Relazione Conclusiva - Azzardo e Nuove Dipendenze

Relazione Conclusiva
Seminario
Gioco d’azzardo: una trappola per troppi.
Quattro passi nell’illudopatia.
Venerdì 17 maggio 2013 (dalle 9.00 alle 13 e dalle 14 alle 17.00)
Sala Serra - Comune di Ispra
Via Milite Ignoto 1 Ispra (VA)
Azione del progetto “Non chiamatelo gioco!”,
fin. Ex L.R. n. 1/08, Capo III - Bando 2012-13
Realizzato in collaborazione con il Comune di Ispra
Con il patrocinio di:
1
I relatori
Maurizio Avanzi (medico SerT Cortemaggiore - PC)
e Silvia Cabrini (psicologa psicoterapeuta)
Programma e finalità di apprendimento
Nel corso della giornata sono stati affrontati i seguenti temi:
Neuroni specchio, “guardare giocare è come giocare”.
Illusioni ottiche ed illusioni cognitive, “esserne consapevoli non ne corregge
l’effetto”.
Individuare trigger nascosti attraverso l’analisi della catena comportamentale
Come si può disapprendere un comportamento maladattivo.
La trappola del gioco d’azzardo in Italia ha una diffusione così capillare, che è
senza pari nel mondo, e che inevitabilmente sta provocando innumerevoli vittime.
Negli ultimi dieci anni l’Italia è diventata una bisca legalizzata a cielo aperto. Questo
è l’inevitabile risultato della cieca predazione organizzata da una classe politica con
un’etica degna della peggiore filibusta.
Abbiamo chiamato trappola il gioco d’azzardo poiché chi fornisce il cosiddetto
divertimento è ben consapevole di fare leva su “difetti di fabbrica” caratteristici di
tutti gli umani. La trappola ha in sé il concetto di cosa pensata per catturare e
predare.
Nel seminario siamo ripartiti dalle neuroscienze e dai neuroni specchio per cercare
di approfondire alcuni meccanismi dell’apprendimento imitativo quando si inizia a
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giocare d’azzardo e gli stimoli che favoriscono la ricaduta nel gioco d’azzardo.
Neuroni specchio che si attivano sia quando compiamo una determinata azione, sia
quando vediamo qualcun altro che la compie e in questo modo ci permettono di
capire immediatamente che cosa sta facendo chi ci sta di fronte senza passare per
un ragionamento complesso. Abbiamo ribadito che “guardare giocare è come
giocare”. Questo rende ancora più pericolosa la presenza di giochi d’azzardo in
luoghi pubblici con libero accesso, senza alcun controllo.
L’essenza del gioco d’azzardo è l’illusione. Ci sono arti e mestieri che ci riempiono
di illusioni. E a volte è davvero sottile il confine che divide le illusioni dalle truffe
legalizzate. Queste arti e mestieri hanno saputo sfruttare anzitempo i meccanismi
che solo recentemente sono stati studiati e descritti dalle neuroscienze e dalla
psicologia.
Un momento del seminario
Giocare ha tra i suoi significati quello di ingannare e illudere. Giocare può
significare prendersi gioco ed ingannare con false apparenze. C’è chi illude con
false speranze e mettendo a disposizione i giochi d’azzardo, e poi c’è chi si lascia
illudere e perde. Illusioni varie, fino alla patologia data dall’eccesso, che abbiamo
battezzato con un neologismo: “illudopatia”.
Il cervello è una macchina creativa, “che usa costantemente inferenze e
supposizioni per ricostruire il mondo esterno”…”l’atto di vedere è
fondamentalmente interpretativo”…“Siamo creature profondamente visive…In
effetti, la metà dell’informazione sensoriale che arriva al cervello è visiva” (Eric K
Kandel, 2012, in “L’età dell’inconscio”).
Abbiamo fatto un excursus dalle illusioni ottiche ai miraggi per poi passare dalle
euristiche alle illusioni cognitive che occupano la mente di ogni giocatore d’azzardo
patologico. In entrambi i casi la consapevolezza che si tratta di illusioni non rende
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possibile correggere il loro effetto su di noi.
