INDICE IL TEATRO ROMANO - L’EDIFICIO L’ABBANDONO I TELAMONI LA RICOSTRUZIONE LE MASCHERE UN GIORNO A TEATRO L’ACUSTICA TEATRALE BREVI CENNI D’ ACUSTICA MODELLO VIRTUALE DEL TEATRO ROMANO DI BENEVENTO IL TEATRO SECONDO VITRUVIO - VITRUVIO TRATTATO “DE ARCHITECTURA” LIBRO V,3,6-7 APPICAZIONE DEGLI ARMONICI “ECHEIA” MODI MUSICALI E VASI RISONANTI SIMULAZIONE AL COMPUTER CON EFFETTO RISUONATORI CONCLUSIONI BIBLOGRAFIA BIOGRAFIA 2 INTRODUZIONE Luogo da spettacolo I teatri, costruiti nel periodo ellenistico e interno dei teatri. Gli architetti romani durante l’espansione dell’impero romano, appresero che le caratteristiche acustiche sono tra i più preziosi e spettacolari di esempi di bene artistico architettonico dei influenzate paesi dall’angolazione, dalla pendenza e dalla mediterranei. Questi edifici, questi luoghi dai fortemente materiali costruttivi, maestosi ed affascinanti, nascondono disposizione ancora molti segreti, non solo dal punto dall’altezza del palcoscenico. Per molto di vista architettonico, ma anche per gli tempo, in tempi moderni, si è pensato che spettacoli che si svolgevano al loro il tono di voce degli attori fosse dovuto interno. Molti studiosi, antichi e moderni, alle maschere che indossavano, ma esse si sono interessati al fenomeno della non propagazione del suono all’interno di essi amplificare la voce, in quanto davano e la scienza è l’acustica. Si è scoperto, solo espressione al viso e servivano a far che la lunga esperienza dei costruttori e capire, anche a quegli spettatori che dei fa, erano seduti nella cavea nei posti più permetteva di sperimentare tecniche e distanti dalla scena, il personaggio che in sistemi quel progettisti di efficaci, duemila affinché il anni pubblico delle erano avevano momento gradinate, alcuna veniva nonché capacità di rappresentato. riuscisse a comprendere perfettamente i Partendo dal trattato di Vitruvio, e dalle dialoghi, regole in esso contenute per realizzare i le voci e anche proveniente dallo spazio le situato grida sul teatri, sono state esaminate acustiche del le palcoscenico. Il più antico trattato di cui caratteristiche abbiamo conoscenza è il De Architectura romano di Benevento, così com’ era in di Vitruvio, scritto nel I secolo a.C. dove epoca vengono enunciate le regole da seguire ricostruzione virtuale al fine di valutare le per ottenere una buona acustica all' caratteristiche acustiche di tale edificio. imperiale, teatro attraverso una 3 UN GIORNO A TEATRO dell'età di grandi masse, l'attesa dello spettacolo imperiale, recarsi a teatro di mattina, era animata da un certo viavai di sedersi era faccendieri: c'erano i venditori d'acqua, un'esperienza festosa. Accanto a migliaia come afferma Frontino, e quelli di cuscini. di agli C'è da immaginarsi come solo il mormorio spettacoli delle pantomime musicali offerti di migliaia di persone, che in realtà per lo nel grandioso scenario architettonico dei più teatri di pietra. L'accesso era gratuito per chiacchieravano tutti - liberi e schiavi, uomini e donne, trasformasse ben presto in un baccano vecchi e bambini, ma era necessario un infernale. Poiché gli spettacoli avevano permesso d'accesso, la tessera lusoria, luogo da aprile a ottobre, di solito il sole che in genere era una tavoletta d'osso e picchiava forte nell'imbuto della cavea serviva per controllare il numero degli producendo così un forte odore di sudore. spettatori, e dirigerli verso il settore loro Ma i romani avevano provveduto anche a assegnato. Agli schiavi invece non si questo: rifiutava pioggerelle Per un altri cittadino nella cavea spettatori mai romano assolata assistevano l'accesso. Nonostante si chiamavano ad abbiamo artificiali gridando alta infatti voce, notizia sparsiones e si di con l'abbondanza di spazio in teatri costruiti acqua di rose o zafferano - famosa per migliaia di spettatori, la concezione di l'acqua di croco della Cilicia - che una società ben ordinata, persino nei suoi servivano a profumare l'aria, per rendere divertimenti, fu adottata dai Romani la più sopportabile la calura del giorno agli legge che assegnava i posti in base spettatori