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INDICE
IL TEATRO ROMANO
-
L’EDIFICIO
L’ABBANDONO
I TELAMONI
LA RICOSTRUZIONE
LE MASCHERE
UN GIORNO A TEATRO
L’ACUSTICA TEATRALE
BREVI CENNI D’ ACUSTICA
MODELLO VIRTUALE DEL TEATRO ROMANO DI BENEVENTO
IL TEATRO SECONDO VITRUVIO
-
VITRUVIO TRATTATO “DE ARCHITECTURA” LIBRO V,3,6-7
APPICAZIONE DEGLI ARMONICI “ECHEIA”
MODI MUSICALI E VASI RISONANTI
SIMULAZIONE AL COMPUTER CON EFFETTO RISUONATORI
CONCLUSIONI
BIBLOGRAFIA
BIOGRAFIA
2
INTRODUZIONE
Luogo da spettacolo
I teatri, costruiti nel periodo ellenistico e
interno dei teatri. Gli architetti romani
durante l’espansione dell’impero romano,
appresero che le caratteristiche acustiche
sono tra i più preziosi e spettacolari
di
esempi di bene artistico architettonico dei
influenzate
paesi
dall’angolazione, dalla pendenza e dalla
mediterranei.
Questi
edifici,
questi
luoghi
dai
fortemente
materiali
costruttivi,
maestosi ed affascinanti, nascondono
disposizione
ancora molti segreti, non solo dal punto
dall’altezza del palcoscenico. Per molto
di vista architettonico, ma anche per gli
tempo, in tempi moderni, si è pensato che
spettacoli che si svolgevano al loro
il tono di voce degli attori fosse dovuto
interno. Molti studiosi, antichi e moderni,
alle maschere che indossavano, ma esse
si sono interessati al fenomeno della
non
propagazione del suono all’interno di essi
amplificare la voce, in quanto davano
e la scienza è l’acustica. Si è scoperto,
solo espressione al viso e servivano a far
che la lunga esperienza dei costruttori e
capire, anche a quegli spettatori che
dei
fa,
erano seduti nella cavea nei posti più
permetteva di sperimentare tecniche e
distanti dalla scena, il personaggio che in
sistemi
quel
progettisti
di
efficaci,
duemila
affinché
il
anni
pubblico
delle
erano
avevano
momento
gradinate,
alcuna
veniva
nonché
capacità
di
rappresentato.
riuscisse a comprendere perfettamente i
Partendo dal trattato di Vitruvio, e dalle
dialoghi,
regole in esso contenute per realizzare i
le
voci
e
anche
proveniente
dallo
spazio
le
situato
grida
sul
teatri,
sono
state
esaminate
acustiche
del
le
palcoscenico. Il più antico trattato di cui
caratteristiche
abbiamo conoscenza è il De Architectura
romano di Benevento, così com’ era in
di Vitruvio, scritto nel I secolo a.C. dove
epoca
vengono enunciate le regole da seguire
ricostruzione virtuale al fine di valutare le
per ottenere una buona acustica all'
caratteristiche acustiche di tale edificio.
imperiale,
teatro
attraverso
una
3
UN GIORNO A TEATRO
dell'età
di grandi masse, l'attesa dello spettacolo
imperiale, recarsi a teatro di mattina,
era animata da un certo viavai di
sedersi
era
faccendieri: c'erano i venditori d'acqua,
un'esperienza festosa. Accanto a migliaia
come afferma Frontino, e quelli di cuscini.
di
agli
C'è da immaginarsi come solo il mormorio
spettacoli delle pantomime musicali offerti
di migliaia di persone, che in realtà per lo
nel grandioso scenario architettonico dei
più
teatri di pietra. L'accesso era gratuito per
chiacchieravano
tutti - liberi e schiavi, uomini e donne,
trasformasse ben presto in un baccano
vecchi e bambini, ma era necessario un
infernale. Poiché gli spettacoli avevano
permesso d'accesso, la tessera lusoria,
luogo da aprile a ottobre, di solito il sole
che in genere era una tavoletta d'osso e
picchiava forte nell'imbuto della cavea
serviva
per controllare il numero degli
producendo così un forte odore di sudore.
spettatori, e dirigerli verso il settore loro
Ma i romani avevano provveduto anche a
assegnato. Agli schiavi invece non si
questo:
rifiutava
pioggerelle
Per
un
altri
cittadino
nella
cavea
spettatori
mai
romano
assolata
assistevano
l'accesso.
Nonostante
si
chiamavano
ad
abbiamo
artificiali
gridando
alta
infatti
voce,
notizia
sparsiones
e
si
di
con
l'abbondanza di spazio in teatri costruiti
acqua di rose o zafferano - famosa
per migliaia di spettatori, la concezione di
l'acqua di croco della Cilicia - che
una società ben ordinata, persino nei suoi
servivano a profumare l'aria, per rendere
divertimenti, fu adottata dai Romani la
più sopportabile la calura del giorno agli
legge che assegnava i posti in base
spettatori accaldati e mitigare gli odori
all'ordine sociale e dunque al censo degli
acri della folla assiepata. Per riparare il
spettatori: i comodi sedili con cuscini di
pubblico dal sole e dalla calura fu
prima fila nell'orchestra e nella cavea
introdotto, proprio in epoca imperiale,
erano riservati ai senatori, mentre le
l'uso di un tendone velarium che veniva
retrostanti quattordici file delle gradinate
steso su tutta la cavea (fig.61). Lucrezio
erano per i cavalieri. Seguivano quindi i
nel “de rerum natura”, così descrive i
posti per il pubblico popolare e in cima,
velari: generalmente fanno questo i velari
più in alto e perciò più lontano dalla
gialli e rossi e color di ruggine, quando,
scena, si trovavano i posti destinati alle
tesi su grandi teatri, oscillano e fluttuano,
donne, agli schiavi e ai bambini. Al di là
spiegati ovunque tra pali e travi:ivi infatti
dell'ovvia confusione dovuta all'affluenza
colorano sotto di sé il pubblico delle
4
gradinate e tutto lo sfoggio della scena ‹e
pareti del teatro, tanto più ciò che è
la splendida folla dei senatori, e li
dentro, soffuso di grazia, ride tutto nella
costringono a fluttuare nei loro colori. E
raccolta luce del giorno.
