P5 – CONVERSIONE DI FREQUENZA. RICEVITORI SUPERETERODINA. PLL. P5.1 – Un segnale modulato in ampiezza con portante F e banda di modulazione B=9 kHz centrata su F, deve essere convertito in frequenza su una portante Fi=460 kHz. Il miscelatore impiegato per la conversione utilizza in uscita un filtro di banda costituito da due circuiti risonanti uguali, accoppiati per mutua induzione con K=Kc. Considerando i due casi in cui la portante F vale: F’=1,5 MHz; F”=2,42 MHz , determinare la frequenza dell’oscillatore locale e la capacità dei condensatori di accordo del filtro di banda, per un valore dell’induttanza delle bobine L=0,8 mH. Calcolare inoltre il valore del coefficiente di accoppiamento Kc. Soluzione La frequenza dell’oscillatore locale deve differire dalla frequenza del segnale da convertire di una quantità pari alla frequenza di conversione, cioè: FL − F = Fi ovvero: FL = F ± Fi Scegliendo il segno “+”, si ha, nel primo caso: FL ' = F '+ Fi = 1,5 ⋅ 10 6 + 460 ⋅ 103 = 1,96 MHz Nel secondo caso, se si sceglie invece il segno “-“, si ottiene: FL " = F "− Fi = 2,42 ⋅ 106 − 460 ⋅ 103 = 1,96 MHz = FL ' Il risultato ottenuto mostra che,con il medesimo valore di frequenza dell’oscillatore locale, si possono convertire in una stessa Fi due diversi valori di frequenza del segnale portante.. Ciò è possibile perché i due valori considerati, F’ e F”, differiscono fra loro del doppio di Fi e risultano perciò speculari rispetto al valore di FL considerato ( frequenze immagini). La capacità dei condensatori del filtro di banda è indipendente dal valore della frequenza F da convertire, perché il filtro deve essere accordato sulla frequenza di conversione Fi prefissata. Si ha pertanto: C= 1 1 = = 150 pF 2 2 (2πFi ) L 4π (460 ⋅ 103 ) 2 × 0,8 ⋅ 10 − 3 Per quanto riguarda il valore del coefficiente di accoppiamento, va osservato che il filtro deve avere una larghezza di banda non inferiore alla banda di modulazione B=9 kHz. Avendosi, all’accoppiamento critico: si ricava per Kc il valore minimo: Kc ≥ B = 2 K c Fi 9 ⋅ 103 = 0,014 2 (460 ⋅ 103 ) __________________________________________________________________ P5.2 – Determinare la composizione spettrale del segnale in uscita da un MOSFET a doppio gate di un miscelatore, quando agli ingressi di gate sono applicati due segnali di uguale ampiezza con frequenze ω1=10 Mrad/s e ω2=9,5 Mrad/s. Soluzione Il miscelatore a MOSFET a doppio gate è sostanzialmente un moltiplicatore analogico, perché esegue il prodotto dei due segnali di gate. Un carico risonante provvede a selezionare la banda utile dallo spettro del segnale risultante. Moltiplicatore Segnale da convertire Filtro Oscillatore locale Segnale convertito in frequenza Esprimendo con : v1 (t ) = V cos ω1t ; v2 (t ) = V cos ω2t i due segnali d’ingresso, la moltiplicazione eseguita dal mixer produce il segnale: v(t ) = KV 2 cos ω1t ⋅ cos ω2t con K costante caratteristica del moltiplicatore, espressa in V-1. Ricordando la formula trigonometrica: cos α ⋅ cos β = si può allora scrivere: 1 [cos(α + β ) + cos(α − β )] 2 KV 2 v(t ) = [cos(ω1 + ω2 ) + cos(ω1 − ω2 )] 2 Lo spettro del segnale prodotto è quindi costituito da due righe di ampiezza KV2/2 e pulsazione: ω1 + ω2 = 10 + 9,5 = 19,5 MHz ω1 − ω2 = 10 − 9,5 = 0,5 MHz = 500 kHz Se il carico risonante è accordato sui 500 kHz, soltanto la componente spettrale con tale frequenza sarà presente in uscita. KV 2 0,5 2 V KV 2 9,5 10 19,5 V 2 ω [Mrad/s] Il risultato può essere interpretato come una