Scuola di Specializzazione in Medicina Fisica e Riabilitazione Universita’ degli Studi “G. d’Annunzio” Chieti-Pescara Saggini R., Barassi G., Bellomo R.G., Dodaj I., TRATTAMENTO delle LIPODISTROFIE LOCALIZZATE LIPODISTROFIE LOCALIZZATE Conseguenza di alterazioni biochimiche,metaboliche ed energetiche che hanno inizio nella matrice interstiziale e nelle strutture connettivali . CONDIZIONI PATOLOGICHE: • Adiposità localizzata nella sua forma pura; • P.E.F.S. da stasi e insufficienza venosa cronica degli A.I. nella sua forma pura; • Forme miste di adiposità localizzata primitiva e P.E.F.S. secondaria. Allegra, C., Pollari,G., Antonini, V., Curri, S.B., Pannicolopatia edematofibrosclerotica, Minerva Mesoterapica 1986,vol.1. FATTORI PREDISPONENTI • Razza occidentale: le lipodistrofie sono caratteristiche evidenti nelle donne occidentali; • Ereditarietà: predisposizione genetica e suscettibilità a disturbi circolatori fortemente implicati nella distribuzione del grasso corporeo; • Azione ormonale: Bassi livelli di testosterone associato ad elevati livelli di cortisolo favoriscono l'adiposità addominale; alti livelli di estrogeni si associano ad un aumento delle pliche tricipitali, delle cosce e dei glutei; • Sesso: le zone colpite da fenomeni di adiposità localizzata sono diverse tra donne e uomini. SEIDELL J. C., CIGOLINI M. et al: Androgenicity in relation to body fat distribution and metabolism in 38-years old women: the european fat distribution study. J. Clin. Epidemiol., 1990. P.E.F.S. FATTORI SECONDARI • Età: sebbene sempre più frequente tra i più giovani, si presenta più frequentemente al di sopra dei 40 anni di età. • Gravidanza: l’ aumento degli estrogeni provoca ritenzione idrica e rallentamento della circolazione sanguigna. • Ciclo mestruale: elevati valori di Pg ed estrogeni contribuiscono all’ aumento della ritenzione idrica; P.E.F.S. FATTORI SCATENANTI e PEGGIORATIVI • Difetti posturali e dell’appoggio plantare; • Prolungata stazione eretta; • Vasodilatatori periferici, calcioantagonisti, estroprogestinici; • Disendocrinopatie; • Sovrappeso; • Errori comportamentali: fumo, alimentazione scorretta, sedentarietà; • Stipsi e cattiva motilità intestinale; • Gambe vicino a fonti di calore o flesse per diverse ore; • Uso di calzature e di abbigliamento non idonei; CLASSIFICAZIONE CELLULITE STADIO CARATTERISTICHE CLINICHE 0 (zero) Assenza di modificazioni della superficie della pelle I La pelle della zona interessata è liscia, mentre il soggetto è in piedi o sdraiato, le alterazioni della superficie della pelle possono essere viste con l'uso di qualsiasi manipolazione (pizzicando la pelle o con la contrazione muscolare) II La pelle con aspetto a buccia d’arancia è evidente in piedi, senza l'uso di qualsiasi manipolazione (pizzicare la pelle o la contrazione muscolare) III Le alterazioni descritte nel grado II, sono presenti insieme a noduli TRATTAMENTO Le terapie sono rivolte alla riduzione del grasso sottocutaneo e al rinforzo della struttura fibrosa del connettivo: Perdita di peso Linfodrenaggio manuale Microvibrazione con Endospheres Diatermia ad Ultrasuoni . Bacci, P.A., Cellulitis 2001 Study, ATTI DELL’ International congresso f Phlebologie, U.I.P. – Roma, 2001, September 16. TRATTAMENTO Il trattamento fisico-riabilitativo deve essere di tipo globale e integrato, basato sull’unione di più modalità terapeutiche utilizzate sinergicamente OBIETTIVO • riduzione del carico linfatico interstiziale • diminuzione volumetrica dell’arto • stabilizzazione e miglioramento dei risultati ottenuti Cavezzi A., Jakubiak I. Lymphoedema: pathophysiology, diagnosis and treatment of a difficult disease Review. Australian e New Zeland Journal of Phlebology 2001, Vol 5(1). OBIETTIVO DELLO STUDIO Valutare il risultato di un percorso terapeutico riabilitativo innovativo che ha visto integrare gli obiettivi delle diverse tecniche attualmente in uso, nel trattamento delle lipodistrofie localizzate al fine di potenziarne il risultato. MATERIALI E METODI POPOLAZIONE • Pazienti 80, sesso femminile. • Età min 20 max 60 anni, età