LA CHIRURGIA RADIOGUIDATA Introduzione preoperatoria di un radiofarmaco (per via intersiziale o endovenosa) che, localizzatosi in un organo, ne consente la rilevazione mediante sonde a rilevazione fotonica. Non facile e talora infruttuosa localizzazione chirurgica di alcune strutture (ispezione e palpazione chirurgica) Ridurre i tempi dell’intervento Risparmiando i tessuti sani Rendendo possibile una chirurgia conservativa LA CHIRURGIA RADIOGUIDATA I principali radiocomposti di tre categorie: Traccianti colloidali, somministrati per via intersiziale tendono a seguire il deflusso linfatico ed a fissarsi per fagocitosi nel tessuto reticolo-endoteliale linfonodale, impiegati per questo nella ricerca del Linfonodo Sentinella Traccianti oncotropi di natura non immunologica (di cellularità, recettoriali, di vitalità, di metabolismo), somministrati per via endovenosa, che marcano determinate tipologie tumorali Traccianti oncotropi di natura immunologica (anticorpi monoclonali e loro frammenti peptidici), somministrati per via endovenosa, anch’essi in grado di marcare particolari tumori (Chirurgia Radioimmunoguidata o RIGS). LA CHIRURGIA RADIOGUIDATA I principali radionuclidi impiegati: •Tecnezio-99m •Iodio-125 •Iodio-131 •Iodio-123 •Indio- 111 Tecnica diagnostica •Accurata •Non invasiva o minimamente invasiva •Stadiazione linfonodale pre- o intraoperatoria •Ricerca di micrometastasi in linfonodi regionali (parametro di stadiazione e valutazione prognostica). LA CHIRURGIA RADIOGUIDATA Linfonodi Ingrandimenti paratiroidei Tumori primitivi ancora molto localizzati Recidive loco-regionali ovvero metastasi resecabili con intento radicale). Incisioni sempre più limitate e con minor impatto estetico Evitare la dissezione linfonodale completa del distretto drenante la linfa tumorale Minor morbilità e rischio di complicanze iatrogene post-operatorie LA CHIRURGIA RADIOGUIDATA -La ricerca di eteroplasie -Tumori benigni funzionanti (es. adenomi paratiroidei) -Tumori a malignità locale (es. osteoma osteoide) -Tumori maligni e loro metastasi loco-regionali o a distanza -La ricerca del Linfonodo Sentinella RICERCA DI ETEROPLASIE L’impiego della chirurgia radioguidata per la ricerca di eteroplasie avviene mediante la somministrazione endovenosa di traccianti oncotropi di natura diversa Immunologica (anticorpi monoclonali radiomarcati e loro frammenti peptidici) Di cellularità Recettoriali Di vitalità Di metabolismo In grado di fissarsi per a determinati istotipi tumorali I radiofarmaci sono marcati con 99mTc, Iodio e Indio-111. RICERCA DI ETEROPLASIE Paratiroidi RICERCA DEL LINFONODO SENTINELLA Il drenaggio linfatico dal letto tumorale avviene in modo ordinato e sequenziale Il Linfonodo Sentinella (LS) è quello che per primo drena la linfa proveniente dal tumore primitivo Inserito in una rete vascolare complessa ricca di linfonodi La prima sede di metastatizzazione La condizione patologica del LS riflette quella del bacino linfonodale relativo Linfonodo sentinella - Definizione • E' il linfonodo che per primo drena dell'area tumorale e l'assenza di un suo coinvolgimento consente di escludere l'esistenza di metastasi linfonodali • La procedura è minimamente invasiva: consente un risparmio in termini di morbilità rispetto alla tradizionale dissezione dei linfonodi, con complicazioni del 3%, contro il 35% quando si esegue la dissezione ascellare RICERCA DEL LINFONODO SENTINELLA Convenzionalmente con tumore primitivo si si asporta mediante dissezione l’intero bacino linfonodale satellite Tumori maligni della cute, mucose e tessuti superficiali (melanoma cutaneo, carcinoma mammario e tiroideo). Allungamento nei tempi dell’intervento Aumento del rischio di morbilità intraoperatoria Sequele post-operatorie Inutile asportazione di un bacino linfonodale