traslazione, nel dominio della frequenza, del segnale v1(t), con pulsazione ω1, di una quantità pari a ω2 radianti al secondo in discesa. Una analoga traslazione, ma in salita, si otterrebbe accordando il carico del moltiplicatore sulla componente superiore del prodotto. ___________________________________________________________________ P5.3 – Un radioricevitore supereterodina per segnali AM (cioè con modulazione analogica di ampiezza) ha gli stadi a frequenza intermedia (IF, Intermediate Frequency) sintonizzati su Fi=455 kHz. Determinare i valori limiti su cui va regolata la frequenza FL dell’oscillatore locale, per coprire la banda delle onde medie compresa fra le lunghezze d’onda λmax ÷ λmin = (560,75 ÷ 187,50) m. Calcolare inoltre la frequenza immagine di un segnale portante a 690 kHz. Soluzione In base alla relazione: F= c λ ≅ 3 ⋅ 108 λ al campo di lunghezze d’onda assegnato corrisponde la gamma di frequenze: Fmin ÷ Fmax = c λmax ÷ c λmin = 3 ⋅ 108 3 ⋅ 108 ÷ = (535 ÷ 1600) kHz 560,75 187,50 I corrispondenti valori di frequenza dell’oscillatore locale si ricavano in base alla relazione di supereterodina: FL = F + Fi che per Fi = 455 kHz fornisce: FL min = Fmin + Fi = 535 + 455 = 990 kHz FL max = Fmax + Fi = 1600 + 455 = 2055 kHz A questi valori corrisponde un tuning ratio: TR = FL max − FL min 2055 − 990 = = 1,08 FL min 990 cioè di circa un’ottava di variazione della frequenza dell’oscillatore locale. La frequenza immagine del segnale portante F=690 kHz è data da: Fimm = F + 2 Fi = 690 + 2 × 455 = 1600 kHz e risulta al limite della banda di ricezione. Per tale segnale, e per tutti i segnali portanti di frequenza inferiore a 690 kHz, esiste quindi la possibilità di interferenza per la frequenza immagine, se non è assicurata una sufficiente selettività dello stadio di preselezione del ricevitore. _______________________________________________________________ P5.4 – Determinare i valori limiti su cui va regolata la frequenza dell’oscillatore locale di un radioricevitore supereterodina per segnali FM, operante nella banda delle VHF (Very High Frequencies) 88 ÷ 108 MHz ,con frequenza intermedia standard di 10,8 MHz . Calcolare inoltre la frequenza immagine per un segnale portante al limite inferiore della banda di ricezione. Soluzione In un ricevitore supereterodina vale la relazione: FL = F + Fi che lega la frequenza dell’oscillatore locale a quella del segnale portante da ricevere e alla frequenza intermedia del ricevitore. Per Fi = 10,8 MHz ed F compreso fra 88 MHz e 108 MHz, si ottiene: FL min = Fmin + Fi = 88 + 10,7 = 98,7 MHz FL max = Fmax + Fi = 108 + 10,7 = 118,7 MHz A questi valori corrisponde un tuning ratio molto piccolo: TR = FL max − FL min 118,7 − 98,7 = ≅ 0,2 FL min 98,7 pari a circa un quinto di ottava di variazione della frequenza dell’oscillatore locale. Un valore simile, per i ricevitori FM, si otterrebbe anche se, in luogo della tecnica supereterodina, si adottasse quella subeterodina: * Si avrebbe infatti: e quindi: FL = F − Fi ( FL min ÷ FL max )* = (77,3 ÷ 97,3) MHz TR* = 97,3 − 77,3 ≅ 0,25 77,3 cioè circa un quarto di ottava di variazione della FL. Per quanto riguarda la frequenza immagine del segnale portante di 88 MHz (limite inferiore della banda di modulazione), si ottiene: Fimm = F + 2 Fi = 88 + 2 × 10,7 = 109,4 MHz cioè un valore esterno alla banda di ricezione FM. A maggior ragione risulteranno esterne alla gamma di ricezione le frequenze immagini relative alle portanti di valore superiore