BATTERIO KILLER: Escherichia coli TOSSIGENO MUTANTE EMERSO IN GERMANIA TRA MAGGIO E GIUGNO 2011: A cura di Giovanni PIERORAZIO A.A. 2010 - 2011 30 Maggio 2011 14:32; la Germania lancia l’allarme: troppi casi di pazienti colpiti da Stec, lo Shiga toxin-producing Escherichia coli, (batterio Escherichia coli che produce la tossina Shiga) un batterio patogeno che in alcuni casi può portare anche alla morte. Secondo un rapporto pubblicato dallo European Centre for Disease Prevention and Control, a partire da aprile in Germania sono stati registrati 276 casi di persone colpite da Sindrome emolitica-uremica (Seu), una delle più gravi complicazioni conseguenti all’infezione. Ma i numeri sono in aumento rapidamente, raggiungendo in poco tempo, secondo i dati più recenti, 400 casi e 10 morti. Le cause dell’infezione alimentare, una delle più grandi degli ultimi tempi, sono ancora da definire, ma si pensa siano legate al consumo di pomodori e cetrioli crudi e di insalata a foglia larga. L’Unione europea raccomanda massima allerta e invita al rispetto delle più basilari norme igieniche e sanitarie. Nomenclatura binomiale: Escherichia coli (da T. Escherich, 1885) È una delle specie principali di batteri che vivono nella parte inferiore dell'intestino di animali a sangue caldo (uccelli e mammiferi, incluso l'uomo), e che sono necessari per la digestione corretta del cibo. 1 La sua presenza nei bacini idrici segnala la presenza di condizioni di fecalizzazione (è il principale indicatore di contaminazione fecale, insieme con gli enterococchi). Il nome deriva dal suo scopritore, il tedesco-austriaco Theodor Escherich. Appartiene al gruppo degli enterobatteri ed è usato comunemente come organismo modello dei batteri in generale. Il numero di cellule di E. coli nelle feci che un umano espelle in un giorno va dai 100 miliardi (1011) ai 10 trilioni (1019). Escherichia coli classificazione Dominio: Prokaryota Regno: Bacteria Phylum: Proteobacteria Classe: Proteobacteria Gamma Ordine: Enterobacteriales Famiglia: Enterobacteriaceae Genere: Escherichia Specie: E. coli Batterio E. coli visto al microscopio elettronico a scansione Il genere Escherichia, insieme altri generi (Enterobacter, Klebsiella, Citrobacter, Serratia, ecc.) vengono raggruppati insieme sotto il nome di coliformi. Tecnicamente il "gruppo dei coliformi" comprende batteri aerobi e anaerobi non sporigeni. Nell’ambito del gruppo dei coliformi, Escherichia coli è ampiamente rappresentata ed è in esclusivo rapporto col tratto gastrointestinale dell’uomo e degli animali a sangue caldo, a differenza dei microrganismi appartenenti a diversi generi, tra cui Enterobacter, Klebsiella e Citrobacter (che si caratterizzano per una potenziale capacità di ricrescita una volta pervenuti nell’ambiente). La specie Escherichia coli è un microrganismo a forma di bastoncello, Gram-negativo, aerobio e anaerobio facoltativo, non sporigeno, che cresce alla temperatura di 44,5°C; è in grado di fermentare il lattosio, è indolopositivo in terreni contenenti triptofano, e beta-D-glucuronidasi-positivo. In letteratura, la presenza di questo enzima è stata evidenziata nel 9499,5% dei biotipi di Escherichia coli, con l'eccezione dei sierotipi O157:H7. 