media 43,3 ± 10,2 Lipodistrofia II stadio localizzata a livello trocanterico, sottotrocanterico, zone epiglutee e addome MATERIALI E METODI Pazienti con lipodistrofia 3 gruppi GRUPPO 1: 24 pazienti • LDM secondo Vodder ,10 sedute per 4 settimane, 3 sedute a giorni alterni la 1° settimana, 2 sedute a giorni alterni le successive; • Microvibrazione compressiva ENDOSPHERES, 10 sedute, 1 seduta la 1° settimana, 3 sedute a giorni alterni le successive; MATERIALI E METODI GRUPPO 2: 31 pazienti • Diatermia a Ultrasuoni con apparecchio Multicell-1,,1 a settimana per settimane • LDM secondo Vodder10 sedute per 5 settimane, 2 sedute a settimana; • Microvibrazione compressiva ENDOSPHERES, 10 sedute per 5 settimane, 2 sedute a settimana; MATERIALI E METODI GRUPPO 3: 25 pazienti • Diathermia a Ultrasuoni apparecchio Multicell-1 1seduta x sett. x 4 settimane Per tutte le pazienti è stato realizzato uno schema nutrizionale personalizzato VALUTAZIONI : T0 (PRE) T1(TERMINE) • anamnesi familiare, patologica e farmacologica; • E.O. tradizionale, E.O. P.E.F.S., Biometria digitalizzata; • • • • • • PESO, CIRCONFERENZE: circonferenza vita: 1 cm sotto l’ombelico; circonferenza fianchi: sotto la fascia glutea; circonferenza alta della coscia: grande trocantere; circonferenza media della coscia: metà distanza tra una linea congiungente l’ inguine e il grande trocantere ed il ginocchio; circonferenza ginocchio: centro della rotula; circonferenza caviglia: punti perimalleolari. ECOGRAFIA • addome: 4 cm sotto l’ombelico; • regione laterale della coscia: 4 cm sotto il grande trocantere; • caviglia: regione perimalleolare. LDM SECONDO VODDER Tecnica manuale utilizzata per facilitare il flusso dei liquidi in eccesso. OBIETTIVO • Coadiuvare il fisiologico drenaggio linfatico • Favorire lo scarico dei linfonodi • Ridurre la stagnazione di proteine e liquidi ENDOSPHERES Microvibrazione compressiva che sfrutta il potere di sfere di silicone ruotanti; la frequenza delle vibrazioni varia da 40 a 254 Hz. ENDOSPHERES PRINCIPI DI BASE Erogazione di vibrazioni OBIETTIVI favorire fisiologico drenaggio linfatico stimolazione corpuscoli di Merkel riattivazione processi che favoriscono stimolazione delle fasce muscolari disgregazione degli adipociti riattivazione attività vascolare recupero della tonicità cutanea sottocutanea e muscolare attivazione delle endorfine riduzione del dolore e dell’edema BACCI P.A., Mariani F., Izzo M., Mancini S.: Endermologie andPhlebotonic Drugs in the treatment of the lipolymphedema of the legs, Atii del European Congress of Phllebologie, 341,pag.65, Breme, 1999. DIATERMIA A ULTRASUONI Fenomeno fisico sempre più utilizzato nel settore esteticomedicale per la cura della lipodistrofia. Apparecchio Multicell-1, frequenza di 34 KHz; Mediante un manipolo di emissione gli ultrasuoni sono trasmessi al tessuto adiposo attraverso un massaggio rotatorio, effettuato con apposito gel. EFFETTI NON TERMICI CAVITAZIONE • Avviene quando ultrasuoni di elevata intensità e bassa frequenza attraversano un liquido e producono piccole bolle (o cavità) che possono oscillare ritmicamente in dimensioni (cavitazione stabile) o crescere e collassare bruscamente (cavitazione instabile) • Le bolle implodono all’interno della massa grassa fluidificandola e favorendo la fuoriuscita dei grassi stessi senza danneggiare le membrane cellulari. •Acoustic pressure amplitude thresholds for rectified diffusion in gaseous microbubbles in biological tissue – L. Bjorno A. Lewin, 1981 •ACOUSTIC CAVITATION: A POSSIBLE CONSEQUENCE OF BIOMEDICAL USES OF ULTRASOUND R. E. APFEL - 1980 RISULTATI PESO GRUPPI LIPODISTROFIA 80 -2,8% 78 76 Kg 74 -3,7% -2,8% T0 T1 72 70 68 66 Gruppo 1 Gruppo 2 Gruppo 3 nel GRUPPO 1 si è ridotto del 2,8%, nel GRUPPO 2 del 4.2%, nel GRUPPO 3 del 2,8%. RISULTATI CIRCONFERENZE GRUPPI LIPODISTROFIA CIRCONFERENZA VITA (cm) Riduzione del: 3,6 % nel GRUPPO 1 4 % nel GRUPPO 2 2,9 % nel GRUPPO 3 CIRCONFERENZA FIANCHI(cm) Riduzione del: 3 % nel GRUPPO 1 3,6 % nel GRUPPO 2 2,2 % nel GRUPPO 3 RISULTATI CIRCONFERENZE GRUPPI LIPODISTROFIA