21/12/13 ISTITUTO COMPRENSIVO GAVORRANO –SCARLINO LE PIANTE … dal seme al fiore classi 1°A- 1°B- 1°C Scuola Secondaria di 1°grado Gavorrano -Scarlino È stato scelto di affrontare il percorso “Dal seme al fiore” per introdurre alcune fasi del ciclo vitale di un organismo vivente. Obiettivi essenziali di apprendimento 1. Conoscere le parti fondamentali di una pianta. 2.Conoscere le diversità tra una pianta monocotiledone ed una dicotiledone. Ogni fase del percorso si è articolata attraverso l‟osservazione, anche con l‟uso della lente d‟ingrandimento, e la manipolazione di semi, radici, foglie e fiori portati dall‟insegnante e dagli alunni. Ogni ragazzo sul proprio quaderno ha realizzato, in modo autonomo, la verbalizzazione scritta delle osservazioni fatte. Dopo un confronto collettivo per cogliere analogie o differenze tra gli elaborati di ciascuno, è stata eseguita, con l„aiuto dell‟insegnante, la sintesi finale scritta e grafica mediante produzione di cartelloni e tabelle. Materiali, apparecchi e strumenti impiegati •Vari tipi di semi: fagiolo, cece, mais, grano. •Vari tipi di foglie: pino, ciclamino, olivo,geranio, leccio, oleandro… •Vari tipi di fiore: ciliegio, tulipano, ciclamino, iris, lilium, zucca, betulla … •Bicchieri di plastica •Terriccio •Acqua •Lente d‟ingrandimento, macchina fotografica Ambienti in cui si è sviluppato il percorso - Aula -Laboratorio Scientifico Tempo impiegato a) Per la messa a punto preliminari nel gruppo LSS: 2 incontri b) Per la progettazione specifica e dettagliata nelle classi: 10 ore c) Tempo - scuola di sviluppo del percorso: da gennaio alla metà di aprile per 2/3 ore settimanali d) Per documentazione: 10 ore Le classi in oggetto hanno effettuato con l‟insegnante di Scienze un percorso che partendo dal seme è arrivato fino al fiore. Il lavoro è stato svolto nelle ore curricolari della mattina a partire dal mese di gennaio fino alla metà del mese di aprile. Ogni classe ha lavorato sperimentalmente utilizzando il materiale fornito dall‟insegnante e portato dagli alunni. Il seme Sono stati osservati quattro tipi di seme: fagiolo cece mais grano Il primo seme analizzato è stato il fagiolo. Ad ogni alunno è stato consegnato un seme secco ed uno tenuto a bagno per una notte. Gli allievi sono stati invitati ad osservare e a scrivere sul proprio quaderno le differenze tra il seme bagnato e quello secco con riferimento al colore, volume e alla consistenza. L‟insegnante li ha guidati con domande specifiche e ogni alunno ha verbalizzato, in modo autonomo, sul proprio quaderno. 1-Verbalizzazione realizzata da ciascuno autonomamente. 2-Discussione collettiva in seguito alla quale è stata realizzata la sintesi del seme mettendo in evidenza tutti i particolari che è possibile individuare. Tegumento Cotiledoni Embrione Le operazioni fatte con il seme del fagiolo sono state ripetute con gli altri tipi di seme. In particolare è stato chiesto agli alunni di osservare se anche gli altri semi si caratterizzavano per la presenza di due parti o di una sola parte. Cece Mais Grano Dall‟osservazione e dalla discussione sui risultati ottenuti, gli studenti sono giunti alla conclusione che le piante si dividono in due gruppi: monocotiledoni e dicotiledoni Una volta individuate le differenze, gli alunni sono stati invitati a discutere su quelle che sono le caratteristiche comuni a tutti i semi. Con l‟aiuto dell‟insegnate gli alunni sono giunti alla conclusione che tutti i semi hanno: un rivestimento esterno (tegumento) una parte destinata a sviluppare la nuova piantina (embrione) una parte destinata a nutrire la futura pianta nei primi stadi di sviluppo (cotiledone) Esperienza sulla GERMINAZIONE I quattro tipi di seme sono stati sistemati in bicchieri di plastica rivestiti internamente con carta scottex e riempiti con del terriccio. I bicchieri sono stati posti sul davanzale del laboratorio scientifico e regolarmente annaffiati