NGS) Sequenziamento di centinaia di Mb (milioni di bp) in un’unica seduta analitica Ricerca: contributo alla identificazione di nuovi geni responsabili di tratti fenotipici Diagnosi: incremento delle potenzialità dei test genetici nella identificazione della causa molecolare della patologia SEQUENZIAMENTO NGS Piattaforme NGS diverse per concezione e chimica ma accomunate dalla capacità di generare informazioni di sequenza ad alta produttività (lettura di decine di migliaia di sequenze in parallelo) PIATTAFORME HIGH THROUGHPUT CONCEPITE PER SEQUENZIARE AMPIE REGIONI GENOMICHE PIATTAFORME MIDDLE THROUGHPUT CONCEPITE PER SEQUENZIARE REGIONI GENOMICHE DI DIMENSIONI MINORI La tecnologia NGS consente l’esecuzione di indagini in precedenza tecnicamente non fattibili o economicamente proibitive Un genoma umano può essere sequenziato in poche settimane ad un costo paragonabile a quello di alcuni dei test diagnostici molecolari convenzionali NGS: potenzialita’ in ambito diagnostico Diagnosi molecolare di condizioni precedentemente caratterizzate solo fenotipicamente Diagnosi molecolare di malattie associate a mutazioni in geni di difficile approccio mediante sequenziamento Sanger Diagnosi molecolare di malattie a ereditarietà multigenica Tipologie dei test NGS Sequenziamento dell’intero genoma (Whole genome sequencing, WGS) Sequenziamento dell’intero esoma (Whole exome sequencing, WES) Sequenziamento mirato di pannelli di geni (Target NGS testing o Panel NGS testing) Il sequenziamento del DNA di nuova generazione: indicazioni per l’impiego clinico: documento SIGU_NGS, gennaio 2016 NGS, workflow di un esperimento Disegno esperimento Preparazione del campione Sequenziamento Analisi bioinformatica Risultati Validazione output dell’esperimento Allineamento delle letture ottenute con sequenza di riferimento Identificazione di TUTTE le varianti identificazione delle varianti patogenetiche Varianti di sequenza Varianti causative Varianti responsabili di fenotipi non collegati al quesito clinico (Incidental findings, IF) Varianti di sequenza con effetti funzionali e clinici non definiti (variants of uncertain significance, VUS) CLASSIFICAZIONE DELLE VARIANTI IDENTIFICATE American College of Medical Geneticists Disease causing già descritte come causa della malattia (es. delezione F508 in CFTR) Likely disease causing mai descritte in precedenza, ma si suppone siano causative in base alla tipologia della mutazione (es. Una mutazione nonsense in un gene per cui alter mutazioni di questa tipologia sono state già descritte Possibly disease causing mai descritte in precedenza; in base al tipo di mutazione potrebbero o non potrebbero essere causative di malattia Likely not disease causing mai descritte in precedenza; probabilmente non causative di malattia Not disease causing già descritte come varianti neutrali Variant of unknown clinical significance varianti nè già descritte nè attese come causative, ma identificate in associazione a quadri clinici Next Generation Sequencing nella diagnosi delle malattie rare Whole genome sequencing Exome sequencing Target sequencing Fattori determinanti nella scelta dell’approccio • Costi: il costo del sequenziamento di un esoma può oggi essere minore del sequenziamento di un pannello di geni • Finalità: malattie ad elevata eterogeneità genetica/malattie mendeliane (o sospette tali) con gene ancora non noto • Sensibilità: è in funzione del coverage delle sequenze indagate (n. letture “reads” dei singoli tratti del DNA esaminati e del grado di sovrapposizione tra queste) • Probabilità di ottenere IF e VUS: dipende dall’ampiezza della porzione di genoma analizzata e interrogata. • Archiviazione dei dati: necessità di disporre di piattaforme adeguate alla archiviazione di un gran volume di dati. Sequenziamento dell’intero genoma (Whole genome sequencing, WGS) L’analisi mediante WGS non viene ancora considerata come applicabile a livello diagnostico per le difficoltà interpretative. Il sequenziamento del DNA di nuova generazione: indicazioni per l’impiego clinico: documento SIGU_NGS, gennaio 2016 Whole exome sequencing, WES Sequenziamento delle regioni codificanti dei geni di un individuo Indicazioni principali Patologie genetiche le cui basi molecolari risultino sconosciute Vantaggi Analizzare e identificare nuovi geni malattia in pazienti già sequenziati Identificare mutazioni in geni malattia noti in fenotipi “atipici” Limiti Necessità di un adeguato sistema di archiviazione dati Clinical Exome Sequencing Sequenziamento delle regioni codificanti dei geni noti per essere associati a malattia (OMIM) CASO 1 Diagnosi gestaltica di: 6 anni, caso isolato, genitori non consanguinei Alla nascita, fistola tracheoesofagea ad oggi residuano, reflusso gastro-esofageo ed anemia Ritardo di acquisizione della parola Microcefalia (CC <3°centile, P&A 10°centile) Ipoplasia zigomatica e mandibolare Dismorfismo auricolare Disostosi mandibolofacciale, tipo Guion-Almeida CASO 1 Disostosi mandibolofacciale, tipo Guion-Almeida Disostosi facciale rara Base molecolare definita nel 2012 (Lines et al., AJHG) Unico gene: EFTUD2 (no eterogeneità di locus) EFTUD2 c.[492+4A>G] Eterozigote, de novo Nessun laboratorio in Italia Tre laboratori in UE (www.orpha.net) Approccio NGS TruSight One (Illumina) (in coll. Dr.ssa Iascone) Delezioni e mutazioni di splicing comuni in EFTUD2 CASO 2 Diagnosi gestaltica & radiologica di: Nascita/6 mesi, 1° figlio, genitori consanguinei SGA, importante microcefalia alla nascita Fronte sfuggente, overlapping delle suture, micrograzia Screening ecografico (addome e cuore) nella norma RMN cerebrale: grave microcefalia con semplificazione delle circonvoluzioni Microcefalia primaria/sindrome di Seckel CASO 2 Microcefalia primaria/sindrome di Seckel Spettro clinico raro con eterogeneità clinica e di locus Almeno 16 geni fin ora identificati Tre di questi sono stati identificati solo in s. di Seckel ASPM p.[Gln509ter] Omozigote Nessun laboratorio in Italia Vari laboratori in UE (www.orpha.net) Approccio NGS TruSight One (Illumina) (in coll. Dr.ssa Iascone) Targeted sequencing Indicazioni principali: patologie dove mutazioni in geni noti sono responsabili della maggior parte dei casi (es. Teleangectasia Emorragica Ereditaria – mutazioni geni ENG, ALK1 e SMAD4 nell’80%-87% dei casi) Vantaggi Arricchimento specifiche regioni genomiche Abbattimento dei costi Analisi di un numero elevato di pazienti contemporaneamente Limiti Necessità di un aggiornamento del pannello con l’identificazione di nuovi geni associati alla malattia di interesse Studio di 62 geni sarcomerici e non sarcomerici in 44 paz con cardiomiopatia ipertrofica mediante NGS Definizione di un