CIRCONFERENZA COSCIA ALTA (cm) CIRCONFERENZA GINOCCHIO (cm) Riduzione del: 2,9 % nel GRUPPO 1 4,5 % nel GRUPPO 2 2,5 % nel GRUPPO 3 Riduzione del: 3,2 % nel GRUPPO 1 4,3 % nel GRUPPO 2 2,8 % nel GRUPPO 3 PRE 2 GRUPPO Donna, anni 26 Donna, anni 45 Dopo 5 settimane LDM, endosphere e 4 sed.DIATERMIA AD ULTRASUONI PRE 2 GRUPPO Donna, anni 50 Dopo 4 settimane LDM , ENDOSPHERE e 4 sed.DIATERMIA AD ULTRASUONI RISULTATI SPESSORE FASCIA-CUTE ADDOME (cm) Riduzione del: 24 % nel GRUPPO 1 26 % nel GRUPPO 2 17 % nel GRUPPO 3 ECOGRAFIA SPESSORE FASCIA-CUTE COSCIA(cm) Riduzione del: 23 % a Dx e 24,5 % a Sin nel GRUPPO 1 30 % a Dx e 28 % a Sin nel GRUPPO 2 25 % sia a Dx che a Sin nel GRUPPO 3 DISCUSSIONE Riduzione bilanciata di tutte le circonferenze ma in misura maggiore nel GRUPPO 2 associazione LD Manuale e Meccanico, e Diatermia a Ultrasuoni. l’onda di pressione provocata dall’implosione della bolla nel tessuto adiposo, ha favorito la liberazione degli acidi grassi, mentre il drenaggio dei liquidi è stato favorito dal LDM e Meccanico , non presente nel GRUPPO 3 trattato solo con Diathermia a Ultrasuoni. DISCUSSIONE ECOGRAFIA GRUPPO 2 • significativa riduzione dello spessore fascia-cute • tendenza ad un arrangiamento parallelo ed orizzontale dei tralci connettivali recupero dell’attività metabolica e della fluidità del microcircolo CON LA BIOMETRIA DIGITALIZZATA ABBIAMO VALUTATO LA CORRELAZIONE TRA POSTURA E ADIPOSITÀ LOCALIZZATA E’ basata sulla rilevazione di dati mediante piattaforma barosensibile e sistema optoelettronico con un programma (Milletrix Software) per lo studio delle pressioni plantari da fermo (esame statico), per l’analisi del passo con duplice o triplice appoggio per singola analisi (esame dinamico), per la valutazione delle oscillazioni del corpo (esame stabilometrico) e per lo studio della morfologia del corpo. BIOMETRIA DIGITALIZZATA STATICA Gruppo 2 (Diath.a ultrasuoni+LDM e meccanico) STATICA Angolo podalico(°) P<0,05 Gruppo 2 (Diath.a ultrasuoni+LDM e meccanico) STATICA Carico (%) 60 58,2 57,9 15,4 15,6 16 13,3 50 42,1 41,8 14 10,6 12 40 Dx %30 Sx 20 10 ° 8 Dx Sx 6 4 10 2 0 0 T0 T0 T1 T1 RIDISTRIBUZIONE DEI CARICHI TRA EMISOMA DX E SX SIMMETRIZZAZIONE DELL’ANGOLO PODALICO BIOMETRIA DIGITALIZZATA BAK STATICO Gruppo 2 (Diath.a ultrasuoni+LDM e meccanico) BAK Statico 76 74,5 74 72 m m 70 T0 67,9 68 66 T1 Dall’analisi delle frecce corporee si nota una riduzione della freccia lombare nei 3 Gruppi lipodistrofia, in particolar modo nel Gruppo 2 del 9% 64 FRECCIA LOMBARE La freccia lombare è calcolata come la distanza, espressa in millimetri dell’apice della concavità lombare dalla linea posteriore (verticale assoluta passante per la tangente al punto estremo posteriore del soggetto). FRECCIA LOMBARE T0 63 mm T1 55 mm ORTOSTASI FRONTALE ANTERIORE To T1 ORTOSTASI FRONTALE POSTERIORE To T1 CONCLUSIONI • Nell’ambito di questo studio, nel corso della valutazione soggettiva e nell’ambito di quella clinico-strumentale, si è evidenziato un sostanziale miglioramento delle problematiche connesse con la lipodistrofia sia da un punto di vista estetico, sia da un punto di vista funzionale. CONCLUSIONI • Abbiamo evidenziato in particolar modo l’efficacia globale dei trattamenti di LDM e Endospheres associato a Diathermia a Ultrasuoni nella riduzione armonica delle circonferenze e dello spessore sottocutaneo nella lipodistrofia localizzata. • Inoltre abbiamo notato una riduzione della lordosi lombare associata alla riduzione della circonferenza addominale. • Il nostro corpo può trovare vantaggio da modificazioni della conformazione e distribuzione del peso, con miglioramento del Comfort, dell’Equilibrio e Risparmio energetico. CONCLUSIONI • I risultati del percorso terapeutico riabilitativo innovativo dimostrano che il successo ottenuto e l’ottimizzazione dei risultati, deve prevedere l’integrazione sinergica delle tecniche attualmente in uso e il riconoscimento oltre che del danno estetico, soprattutto del danno funzionale e dell’alterazione dell’omeostasi, cardini dell’intervento terapeutico. Grazie per l’attenzione