2 Ruolo di E. coli in patologia Anche se rappresenta un comune abitante dell'intestino e ha un ruolo fondamentale nel processo digestivo, ci sono situazioni in cui E. coli può provocare malattie nell'uomo e negli animali. Alcuni ceppi di E. coli sono l'agente eziologico di malattie intestinali e extra-intestinali come infezioni del tratto urinario, meningite, peritonite, setticemia e polmonite. Alcuni ceppi di E. coli sono tossigenici, producono cioè tossine che possono essere causa di diarrea. La dissenteria da E. coli è una comune tossinfezione alimentare, poiché viene contratta principalmente da alimenti contaminati. La contaminazione può avvenire da carni infette non adeguatamente cotte, da latte non pastorizzato e formaggi prodotti con tale latte, e da altri alimenti contaminati da feci. E. coli produce quattro tipi di tossine che si distinguono, per la loro diversa sensibilità al trattamento termico, in tossine termolabili e tossine termostabili, e per l'azione tossigena (tossine shiga e tossine emolitiche, HlyA). La tossina termolabile, denominata LT, è molto simile nella struttura e nelle funzioni alla tossina del colera. Contiene una subunità 'A' e cinque subunità 'B' in un'olotossina. Le subunità B contribuiscono all'aderenza e all'entrata della tossina nelle cellule intestinali dell'ospite, dove la subunità A stimola le cellule a rilasciare acqua, provocando diarrea. Setticemia E. coli è il più comune isolato nelle emocolture nei casi di batteriemia; la colonizzazione del torrente ematico può avvenire a causa di traumi intestinali, tumori del colon e del tenue. Le scarse misure igieniche nel posizionamento di cateteri o di accessi venosi centrali sono comuni cause di batteriemie da E. coli. Infezioni dell’apparato urinario E. coli è comune causa di uretriti e cistite in persone anziane, diabetiche e cateterizzate. Grazie alle fimbrie formanti fasci, ai pili P e alle fimbrie Dr, E. coli riesce ad ancorarsi saldamente all'epitelio di uretra e vescica, resistendo al flusso urinario. Questa condizione è necessaria ma non sufficiente all'instaurarsi dell'infezione; questa è infatti provocata maggiormente dall'emolisina A (HlyA), in grado di ledere l'epitelio urinario e promuovere chemiotassi, infiammazione e invasione dei tessuti. Meningiti E. coli, soprattutto il sierotipo K1, è il principale enterobatterio isolato (insieme agli streptococchi di gruppo B) nelle emocolture di bambini di età inferiore a 5 anni affetti da meningite. 3 CEPPO DI ESCHERICHIA COLI CHE PRODUCE LA TOSSINA SHIGA Si tratta di un ceppo di Escherichia coli (una delle specie più abbondanti della flora batterica intestinale degli esseri umani e di molti altri animali a sangue caldo, normalmente non patogena) capace di produrre tossine di tipo Shiga, che inibiscono la sintesi delle proteine all’interno delle cellule. Il batterio comincia il suo ciclo colpendo animali come mucche, piccoli, maiali, cavalli e cani. Da questi serbatoi, lo Stec si diffonde nell’ambiente attraverso le feci infette. Gli alimenti o l’acqua si contaminano proprio perché entrano in contatto con materiale fecale contagiato. TOSSINA SHIGA La tossina di Shiga (da Kiyoshi Shiga che identificò un batterio appartenente al genere Shigella nel 1898) è un'esotossina prodotta da Shigella dysenteriae tipo 1 ed agisce inibendo la sintesi proteica cellulare; essa, come tutte le Vero-tossine, presenta una struttura molecolare costituita da due subunità: A e B5 (un pentamero).Attraverso l'oligomero B si lega ad un globoside (Gb3)di membrana e viene introdotta nel citoplasma della cellula infettata (per endocitosi mediata dal recettore), dopodiché il frammento A1 della subunità A, grazie alla sua attività catalitica N-glicosidasica, , rimuove un residuo di adenina dal rRNA 28S (della subunità ribosomica maggiore) impedendo in tal modo il legame dell'aminoacil-tRNA al sito A del ribosoma provocando in definitiva un blocco della sintesi proteica. TRASMISSIONE La trasmissione dell’infezione avviene consumando cibi contaminati -carne macinata poco cotta, latte non pastorizzato, vegetali, insaccati stagionati, formaggi da latte crudo, succo di mela - o bevendo acqua che contenga il batterio, oppure attraverso il contatto con le feci degli animali infetti. Tuttavia, è possibile che