talora libero da malattia metastatica Principio • Il concetto di linfonodo sentinella, dapprima applicato allo staging del melanoma, si basa sull'assunto che lo stato istopatologico del primo linfonodo sulla via di deflusso linfatica da una neoplasia, rappresenti una indicazione della diffusione metastatica alle stazioni linfatiche di drenaggio. Metastasi linfonodali • In caso di metastasi, un tumore si diffonde attraverso il sistema linfatico seguendo un percorso ordinato e progressivo, interessando in primo luogo i linfonodi più esterni o del "primo livello linfonodale". La positività del primo linfonodo raggiungibile è dunque il segnale di un coinvolgimento linfonodale, mentre la sua negatività può indicare l'assenza di malattia Finalità • Miglioramento dello staging del tumore: fra il 10 e il 25 % dei linfonodi giudicati negativi presenta in realtà delle micrometastasi quando l'esame viene effettuato con tecniche immunoistochimiche o con sezioni multiple. Si tratta di una ricerca lunga e dispendiosa se effettuata sull'intero pacchetto linfonodale asportato, ma che diviene più facilmente realizzabile sul linfonodo sentinella. RICERCA DEL LINFONODO SENTINELLA Localizzazione con sonda radioguidata del LS la contemporanea somministrazione di coloranti rende visibile il LS oltre che radioattivo RICERCA DEL LINFONODO SENTINELLA Localizzazione con sonda radioguidata del LS il chirurgo può orientarsi nel bacino linfonodale resecando con precisione uno o talora più LS RICERCA DEL LINFONODO SENTINELLA Il LS viene analizzato estemporaneamente se libero da malattia comporta: una dissezione meno pesante semplice asportazione del SN Micrometastasi in linfonodo sentinella RICERCA DEL LINFONODO SENTINELLA Studi istopatologici approfonditi per la ricerca di micrometastasi, non sempre evidenti ad un’analisi istopatologica tradizionale •Immunoistochimico •PCR •MoAb Melanociti maligni positivi alla proteina S100 Cellule di melanoma in seno linfatico RICERCA DEL LINFONODO SENTINELLA Frozen section of the breast cancer tissue from a 78-yr-old female with a total mastectomy of the right breast. Frozen section of the sentinel lymph node from a 34-yr-old female with a metastasized ductal cancer of the breast (cytoplasmic staining in brown). RICERCA DEL LINFONODO SENTINELLA Dal punto di vista pratico: prima dell’intervento il radiocomposto colloidale viene introdotto per via intersiziale in sede peritumorale nano- o micro-colloidi di albumina, di solfuro di renio o di antimonio, di fitato Tumore: Superficiale: esame obiettivo Profondo: guida ecografica o radiografica Tecnica • Iniezione – Particelle colloidali di albumina umana, di dimensioni comprese tra 20 e 80 micron marcate con 99mTc – Iniezione sotto il derma mediante ago da 25 G in corrispondenza della lesione mammaria – Se il tumore è in sede profonda, inoculo peritumorale – Massaggiare delicatamente per alcuni minuti la zona dell'inoculo per facilitare ed accelerare il drenaggio linfatico Tecnica • Imaging – La linfoscintigrafia può essere eseguita il giorno precedente l'intervento chirurgico o il giorno stesso una-due ore prima dell'intervento – La proiezione obliqua anteriore a 45°permette di distinguere meglio il punto di inoculo dal linfonodo sentinella ascellare – con l'aiuto di una sorgente puntiforme di 57Co si evidenzia la proiezione cutanea dello stesso linfonodo che viene segnalato con un marker indelebile cutaneo RICERCA DEL LINFONODO SENTINELLA Il SN viene identificato dapprima con scansione con gamma camera (scintigrafia)... RICERCA DEL LINFONODO SENTINELLA RICERCA DEL LINFONODO SENTINELLA … e dopo mediante sonda, utilizzata sia prima che durante l’intervento Tecnica • Tecnica chirurgica – Piccola incisione sulla linea di incisione per la dissezione ascellare e scollare il