DIAGNOSI DI LABORATORIO DELLE MALATTIE INFETTIVE L’isolamento di un virus o di un batterio implica l’impiego di particolari tecniche che richiedono giorni o settimane prima dell’identificazione Ne consegue SPESSO I RISULTATI DELLE PROVE DIAGNOSTICHE SONO DISPONIBILI DOPO CHE IL PAZIENTE SI E’ RISTABILITO O ADDIRITTURA MORTO SCELTA E PRELIEVO DEI MATERIALI PER LE INDAGINI DI LABORATORIO Eseguire i prelievi con estrema attenzione per evitare stress e/o danni all’animale e/o all’operatore Selezionare gli animali in base alla presenza di segni o di lesioni caratteristiche Generalmente si invia al laboratorio una combinazione di: - sangue coagulato - sangue intero - tamponi in appositi terreni di trasporto o PBS - tessuti di animali morti o sacrificati con sintomi in atto SCELTA E PRELIEVO DEI MATERIALI PER LE INDAGINI DI LABORATORIO Selezionare gli animali in base alla presenza di segni o di lesioni caratteristiche SANGUE Può essere prelevato intero o coagulato Intero Serve per eseguire esami ematologici, batteriologici, virali e protozoari Coagulato Indagini sierologiche Il prelievo può essere eseguito: - siringa e ago - ago e provetta con vuoto Dopo il prelievo va inviato al laboratorio per le indagini richieste ISOLAMENTO DI VIRUS DA ANIMALI INFETTI Si utilizzano substrati biologici: - animali da laboratorio - uova embrionate di pollo - colture cellulari ANIMALI DI LABORATORIO • Vengono principalmente utilizzati cavie, conigli, topolini UOVA EMBRIONATE • Molto utilizzate nel passato • Oggi sono state sostituite dalle colture cellulari • Possono essere inoculate per diverse vie: – sacco vitellino – cavità allantoidea – membrana corion-allantoidea •Gli effetti della replicazione virale sono: –arresto dello sviluppo embrionale –lesioni o morte embrionale –comparsa di attività emoagglutinante –presenza di placche COLTURE CELLULARI • Rappresentano il principale e più importante sistema utilizzato per l’isolamento dei virus • Sono di due tipi: – colture cellulari primarie – colture cellulari continue •Gli effetti osservabili sono: –l’effetto citopatico –le lesioni cellulari –emoadsorbimento –placche Sincizio da morbillivirus Inclusioni da poxvirus Inclusioni da adenovirus Effetto citopatico indotto dal calicivirus felino (FCV) Effetto citopatico indotto dal calicivirus felino (FCV) Placche indotte dalla replicazione di ceppi diversi di calicivirus felino (FCV) IDENTIFICAZIONE VIRALE • Permette la classificazione in famiglia, genere e specie: – Morfologia: struttura e dimensioni, presenza/assenza di envelope (ME ) – Acido nucleico (PCR) – Capacita emoagglutinante (HA) – Immunodiagnosi (IME; IFI; SN; IEA) Microscopia elettronica (ME) Calicivirus felino (FCV) Parvovirus del cane (CPV) Reazione a catena della polimerasi (PCR) 1) possibilità di identificare il genoma bersaglio anche se nei campioni di partenza vi è un'esigua quantità di virus; 2) più semplice conservazione e trasporto dei campioni al laboratorio; 3) tempi più rapidi per ottenere la diagnosi eziologica. PCR per la diagnosi dell’infezione sostenuta dall’herpesvirus felino (FHV-1) FCV EMOAGGLUTINAZIONE (HA) IMMUNODIAGNOSI • Si utilizza per: – diagnosi delle infezioni; – conoscenza dello status immunitario • Le prove sierologiche più utilizzate sono: – – – – – Immunoelettromicroscopia (IME) Immunofluorescenza sieroneutralizzazione tecniche immunoenzimatiche inibizione dell’emoagglutinazione Immunolettromiscroscopia (IME) Calicivirus del suini (STV-like) IMMUNOFLUOROSCENZA (IF) LE TECNICHE IMMUNOENZIMATICHE Enzyme linked immunosorbent assay (ELISA) LE TECNICHE IMMUNOENZIMATICHE CPV-2 FIV e FeLV Borreliosi, Ehrlichiosi, Anaplasmosi, Filariosi INIBIZIONE DELL’EMOAGGLUTINAZIONE (IHA) ISOLAMENTO DI BATTERI Anamnesi campione patogeno osservazione Scelta ed inoculazione su un appropriato terreno di coltura IF diretta INCUBAZIONE Studio della morfologia delle colonie - colorazione dei batteri ISOLAMENTO IN COLTURA PURA antibiogramma antibiogramma Colorazione dei batteri e prime prove biochimiche: catalasi, ossidasi, ecc Scelta ed inoculazione di terreni differenziali INCUBAZIONE Lettura dei tests differenziali - Identificazione sierologica