accaldati e mitigare gli odori all'ordine sociale e dunque al censo degli acri della folla assiepata. Per riparare il spettatori: i comodi sedili con cuscini di pubblico dal sole e dalla calura fu prima fila nell'orchestra e nella cavea introdotto, proprio in epoca imperiale, erano riservati ai senatori, mentre le l'uso di un tendone velarium che veniva retrostanti quattordici file delle gradinate steso su tutta la cavea (fig.61). Lucrezio erano per i cavalieri. Seguivano quindi i nel “de rerum natura”, così descrive i posti per il pubblico popolare e in cima, velari: generalmente fanno questo i velari più in alto e perciò più lontano dalla gialli e rossi e color di ruggine, quando, scena, si trovavano i posti destinati alle tesi su grandi teatri, oscillano e fluttuano, donne, agli schiavi e ai bambini. Al di là spiegati ovunque tra pali e travi:ivi infatti dell'ovvia confusione dovuta all'affluenza colorano sotto di sé il pubblico delle 4 gradinate e tutto lo sfoggio della scena ‹e pareti del teatro, tanto più ciò che è la splendida folla dei senatori, e li dentro, soffuso di grazia, ride tutto nella costringono a fluttuare nei loro colori. E raccolta luce del giorno. quanto più sono chiuse, tutt'intorno, le Fig.61 – Sistema di montaggio del Velarium. 5 LE MASCHERE Il significato profondo del travestimento e servissero anche per amplificare la voce delle maschere coincide con l’idea stessa degli attori, affinché potesse giungere del teatro. Attore e spettatore vivevano distintamente agli spettatori, anche se l’evento teatrale come una esperienza moderne esperienze in tal senso hanno divertente maschere, dato esito negativo. In latino la maschera coprivano il viso ed erano in legno di scena viene detta “persona”: il termine, leggero, sughero, stucco, tela, o pelle o che sembra derivare dall’etrusco, indica altro materiale modellabile, e quindi anche l’attore o la parte rappresentata deperibile, ciò spiega il motivo per cui sulla scena personam sustinere significa nessuna maschere ci è pervenuta. Esse “sostenere una parte”, ma anche il erano numerose e caratterizzavano in carattere e la personalità, significato modo stabile le tipologie dei personaggi, certamente più vicino all’uso attuale della permettendo così al pubblico un facile ed parola. Questa ambiguità del termine immediato tipo rappresenta bene il valore che in genere rappresentato (fig.53). Aulo Gellio, così viene attribuito alla maschere, cioè il descrive l’attore con maschera: “Il capo e potere di trasformare in un altro chi la la bocca, ricoperti in ogni parte dalla indossa. Le maschere rendevano anche maschera e aperta solo in un’unica via di più verosimili le parti femminili, che erano emissione della voce, poiché emettono la interpretate solo da uomini. Il loro aspetto voce non vagante qua e là, né diffusa, ma è noto dalle riproduzioni in marmo, dai raccolta e concentrata in un’unica uscita, rilievi (fig.55), dalle pitture, dai mosaici e fanno dei suoni più chiari e sonori” dalle descrizioni del drammaturgiche. e allegra. Le riconoscimento del (fig.54). Si è pensato che le maschere Fig.53 - Ricostruzione di maschere fittili trovate nella necropoli di Lipari. 6 Fig.54 - Ricostruzione di maschere teatrali. Fig.55 - Bassorilievo rappresentante una maschera teatrale su sarcofago conservato nel Museo del Sannio. 7 IL TEATRO ROMANO DI BENEVENTO L’EDIFICIO L’ edificio teatrale di epoca imperiale costruiti in proporzione al numero delle sorge nella zona occidentale della città persone che ne facevano uso. Anche i antica di Benevento, in prossimità del teatri quindi, costruiti in epoca imperiale, cardo massimo, corrispondente all’attuale erano posti all’interno delle città. La via Carlo Torre. Una volta, questa strada costruzione si chiamava via dei Macelli Vecchi perché Benevento iniziò al tempo dell’imperatore lì era collocato il mercato con portici e Adriano. Venne realizzato tra la fine del I di e gli inizi del II secolo d.C. e terminato romano. In quel luogo, ancora oggi sul finire del II secolo d.C.. Abbellito ed troviamo grandioso ingrandito da Caracalla all’inizio del III complesso termale adiacente all’arco del secolo d. C. poteva contenere oltre Sacramento, infatti le terme romane 10.000 spettatori. sito i resti di un del teatrale foro botteghe all’ingresso dell’edificio facevano parte della vita quotidiana di ogni cittadino. Negli edifici termali, che erano di uso pubblico, i bagni venivano Fig.40.a - Particolare gradinate cavea del teatro. Fig.40.b - Vista esterna delle arcate del teatro romano. 