Come i neuroni specchio danno accesso a una conoscenza procedurale
automatica, allo stesso modo le euristiche permettono un approccio intuitivo al
comportamento decisionale. Visto che la realtà è spesso troppo complessa, per
prendere la maggior parte delle decisioni usiamo scorciatoie mentali, le euristiche,
che ci permettono di non rimanere bloccati e senza possibilità di scelta.
Sono indispensabili, ma semplificano arbitrariamente la realtà e sono rischiose se
le consideriamo come una mappa certa e invariabile e soprattutto se le applichiamo
al gioco d’azzardo e quindi al caso. Non siamo esseri razionali e non siamo bravi a
cambiare nemmeno quando conosciamo le reti che ci intrappolano, che siano
stereotipi, pregiudizi o distorsioni cognitive.
La trappola del gioco d’azzardo si rivela una pericolosa tagliola.
E’ facile parlare delle trappole, descriverle accuratamente, ma è molto più difficile il
nostro mestiere: curare le ferite da tagliola. In sintesi che armi possiamo
contrapporre?
Il punto di partenza per la riflessione clinica è quindi l’evidenza che la nostra mente
razionale, nelle sue complesse abilità, sia più lenta della nostra mente emotiva, o
ancora meglio, della nostra mente automatica. Avere in mente le leggi
dell’apprendimento (e del disapprendimento!) non vuole essere un meccanismo
riduzionista per semplificare la complessità del nostro funzionamento mentale,
quanto ampliare il nostro spettro di azione, e renderlo coerente con quanto emerge
dagli studi sul cervello e con le nozioni sul marketing del gioco. Di conseguenza le
riflessioni suggeriscono che, a fianco delle chiarificazioni cognitive, sia necessario
sbrogliare la complicata serie di fattori che accompagnano la scivolata nel gioco e
costruire delle analisi delle catene comportamentali che portano a questo
comportamento disfunzionale.
ESITI DEL QUESTIONARIO DI VALUTAZIONE
Erano presenti 40 operatori cui è stato chiesto di compilare e restituire un questionario
anonimo di gradimento, allo scopo di fornirci un riscontro in merito all’organizzazione
dell’evento per migliorare in futuro la realizzazione di analoghe iniziative.
Sono stati restituiti 34 questionari (pari all’85 %).
…………………………………………………………………………………………………………
INFORMAZIONI RELATIVE AI 34 PARTECIPANTI CHE HANNO RESTITUITO IL
QUESTIONARIO COMPILATO
Provenienza del Partecipante:
Comune di Varese
Provincia di Varese
Regione Lombardia
Altra Regione Italiana
4
[3 ]
[ 7]
[ 14 ]
[10 ]
Tipologia del Partecipante:
Come ha saputo
di questo incontro:
Operatori Professionali
[34 ]
di cui:
15 psicologi
8 assistenti sociali
8 educatori professionali
5 medici
4 altre qualifiche
Sito web AND
[ 32 ]
Altro Sito web (specificare) [ ]
Stampa
[ ]
Altro (specificare)
[ 18 ]
2 non rispondono, 3 hanno saputo del seminario da un
collega e 13 perché inseriti nella mailing list di AND, ne
hanno ricevuto notizia direttamente.
Ho già incontrato nella mia pratica professionale il problema
del gioco eccessivo:
Si
[ 32 ]
No
( 1)
N.R. (1)
A differenza di qualche anno fa, oggi la quasi totalità degli intervenuti hanno avuto contatti
professionali con giocatori patologici.
5
INFORMAZIONI RELATIVE AL GRADIMENTO DELL’EVENTO
VALUTAZIONE GENERALE
INSUFF
VALUTAZIONE
SUFFIC
BUONO
NOTE
OTTIMO
GRADIMENTO GENERALE
Gradimento
generale
dell’evento
11 (=
32%)
23 (=
68%)
La totalità dei partecipanti è rimasta decisamente soddisfatta del seminario e ben il 68% lo
ha ritenuto ottimo.