dagli alunni. Ogni 2-3 giorni gli alunni hanno osservato cosa accadeva ai semi e disegnato sul proprio quaderno i cambiamenti. Durante la germinazione gli alunni hanno scattato delle foto, raccolte poi in cartelloni; questi sono stati appesi in classe. L‟esperienza sulla germinazione è servita a far notare ai ragazzi le differenze tra monocotiledoni e dicotiledoni anche per quanto riguarda la forma delle radici e delle foglie. La radice Ci siamo soffermati sullo sviluppo radicale del fagiolo e del grano mettendo in evidenza la diversa morfologia per arrivare gradualmente alla comprensione del significato di radice “a fittone” e radice “fascicolata”. Radice a fittone del fagiolo Sintesi collettiva Radice fascicolata del grano Sintesi collettiva La Foglia Sono stati poi osservati vari tipi di foglia mettendone in evidenza le parti fondamentali. Con l‟aiuto di guide specifiche gli alunni hanno individuato quali sono gli elementi fondamentali per l‟identificazione di una foglia. Così hanno effettuato una classificazione in base alla forma, al margine, alle nervature e all‟attaccatura. Il fiore Siamo partiti dall‟osservazione di fiori a struttura semplice come il fiore di pesco. Ogni alunno ha esaminato le varie parti che costituiscono il fiore indicandone il colore, la forma e la disposizione. Si è poi passati al disegno attribuendo ad ogni singola parte il nome scientifico fornito dall‟insegnante. Dopo si è osservato il fiore di ciclamino per mettere in evidenza la differenza tra la corolla dialipetala del fiore di pesco da quella gamopetala del ciclamino. L‟osservazione è continuata con il tulipano. Gli alunni hanno avuto modo di osservare che non esiste una distinzione tra calice e corolla e, in questo caso, non si parla né di petali né di sepali ma di tepali. Si è passati all‟osservazione dei fiori di zucca. Gli alunni hanno avuto modo di constatare come, mentre i fiori analizzati fino a quel momento presentavano sia gli organi maschili che quelli femminili (ermafroditi), la zucca presenta sulla stessa pianta fiori solo femminili e fiori solo maschili (pianta monoica). Anche la betulla è una pianta monoica. Le piante come il salice, che invece presentano fiori unisessuali, sono dette dioiche. L’impollinazione Chi provvede all‟impollinazione? Cosa succede quando il polline raggiunge lo stigma? Avviene la fecondazione. Si forma il seme protetto dal frutto. Infine gli alunni hanno realizzato un cartellone con le foto dei fiori osservati. A conclusione del lavoro è stata realizzata una tabella riassuntiva sulle caratteristiche delle piante monocotiledoni e dicotiledoni. Verifiche degli apprendimenti -In itinere: mediante controllo della produzione scritta di ogni alunno per ogni fase del percorso ( Vedi diapositiva n. 14). - Sommative: mediante prove strutturate. VERIFICA SUL SEME • DESCRIVI E DISEGNA IL SEME CHE TI È STATO CONSEGNATO E‟ UN SEME DI: MONOCOTILEDONE ……… DICOTILEDONE ….. PERCHÉ? • COMPLETA IL DISEGNO CON I TERMINI MANCANTI. •CHE COSA È IL SEME? • QUALI SONO GLI ELEMENTI CHE CARATTERIZZANO TUTTI I SEMI? Risultati ottenuti (analisi critica in relazione agli apprendimenti degli alunni) I risultati ottenuti sono stati ottimi data la partecipazione attiva, l‟interesse e l‟impegno da parte di tutti gli alunni; tramite queste attività laboratoriali è stata rilevante l‟acquisizione del lessico specifico da parte di coloro che solitamente presentano maggiori difficoltà di apprendimento. Infatti, non è da sottovalutare il buon rendimento delle verifiche ottenuto unanime dalla maggior parte, in seguito ad un lavoro costante e produttivo. Valutazione dell’efficacia del percorso didattico sperimentato in ordine alle aspettative e alle motivazioni del Gruppo di ricerca LSS Gli incontri periodici svolti con il gruppo di lavoro hanno rappresentato momenti di confronto, discussione e condivisione utili alla prosecuzione del lavoro con gli alunni.