8 Fig.42 - Vista interna della summa cavea del teatro romano. porte essere il Toscano, al di sopra di esso monumentali, una centrale e due laterali, esistevano gli altri due ordini, ionico e con delle nicchie semicircolari in cui corinzio come nei teatro di Pompeo e di erano alloggiate le statue. Su di essa si Marcello. Il raggio della cavea è di circa svolgevano le rappresentazioni teatrali, 40 metri, l’ orchestra ha un di raggio di l’orchestra ospitava i senatori e gli circa 10 metri e l’ ampia scena è lunga 44 equestri, la cavea gli spettatori che si metri e larga 3.5 metri (fig.41). Le disponevano sulle gradinate dal basso gradinate erano rivestite interamente in verso l’alto, secondo la classe sociale di marmo bianco, mentre la scena era appartenenza. La plebe, le donne e gli decorata da stucchi. Ancora oggi sono schiavi infine occupavano la parte più alta presenti i resti di tali decorazione sul lato della cavea, lontano dalla scena. Il teatro destro della scena dove erano situati i era composto da 25 arcate disposte su camerini per gli attori. La ima cavea è tre livelli e un’ampia cavea a pianta poggiata su due ambulacri semicircolari, i semicircolare, sormontata dai tre ordini quali comunicano tra di loro per mezzo di sovrapposti. L’ordine inferiore doveva corridoi che si alternano con scale che La scena presentava tre 9 conducono alla parte superiore. Il teatro aveva una “summa cavea” , parzialmente visibile (fig.42). oggi Fig.41 - Vista interna del teatro. Alcune maschere del teatro sono state, mascheroni nella costruzione delle mura nel corso degli anni, reimpiegate nella (fig.55 – fig.56), un altro nella costruzione costruzione di edifici in diversi punti della del campanile del Duomo (fig.57), ed un città. Questi elementi teatrali erano di altro ancora apposto come capitello sulla decorazione marmorea della scena. In colonna di piazza Piano di Corte (fig.58). particolare, nel centro storico in via Infine altri mascheroni sono stati disposti Salvatore Rampone troviamo infatti due a terra, all’interno del teatro (figg.59-60). 10 Fig.55 Maschera n.1 in via Salvatore Rampone, centro storico. Fig.56 Maschera n.2 Fig.57 – Maschera inserita nella costruzione del campanile del Duomo Fig.58 - Maschera teatrale reimpiegata in piazza Piano di Corte Fig.59-60 – Maschere teatrali all'interno del teatro romano 11 L’ABBANDONO Il teatro subì il rovinoso terremoto del fig.47). Nelle cripte della Chiesa sono 375, e con l’avvento del cristianesimo, fu state definitivamente abbandonato; pavimentazione della parodos, due muri successivamente alluvioni e saccheggi ne ortogonali: uno allineato con una fronte comportarono la parziale distruzione. I della parados, l’altro in corrispondenza resti del teatro divennero, nel corso dei del muro anulare dell’ima cavea del secoli, insediamento di umili abitazioni teatro. La tecnica muraria, in opera quasi (fig.43 – fig.44). La Fig. 45, mostra il reticolata, fa pensare ad un impianto particolare del catasto Gregoriano 1823 teatrale ca. della città di Benevento in cui è dell’Imperatore Adriano. Nella Fig. 48 e visibile la forma semicircolare della pianta la fig. 49 sono raffigurati due dipinti del del teatro, con l’indicazione delle sagome XVIII sec., si nota come fossero rimaste della chiesa e degli edifici che oc- solo poche arcate esterne del teatro, cupavano la cavea. Nel XVIII sec. sul lato mentre destro della cavea fu costruita la chiesa stato completamente coperto di terra a della “Madonna della Verità” utilizzata seguito delle esondazioni dei vicini fiumi ancora oggi per funzioni sacre (fig.46- Sabato e Calore. rinvenute, originario al di sotto anteriore della all’età il primo livello della cavea era Fig.43 - Foto del teatro romano nel 1906 12 Fig.44 – Particolare del teatro romano, Topografia della Città di Benevento, Casselli 1781. Fig.45 – Particolare del teatro romano, Mappa Pontificia del Mazzarini, 1823. Fig. 46 - Vista aerea Teatro Romano. 