a 88 MHz. Questo risultato deriva dalla scelta, per la frequenza intermedia, del valore di Fi=10,7 MHz, il quale, pur essendo esterno alla banda di ricezione, è maggiore della metà della larghezza di tale banda: Fi = 10,7 MHz > 108 − 88 = 10 MHz. 2 _________________________________________________________________ P5.5 – Un radioricevitore supereterodina per segnali AM in onde medie (all’incirca tra 500 e 1600 kHz) utilizza come preselettore uno stadio amplificatore a radiofrequenza, sintonizzabile in parallelo all’oscillatore locale. Sia GRF=12 dB il guadagno di tensione di tale amplificatore. Come convertitore di frequenza, il ricevitore impiega un mixer a MOSFET, associato ad un filtro accordato sulla frequenza intermedia Fi=470 kHz. Siano GMIX=8 dB e Af=4 dB rispettivamente il guadagno del miscelatore e l’attenuazione introdotta dal filtro. Sono dati inoltre. - il guadagno di tensione complessivo degli stadi a frequenza intermedia: GFI=48 dB; - l’attenuazione introdotta dallo stadio rivelatore: ARIV=6 dB; - il guadagno di tensione dello stadio amplificatore a bassa frequenza: GBF=24 dB: - la potenza di uscita sull’altoparlante: Pu= 0,16 W su Ru=4 Ω. Volendo ricevere un segnale con frequenza portante F=600 kHz, determinare: a) la frequenza FL su cui va regolato l’oscillatore locale; b) la frequenza immagine Fimm del segnale portante da ricevere; c) il valore efficace, espresso in µV, della tensione di segnale in antenna. Soluzione a) La frequenza dell’oscillatore locale si ottiene dalla relazione di supereterodina: FL = F + Fi = 600 + 470 = 1070 kHz b) La frequenza immagine si può calcolare sommando alla frequenza dell’oscillatore locale il valore della frequenza intermedia: Fimm = F + 2 Fi = FL + Fi = 1070 + 470 = 1540 kHz Risultando interna alla banda di ricezione, questa frequenza, se presente come segnale portante in antenna, deve essere bloccata dallo stadio preselettore. c) Alla potenza di uscita di 0,16 W corrisponde una tensione sull’altoparlante da 4Ω di valore efficace: Vu = Pu Ru = 0,16 × 4 = 0,8 V ovvero un livello in dBµV (decibel di tensione riferiti a 1 µV): lu = 20 log 0,8 = 118 dBµV 10 − 6 Sommando algebricamente a questo livello i guadagni o le attenuazioni dei vari stadi del ricevitore, si risale al livello del segnale in antenna: li [ dBµV ] = lu − GBF + ARIV − G FI + A f − GMIX − GRF = 118 − 24 + 6 − 48 + 4 − 8 − 12 = 36 dBµV La tensione di segnale in antenna, espressa in µV, risulta pertanto: Vi = 1036 / 20 = 63 µV ________________________________________________________________ P5.6 – Illustrare lo schema blocchi di un circuito ad aggancio di fase (PLL) per stabilizzare in frequenza ed in fase il generatore della portante F= 100 MHz di un radiotrasmettitore FM a modulazione diretta. Per l’aggancio di fase è impiegata un’onda quadra di riferimento di frequenza FR= 2 MHz, ricavata da un oscillatore a quarzo. Soluzione Lo schema richiesto è del tipo riportato in figura, dove i vari dispositivi sono raggruppati in tre blocchi funzionali: 1) blocco di confronto, comprendente il comparatore di fase e il filtro di loop del PLL; 2) blocco controllato, costituito dall’oscillatore controllato in tensione (VCO) del PLL; 3) blocco di reazione, comprendente uno squadratore ed un divisore di frequenza. 