l’infezione si trasmetta anche da persona a persona, ma solo in situazioni di stretto contatto e dove le condizioni igienico4 sanitarie sono più critiche (all’interno delle famiglie, negli ospedali, nelle case di cura). Fattori di virulenza propri di E. coli Adesine CFA/1-2-3 Antigeni del fattore di colonizzazione. AAF/1-2-3 Fimbrie di aderenza aggreganti. Bfp Pili formanti fasci. Intimina Media l'adesione tramite legame con il proprio recettore. Pili P Hanno la proprietà di legare gli antigeni del gruppo sanguigno P. Fimbrie Dr Hanno la proprietà di legare gli antigeni del gruppo sanguigno Dr. Proteine Ipa Proteine di adesione veicolate da un plasmide. Esotossine STa e STb Tossine stabili al calore. LT-1 e LT-2 Tossine labili al calore. Stx-1 e Stx-2 Tossine Shiga. Simili a quelle secrete da Shigella. Emolisina HlyA Lisa gli eritrociti ed altri tipi cellulari FATTORI AMBIENTALI I danni all'agricoltura e la psicosi Solo in Italia, secondo la Coldiretti, ammontano a 100 milioni le perdite nel settore mentre, assieme ai dubbi, aumenta la psicosi tra gente. L'ipotesi di bioterrorismo Ma dove nasce, e come si è propagato il batterio killer? Ha ragione la ricercatrice Maria Rita Gismondo, responsabile del Laboratorio di microbiologia dell'ospedale universitario Sacco di Milano, quando dice che non è da escludere l’ipotesi di bioterrorismo, o di un batterio “mutato” in laboratorio e sfuggito da lì? La paura dei germogli O ha ragione Il ministro tedesco dell'Agricoltura, Ilse Aigner, che ha invitato i tedeschi ad evitare ancora il consumo dei germogli di ogni tipo? 5 L'origine della contaminazione: quasi sempre animale Dopo anni di studi, Valter Malorni Dirigente di ricerca dell’Istituto Superiore di Sanità si è fatto una sua idea sull’origine della contaminazione. “Siamo nel campo delle ipotesi”, premette, “ci troviamo di fronte a un microrganismo completamente nuovo, almeno questo è quanto ha affermato l’Oms”, dice. Ma la letteratura parla chiaro: “Nella storia delle contaminazioni alimentari con E. coli O157:H7 (batterio simile a quello di oggi, virulento quasi quanto il ceppo attuale), l'origine è stata sempre da carne e derivati”. Due sole le eccezioni, chiarisce l’esperto, un caso di contaminazione causata dall'acqua non ben clorata, negli Stati Uniti tra la fine del 1989 e l'inizio del 1990, e un caso originato da germogli di ravanello bianco, episodio che avvenne in Giappone nel 1996 e provocò 8.576 intossicati, 106 casi di Seu e 3 decessi. La Germania e il dito puntato sui vegetali Sul perché, di fronte a tanta evidenza in letteratura, la Germania abbia evitato di concentrare l’attenzione proprio sugli animali, è difficile dirlo. Ma sorge il dubbio che un paese che “vive” di carne suina, si guardi bene dal fare scoppiare una psicosi prima di avere la certezza che il batterio provenga da lì. Semplice calcolo delle probabilità Un semplice calcolo delle probabilità impone però una riflessione su questo aspetto. “Nella scienza l’ipotesi più semplice è anche sempre la più probabile, e la contaminazione da animale è quella che richiede meno passaggi. I batteri E. coli sono nella flora batterica intestinale degli animali, la cosa meno complicata che possa accadere è che dalle feci finiscano nel concime e di qui nella terra, a contatto con i prodotti vegetali. Nella storia delle contaminazioni 8 su dieci sono avvenute così”. Il perché della paura dei germogli Dunque anche la richiesta di fare attenzione ai germogli di ogni tipo ha il suo senso. “I germogli sono all’interno del terreno”, dice Malorni, “a più stretto contatto con la terra o con l’acqua eventualmente contaminate”. Sembra inverosimile, però, che il batterio sia arrivato già all’interno di semi. Da qui a “passare” a tutti i vegetali