13 Fig. 47 – Pianta Teatro Romano. Fig. 48 – Resti del teatro scambiato per l' anfiteatro, Pierre Jacques Gaultier, XVIII sec. 14 Fig. 49 – Dipinto dei resti del teatro romano Antonio Jolì XVIII sec. conservato nella Reggia di Caserta. 15 LA RICOSTRUZIONE Il teatro che oggi ammiriamo è frutto di secondo la costruzione vitruviana (fig.51). un’opera di scavo e ricostruzione durata Nella circa Meomartini cinquanta anni, nel periodo ricostruzione le in pianta parti del bianche compreso tra la fine dell’ottocento e i rappresentavano le vie del tempo; le parti primi decenni del novecento. I primi leggermente ombrate rappresentavano le sondaggi furono eseguiti nel 1889 dall’ moderne costruzioni soprapposte alle architetto da Almerigo Meomartini, che antiche riuscì a disegnare la pianta dei resti rappresentavano le costruzioni proprie nascosti sotto le sovrastrutture moderne, del teatro antico. e le parti quasi in nero Fig.51 – Pianta del teatro disegnata da A. Meomartini 1889. Vitruvio consigliava anche di situare un mezzogiorno in poi. I lavori di scavo portico alla sommità della cavea, così da iniziarono nel 1923, ma fu nel 1934 che impedire la dispersione delle onde sonore avvenne la grande svolta ad opera del che venivano emesse dalla scena. Anche prof. Alfredo Zazo che, sostenuto da l’orientamento e la convessità del teatro Mussolini, fece demolire le case fatiscenti erano proprio quelli consigliati, in modo per avviare la ricostruzione del teatro, da non recare fastidio agli spettatori da completata nel 1950, così come appare 16 allo stato attuale (fig.52.a). Le gradinate della “ima cavea” attualmente sono rivestite in mattoni di terracotta. Della “summa cavea”, non accessibile al pubblico, rimangono solo parte delle arcate. Fig.52. - Ricostruzione del teatro, completata nel 1950. 17 ACUSTICA TEATRALE L’acustica teatrale del mondo antico Le informazioni relative alle conoscenze arresta in quanto blocca sul fondo la dei costruttori dell’antichità in materia salita acustica sono piuttosto scarse; il più circumsonanti sono quelli nei quali la importante a noi pervenuto, è il De voce si espande in tutto l’intorno e poi è Architectura dell’architetto romano Marco forzata verso il centro dove si dissolve. La Vitruvio Pollione (75 - 25 a.C.) suoi sua fine non si ode ma si estingue lì in suono successivo. I sulla suoni di significato indistinto. I risonanti proporzione, la simmetria, l’equilibrio e sono quelli in cui viene in contatto con l’armonia, la qualche sostanza solida e si riavvolge, bellezza, la solidità e la sicurezza di una producendo così un’eco e rendendo il suo costruzione. Vitruvio nel suo testo, a suono finale doppio. I consonanti sono proposito della realizzazione dei teatri quelli in cui esso è supportato da sotto, riporta anche osservazioni riguardanti gli aumenta nel procedere verso l’alto e aspetti acustici: “Si deve avere cura raggiunge le orecchie in parole distinte e particolare affinché il sito non sia sordo di tono chiaro. Pertanto, se il sito è scelto ma sia un luogo in cui la voce può con viaggiare con la massima chiarezza. Ciò l’effetto della voce sarà perfettamente può essere conseguito, se si sceglie un idoneo per gli scopi di un teatro”. sito dove non esistono elementi che Queste definizioni e raccomandazioni di generano eco.” Vitruvio sono, secondo W.C. Sabine: Vitruvio distingue inoltre i luoghi per la “un’analisi loro dissonanti dell’acustica dei teatri […] comprensibili (catecuntes), circumsonanti(periecuntes), nei termini della nomenclatura moderna, risonanti sostituendo principi basati del dell’architettura requisiti acustica in: necessari luoghi (antecuntes) Sono consonanti dissonati cura, con questa ammirevole la parola precauzione, del problema interferenza a quei dissonanza, la parola riverberazione a