Unità Didattica N° 11 Le equazioni di secondo grado ad una incognita Unità Didattica N° 11 Le equazioni di secondo grado ad una incognita 01) La definizione di equazione di secondo grado ad una incognita 02) La risoluzione delle equazioni di secondo grado incomplete 03) La risoluzione dell’equazione di secondo grado completa 04) Equazioni frazionarie riconducibili ad equazioni di secondo grado 05) Relazioni fra le radici ed i coefficienti di una equazione di secondo grado 06) Scomposizione in fattori di un trinomio di secondo grado 07) La regola dei segni di Cartesio 1 Unità Didattica N° 11 Le equazioni di secondo grado ad una incognita 2 Equazioni di secondo grado ad una incognita Dicesi equazione di secondo grado ad una incognita ogni equazione riconducibile ax 2 + bx + c = 0 alla seguente forma: [*] La [*] è detta anche forma tipica, o normale o canonica dell’equazione di secondo grado. ax 2 = termine quadratico, bx = termine lineare, c = termine noto o terzo coefficiente a = primo coefficiente o coefficiente del termine quadratico b = secondo coefficiente o coefficiente del termine lineare Risulta sempre: a ≠ 0 . Infatti se fosse a = 0 , l’equazione [*] sarebbe di primo grado. a ≠ 0 Se risulta: , b ≠ 0 , c ≠ 0 l ’ equazione [*] dicesi equazione completa. In caso contrario dicesi incompleta. OSSERVAZIONE N° 1 Dicesi soluzione o radice di una equazione ad una incognita, ogni numero che, sostituito al posto dell’incognita, rende il primo membro numericamente uguale al secondo membro. OSSERVAZIONE N° 2 Una equazione di secondo grado ad una incognita ammette due soluzioni che vengono indicate coi simboli x1 ed x2 . Nel caso di soluzioni reali si pone per convenzione: x1 < x2 , cioè x1 rappresenta la radice minore, mentre x2 rappresenta la radice maggiore. Risoluzione delle equazioni di secondo grado incomplete b = 0 ax 2 + c = 0 L’equazione [*] diventa: [2] e si dice equazione di secondo grado pura. Essa si risolve nella seguente maniera: ax 2 = − c x2 = − , c a , x =± − c a , x1 = − − c a , x2 = + − c a ESEMPI 9 x2 − 4 = 0 , 9 x2 = 4 , x2 = 4 9 , x = ± 2 4 = ± 9 3 , x1 = − 2 2 , x2 = 3 3 x 2 + 81 = 0 , x 2 = − 81 , x = ± − 81 = ± 9i , x1 = − 9i , x2 = 9i Unità Didattica N° 11 Le equazioni di secondo grado ad una incognita 16 x 2 − 27 = 0 , 16 x 2 = 27 , x 2 = 27 3 27 3 3 , x = ± = ± 3 , x1 = − 3 3 , x1 = 16 4 16 4 4 c = 0 [3] ax 2 + bx = 0 L‘equazione [*] diventa: 3 Essa prende il nome di equazione di secondo grado spuria. Si risolve nella seguente maniera: x (ax + b) = 0 Applicando la legge di annullamento di un prodotto di fattori scriviamo: x = 0 , ax + b = 0 ax = − b , x1 = 0 Le radici dell’equazione [3] sono: , x2 = − , x = − b a b a ESEMPI x 2 − 21x = 0 , x( x − 21) = 0 , x = 0 , x − 21 = 0 , x = 21 , x1 = 0 , x2 = 21 3x 2 + 5x = 0 , x(3x + 5) = 0 , x = 0 , 3x + 5 = 0 , x = − 5 5 , x1 = − , x2 = 0 3 3 Osservazione: La legge di annullamento di un prodotto di fattori dice che <<se un prodotto di fattori è nullo , allora almeno uno dei fattori è nullo>>. ALTRI ESEMPI 4 ( x + 2 )( x − 4 ) − ( 6 − x )( x − 4 ) = 7 ( x − 6 )( x + 2 ) 4 ( x 2 − 4 x + 2 x − 8 ) − ( 6 x − 24 − x 2 + 4 x )= 7 ( x 2 + 2 x − 6 x −12 ) 4 x 2 − 8 x − 