quanto più sono chiuse, tutt'intorno, le
Fig.61 – Sistema di montaggio del Velarium.
5
LE MASCHERE
Il significato profondo del travestimento e
servissero anche per amplificare la voce
delle maschere coincide con l’idea stessa
degli attori, affinché potesse giungere
del teatro. Attore e spettatore vivevano
distintamente agli spettatori, anche se
l’evento teatrale come una esperienza
moderne esperienze in tal senso hanno
divertente
maschere,
dato esito negativo. In latino la maschera
coprivano il viso ed erano in legno
di scena viene detta “persona”: il termine,
leggero, sughero, stucco, tela, o pelle o
che sembra derivare dall’etrusco, indica
altro materiale modellabile, e
quindi
anche l’attore o la parte rappresentata
deperibile, ciò spiega il motivo per cui
sulla scena personam sustinere significa
nessuna maschere ci è pervenuta. Esse
“sostenere una parte”, ma anche il
erano numerose e caratterizzavano in
carattere e la personalità, significato
modo stabile le tipologie dei personaggi,
certamente più vicino all’uso attuale della
permettendo così al pubblico un facile ed
parola. Questa ambiguità del termine
immediato
tipo
rappresenta bene il valore che in genere
rappresentato (fig.53). Aulo Gellio, così
viene attribuito alla maschere, cioè il
descrive l’attore con maschera: “Il capo e
potere di trasformare in un altro chi la
la bocca, ricoperti in ogni parte dalla
indossa. Le maschere rendevano anche
maschera e aperta solo in un’unica via di
più verosimili le parti femminili, che erano
emissione della voce, poiché emettono la
interpretate solo da uomini. Il loro aspetto
voce non vagante qua e là, né diffusa, ma
è noto dalle riproduzioni in marmo, dai
raccolta e concentrata in un’unica uscita,
rilievi (fig.55), dalle pitture, dai mosaici e
fanno dei suoni più chiari e sonori”
dalle descrizioni del drammaturgiche.
e
allegra.
Le
riconoscimento
del
(fig.54). Si è pensato che le maschere
Fig.53 - Ricostruzione di maschere fittili trovate nella necropoli di Lipari.
6
Fig.54 - Ricostruzione di maschere teatrali.
Fig.55 - Bassorilievo rappresentante una maschera teatrale su sarcofago conservato nel Museo del Sannio.
7
IL TEATRO ROMANO DI BENEVENTO
L’EDIFICIO
L’ edificio teatrale di epoca imperiale
costruiti in proporzione al numero delle
sorge nella zona occidentale della città
persone che ne facevano uso. Anche i
antica di Benevento, in prossimità del
teatri quindi, costruiti in epoca imperiale,
cardo massimo, corrispondente all’attuale
erano posti all’interno delle città. La
via Carlo Torre. Una volta, questa strada
costruzione
si chiamava via dei Macelli Vecchi perché
Benevento iniziò al tempo dell’imperatore
lì era collocato il mercato con portici e
Adriano. Venne realizzato tra la fine del I
di
e gli inizi del II secolo d.C. e terminato
romano. In quel luogo, ancora oggi
sul finire del II secolo d.C.. Abbellito ed
troviamo
grandioso
ingrandito da Caracalla all’inizio del III
complesso termale adiacente all’arco del
secolo d. C. poteva contenere oltre
Sacramento, infatti le terme romane
10.000 spettatori.
sito
i
resti
di
un
del
teatrale
foro
botteghe
all’ingresso
dell’edificio
facevano parte della vita quotidiana di
ogni cittadino. Negli edifici termali, che
erano di uso pubblico, i bagni venivano
Fig.40.a - Particolare gradinate cavea del teatro.
Fig.40.b - Vista esterna delle arcate del teatro romano.
8
Fig.42 - Vista interna della summa cavea del teatro romano.
porte
essere il Toscano, al di sopra di esso
monumentali, una centrale e due laterali,
esistevano gli altri due ordini, ionico e
con delle nicchie semicircolari in cui
corinzio come nei teatro di Pompeo e di
erano alloggiate le statue. Su di essa si
Marcello. Il raggio della cavea è di circa
svolgevano le rappresentazioni teatrali,
40 metri, l’ orchestra ha un di raggio di
l’orchestra ospitava i senatori e gli
circa 10 metri e l’ ampia scena è lunga 44
equestri, la cavea gli spettatori che si
metri e larga 3.5 metri (fig.41). Le
disponevano sulle gradinate dal basso
gradinate erano rivestite interamente in
verso l’alto, secondo la classe sociale di
marmo bianco, mentre la scena era
appartenenza. La plebe, le donne e gli
decorata da stucchi. Ancora oggi sono
schiavi infine occupavano la parte più alta
presenti i resti di tali decorazione sul lato
della cavea, lontano dalla scena. Il teatro
destro della scena dove erano situati i
era composto da 25 arcate disposte su
camerini per gli attori. La ima cavea è
tre livelli e un’ampia cavea a pianta
poggiata su due ambulacri semicircolari, i
semicircolare, sormontata dai tre ordini
quali comunicano tra di loro per mezzo di
sovrapposti. L’ordine inferiore doveva
corridoi che si alternano con scale che
La
scena
presentava
tre
9
conducono alla parte superiore. Il teatro
aveva
una
“summa
cavea”
,
parzialmente visibile (fig.42).
oggi
Fig.41 - Vista interna del teatro.