il processo è troppo laborioso. In teoria non ci sarebbe quindi da preoccuparsi dei semi di soia importati. Un ceppo nato in laboratorio, o in un ambiente favorevole Malorni, di contro, non esclude l’ipotesi che il batterio possa essere stato creato in laboratorio, e successivamente “fuggito”. “Non è pura fantasia”, dice il ricercatore, “Il sospetto che un microrganismo 6 ingegnerizzato sia ‘scappato’ dal laboratorio è un sospetto condivisibile. La mutazione sarebbe potuta avvenire in vitro, anche se è assolutamente naturale che un batterio, in condizioni favorevoli, come può essere un ambiente molto basico o molto acido, possa avere una mutazione del Dna replicandosi e dare vita a un ceppo più virulento della cellula madre. E’ già avvenuto altre volte e può ripetersi”. PATOLOGIE I sintomi iniziali sono: forti crampi, leggera febbre, talvolta vomito ed episodi di diarrea, con possibili tracce di sangue. A seconda dell’aggressività dell’infezione e della resistenza delle persone colpite, la perdita di sangue può essere molto grave. Tuttavia, se non intervengono complicazioni, la malattia ha un esito favorevole e si risolve, mediamente, in 8 giorni. Le complicanze sono rappresentate dalla cosiddetta Sindrome Emoltica-Uremica (Seu), una patologia che causa insufficienza renale e anemia. La Seu colpisce soprattutto i bambini (nel 15% dei casi), ma può manifestarsi anche negli adulti. Un’altra complicazione dell’infezione è la Porpora Trombotica Trombocitopenica (Ttp), una forma di Seu accompagnata da febbre e sintomi neurologici, osservata più frequentemente negli adulti che nei bambini. CHI COLPISCE Tutti sono a rischio. Tuttavia, la possibilità di andare incontro a complicazioni è maggiore nei bambini al di sotto dei 5 anni, così come il rischio di morte è più elevato nei bambini appena nati. L’epidemia provocata dal batterio killer, però, ha interessato soprattutto le donne adulte (68% dei casi), probabilmente perché, cucinando, esse sono più a contatto con il cibo. MISURE UTILI PER LA PREVENZIONE Lavare con acqua corrente e bicarbonato la verdura fresca (insalata, pomodori, cetrioli, ecc). Sbucciare la verdura prima di consumarla, soprattutto se si tratta di cetrioli. Ridurre o eliminare il consumo di cibi crudi e preferire quelli cotti come gli ortaggi lessati o il latte pastorizzato (quello venduto al supermercato). Il trattamento termico rende infatti il latte sicuro distruggendo l’Escherichia Coli. Lavarsi spesso le mani, soprattutto prima dei pasti e dopo aver toccato cibi freschi. Pulire accuratamente il piano di lavoro prima di cucinare gli alimenti, soprattutto se in casa ci sono animali. Evitare la contaminazione tra i cibi. Vanno tenuti separati e lavorati con utensili diversi. 7 Gli alimenti deperibili vanno lasciati a temperatura ambiente il più breve tempo possibile. Tenere igienizzato il frigorifero sbrinandolo regolarmente e controllando la temperatura. CURA La terapia consiste semplicemente nella reintegrazione dei liquidi e dei sali persi. L’uso degli antibiotici, invece, è spesso controindicato, perché può promuovere il rilascio delle tossine di Shiga e quindi peggiorare il decorso clinico. Sitografia: Documenti http://it.wikipedia.org/wiki/Escherichia_coli http://www.galileonet.it/articles/4de38f0f72b7ab31c4000012 http://it.wikipedia.org/wiki/Tossina_%22shiga%22 http://benessere.guidone.it/2011/06/01/batterio-killer-ecco-la-guida-perevitare-il-contagio-da-e-coli/ http://edition.cnn.com/2011/WORLD/europe/06/10/europe.e.coli/index.html? hpt=hp_t2 http://www.ilsalvagente.it/Sezione.jsp?idSezione=11091 Immagini http://www.lookfordiagnosis.com/images.php?term=Tossina++Tipo+Shiga+I &lang=5 http://edition.cnn.com/2011/WORLD/europe/06/10/europe.e.coli/index.html? hpt=hp_t2 8