CONSERVATORIO DI MUSICA «CESARE POLLINI» PADOVA Corso Accademico di I livello TECNICO DI SALA DI REGISTRAZIONE insegnamento di STORIA DELLA MUSICA 1 (ANTICA E RINASCIMENTALE) A.A. 2006-07 – I SEMESTRE (30 ore) prof. Maria Nevilla Massaro Programma (il programma è orientativamente articolato in quindici lezioni) 1. Introduzione. Strumenti di studio. Tradizione orale e scritta. Settori di interesse della Etnomusicologia e della Storia della musica “occidentale”. 2. La musica e la cultura greca: fonti, mitologia, pensiero filosofico, teoria. Presenza della musica nella tragedia. 3. Origini e sviluppo del canto della chiesa cristiana; canto gregoriano: stili e forme. 4. Tarde forme del gregoriano: tropi, sequenze, offici drammatici. Polifonie semplici. Notazione e teoria medioevale (Guido d’Arezzo). 5. Monodia medioevale profana: canti in latino, menestrelli, trovatori e trovieri, Minnesänger, cantigas, laude, drammi in volgare. 6. Origini e sviluppo della polifonia. Ars antiqua: repertorio di Winchester, San Marziale, Santiago di Compostela. Forme: organum, conductus. 7. Scuola di Notre Dame. Forme: organum melismatico, clausulae, mottetto in latino e francese. Notazione modale. 8. Ars nova francese: il Roman de Fauvel, Philippe de Vitry, G. de Machaut. Notazione mensurale ; isoritmia. Forme musicali : ballade, virelais, mottetto; la « Messa di Notre Dame ». 9. Ars nova italiana: Padova, Bologna, Firenze. Notazione italiana (Marchetto da Padova) e notazione mista. Forme musicali: madrigale, caccia, ballata. 10. Il tardo Trecento: Johannes Ciconia, il mottetto celebrativo. I fiamminghi del Quattrocento: Dufay, Binchois, Busnoi, Obrecht, Ockeghem. 11. Tecniche compositive e forme polifoniche del ‘400 e ‘500 fiammingo: chanson, mottetto, messa. I fiamminghi del Cinquecento: Josquin Despres, Isaac, Willaert, De Rore, O.di Lasso, Ph. De Monte. 12. Riforma e Controriforma. Scuole polifoniche italiane del ‘500; la scuola romana 13. La scuola polifonica veneziana: sviluppo della policoralità, strumenti. 14. Forme italiane del ‘400 e ‘500: frottola e madrigale. 15. Forme del madrigale del tardo ‘500. Musiche a voce sola; sviluppo della musica strumentale. Indicazioni bibliografiche Si consiglia un manuale di storia della musica, a scelta tra: Carrozzo-Cimagalli, Storia della musica occidentale, Armando ed., Roma 1997, vol.1; E. Surian, Manuale di storia della musica, Rugginenti ed., Milano 2003, vol. I (4^ ed., pp.43-256). (segue annotazioni) ANNOTAZIONI per l’esame Vi indico le parti che NON sono da studiare nel Carrozzo-Cimagalli (si intendono sempre dal paragrafo che inizia o finisce nella pagina indicata): pp.26-28; 40-48; 78-79; 95-97; 119-120; 158-172; 184 (ultimo capoverso)-185; 204206; 217-222; 237-242; 251-271 Per chi ha adottato il Surian, è valida l’indicazione già data in Bibliografia. Non ‘ritocco’ il programma, anche se sappiamo tutti che l’ultima parte è stata svolta molto in fretta e sarà sufficiente per l’esame averne solo i concetti fondamentali (specie riguardo le forme di frottola e madrigale). Il Cimagalli inoltre non tratta specificamente le forme strumentali se non nella trasformazione dalla chanson parigina alla “canzone da sonar” (pp.207-213: sarà sufficiente questo). Nel Surian non ci sono del tutto (sono nel II vol.). I concetti relativi a “etnomusicologia” e “strumenti musicali” si possono leggere in Surian vol.I, pp.24-29 (peraltro superati di gran lunga dalla vostra preparazione in Antropologia…). Potreste inviarvi reciprocamente queste pagine in formato pdf (ovvero dal Cimagalli le pp.207-213 e dal Surian le pp.24-29): basta un volontario per parte! Infine vi mando qualche esempio di possibile domanda scritta: 1. Che cosa si intende per “canto gregoriano”? 2. Spiega il significato di “scrittura alfabetica” e “scrittura neumatica”. 3. Quanti sono i “modi” ecclesiastici e quali le loro principali caratteristiche? 4. Che cosa significa “stile di discanto”? 5. Quali musicisti sono ricordati come appartenenti alla cosiddetta “Scuola di Notre Dame” e in quale periodo sono attivi?