Alcune maschere del teatro sono state,
mascheroni nella costruzione delle mura
nel corso degli anni, reimpiegate nella
(fig.55 – fig.56), un altro nella costruzione
costruzione di edifici in diversi punti della
del campanile del Duomo (fig.57), ed un
città. Questi elementi teatrali erano di
altro ancora apposto come capitello sulla
decorazione marmorea della scena. In
colonna di piazza Piano di Corte (fig.58).
particolare, nel centro storico in via
Infine altri mascheroni sono stati disposti
Salvatore Rampone troviamo infatti due
a terra, all’interno del teatro (figg.59-60).
10
Fig.55 Maschera n.1 in via Salvatore Rampone, centro storico.
Fig.56 Maschera n.2
Fig.57 – Maschera inserita nella costruzione del campanile del Duomo
Fig.58 - Maschera teatrale reimpiegata in piazza Piano di Corte
Fig.59-60 – Maschere teatrali all'interno del teatro romano
11
L’ABBANDONO
Il teatro subì il rovinoso terremoto del
fig.47). Nelle cripte della Chiesa sono
375, e con l’avvento del cristianesimo, fu
state
definitivamente
abbandonato;
pavimentazione della parodos, due muri
successivamente alluvioni e saccheggi ne
ortogonali: uno allineato con una fronte
comportarono la parziale distruzione. I
della parados, l’altro in corrispondenza
resti del teatro divennero, nel corso dei
del muro anulare dell’ima cavea del
secoli, insediamento di umili abitazioni
teatro. La tecnica muraria, in opera quasi
(fig.43 – fig.44). La Fig. 45, mostra il
reticolata, fa pensare ad un impianto
particolare del catasto Gregoriano 1823
teatrale
ca. della città di Benevento in cui è
dell’Imperatore Adriano. Nella Fig. 48 e
visibile la forma semicircolare della pianta
la fig. 49 sono raffigurati due dipinti del
del teatro, con l’indicazione delle sagome
XVIII sec., si nota come fossero rimaste
della chiesa e degli edifici che oc-
solo poche arcate esterne del teatro,
cupavano la cavea. Nel XVIII sec. sul lato
mentre
destro della cavea fu costruita la chiesa
stato completamente coperto di terra a
della “Madonna della Verità” utilizzata
seguito delle esondazioni dei vicini fiumi
ancora oggi per funzioni sacre (fig.46-
Sabato e Calore.
rinvenute,
originario
al
di
sotto
anteriore
della
all’età
il primo livello della cavea era
Fig.43 - Foto del teatro romano nel 1906
12
Fig.44 – Particolare del teatro romano, Topografia della Città di Benevento, Casselli 1781.
Fig.45 – Particolare del teatro romano, Mappa Pontificia del Mazzarini, 1823.
Fig. 46 - Vista aerea Teatro Romano.
13
Fig. 47 – Pianta Teatro Romano.
Fig. 48 – Resti del teatro scambiato per l' anfiteatro, Pierre Jacques Gaultier, XVIII sec.
14
Fig. 49 – Dipinto dei resti del teatro romano Antonio Jolì XVIII sec. conservato nella Reggia di Caserta.
15
LA RICOSTRUZIONE
Il teatro che oggi ammiriamo è frutto di
secondo la costruzione vitruviana (fig.51).
un’opera di scavo e ricostruzione durata
Nella
circa
Meomartini
cinquanta
anni,
nel
periodo
ricostruzione
le
in
pianta
parti
del
bianche
compreso tra la fine dell’ottocento e i
rappresentavano le vie del tempo; le parti
primi decenni del novecento. I primi
leggermente ombrate rappresentavano le
sondaggi furono eseguiti nel 1889 dall’
moderne costruzioni soprapposte alle
architetto da Almerigo Meomartini, che
antiche
riuscì a disegnare la pianta dei resti
rappresentavano le costruzioni proprie
nascosti sotto le sovrastrutture moderne,
del teatro antico.
e
le
parti
quasi
in
nero
Fig.51 – Pianta del teatro disegnata da A. Meomartini 1889.
Vitruvio consigliava anche di situare un
mezzogiorno in poi. I lavori di scavo
portico alla sommità della cavea, così da
iniziarono nel 1923, ma fu nel 1934 che
impedire la dispersione delle onde sonore
avvenne la grande svolta ad opera del
che venivano emesse dalla scena. Anche
prof. Alfredo Zazo che, sostenuto da
l’orientamento e la convessità del teatro
Mussolini, fece demolire le case fatiscenti
erano proprio quelli consigliati, in modo
per avviare la ricostruzione del teatro,
da non recare fastidio agli spettatori da
completata nel 1950, così come appare
16
allo stato attuale (fig.52.a). Le gradinate
della
“ima
cavea”
attualmente
sono
rivestite in mattoni di terracotta. Della
“summa
cavea”,
non
accessibile
al
pubblico, rimangono solo parte delle
arcate.