luoghi in cui il primo suono emesso, che è circumsonanza ed eco a risonanza”. La portato in alto, impatta contro corpi solidi parola consonanza, nel senso usato da in alto e, essendo rinviato indietro, si Vitruvio, corrisponde invece al concetto (sunecuntes). “ e per 18 attuale che la sovrapposizione del suono evento unico di intensità maggiore di diretto con la riflessione, non produce quella del solo suono diretto. confusione ma è percepito come un Fig.62 – Ipotesi ricostruttiva di un edificio teatrale di età imperiale. L’acustica teatrale moderna Il suono generato all’interno di un definire alcune grandezze ambiente produce un campo acustico che facilmente è il risultato della combinazione di onde contemporaneo sviluppo dei sistemi di dirette e riflesse, che condizionano, con acquisizione elettronici e delle tecniche la loro modalità di sovrapposizione in digitali, correlabili alla valutazione della termini sfasamento qualità acustica di un ambiente, in temporaneo ed energia, ovvero la qualità relazione alla sua destinazione d’uso. acustica dell’ambiente stesso. Soprattutto Queste a partire dalla seconda metà del secolo acustici. di frequenza, misurabili fisiche, grandezze grazie sono i al descrittori approfonditi studi hanno permesso di 19 BREVI CENNI D’ACUSTICA Campo acustico diretto e riflesso Un campo acustico diretto è prodotto dal l’ambiente. L’onda suono che si trasmette direttamente dalla raggiungerà il sorgente al ricevitore e lo si studia diretta, essenzialmente per valutare la distanza lunghezza del percorso che ha compiuto massima a sorgente-ricevitore, che il causa cui delle sonora ricettore ritardo dopo l’onda dipende dalla riflessioni. Le riflessioni segnale sonoro in assenza di dispositivi rafforzare il livello del suono diretto, di di migliorando l’intelligibilità della parola e la pressione sonora dell’onda diretta che qualità della musica, oppure dannose. Il raggiunge l’ascoltatore dipende da vari primo caso si verifica quando il tempo di fattori:potenza della sorgente, per una ritardo dell’onda riflessa, rispetto a quella voce umana si può assumere un livello di diretta, e la differenza tra i rispettivi livelli potenza di 75 dB per la voce maschile e non 73 dB per la voce femminile, per un contrario può verificarsi un eccessivo fortissimo orchestrale invece, in livello è prolungamento di circa 100 dB; direttività della sorgente; addirittura il fenomeno dell’eco: onda rumore di fondo, il quale difficilmente sarà diretta contenibile sotto i 30-35 dB; distanza percepite separatamente come due suoni sorgente-ricevitore, sorgente distinti. dell’onda contenuto energetico del suono riflesso è sonora è di 6 dB per ogni raddoppio della almeno il 10% di quello del suono diretto distanza; assorbimento acustico lungo la ed il tempo di ritardo supera i 50 linea di propagazione. Tenendo conto di millisecondi nel caso del parlato, ed i 75 questi massima millisecondi nel caso della musica. Oltre accettabile tra sorgente e ricevitore si alle prime riflessioni esistono anche le aggira sui 25-30 metri per il parlato non riflessioni successive che hanno la loro amplificato e sui 45-50 metri per la importanza nel determinare la qualità musica. Un campo sonoro riverberante è acustica della sala, esse danno luogo alla prodotto onde cosiddetta coda sonora, vale a dire al sonore sulle superfici che delimitano prolungamento del suono diretto, alla sua puntiforme per Il livello una l’attenuazione fattori, dalle la distanza riflessioni delle superano ed certi della onda Questo essere prime consente una corretta percezione del elettroamplificazione. possono riflessa valori; coda riflessa avviene utili in a caso sonora o vengono quando 20 il permanenza nell’ambiente dopo troppo “secco”, ovvero la coda sonora l’interruzione dell’emissione. Nel caso non deve essere troppo corta. delle sale per concerti è desiderabile un Il decadimento sonoro in prossimità della prolungamento sonora sorgente è controllato esclusivamente dal senz’altro maggiore che per altre tipologie suono diretto, mentre a distanze superiori di auditori; il suono non deve