VALUTAZIONE INTERVENTI
(le valutazioni erano possibili su una scala da 0 a 10, dove 0 equivaleva al minimo, 5 al
medio e 10 al massimo)
Nello specifico gli interventi dei due relatori sono stati così valutati. Si desume che siano
stati molto apprezzati.
Dr. Maurizio Avanzi
Punteggio minimo ricevuto: 7
Punteggio massimo ricevuto: 10
Mancate risposte: 1
Media complessiva: 9,24
Dr.ssa Silvia Cabrini
Punteggio minimo ricevuto: 7
Punteggio massimo ricevuto: 10
Mancate risposte: 1
Media complessiva: 8,75
VALUTAZIONE DELL’ACCOGLIENZA RICEVUTA
(0 = minimo; 5 = medio; 10 = massimo)
Punteggio minimo ricevuto: 7
Punteggio massimo ricevuto: 10
Mancate risposte: 4
Media complessiva: 9,16
Anche l’accoglienza ricevuta è stata molto gradita.
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IN GENERALE ….
Veniva chiesto ai partecipanti di scrivere commenti liberi inserenti le seguenti aree.
Molte le annotazioni lasciate, segno di una viva partecipazione che si è potuta evincere
durante tutto il seminario.
Cosa ho apprezzato di più:
-
Una visione della cura con una metodologia diversa dalla mia, con possibilità di interagire
Ho apprezzato tutto quello che è stato detto in quanto ha aumentato ancora di più il mio
bagaglio culturale. Interessanti i neuroni a specchio e le illusioni ottiche e cognitive
Originalità degli interventi e preparazione scientifica dei relatori
Chiarezza dell’argomento trattato e supporto di video e immagini
Come sono stati esposti ed affrontati gli argomenti, considerando che per me erano nuovi.
Il clima che si è creato.
Approfondimenti multidisciplinari
L’originalità degli esempi e della trattazione di un tema che pure non è nuovo ma che si è
aperto a nuove ipotesi
Il calore dell’accoglienza
Video – Skinner
Un modo nuovo di guardare e affrontare il fenomeno gioco
Il discorso sulle euristiche, sulle illusioni e i neuroni specchio
Indicazioni per applicazioni pratiche nella clinica
L’utilizzo di stimoli di riflessione diversificati. La possibilità di interagire liberamente. La
disponibilità a trasmettere il materiale.
Gli stimoli multimediali e visivi
I contenuti e il clima relazionale
Confronto
Chiarezza, ricchezza di stimoli, piacevolezza della modalità individuata
Non riesco ad esprimere preferenze perché tutto è stato molto interessante
Stimoli di approfondimento
Il condizionamento operante e il caso
Lo stile della formazione oltre che i contenuti
Spunti di riflessione sul trattamento del gioco, sui neuroni specchio e sul trattamento
comportamentale
Cosa ho apprezzato meno:
-
Il ritmo talvolta troppo lento dell’esposizione
L’analisi del caso (4)
Forse mancavano più esempi clinici dopo la parte teorica rispetto alle illusioni del giocatore
Freddo in sala (specie al mattino, sebbene bellissima) (4)
La visibilità delle slide
L’assenza della pausa
Altri eventuali ulteriori commenti e suggerimenti liberi
-
Metodo cognitivo-comportamentale difficile da applicare se non ti appartiene come
formazione
Complimenti per l’organizzazione dell’evento. Mi dispiace che non è stato trattato
l’argomento relativo all’importanza dell’abilità e del caso nelle scommesse sportive
Mi piacerebbe molto fare un gruppo di lavoro sull’elaborazione di nuove strategie
terapeutiche a partire da queste riflessioni e nuovi punti di vista
Avanzi for president e Cabrini Socia!
Ringraziamo quindi tutti i sostenitori dell’iniziativa per averla resa possibile ed i
partecipanti per averla resa viva. Alla prossima occasione!
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