Fig.52. - Ricostruzione del teatro, completata nel 1950.
17
ACUSTICA TEATRALE
L’acustica teatrale del mondo antico
Le informazioni relative alle conoscenze
arresta in quanto blocca sul fondo la
dei costruttori dell’antichità in materia
salita
acustica sono piuttosto scarse; il più
circumsonanti sono quelli nei quali la
importante a noi
pervenuto, è il De
voce si espande in tutto l’intorno e poi è
Architectura dell’architetto romano Marco
forzata verso il centro dove si dissolve. La
Vitruvio Pollione (75 - 25 a.C.) suoi
sua fine non si ode ma si estingue lì in
suono
successivo.
I
sulla
suoni di significato indistinto. I risonanti
proporzione, la simmetria, l’equilibrio e
sono quelli in cui viene in contatto con
l’armonia,
la
qualche sostanza solida e si riavvolge,
bellezza, la solidità e la sicurezza di una
producendo così un’eco e rendendo il suo
costruzione. Vitruvio nel suo testo, a
suono finale doppio. I consonanti sono
proposito della realizzazione dei teatri
quelli in cui esso è supportato da sotto,
riporta anche osservazioni riguardanti gli
aumenta nel procedere verso l’alto e
aspetti acustici: “Si deve avere cura
raggiunge le orecchie in parole distinte e
particolare affinché il sito non sia sordo
di tono chiaro. Pertanto, se il sito è scelto
ma sia un luogo in cui la voce può
con
viaggiare con la massima chiarezza. Ciò
l’effetto della voce sarà perfettamente
può essere conseguito, se si sceglie un
idoneo per gli scopi di un teatro”.
sito dove non esistono elementi che
Queste definizioni e raccomandazioni di
generano eco.”
Vitruvio sono, secondo W.C. Sabine:
Vitruvio distingue inoltre i luoghi per la
“un’analisi
loro
dissonanti
dell’acustica dei teatri […] comprensibili
(catecuntes), circumsonanti(periecuntes),
nei termini della nomenclatura moderna,
risonanti
sostituendo
principi
basati
del
dell’architettura
requisiti
acustica
in:
necessari
luoghi
(antecuntes)
Sono
consonanti
dissonati
cura,
con
questa
ammirevole
la
parola
precauzione,
del
problema
interferenza
a
quei
dissonanza, la parola riverberazione a
luoghi in cui il primo suono emesso, che è
circumsonanza ed eco a risonanza”. La
portato in alto, impatta contro corpi solidi
parola consonanza, nel senso usato da
in alto e, essendo rinviato indietro, si
Vitruvio, corrisponde invece al concetto
(sunecuntes).
“
e
per
18
attuale che la sovrapposizione del suono
evento unico di intensità maggiore di
diretto con la riflessione, non produce
quella del solo suono diretto.
confusione ma è percepito come un
Fig.62 – Ipotesi ricostruttiva di un edificio teatrale di età imperiale.
L’acustica teatrale moderna
Il
suono
generato
all’interno
di
un
definire
alcune
grandezze
ambiente produce un campo acustico che
facilmente
è il risultato della combinazione di onde
contemporaneo sviluppo dei sistemi di
dirette e riflesse, che condizionano, con
acquisizione elettronici e delle tecniche
la loro modalità di sovrapposizione in
digitali, correlabili alla valutazione della
termini
sfasamento
qualità acustica di un ambiente, in
temporaneo ed energia, ovvero la qualità
relazione alla sua destinazione d’uso.
acustica dell’ambiente stesso. Soprattutto
Queste
a partire dalla seconda metà del secolo
acustici.
di
frequenza,
misurabili
fisiche,
grandezze
grazie
sono i
al
descrittori
approfonditi studi hanno permesso di
19
BREVI CENNI D’ACUSTICA
Campo acustico diretto e riflesso
Un campo acustico diretto è prodotto dal
l’ambiente.
L’onda
suono che si trasmette direttamente dalla
raggiungerà
il
sorgente al ricevitore e lo si studia
diretta,
essenzialmente per valutare la distanza
lunghezza del percorso che ha compiuto
massima
a
sorgente-ricevitore,
che
il
causa
cui
delle
sonora
ricettore
ritardo
dopo
l’onda
dipende
dalla
riflessioni.
Le
riflessioni
segnale sonoro in assenza di dispositivi
rafforzare il livello del suono diretto,
di
di
migliorando l’intelligibilità della parola e la
pressione sonora dell’onda diretta che
qualità della musica, oppure dannose. Il
raggiunge l’ascoltatore dipende da vari
primo caso si verifica quando il tempo di
fattori:potenza della sorgente, per una
ritardo dell’onda riflessa, rispetto a quella
voce umana si può assumere un livello di
diretta, e la differenza tra i rispettivi livelli
potenza di 75 dB per la voce maschile e
non
73 dB per la voce femminile, per un
contrario può verificarsi un eccessivo
fortissimo orchestrale invece, in livello è
prolungamento
di circa 100 dB; direttività della sorgente;
addirittura il fenomeno dell’eco: onda
rumore di fondo, il quale difficilmente sarà
diretta
contenibile sotto i 30-35 dB; distanza
percepite separatamente come due suoni
sorgente-ricevitore,
sorgente
distinti.
