04/12/2014
Valutazione dei beni pubblici
Politica economica
2014-15
Il valore dei beni bubblici
Il valore in economia:
• come stimare il valore di un bene
economico
• come analizzare il processo della
formazione di valore
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1. La valutazione economica rappresenta il punto
di partenza per l’analisi del processo di creazione di
valore
2. Il valore economico di un bene riflette la
“disponibilità a pagare” per la fruizione del bene
(funzione di utilità)
3. Il valore economico deriva sia dal desiderio
d’uso del bene, sia dalla volontà di detenere il
bene stesso per altre ragioni (valore di non uso)
Nell’analisi della valutazione dei beni pubblici,
fondamentale importanza riveste il valore
economico per i:
• beni senza mercato;
• beni che non sono soggetti a diritti di proprietà;
• beni che non posseggono un costo di produzione
(ossia i beni pubblici, i beni naturali ed i beni
immobili con valenza storico-architettonica).
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Il valore economico totale
Valore d’uso
Il valore che deriva direttamente dall’uso che un
individuo fa o intende fare del bene stesso.
Valore di non uso
Il valore che deriva dalla semplice consapevolezza
dell’esistenza del bene, indipendentemente dall’attuale o
potenziale uso del bene stesso.
Valore di opzione
Il valore che dipende dalla consapevolezza che quel bene
sarà disponibile nel futuro.
Valore di quasi opzione
Il valore di conservare le opzioni esistenti, in
considerazione dell’incertezza e dell’irreversibilità nelle
decisioni.
Le categorie del valore
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Valore d’uso
Valore di non uso
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Valore di opzione
Valore di
opzione
Deriva dagli usi potenziali della risorsa,
il consumatore non è solo disposto a
pagare per consumare, ma anche per
avere il diritto di accedere al consumo
del bene ove decida nel futuro di farlo.
Tecniche di valutazione
Valore
d’uso
L'utilità derivante dall'uso o
dall'impiego diretto del bene da
parte di individui e della collettività
Tecniche di valutazione:
• Individuazione dei Prezzi ombra del bene stesso
ottenuti attraverso una simulazione di un mercato del
bene, oppure attraverso l’analisi di un mercato di beni
correlati a quello oggetto di stima;
• tecnica del prezzo edonico;
• tecnica del prezzo di trasporto;
• tecnica della valutazione contingente (o analisi).
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Valore di non
uso
(o esistenza)
• L’utilità data dalla consapevolezza della
pura esistenza di un bene pubblico in
assenza del suo utilizzo presente;
• Si riconduce ad un atteggiamento
psicologico di consapevolezza della
semplice esistenza di un bene culturale
Tecniche di valutazione:
Valutazione contingente, si riconducono a ricerche di
mercato attraverso l'intervista di soggetti appartenenti ad
un potenziale bacino di riferimento, rilevando così la
disponibilità ipotetica al pagamento per la esistenza o, in
alcuni casi, la non estinzione del bene stesso.
Valore di
opzione
• L'utilità che si potrebbe ritrarre in un futuro o
il beneficio potenziale, in assenza di un utilizzo
attuale;
• Apprezzamento delle opportunità legate ad un
utilizzo futuro o potenziale, anche da parte di
altre generazioni;
• Deriva dal beneficio ritratto da utenti indiretti,
potenziali e futuri.
Tecniche di valutazione:
Può essere efficacemente stimato attraverso
l’analisi contingente, evidenziando il beneficio
atteso dei consumatori potenziali, presenti o futuri.
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Valore di
quasi
opzione
• E’ l’utilità derivante dal fatto che il bene può
offrire, con il passare del tempo e attraverso
l’acquisizione di nuova informazione, la
possibilità di valori di uso o di opzione al
momento non conosciute;
• E’ il costo della perdita dell’opzione che ogni
cambiamento mette a rischio per un certo
grado di irreversibilità.
Tecniche di valutazione:
Può essere efficacemente stimato attraverso
l’analisi contingente, evidenziando il beneficio
atteso dei consumatori potenziali, presenti o futuri.
Tecniche di valutazione
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Costo di trasporto
Usato per valutare specifici benefici ricreativi di
un sito:
1. Individuare le zone da cui provengono i
visitatori del sito da valutare e determinare il
numero medio di visitatori per ciascuna delle
zone individuate.
