Ecco come un abitante di Flatlandia descrive la geometria e la

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TAVOLA LABORATORIO IV-3
FLATLANDIA 1
Ecco come un abitante di Flatlandia descrive la geometria e la percezione della sua visione:
“non siamo in grado di […] poter distinguere una Figura da un’altra […] tutte le Figure hanno
l’aspetto di una Linea Retta.. noi gli angoli non possiamo vederli, possiamo però dedurli [a
causa di una nebbia frequente nel paese…] Dovunque ci sia una buona dose di Nebbia, ecco
che gli oggetti a una distanza, diciamo, di un metro, sono sensibilmente meno nitidi di quelli che
si trovano a novantacinque centimetri” La spiegazione continua così: «se incontrassi due
estranei, ad esempio un Triangolo Equilatero e un Pentagono, come farei a distinguerli? Se mi
dispongo in modo che lo sguardo bisechi un angolo (A) del Triangolo, quello che vedrò di lui
sarà un segmento DE il cui punto centrale sarà assai nitido, essendo il più vicino a me, ma
andando verso gli estremi la linea sarà sempre meno nitida perché il lati AB e AC si perdono
rapidamente nella nebbia. Nel caso del Pentagono invece , benché continui a vedere un
segmento D’E’, non solo il centro A’ sarà nitido ma anche gran parte della linea, perché i lati si
perderanno meno rapidamente nella nebbia.»
1 – L’autore espone solo risultati di un modello geometrico di visione diretta?
2 – Possiamo dire che in Flatlandia la visione è “piatta” come nel nostro mondo?
3 – Come viene visto il semipiano davanti all’occhio di chi guarda? Come viene visto un
quadrato?
4 – Come viene vista una circonferenza?
5 – Come si vede una sfera nel nostro mondo?
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