2 1 Fr Comparatore Filtro VCO F Squadratore :n 3 Ai due ingressi del blocco di confronto sono applicati due segnali ad onda quadra, e precisamente: il segnale di riferimento FR=2 MHz, ed il segnale di uscita del blocco di confronto, ricavato dal segnale di uscita del VCO a frequenza nominale F=100 MHz tramite uno squadratore ed un divisore per n=F/FR=50. All’uscita del blocco di confronto si ha una tensione continua media di errore ve, proporzionale alla differenza di frequenza e di fase fra i due ingressi. Tale tensione, agendo sul VCO, ne modifica la frequenza di oscillazione in modo da ridurre la differenza fra FR e F/n (stato di cattura del PLL). Il processo continua fino a portare l’anello nello stato di aggancio di fase, in cui si verifica l’uguaglianza fra FR e F/n. In tale condizione la frequenza di uscita del VCO, per FR=2 MHz ed n=50, vale esattamente F=100 MHz, mentre fra i due segnali di ingresso del blocco di confronto permane una limitata differenza di fase, necessaria per generare la tensione di errore che controlla la frequenza del VCO, mantenendo l’anello in aggancio di fase. Nello schema considerato, essendo entrambi gli ingressi del blocco di confronto rappresentati da onde quadre (duty cycle del 50%), il comparatore di fase può essere realizzato con una porta EXOR. La tabella di verità di questa porta logica, riportata nella figura seguente, mostra che l’uscita è a livello alto o a livello basso a seconda che i due ingressi siano rispettivamente a livelli logici diversi o a livelli uguali. Dall’esempio in figura risulta evidente che il valore medio del segnale di uscita è tanto più elevato quanto maggiore è la differenza di fase fra i due segnali di ingresso (fino ad un massimo di 180°) e si riduce a zero quando i due segnali hanno frequenza e fase uguali. A A Y 1 0 B (dal VCO) A 0 0 1 1 B 0 1 0 0 Y 0 1 1 0 t B 1 0 t Y 1 0 t __________________________________________________________________ P5.7 – Tracciare lo schema a blocchi di un demodulatore FM realizzato utilizzando un circuito ad aggancio di fase (PLL), descrivendone sinteticamente il funzionamento. Soluzione La modulazione analogica di frequenza (FM, Frequency Modulation) consiste nel far variare la frequenza di un segnale portante proporzionalmente ai valori istantanei del segnale modulante. La funzione di un demodulatore FM è quella di estrarre il segnale modulante da un segnale modulato in frequenza: l’uscita del demodulatore deve quindi essere proporzionale al valore istantaneo della frequenza del segnale FM applicato all’ingresso. Utilizzando un anello ad aggancio di fase, lo schema a blocchi del demodulatore FM è del tipo seguente. Segnale FM Vi Comparatore di fase Segnale Modulante Oscillatore controllato in tensione Filtro di loop ϕ VCO Ve Vu Nello stato di aggancio, la frequenza di uscita del VCO insegue quella del segnale d’ingresso, uguagliandola a meno di una piccola differenza di fase, necessaria per produrre la tensione di errore che mantiene la frequenza del VCO agganciata a quella del segnale d’ingresso. La tensione di errore è proporzionale alle variazioni di frequenza del segnale FM applicato all’ingresso, ovvero proporzionale al segnale modulante che produce tali variazioni, e costituisce pertanto, debitamente amplificata, il segnale di uscita del demodulatore. Lo schema a blocchi completo del demodulatore FM a PLL assume l’aspetto seguente, con il comparatore di fase, il filtro di loop e l’amplificatore compresi nella catena diretta dell’anello, e con l’oscillatore controllato in tensione inserito nella catena di retroazione. Segnale FM Vi ϕ Segnale Modulante VCO _________________________________________________________________