2. Assegnare un costo monetario per ciascun km
percorso per stimare il costo del trasporto fino al
punto di arrivo.
• La valutazione contingente supera il problema
dell’assenza di mercato per il bene oggetto di indagine.
• Si presenta un mercato ipotetico, dove l’individuo
intervistato ha la possibilità di vendere o comprare il
bene.
• I valori ottenuti sono “contingenti” ossia dipendono dal
mercato simulato o costruito nel questionario.
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La Disponibilità a Pagare (DAP)
• Disponibilità massima a pagare per avere il
diritto di acquistare il bene al nuovo prezzo.
• La somma di denaro massima che un
individuo è disposto a pagare affinché si
verifichi un aumento del benessere.
Disponibilità ad accettate (DAA)
• Il pagamento minimo dovuto all’individuo per
prevenire una diminuzione di utilità, quindi la
Disponibilità ad Accettare una compensazione
(DAA).
• Somma di denaro che un individuo dovrebbe
richiedere per rinunciare volontariamente al
miglioramento del benessere.
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I passi per la Valutazione contingente
1. Individuazione e definizione accurata del bene oggetto
di valutazione;
2. Definizione dell’universo di riferimento dei soggetti (persone,
famiglie o altri operatori socio-economici) cui si chiederà di esprimere
una valutazione;
3. Scelta della modalità di somministrazione dei questionari (postale,
telefonica o diretta);
4. Descrizione dello scenario ipotetico entro cui i potenziali fruitori
dovrebbero pagare un prezzo (ad esempio, un biglietto di ingresso, la
sottoscrizione di una quota di un fondo, il pagamento di un contributo
o tassa una tantum, ecc.) per il bene;
5. Scelta della tecnica di elicitazione (open-ended, scelta dicotomica,
ecc);
6. Stesura del questionario (all’interno dovranno esservi anche
domande rivolte a comprendere il grado di conoscenza
dell’intervistato del bene oggetto di indagine);
7. Definizione del piano campionario e della numerosità campionaria
ottimale (casuale, sistematico, stratificato, ecc.);
8. Pre-testing (indagine pilota) ed eventuale
successiva revisione del questionario (in questa fase
si può utilizzare una domanda di elicitazione di tipo
open-ended al fine di definire il range di valori entro
cui eventualmente restringere i valori monetari
sottoposti, in fase di indagine completa, con la
tecnica di scelta dicotomica);
9. Rilevazione ed elaborazione dei dati rilevati;
10. Specificazione del modello statistico mediante il
quale stimare i parametri necessari alla successiva
stima della disponibilità a pagare (DAP) media e
mediana.
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Gli errori più frequenti
a) Errore strategico, dovuto al comportamento del
cosiddetto "free rider": egli è l'interrogato che preferisce
non dichiarare volutamente le proprie preferenze;
b) Errore concettuale sulla modalità di svolgimento
dell'indagine. Questo errore è tipicamente legato alla
difficoltà di legare la DAP al vincolo di bilancio
dell’intervistato. (La tecnica più comune per ridurre tale
errore è che l’intervistatore definisca una cifra di
partenza, per poi “giocare” al rialzo o al ribasso fino a
definire la somma limite oltre la quale l’intervistato non è
disposto ad andare).
c) Errore ipotetico, che consiste nel fatto che
eventuali errori nelle risposte fornite
dall’intervistato non provocano danni diretti a lui
stesso: c'è quindi un disinteresse di fondo nel
fornire dati esatti in una intervista finalizzata alla
stima del valore d’uso di un bene pubblico.
d) Errore operativo, che consiste nell'avere poca
esperienza operativa di compravendita o di
valutazione di beni pubblici da parte
dell'intervistato.
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Il questionario
Modello open-ended
• Quanto saresti disposto a pagare, al massimo, per
finanziarie la realizzazione del programma X nello
scenario descritto?
• DAP = media aritmetica della disponibilità a pagare dei
singoli intervistati (scartando i valori medi campionari).
Modello closed ended:
• Il bidding game: simulazione di un’asta mirante ad
individuare il prezzo di riserva dell’intervistato.
• Modello a scelta dicotomica:
Considerando la descrizione della variabile esposta nello
scenario precedente, sarebbe disposto a pagare/accettare
una cifra pari a….?” SI /NO
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