dell’onda
contenuto energetico del suono riflesso è
sonora è di 6 dB per ogni raddoppio della
almeno il 10% di quello del suono diretto
distanza; assorbimento acustico lungo la
ed il tempo di ritardo supera i 50
linea di propagazione. Tenendo conto di
millisecondi nel caso del parlato, ed i 75
questi
massima
millisecondi nel caso della musica. Oltre
accettabile tra sorgente e ricevitore si
alle prime riflessioni esistono anche le
aggira sui 25-30 metri per il parlato non
riflessioni successive che hanno la loro
amplificato e sui 45-50 metri per la
importanza nel determinare la qualità
musica. Un campo sonoro riverberante è
acustica della sala, esse danno luogo alla
prodotto
onde
cosiddetta coda sonora, vale a dire al
sonore sulle superfici che delimitano
prolungamento del suono diretto, alla sua
puntiforme
per
Il
livello
una
l’attenuazione
fattori,
dalle
la
distanza
riflessioni
delle
superano
ed
certi
della
onda
Questo
essere
prime
consente una corretta percezione del
elettroamplificazione.
possono
riflessa
valori;
coda
riflessa
avviene
utili
in
a
caso
sonora
o
vengono
quando
20
il
permanenza
nell’ambiente
dopo
troppo “secco”, ovvero la coda sonora
l’interruzione dell’emissione. Nel caso
non deve essere troppo corta.
delle sale per concerti è desiderabile un
Il decadimento sonoro in prossimità della
prolungamento
sonora
sorgente è controllato esclusivamente dal
senz’altro maggiore che per altre tipologie
suono diretto, mentre a distanze superiori
di auditori; il suono non deve essere
prevale il suono riflesso.
della
coda
Fig.65 – Distribuzione dei campi sonori diretti e riflessi.
Descrittori acustici
Mentre negli ambienti destinati all’ascolto
incentrati essenzialmente sui livelli di
della parola risulta abbastanza facile
pressione SPL (sound power level) e sul
definire
vuole
tempo di durata della riverberazione, ad
una
esempio EDT (early decay time), T30
lo
raggiungere,
scopo
che
che
si
consiste
in
accettabile comprensione della parola,
(reverberation
nel caso della musica la valutazione della
sono stati integrati con quelli basati sui
qualità acustica è in genere più difficile,
rapporti acustici che tengono conto dei
essendo basata su grandezze soggettive
successivi arrivi dell’onda sonora, ad
difficilmente
esempio
quantizzabili,
perché
più
per
time),
il
successivamente
parlato
l’indice
di
strettamente vincolate ad esigenze di
definizione D50, e per la musica l’indice
natura più squisitamente estetica.
di chiarezza C80. Questi ultimi possono
I primi indici di valutazione della qualità
essere
acustica percepita dal pubblico, sono
all’osservazione per cui le onde riflesse
essenzialmente
ricondotti
21
contribuiscono al campo sonoro utile
pendenza media di 30 dB (per un
quando arrivano all’ascoltatore con tempi
intervallo tra -5 e -35 dB) si ottiene,
di ritardo, rispetto all’onda diretta, inferiori
invece, il T30. E’ importante escludere i
ai 50 ms nel caso di ambienti destinati
primi 5 dB di decadimento dalla misura
alla parola, e 80 ms nel caso di musica.
del tempo di riverberazione per evitare
In
l’influenza del contributo diretto.
particolare
i
principali
indici
di
valutazione sono:
Tempo di Primo Decadimento (EDT), è il
Tempo di Riverberazione (RT), il primo
tempo corrispondente a un decremento di
descrittore fisico, che rappresenta un
10 dB della curva di decadimento del
parametro
qualità
livello di pressione sonora, quando il
acustica di una sala, è senza dubbio lo
suono viene interretto bruscamente o si
RT definito dal fisico statunitense Sabine
emette un segnale impulsivo. Questo
già alla fine dell’800 come, “il tempo
tempo
necessario affinché, dopo l’interruzione
interpolando i primi 10 dB del Tracciato
dell’emissione sonora da parte di una
livello-tempo con una retta. L’EDT si
sorgente, il livello di pressione sonora
dimostra un parametro particolarmente
nella sala diminuisse di 60 dB”. Il valore
sensibile al posizionamento del microfono
di questo parametro è in funzione del
rispetto alla distanza della sorgente.
volume della sala e dell’assorbimento
Infatti, diminuisce con l’allontanarsi del
totale delle superfici, e dal momento che
microfono dalla sorgente, diventando un
l’assorbimento dei materiali varia con la
parametro particolarmente significativo
frequenza,
nel confronto tra i diversi punti di uno
significativo
anche
della
il
tempo
di
di
riverberazione
si
ottiene
riverberazione va calcolato alle varie
stesso ambiente.
frequenze.
Definizione (D50), è un parametro che si
Tempo di Riverberazione iniziale (T20), è
ottiene dal rapporto tra l’energia che
il tempo che si ottiene estrapolando, dalla
arriva al punto di ricezione nei primi 50
curva
di
ms di emissione del suono, e l’energia
pressione sonora a -60 dB, la pendenza
dell’intero segnale, cioè sino alla fine del
media dei primi 20 dB (per un intervallo
suo decadimento. E’ espresso dalla
tra -5 e -25 dB). Estrapolando dalla
seguente formula:
stessa
di
decadimento
curva
di
del
livello
decadimento
una
22
Dove: D50 è calcolato in sec., p(t) è la
Chiarezza a 80 ms (C80), è un descrittore
pressione sonora intesa come risposta
ottenuto dal rapporto tra l’energia che
all’impulso emesso da una sorgente
giunge all’ascoltatore entro i primi 80 ms
omnidirezionale, t=0 è l’istante in cui il
di emissione del suono, (comprensiva di
suono diretto giunge nel punto ricevente.
energia diretta ed energia delle prime
I risultati sperimentali confermano che
riflessioni), e l’energia che perviene negli
l’energia
riflessioni,
istanti successive (ovvero l’energia delle
sommandosi a quella del suono diretto,
successive riflessioni). E’ un parametro
apporta
espresso dalla seguente formula:
delle
un
prime
contributo
positivo
alla
percezione nitida del parlato in una sala.