protocollo bioinformatico per l’interpretazione delle varianti identificate mediante NGS, sia in ambito di ricerca che in ambito diagnostico RISULTATI FILTERING (MAF<0,01) + 18.810 varianti PRIORITIZATION (Ex ± 10bp) SANGER VALIDATION 155 varianti 36/44 (82%) pazienti portatori di almeno una variante nonsinonima rara (frequenza < 1%) RISULTATI identificazione di pazienti affetti da cardiomiopatia ipetrofica secondaria Paziente 10, ♀, 65 anni MUTAZIONE: GLA c.A644G,p.N215S (eterozigosi) GLA: malattia di Fabry, X-linked recessiva (1-5/10.000) Sebbene la malattia di Fabry sia caratterizzata da segni neurologici, angiocheratoma, insufficienza renale, cardiomiopatia, la pz.10 mostrava solo cadiomiopatia Paziente 24, ♀, 7 anni sindrome di Cantù (<1/1.000.000) autosomica dominante, ipertricosi congenita, osteocondrodisplasia, cardiomegalia, cardiomiopatia e dismorfismi MUTAZIONE: ABCC9 c.C3460T,p.R1154W (eterozigosi) Paziente 27, ♀, 23 anni Malattia di Danon (<1/1.000.000) X-linked recessiva cardiomiopatia, debolezza muscolare, ritardo mentale MUTAZIONE: LAMP2 c.453delT,p.F151fs MALATTIE DEL SISTEMA GENITO-URINARIO RENE POLICISTICO DELL’ADULTO ADPKD Sindrome Branchio-Oto-Renale (BOR) MALATTIA VON HIPPEL LINDAU RENE POLICISTICO RECESSIVO ARPKD SINDROME DI MECKEL SINDROME OROFACIODIGITALE TIPO 1 MALATTIE DEL SISTEMA GENITO-URINARIO RENE POLICISTICO DELL’ADULTO ADPKD PKD1, PKD2 SINDROME OROFACIODIGITALE TIPO 1 SINDROME DI MECKEL OFD1 MKS1, MKS2, MKS3 MALATTIA VON HIPPEL LINDAU VHL RENE POLICISTICO RECESSIVO ARPKD PKHD1 Sindrome Branchio-Oto-Renale (BOR) EYA1, SIX5, SIX1 Analisi di geni selezionati PANNELLI GENICI SEMPLICI MALATTIE DEL SISTEMA GENITO-URINARIO SINDROME DI ALPORT SINDROME DI MECKEL SINDROME DI BARDET-BIEDL SINDROME DI BARTTER SINDROME DI JOUBERT Congenital Anomalies of the Kidney and the Urinary Tract (CAKUT) MALATTIE MULTIGENICHE AD EREDITARIETA’ COMPLESSA SINDROME DI JOUBERT SINDROME DI ALPORT COL4A3, COL4A4, COL4A5, MYH9 AHI1, ARL13B, B9D1, B9D2, C5orf42, CC2D2A, CEP290, CEP41, KIF7, MKS1, NPHP1, NPHP3, OFD1, RPGRIP1L, TCTN1, TCTN2, TMEM138, TMEM216, TMEM237, TMEM67, TTC21B SINDROME DI BARDET-BIEDL ALMS1, ARL6, BBS1, BBS10, BBS12, BBS2, BBS4, BBS5, BBS7, BBS9, CCDC28B, CEP290, LZTFL1, MKKS, MKS1, NPHP1, SDCCAG8, TRIM32, TTC8, WDPCP SINDROME DI BARTTER ATP6V1B1, BSND, CA2, CASR, CLCNKA, CLCNKB, CLDN16, CLDN19, FXYD2, HSD11B2, KCNJ1, KCNJ10, KLHL3, NR3C2, SCNN1A, SCNN1B, SCNN1G, SLC12A1, SLC12A3, SLC4A1, SLC4A4, WNK1, WNK4 Congenital Anomalies of the Kidney and the Urinary Tract (CAKUT) ALDH1A2, BICC1, BMP4, CHD1L, EYA1, FGF20, FOXC1, FRAS1, FREM1, FREM2, GATA2, GATA3, GDNF, GRIP1, HNF1B, NPHP3, OSR1, PAX2, RET, ROBO2, SDCCAG8, SIX1, SIX5, SOX17, TFAP2A, UPK3A, WT1 Analisi di geni selezionati PANNELLI GENICI complessi SINDROME DI BARDET BIEDL Patologia geneticamente eterogenea (21 geni), trasmessa per lo più come carattere AR; in alcuni casi è stata osservata una modalità di trasmissione oligogenica BBS1 23% Heon et al, 2016 Mutazioni a diversi loci BBS possono interagire e determinare o modulare il fenotipo di alcuni individui 80% dei casi Mockel et al, 2011 NGS: REGOLAMENTAZIONE Il documento tratta l’ampio range di aspetti etici, legali, sociali e pratici che scaturiscono dall’uso della tecnologia NGS in ambito diagnostico-clinico 25 raccomandazioni per implementare l’uso