HERPESVIROSI DELLA CARPA KOI (KHVD)

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HERPESVIROSI DELLA CARPA KOI (KHVD)
Herpesvirosi della Carpa Koi (KHVD)
A cura di
Dott.ssa Mariachiara Armani e Dott.ssa Karin Trevisiol, SCT6 Bolzano, IZSVe
In collaborazione con il Servizio Veterinario Provinciale e l’Ufficio caccia e pesca
della Provincia Autonoma di Bolzano
Progetto grafico e impaginazione
Claudio Mantovani, Laboratorio comunicazione della scienza, IZSVe
Foto
Mariachiara Armani, Anna Toffan, Eleonora Fiocchi, IZSVe
Copyright © 2017 Istituto Zooprofilattico Sperimentale delle Venezie
Riproduzione vietata ai sensi di legge (art. 171 della legge 22 aprile 1941, n° 633)
I lettori che desiderano informazioni sulle attività dell’Istituto Zooprofilattico
Sperimentale delle Venezie possono visitare il sito web www.izsvenezie.it o scrivere a
[email protected]
COS’è L’HERPESVIROSI DELLA CARPA KOI?
L’Herpesvirosi della Carpa Koi è una patologia virale altamente
contagiosa sostenuta dal virus Cyprinid herpesvirus-3 (comunemente
detto KHV). Dalle prime notifiche, avvenute in Israele e Germania
negli anni 1997-1998, la malattia è stata riportata in Europa, Sud-est
asiatico, Sud Africa e Stati Uniti.
KHVD si manifesta tipicamente in primavera e autunno, quando le
temperature dell’acqua si aggirano tra i 16° e i 25°C, causando gravi
episodi di mortalità (80-100%) in popolazioni suscettibili della specie
Cyprinus carpio.
POPOLAZIONI SENSIBILI
La popolazione target è rappresentata dalle carpe Koi (Cyprinus carpio
koi) e comuni (Cyprinus carpio carpio). Tutte le fasce di età sono sensibili
alla malattia.
LA MALATTIA è PERICOLOSA PER L’UOMO?
No. Il KHV non può in alcun modo causare la malattia nell’uomo.
DISTRIBUZIONE DELLA MALATTIA
KHV è diffuso a livello mondiale; in Europa la malattia è stata
segnalata in Austria, Belgio, Danimarca, Francia, Italia, Lussemburgo,
Olanda, Polonia, Svizzera e Inghilterra. La diffusione della malattia è
principalmente legata al mercato delle carpe ornamentali/Koi e alla
movimentazione di pesci vivi. Talvolta sono anche visibili arrossamenti
alla base delle pinne, della coda e sul ventre.
QUALI SONO I SINTOMI DELLA MALATTIA?
L’infezione da KHV è spesso associata a gravi episodi di mortalità
preceduti da alterazioni comportamentali dei soggetti infetti,
quali: nuoto scoordinato in superficie, anoressia, letargia e stress
respiratorio.
I segni esterni comprendono:
• alterazione del normale colore delle branchie con comparsa di
aree necrotiche (chiazze bianco-grigie) (fig. 1)
• endoftalmo (occhi infossati) (fig. 2 e 3)
• iniziale iperproduzione seguita da riduzione del muco cutaneo
con percezione di cute secca e ruvida al tatto.
Fig. 1
Fig. 2
Fig. 3
COME AVVIENE L’INFEZIONE?
I pesci infetti eliminano il virus attraverso le feci, l’urina e soprattutto
il muco. La trasmissione del virus avviene principalmente per contatto
diretto tra pesci; anche il fango, l’ acqua e le attrezzature da pesca
contaminate possono rappresentare un rischio per la diffusione di
KHV.
Le carpe che sono state esposte al virus possono infettarsi, sviluppare
i sintomi e morire oppure, se sopravvivono all’epidemia/malattia,
possono diventare portatrici del virus e diffonderlo nell’ambiente.
I portatori possono non manifestare i sintomi tipici di KHV.
ESISTE UN TRATTAMENTO PER KHV?
Non esiste alcun trattamento per KHV.
CONTROLLO E PREVENZIONE DI KHV
La movimentazione di pesce rimane il maggiore rischio per la
trasmissione della malattia. Per prevenire la diffusione del KHV è
importante evitare gli spostamenti di pesci che possano esporre al
rischio di contatto diretto tra pesci sani e infetti.
Anche il rispetto delle buone pratiche di igiene e biosicurezza,
durante e dopo le operazioni di pesca, giocano un ruolo chiave nella
prevenzione della diffusione della malattia.
Poiché è stato dimostrato che il virus può rimanere vitale per alcuni
giorni in acqua è bene che i pescatori, terminata l’attività, espongano
al sole diretto la loro attrezzatura lasciandola asciugare (il virus è
molto sensibile alla disidratazione).
L’attrezzatura dovrebbe comunque essere sempre disinfettata,
utilizzando per esempio iodofori (dosaggio: 200 mg/L; tempo d’azione:
20 minuti), alcol etilico al 30% (tempo d’azione: 20 minuti), ipoclorito
di sodio (dosaggio:200 mg/L; tempo d’azione: 30 secondi), prima di
spostarsi in un’altra zona di pesca.
COSA FARE SE SI OSSERVA UNA MORIA DI PESCE?
In caso venga notata una mortalità anomala di ciprinidi si deve
avvisare, come da Circolare del Servizio Veterinario Provinciale
nr. 1/2007, il responsabile per le malattie dei pesci del Servizio
Veterinario dell’Azienda Sanitaria:
Dott. Andreas Pircher, tel: 0471 635161/62/63
Ufficio caccia e pesca, tel: 0471 415170
L’Herpesvirosi della carpa Koi è tra le malattie non esotiche elencate
nella Direttiva 88/2006/CE e pertanto notificabile al Servizio
Veterinario Aziendale.
L’Istituto Zooprofilattico Sperimentale delle Venezie, Centro di
referenza nazionale per le malattie di pesci, molluschi e crostacei,
provvederà all’effettuazione dell’analisi molecolare per la ricerca del
virus sui tessuti target (soprattutto branchie, ma anche reni e milza).
In attesa degli esiti non devono essere assolutamente movimentati
(se non per essere smaltiti da una ditta specializzata) pesci, vivi o
morti, dall’area sospetta e devono essere rispettate rigide misure di
biosicurezza per evitare la diffusione della malattia.
Per ulteriori informazioni è possibile rivolgersi all’Istituto
Zooprofilattico Sperimentale delle Venezie, sezione di Bolzano:
tel. 0471/633062.
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