Dove: C80 è calcolato in dB, p(t) è la
decade relativamente veloce a breve
pressione sonora intesa come risposta
distanza dall’oratore, quindi, a partire
all’impulso emesso da una sorgente
dalla
omnidirezionale.
diventa più o meno costante essendo
Speech Trasmission Index (STI), è un
predominanti i riflessi sonori.
criterio che caratterizza l’intelligibilità del
Rapid
parlato. Lo STI è un indicatore che
(RASTI), il metodo RASTI ci permette di
prende in considerazione tutte le cause
effettuare misure obiettive delle qualità
possibili delle alterazioni dell’intelligibilità
dell’intelligibilità del parlato. La tecnica di
eccetto l’effetto non lineare. Lo STI ci
calcolo è simile a quella dello STI.
consente anche di misurare la distanza
I criteri STI e RASTI variano da 0 a 1. I
critica (dc) per la quale l’intelligibilità del
criteri dell’intelligibilità secondo il loro
parlato non è di qualità. In effetti essa
valore sono i seguenti:
distanza
Speech
QUALITA’
critica,
l’intelligibilità
Trasmission
Index
STI
RASTI
Pessima
< 0,2
< 0,32
Scadente
0,2 - 0,4
0,32 – 0,45
Discreta
0,4 – 0,6 0,45 – 0,60
Buona
0,6 – 0,8 0,60 – 0,75
Eccellente
> 0,8
> 0,75
23
Modello virtuale del teatro romano di Benevento
Partendo dal trattato di Vitruvio, e dalle
misura lungo la cavea distanziati tra loro.
regole in esso contenute per realizzare i
È stata poi posizionata la sorgente
teatri,
le
sonora nella cavea, ovvero una fonte
teatro
dodecaedrica dal suono omnidirezionale
romano di Benevento, così com’ era in
è stato immesso sul scena (fig.72 -
epoca
una
fig.73). L'altezza della sorgente sonora
ricostruzione virtuale al fine di valutare le
sulla scena è di 1,60 metri. Nella
caratteristiche acustiche di tale edificio. E'
simulazione virtuale viene individuato con
stato realizzato un modello di calcolo per
il punto rosso il punto in cui è stata
la
il
posizionata la sorgente sonora, mentre
programma per l'acustica architettonica
con il colore blu sono definiti i punti
"Odeon 10", mentre il modello geometrico
microfonici, simulando così l’ascolto in
è stato realizzato con l’ausilio di un
diverse posizioni (fig.74). I parametri
software
misure
acustici, valutati nella simulazione virtuale
geometriche effettuate in sito (fig.68-
del teatro romano di Benevento, sono
fig.69-fig.70-fig.71).
di
stati ISO 3382: RT, EDT, C80, D50 e
simulazione Odeon è stato applicato il
RASTI. Le posizioni di misura sono stati
valore dei coefficienti di assorbimento dei
scelti secondo due assi radiali della
materiali
delle
cavea, la prima linea è stata collocata
caratteristiche superficiali dei materiali
nella parte destra del teatro (visto dal
con cui era costruito il teatro: il materiali
pubblico), la seconda linea sulla linea
scelto per la scena è il Marble α = 0,1
centrale (fig.75). Per ogni direzione sono
(marmo) con un elevato coefficiente
stati scelti quattro punti di misura lungo la
riflettente per la cavea del teatro , e α =
cavea, (punto blu) ad una distanza
1,0
diversa dalla posizione sorgente sonora.
sono
caratteristiche
state
esaminate
acustiche
del
imperiale,
simulazione
ad
Cad
in
un
attraverso
al
computer
in
uso,
base
Nel
in
alto
con
a
software
funzione
coefficiente
di
assorbimento per le superfici di confine
Una
del modello (il teatro è stato chiuso da
omnidirezionale è stato immesso sul
una scatola, accorgimento per lo studio
scena . L'altezza della sorgente sonora
acustico di luoghi aperti).
sulla scena è di 1,60.
Per ogni
fonte
dodecaedrica
suono
direzione sono stati scelti quattro punti di
24
Fig. 66 - Render del modello virtuale della cavea del teatro ricostruito in epoca imperiale.
Fig. 67 - Render del modello virtuale della scena del teatro ricostruito in epoca imperiale.
25
Fig. 68 - Teatro romano allo stato attuale della cavea.
Fig. 69 - Teatro romano ricostruzione virtuale della cavea.
26
Fig. 70 - Teatro romano allo stato attuale della scena.
Fig. 71 - Teatro romano allo stato attuale della scena.
27
Fig. 72 - Fonte dodecaedrica posizionata nella scena.
Fig. 73 - Punti microfonici.
Fig.74 - Strumenti per lo studio acustico del teatro.
Fig.75 - Modello virtuale con il programma di simulazione “odeon”: punto sorgente e n.8 punti ricevitori.