dei test dagnostici mediante NGS massimizzandone i benefici e minimizzando i potenziali rischi dovuti ad un loro impiego non corretto Definizione criteri standardizzati per la scelta dei geni da inserire nei pannelli diagnostici, curati, validati e aggiornati da un team multidisciplinare di esperti (clinici e laboratoristi) • Raccomandazioni operative per i test NGS • Consulenza genetica nei test NGS (Peculiarità e Contenuti specifici) • Comunicazione dei risultati (consulenza post-test) • Analisi dei dati NGS e requisiti di qualità • Conservazione dei dati NGS Problematiche rilevanti: Incidental findings (IF) Identificazione di varianti a carico di geni responsabili di patologie non correlate al quadro clinico per cui si sta eseguendo l’accertamento. Riscontro che abbia potenziale importanza per la salute o rappresenti un rischio riproduttivo Consenso informato Consulenza genetica Il Laboratorio di Genetica medica nella diagnosi delle malattie rare Diagnosi prenatale non invasiva Diagnosi preimpianto NIPT - Non Invasive Prenatal Testing cffDNA: DNA fetale libero circolante Origina da cellule placentari e viene rilasciato nel sangue materno cffDNA è presente nel plasma materno a partire dalla IV-V settimana di gestazione e la sua concentrazione (mediante compresa tra il 2% e il 40%) aumenta proporzionalmente con l’età gestazionale. Entro circa 2 ore dal parto non è più presente nel plasma materno FRAZIONE FETALE (FF): % di cffDNA nel plasma materno. Per poter effettuare NIPT la FF deve essere almeno il 4% NIPT - Non Invasive Prenatal Testing Il DNA libero circolante viene sequenziato e il numero di sequenze per ogni cromosoma viene confrontato con un genoma di riferimento. Se il numero di sequenze di un cromosoma si discosta dall’atteso, viene segnalata un’aneuploidia Anomalie cromosomiche indagate: trisomia 13, 18, 21 + aneuploidie dei cromosomi sessuali Riduzione attesa del ricorso a procedure di diagnosi prenatale invasiva: 95% NIPT - Non Invasive Prenatal Testing FATTORI CHE INFLUENZANO AFFIDABILITA’ DEL TEST -Mosaicismi confinati alla placenta -Vanishing twin -Peso della madre (influenza Frazione Fetale) -Fumo, alcol, droghe da parte della madre (influenzano Frazione Fetale) -Infezioni materne -Neoplasie materne -Trasfusioni di sangue, trattamento con cellule staminali, trapianti materni LA NIPT è un test di screening (non diagnostico) Il Laboratorio di Genetica medica nella diagnosi delle malattie rare Diagnosi prenatale non invasiva Diagnosi preimpianto CHI RICHIEDE PGD Chi richiede la PGD COPPIE CON RISCHIO AUMENTATO PER UNA PATOLOGIA EREDITARIA GRAVE • Coppie a rischio infertili • Coppie fertili con rischio 25-50% • Coppie a rischio con una storia di ripetuti aborti per feto affetto e/o che rifiutano aborto Nuovi strumenti diagnostici nel Laboratorio di Genetica medica Conclusioni Implementazione delle capacità diagnostiche dei test genetici Standardizzazione dei percorsi di validazione dei test genetici Centralizzazione dei test genetici di II livello (DCA 549 del 18-11-2015) Nuovi strumenti diagnostici nel Laboratorio di Genetica medica Conclusioni Adeguamento delle dotazioni organiche dei Laboratori di Genetica medica Implementazione degli ambulatori di consulenza genetica Forte interazione tra genetisti di laboratorio e genetisti clinici Nuovo nomenclatore/tariffario