32 − 20 x + 48 + 2 x 2 = 7 x 2 − 28 x − 84 , − x 2 = − 100 , x 2 = 100 x = ± 100 = ± 10 , x1 = − 10 , x2 = 10 ( x + 3) − ( x +1) = ( x + 2 ) 2 2 2 x 2 + 6 x + 9 − x 2 − 2 x −1 = x 2 + 4 x + 4 , − x 2 = − 4 , x 2 = 4 , x = ± 4 = ± 2 x1 = − 2 , x1 = − 2 ( x + 3)( 2 x + 5) − ( x − 2 )( x − 3) = 13 − ( x + 2 ) 2 x 2 + 5x + 6 x + 15 − x 2 + 3x + 2 x − 6 = 13 − x 2 − 4 x − 4 , 2 2 x 2 + 20 x = 0 x = 0 , x + 10 = 0 , x = − 10 , x1 = − 10 , x2 = 0 x+3 7−x 30 = + x − 3 x + 3 ( x − 3)( x + 3) Si tratta di un’equazione frazionaria in quanto l’incognita x figura al denominatore. Unità Didattica N° 11 Le equazioni di secondo grado ad una incognita 4 m. c. m. = ( x − 3)( x + 3) (x + 3) = (7 − x )( x − 3) + 30 2 2 x2 − 4 x = 0 ; 2 x( x − 2) = 0 x 2 + 6 x + 9 = 7 x − 21 − x 2 + 3x + 30 , x = 0 , x ≠ ±3 , x − 2 = 0 , x1 = 0 , x2 = 2 Risoluzione dell’equazione di secondo grado completa ax 2 + bx + c = 0 Vogliamo risolvere l’equazione di secondo grado completa ax 2 + bx = − c Si trasporta il termine noto al secondo membro: 4a 2 x 2 + 4abx = − 4ac Moltiplichiamo ambo i membri per 4a : Aggiungiamo ad ambo i membri il numero b2 : 4a 2 x 2 + 4abx + b2 = b2 − 4ac (2ax , + b) = b2 − 4ac , 2 2ax + b = ± b2 − 4ac x= − b ± b 2 − 4ac 2a 2ax = − b ± b2 − 4ac [1] La [1] prende il nome di formula risolutiva dell’equazione di secondo grado. Il numero ∆= b 2 − 4ac dicesi delta o discriminante dell’equazione di secondo grado. In una equazione di secondo grado completa possiamo supporre a > 0 . In questo caso la radice più piccola è: x1 = − b − b 2 − 4ac − b + b 2 − 4ac mentre la radice più grande è: x2 = 2a 2a Il discriminante ∆ dell‘equazione ax 2 + bx + c = 0 può essere ≥ < 0. Discutiamo separatamente i tre casi: 1) ∆ > 0 : se il delta è maggiore di zero l’equazione ammette due radici reali e distinte, x1 ≠ x2 2) ∆ = 0 : se il delta è uguale a zero l’equazione ammette due radici reali e coincidenti, x1 = x2 = − b 2a 3) ∆ > 0 : se il delta è minore di zero l’equazione ammette due radici complesse e coniugate Unità Didattica N° 11 Le equazioni di secondo grado ad una incognita 5 ESEMPI 12 x 2 − 67 x + 35 = 0 a =12 b = − 67 c = 35 = ∆ b 2 − 4= ac 4489 −1680 = 2809 = 532 7 67 − 53 = = x1 67 ± 2809 67 ± 53 24 12 x = = = 24 24 67 + 53 = 5 = x2 24 2 x 2 − 6 x +1 =0 x = a = 2 , b = −6 , c = 1 6 ± ( 7 )= ( 7 )= 2 3 − 36 − 8 6 ± 28 6 ± 2 7 4 = = = 4 4 4 2 3 + 4 3x 2 − 5 x + 4 = 0 3 − 7 = x1 2 3 + 7 = x2 2 a = 3 , b = −5 , c = 4 x = 5 ± 5 − i 23 = x1 25 − 48 5 ± − 23 5 ± i 23 6 = = = 6 6 6 5 + i 23 = x 2 6 Formula risolutiva ridotta e ridottissima La formula risolutiva di una equazione di secondo grado è: x = −b ± b2 − 4ac 2a [1] Essa può scriversi nella seguente maniera: x = −b ± b2 − 4ac = 2a −b ± 2 b2 b 4 ⋅ − 4ac − b ± 2 ⋅ − ac 2 4 = 2a 2a 2 − x= Dividendo numeratore e denominatore per 2 otteniamo: b b ± − ac 2 2 a [2] La [2] è detta formula ridotta e si applica quando il coefficiente b è un numero pari, cioè b2 b 2 − 4ac ∆ b − ac = = − ac = 4 4 4 2 2 quando è divisibile per 2. L‘espressione discriminante ridotto. 