Lezione 6 Apici e Tessuti Meristematici File

TESSUTI VEGETALI
Un tessuto è definibile come un insieme di cellule, non
necessariamente identiche da un punto di vista strutturale, che
svolgono la stessa funzione e che sono associate fra loro in modo
congenito, cioè fin dalla nascita
- Tessuti meristematici
- Tessuti adulti
Tessuti meristematici (sviluppo indefinito)
Meristemi primari: originano dall’embrione e formano il corpo primario della pianta (crescita in lunghezza)
2
- meristema apicale della radice (1)
- meristema apicale del germoglio (2)
Nota - Piante erbacee: solo
crescita “primaria” (solo
meristemi primari)
1
Meristemi secondari: originano dai tessuti adulti parenchimatici e
formano il “corpo secondario” (crescita in spessore) della pianta (ma
solo nelle piante legnose)
- cambio cribro-vascolare
- cambio subero-fellodermico
-Anello
meristemi
avventizi
interno: cambio cribroAnello esterno:
cambio subero
fellodermico
Nota - Piante legnose: crescita
primaria prima, e secondaria
poi (m. primari e secondari)
vascolare
Meristemi intercalari o residui
(nelle Poaceae) (2): sono
“intercalati” fra i tessuti maturi.
Sono importanti perché
consentono alla pianta di
rigenerare parti rimosse dagli
erbivori e di “rialzare” le piante
allettate
Tessuti meristematici primari
 localizzati all’apice del fusto e della
radice
 cellule piccole, poliedriche, con
rapporto nucleo-citoplasma elevato
 parete pecto-cellulosica, pochi piccoli
provacuoli, proplastidi, senza spazi
intercellulari
Il compito dei meristemi primari è
quello di far crescere le piante in altezza
 la parte terminale dell’apice è costituita dalle cellule
iniziali (totipotenti)
 le “iniziali” e le loro immediate derivate prendono il
nome di “promeristemi”
 stabiliscono il modello di accrescimento della pianta (ad
esempio, la disposizione delle foglie sul ramo) e
forniscono una riserva di cellule giovani.
 dai promeristemi derivano i cosiddetti meristemi
determinati (multipotenti)
Meristema apicale del
germoglio (SAM)
Promeristema
Protoderma
Meristema
fondamentale
Procambio
Protoderma
Meristema
fondamentale
Procambio
Meristema
apicale
Promeristema
Cuffia
 dopo la zona di determinazione si trova quella di
differenziazione (cessano le divisioni cellulari):
- le cellule crescono per distensione divenendo adulte.
 quando tutte le cellule derivate dai meristemi determinati si
saranno differenziate, si sarà formata la “struttura primaria ”
del fusto o della radice di una pianta
Promeristema
1. Divisione cellulare per produrre più cellule
2. Stabilisce il modello strutturale
Protoderma Meristema fondamentale
(tessuti immaturi)
Epidermide
Procambio
Parenchima corticale
Xilema
Midollo
Floema
Endoderma ed esoderma
Periciclo (radice)
(radice)
Mesofillo (foglia)
Apice caulinare
2
1
3
4
Schema di un apice caulinare
1: cono vegetativo (cellule iniziali); 2: bozze fogliari;
3: primordio del ramo; 4: nodo
Genesi di una bozza fogliare:
1 – prime divisioni periclinali
2 e 3 – divisioni anticlinali dello
strato più esterno
Dopo la formazione di una bozza fogliare, alla sua ascella si forma una nuova
protuberanza, che rappresenta il “primordio del ramo”. Si tratta di un vero e
proprio apice vegetativo e come tale inizierà a produrre sui suoi fianchi bozze
fogliari.
La struttura che ne deriva, una “gemma”, ha le stesse caratteristiche morfologiche
di quella da cui siamo partiti in questo esame e dal suo sviluppo deriverà un fusto
provvisto di foglie: un “ramo”.
B
nodo
A
A – Regione terminale di un
ramo (Alloro) con gemma
apicale e gemme laterali
all’ascella delle foglie con
disposizione alterna.
B – Ramo (Lillà) dopo la caduta
delle
foglie
(disposizione
opposta).
C
DD
C – (Lillà) Gemme laterali e
cicatrici delle foglie cadute
(freccia).
D - Sezione di una gemma con il
cono vegetativo e bozze fogliari
portate su nodi ravvicinati.
Apice radicale
Centro quiescente: regione subapicale e centrale le cui cellule si
dividono con una frequenza più
bassa (durata di una mitosi: 200500h) di quelle delle regioni
adiacenti (durata di una mitosi: 2030h).
Testa di freccia – peli radicali
Doppia testa di freccia - cuffia
Centro quiescente
Cuffia
Tessuti meristematici secondari
 derivano da cellule adulte già differenziate che riacquistano la
capacità di dividersi persa con la specializzazione
 garantiscono l’accrescimento diametrale nelle piante arbustive
ed arboree (Dicotiledoni e Gimnosperme)
 i meristemi secondari sono:
- il cambio cribro-vascolare, responsabile dell’accrescimento
in spessore del cilindro centrale
- il fellogeno (o cambio subero-fellodermico) che determina
lo sviluppo del cilindro corticale
 hanno attività dipleurica, danno cioè origine a tessuti
differenziati sia verso l’interno sia verso l’esterno.
 dal cambio cribro-vascolare si origina:
- lo xilema (legno) secondario verso l’interno e il floema
(cribro o libro) secondario verso l’esterno.
Nei climi con forte stagionalità l’attività del cambio presenta
periodi di pausa durante la stagione avversa.
 Il fellogeno è un tipico meristema “a gradino”, nella stagione
sfavorevole cessa l’attività per riformarsi in quella
successiva favorevole e sempre in posizione più interna
rispetto alla precedente.
Esso dà origine al sughero verso l’esterno e al felloderma
internamente.
Ricapitolando…
protoderma
epidermide
midollo
RAM e SAM
meristema
fondamentale
parenchima
corticale
Cambio suberofellodermico
periderma
mesofillo
xilema primario
Cambio cribrovascolare
procambio
floema primario
xilema
secondario
floema
secondario