Fig.75 - Modello virtuale con il programma di simulazione “odeon”: punto sorgente e n.8 punti ricevitori.
28
CONCLUSIONI
Nello studio dell’acustica del teatro, è
della
stato
considerato
riverberazione.
definito
come
il
anche
il
tempo
di
tempo
di
riverberazione e va calcolato alle diverse
parametro
è
frequenze. Le simulazioni ottenute con
necessario
l’impiego di software “Odeon” hanno
il
Questo
frequenza,
tempo
affinché, dopo l’interruzione dell’emissione
restituito
sonora da parte di una sorgente, il livello
medio di circa 2,0 secondi. Un valore
di pressione sonora nell’ambiente decada
comunque eccessivo qualora il teatro
almeno di 60 decibel (dB). Il valore di
fosse
questo parametro varia in funzione del
(secondo i criteri moderni negli sale per
volume nella sala e dell’assorbimento
conferenze per una comprensione del
totale
parlato il tempo di riverberazione è
delle
superfici.
Variando
l’assorbimento dei materiali al variare
un
tempo
utilizzato
solo
di
riverberazione
per
il
parlato
dell’ordine di 1,0 secondi).
29
Vitruvio trattato “de architectura” libro V, 3, 6-7
La voce è un respiro d’aria fluente,
se non sono interrotte da confini ristretti o
percepibile all’orecchio per contatto. Si
da un’ostruzione che impedisce a queste
muove in un numero infinito di giri
onde di raggiungere il loro obiettivo
circolari come
nell’assetto
le innumerevoli onde
dovuto.
Quando
sono
circolari che appaiono quando un sasso è
interrotte da ostruzioni, le prime onde,
lanciato in uno specchio d’ acqua calma e
fluendo
che si espandono senza fine dal centro
formazione di quelle che seguono.
all’indietro,
rompono
la
Fig. 76 - Analogia della propagazione del suono con la propagazione dell’acqua nello stagno.
“Allo stesso modo la voce esegue i suoi
Così, se non esistono ostruzioni che
movimenti
interrompono la prima onda, non si
in
cerchi
concentrici;
ma
mentre nel caso dell’acqua i cerchi si
rompono
muovono
una
successive, ma tutte raggiungono gli
superficie piana, la voce non solo si
orecchi degli spettatori, sia quelli che
muove
sono seduti più in basso sia quelli più in
orizzontalmente
orizzontalmente
ma
su
ascende
verticalmente per stadi regolari […]
la
seconda
onda
e
alto, senza eco.”
30
le
Correzioni acustiche nell’antichità
A tal fine vengono individuate alcune
sonore. In seguito a questa interazione,
correzioni acustiche che Vitruvio riferisce
l’energia viene rinviata e prosegue il suo
nel De Architectura
percorso interagendo nuovamente con
ovvero che la
sezione della cavea di un teatro doveva
l’ambiente
e
ripetendo
il
fenomeno
essere fatta in modo tale che tutti gli
fintanto che sia i confini, sia l’aria in esso
spigoli dei gradoni potessero essere
contenuta, non fanno decadere l’energia
collegati da un filo teso, oppure che
stessa.
avesse un profilo sferico come le onde
Figura 72. Particolare per la correzione acustica.
31
Geometria del teatro romano
si
vertici superiori definiscono le scale della
componevano di quattro triangoli o tre
cavea che racchiudono i cunei in cui sono
quadrati inscritti in una circonferenza che
suddivisi i gradoni. Quando si arriva al
danno origine a dodici vertici da cui si
diazoma, le scale ed i cunei da esse
traevano le scale della cavea, i margini
formate
dell’orchestra,
dell’ampliarsi della cavea.
La
geometria
dei
il
teatri
romani
palcoscenico
e
gli
accessi pertinenti l’edificio scenico. I
si
raddoppiano
a
causa
Rif. Vitruvio, de Architectura.
Fig.63 – Piante e costruzione geometrica del teatro romano tratte dal De Architectura di Vitruvio.
32
Applicazione degli armonici “echeia”
Di seguito sono riportate le caratteristiche
nei teatri di grandi dimensioni. Knudsen
acustiche del teatro con l’inserimento
riporta
degli armonici “echeia”, secondo quanto
corrisponde all’accezione della parola
riportato dall’architetto romano Marco
moderna
Vitruvio Pollione, vissuto nel I secolo a.C.,
Aristosseno di Taranto (364-304 a.C.),
nel trattato il “De Architectura” (libro V, 3,
allievo di Aristotele ed autore del più
6-7). Laddove si presentavano problemi
antico “Trattato dell’armonia” pervenuto ai
di acustica, i greci ed i romani costruivano
posteri in buono stato, riporta che queste
celle acustiche al di sotto dei gradoni in
risonanze erano ottenute distribuendo
modo da porvi dei vasi bronzei “echeia”,
con regolarità un grande numero di vasi
ossia dei risuonatori che “accordavano” il
di bronzo con la funzione di risonatori
suono emesso sul palcoscenico con
acustici in tutto il teatro. Nei teatri più
quello riflesso dalla cavea, riducendo così
grandi erano collocati in tre ranghi
il riverbero (fig.80) . Studiando le teorie
orizzontali, di 12 risonatori ciascuno,
del suono di Aristotele e Aristosseno,
equispaziati lungo la direzione verticale.