2 Se poi risulta anche a = 1 la [2] diventa: b b x =− ± − c 2 2 [3] dicesi Unità Didattica N° 11 Le equazioni di secondo grado ad una incognita 6 RIEPILOGO 1) La formula ridotta si applica quando b è un numero pari 2) La formula ridottissima si applica quando b è un numero pari ed a risulta uguale ad 1 3x 2 − 8 x + 4 = 0 x2 − 4x + 1 = 0 x = 4 ± x = 2 ± − 2 2 = = x1 3 3 + 2 = 2 = x2 3 4 16 − 12 4 ± 4 4 ± 2 = = = 3 3 3 4 4 − 1 = 2 ± 3 , x1 = 2 − 3 , x2 = 2 + 3 Relazioni fra le radici ed i coefficienti di una equazione di secondo grado Tra le radici x1 ed x2 dell’equazione di secondo grado ax 2 + bx + c = 0 ed i coefficienti a, b, c intercorrono le seguenti relazioni: 3x 2 − 4 x − 5 = 0 b − x1 + x2 = a x1 + x2 = − x1 x2 = b 4 = a 3 c a x1 ⋅ x2 = c 5 = − a 3 Applicazioni Scrivere l’equazione di secondo grado che abbia come radici due numeri assegnati ax 2 + bx + c = 0 x1 + x2 = S x1 x2 = c a , ⇒ Divido ambo i membri per a , x 2 + x1 x2 = P c = P a , x1 + x2 = − b a ⇒ b c x + = 0 a a Pongo : b = − ( x1 + x2 ) = − S a x 2 − Sx + P = 0 REGOLA L’equazione di secondo grado avente come radici due numeri dati ha il primo coefficiente uguale all’unità, il secondo coefficiente è la somma Unità Didattica N° 11 Le equazioni di secondo grado ad una incognita 7 dei due numeri cambiata di segno, il terzo coefficiente coincide col prodotto dei due numeri. Scrivere l’equazione di secondo grado avente come radici i numeri: 3 − x1 = S = x1 + x2 = 3 − 5 3 + 3 + , 3 5 3 x2 − 6 3 ⋅ x + 5 6 = 2 3 3 = 4 =0 3 x2 = 3 + 5 3 , P = x1 ⋅ x2 = , 3 − 3 5 3 + ⋅ 5 3 = 4 3 3x 2 − 18 3 ⋅ x + 4 = 0 Scomposizione in fattori di un trinomio di secondo grado Se risulta ∆ = b 2 − 4 a c ≥ 0 allora è possibile dimostrare che il trinomio di secondo grado T( x ) = ax 2 + bx + c può essere decomposto nel prodotto di due fattori di primo grado secondo la seguente formula: T ( x)= ax 2 + bx + c= a ( x − x1 )( x − x2 ) dove i numeri x1 ed x2 sono gli zeri del trinomio, ossia le radici dell’equazione ax 2 + bx + c = 0 . associata Se il trinomio ha due zeri reali e coincidenti , cioè se ∆ = b 2 − 4 a c = 0 allora la precedente formula assume la seguente forma: a x 2 + b x + c = a ( x − x 1 ) 2 Decomporre in fattori il seguente trinomio di secondo grado 15 x 2 + 2 x − 8 . Gli zeri di questo trinomio coincidono con le radici dell’equazione associata 15 x 2 + 2 x − 8 = 0 ∆ b = − 4 2 2 b ∆ − ± −1 ± 121 −1 ± 11 2 4 − a c = 1 + 120 = 121 = x = = a 15 15 12 4 −1 − 11 x1 = = − = − 15 15 5 x= 2 −1 + 11 10 2 = = 15 15 3 2 4 15 x 2 + 2 x − 8= 15 x − x + = (3 x − 2)(5 x + 4) 3 5 Unità Didattica N° 11 Le equazioni di secondo grado ad una incognita 8 La regola dei segni di Cartesio Consideriamo una equazione di secondo grado a radici reali: [§] ax 2 + bx + c = 0 ∆ = b 2 − 4ac ≥ 0 Definizione: Diremo che i tre coefficienti a, b, c dell’equazione [§] (considerati nell’ordine scritto) presentano una permanenza ogni volta che due coefficienti consecutivi hanno lo stesso segno, presentano una variazione ogni volta che due coefficienti consecutivi hanno segni contrari. Si possono presentare i seguenti casi : a b c + + + + + − − + + + − − Teorema di Cartesio In ogni equazione di secondo grado ridotta a forma canonica, completa ed a discriminante positivo o nullo, ad ogni variazione corrisponde una radice positiva, ad ogni permanenza una radice negativa.