sottocutaneo – Muovere la sonda delicatamente all'interno della breccia chirurgica fino ad identificare il linfonodo che emette il maggiore segnale – Isolare e rimuovere il "linfonodo sentinella" Tecnica • Impiego della sonda – Durante l'intervento chirurgico si utilizza una sonda per rilevare la radiazione gamma. La sonda viene passata molto lentamente e perpendicolare ai linfonodi del cavo ascellare per valutare il punto di maggiore emissione del segnale RICERCA DEL LINFONODO SENTINELLA La misurazione dell’attività permette di assicurarsi di aver prelevato un linfonodo sentinella. RICERCA DEL LINFONODO SENTINELLA Alla marcatura del SN con tecnica isotopica si aggiunge una marcatura con un colorante vitale (blue dye), somministrato sempre per via intersiziale il giorno stesso dell’intervento. Velocizza e rende più affidabile la localizzazione del LSN radiomarcato e dei suoi vasi linfatici. RICERCA DEL LINFONODO SENTINELLA Un atto fondamentale nella stadiazione di alcune forme tumorali, specie in fase iniziale. LN sentinella Altro LN Punto di inoculo Tecnica • Analisi intraoperatoria del linfonodo sentinella – Esamina completamente il linfonodo evidenziando anche microaggregati di cellule tumorali – Richiede 40-50 minuti, per i casi risultati negativi – sezioni seriate consecutive del linfonodo ogni 50µ per un totale di 15 livelli – colorazione con ematossilinaeosina ecolorazioni in immunoistochimica con anticorpi anti-citocheratine • Il linfonodo sentinella è il primo linfonodo (o gruppo di linfonodi) che drena la linfa dalla neoplasia; • La metastatizzazione per via linfatica segue percorsi determinati e passa nella stragrande maggioranza dei casi per il linfonodo sentinella; • Se il linfonodo sentinella risulta negativo all'esame istologico è altamente improbabile che gli altri elementi della catena linfatica siano viceversa positivi; • Le patologie in cui la ricerca del linfonodo sentinella è ampiamente applicata sono il carcinoma mammario (con cavo ascellare indenne all'esame obiettivo) ed il melanoma. • Radiofarmaco: 99-mTc-NANOCOLL ---> particelle colloidali di albumina umana, di dimensioni comprese tra 20 e 80 nanometri marcate con 99mTc • Il tracciante radioattivo viene inoculato con iniezione intradermica in corrispondenza della lesione o della cicatrice chirurgica • Si acquisiscono immagini planari dopo 10' sulla stazione linfonodale di drenaggio e si segnala il linfonodo sentinella • In sala operatoria il chirurgo con un'apposita sonda ricercerà il linfonodo sentinella e dopo asportazione si procederà ad esame istologico estemporaneo. Raccomandazioni generali • La localizzazione del linfonodo sentinella deve essere eseguita in donne nelle quali un esame agobioptico o citologico con agoaspirato abbia rilevato la presenza di un carcinoma mammario • I linfonodi ascellari devono essere clinicamente negativi • Da escludere: – lesioni radiologicamente e/o clinicamente multifocali o multicentriche – carcinomi mammari di voluminose dimensioni (ø >3 cm.) • La corretta applicazione del metodo non può prescindere dalla collaborazione tra il chirurgo, il medico nucleare, il radiologo, e l'anatomo-patologo. Infatti ognuna di queste competenze ha un ruolo fondamentale nelle diverse fasi della procedura dalla corretta identificazione, all'isolamento e all'esame istopatologico del linfonodo sentinella. Solo attraverso l'ottimizzazione di ognuna delle diverse fasi si puo' raggiungere un ottimale standard di accuratezza RICERCA DEL LINFONODO SENTINELLA Tumori oggetto di studio e di validazione clinica •Carcinoma della mammella •Tumori ginecologici (specie il carcinoma vulvare) •Carcinoma del pene •Carcinomi della regione cervico-cefalica •melanomi, epiteliomi, carcinoma tiroideo •Carcinoma polmonare •Carcinomi del tubo digerente.