Vitruvio
Essi
riprese
il
diagramma
di
che
la
parola
risonanze.
erano
accordati
“armonici“
Citando
con
anche
cura
per
quest’ultimo per la collocazione delle
rispondere a particolari note secondo i
celle acustiche. Questa teoria, secondo
sistemi musicali. L’energia sonora re-
Vitruvio, si basava sulla scala musicale
irradiata in poche decine di millisecondi
pitagorica e prevedeva la collocazione di
dopo l’istante di eccitazione per via aerea
13 celle, ognuna in grado di amplificare
poteva enfatizzare componenti spettrali
una determinata nota (fig.82). Vitruvio nel
particolari della voce e degli strumenti
De Architectura ha descritto anche i
musicali. Un gruppo era accordato per
principi elementari su come i teatri
l’enarmonico, un altro per il cromatico ed
dovessero
Sempre
il terzo per il sistema diatonico, le tre
secondo Vitruvio, i Greci dell’antichità
classi principali di modi usati nella Grecia
essere
riconoscevano
costruiti.
l’insufficienza
della
antica.
potenza acustica della voce degli attori
33
Fig.80 - Vasi bronzei “echeia”, Vitruvio.
34
Fig.81 - Posizione dei vasi risonanti nella cavea del teatro romano
Fig.82 - Risuonatori secondo Aristosseno.
Fig.83 - Disposizione degli armonici, “echeia” nella scena.
35
Modi musicali e vasi risonanti
Negli anni ‘50 P.V. Bruel, studioso di
frequenze fondamentali a cui potevano
acustica, seguendo la teoria di Vitruvio
essere presumibilmente accordati, sulla
ipotizzò un numero di vasi di bronzo con
forma
la
risuonanti. Questo studio, però, non ha
funzione
di
risonatori.
L’
ipotesi
riportata da P.V. Bruel è stata basata
e
sulle
dimensioni
dei
dato delle risposte certe.
sulla distribuzione dei risonatori, sulle
Fig.84 - Vasi bronzei, P.V. Bruel anni 50.
36
vasi
SIMULAZIONE AL COMPUTER CON EFFETTO RISUONATORI
Di seguito viene riportato lo studio del
di assorbimento dei materiali in uso, in
teatro
con
funzione delle caratteristiche superficiali
“risuonatori”
dei materiali di cui era costruito il teatro: il
simulato con Odeon" 10, software per
materiale scelto per la scena è il Marble α
l’acustica. Simuliamo l’effetto risuonatori
=
modificando
di
coefficiente riflettente per la cavea del
assorbimento in 39 punti specifici, situati
teatro , e α = 1,0 ad un alto coefficiente di
nelle alzate dei gradini. Le caratteristiche
assorbimento sia per le superfici che
delle proprietà acustiche della scena,
simulano la celle dei vasi risuonatori
dell'orchestra e della cavea nella zona
“echeia”, che per le superfici di confine
alta “summa cavea” non sono state
del modello (il teatro è stato chiuso da
cambiate rispetto al modello precedente.
una scatola, accorgimento per lo studio
È stato applicato il valore dei coefficienti
acustico di luoghi aperti).
romano
l’applicazione
di
Benevento
dell'effetto
il
coefficiente
0,1
(marmo)
con
un
elevato
Fig.85 - Disposizione degli armonici, “echeia” nella scena.
37
Parametri acustici.
Nel grafico sono stati analizzati i risultati
teatro.
del
risuonatori viene rappresentato con la
modello
l’applicazione
virtuale
degli
con
armonici
e
senza
“echeia”
disposti in diversi punti nella cavea del
linea
Il
blu,
calcolo
quello
numerico
con
senza
i
l’inserimento
dell’effetto risuonatori con linea rossa.
38
CONCLUSIONI
Dall’analisi
dei
risultati
e
della
rappresentazione grafica dell’andamento
dei tempi di riverberazione sia con
gradinate rigide, sia con l’inserimento di
materiale assorbente e dalla simulazione
dei risuonatori si evince cha la presenza
di questi comporta una riduzione del
tempo di riverbero e quindi un
miglioramento
delle
caratteristiche
acustiche del teatro, confermando così la
teoria dell’architetto romano Marco
Vitruvio Pollione.
39
BIBLIOGRAFIA
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G i no I a nn ac e, L u i g i M af f ei , Fr a nc es c o A le tt a . T h e Ac ous t ic s of Anc i en t T h ea tr es
Co nf er e nc e Pa tr as , S e pt em ber 1 8 - 21 , 2 01 1
L A S CO P ERT A D E L T E AT RO A NT ICO : IL T E AT RO RO M ANO D I B EN E V E NT O .
Dis c o v er in g t he anc i e nt t h ea tr e : t he R om an T hea tr e of Be n e ve n to . G i n o I an n ac e , L ui g i
Maf f e i, Mas s im i l ia n o Mas u l l o.
L ’A CU ST I C A D EG L I A UD IT O RI: ART E, S CI E NZ A O MIT O ? I T E MP I D EI T E AT RI G R E CI
E RO M AN I. C ar m in e I an n i el l o.
40
BIOGRAFIA
Clementina Saccomanno.
Laureata in
e co-relatore prof. ing. Fabio Sicurella.
architettura presso la seconda Università
Nel
di
tesi
tematiche riguardanti lo studio acustico di
Applicata
teatri secondo Vitruvio, e anfiteatri romani
all’architettura presso il Dipartimento di
con particolare attenzione rivolta al teatro
Architettura, con il prof. ing Gino Iannace
ed anfiteatro romano di Benevento.
Napoli,
sperimentale
ha
in
conseguito
Acustica
la
lavoro
di
tesi
ha
approfondito
41
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