essere prevale il suono riflesso. della coda Fig.65 – Distribuzione dei campi sonori diretti e riflessi. Descrittori acustici Mentre negli ambienti destinati all’ascolto incentrati essenzialmente sui livelli di della parola risulta abbastanza facile pressione SPL (sound power level) e sul definire vuole tempo di durata della riverberazione, ad una esempio EDT (early decay time), T30 lo raggiungere, scopo che che si consiste in accettabile comprensione della parola, (reverberation nel caso della musica la valutazione della sono stati integrati con quelli basati sui qualità acustica è in genere più difficile, rapporti acustici che tengono conto dei essendo basata su grandezze soggettive successivi arrivi dell’onda sonora, ad difficilmente esempio quantizzabili, perché più per time), il successivamente parlato l’indice di strettamente vincolate ad esigenze di definizione D50, e per la musica l’indice natura più squisitamente estetica. di chiarezza C80. Questi ultimi possono I primi indici di valutazione della qualità essere acustica percepita dal pubblico, sono all’osservazione per cui le onde riflesse essenzialmente ricondotti 21 contribuiscono al campo sonoro utile pendenza media di 30 dB (per un quando arrivano all’ascoltatore con tempi intervallo tra -5 e -35 dB) si ottiene, di ritardo, rispetto all’onda diretta, inferiori invece, il T30. E’ importante escludere i ai 50 ms nel caso di ambienti destinati primi 5 dB di decadimento dalla misura alla parola, e 80 ms nel caso di musica. del tempo di riverberazione per evitare In l’influenza del contributo diretto. particolare i principali indici di valutazione sono: Tempo di Primo Decadimento (EDT), è il Tempo di Riverberazione (RT), il primo tempo corrispondente a un decremento di descrittore fisico, che rappresenta un 10 dB della curva di decadimento del parametro qualità livello di pressione sonora, quando il acustica di una sala, è senza dubbio lo suono viene interretto bruscamente o si RT definito dal fisico statunitense Sabine emette un segnale impulsivo. Questo già alla fine dell’800 come, “il tempo tempo necessario affinché, dopo l’interruzione interpolando i primi 10 dB del Tracciato dell’emissione sonora da parte di una livello-tempo con una retta. L’EDT si sorgente, il livello di pressione sonora dimostra un parametro particolarmente nella sala diminuisse di 60 dB”. Il valore sensibile al posizionamento del microfono di questo parametro è in funzione del rispetto alla distanza della sorgente. volume della sala e dell’assorbimento Infatti, diminuisce con l’allontanarsi del totale delle superfici, e dal momento che microfono dalla sorgente, diventando un l’assorbimento dei materiali varia con la parametro particolarmente significativo frequenza, nel confronto tra i diversi punti di uno significativo anche della il tempo di di riverberazione si ottiene riverberazione va calcolato alle varie stesso ambiente. frequenze. Definizione (D50), è un parametro che si Tempo di Riverberazione iniziale (T20), è ottiene dal rapporto tra l’energia che il tempo che si ottiene estrapolando, dalla arriva al punto di ricezione nei primi 50 curva di ms di emissione del suono, e l’energia pressione sonora a -60 dB, la pendenza dell’intero segnale, cioè sino alla fine del media dei primi 20 dB (per un intervallo suo decadimento. E’ espresso dalla tra -5 e -25 dB). Estrapolando dalla seguente formula: stessa di decadimento curva di del livello decadimento una 22 Dove: D50 è calcolato in sec., p(t) è la Chiarezza a 80 ms (C80), è un descrittore pressione sonora intesa come risposta ottenuto dal rapporto tra l’energia che all’impulso emesso da una sorgente giunge all’ascoltatore entro i primi 80 ms omnidirezionale, t=0 è l’istante in cui il di emissione del suono, (comprensiva di suono diretto giunge nel punto ricevente. energia diretta ed energia delle prime I risultati sperimentali confermano che riflessioni), e l’energia che perviene negli l’energia riflessioni, istanti successive (ovvero l’energia delle sommandosi a quella del suono diretto, successive riflessioni). E’ un parametro apporta espresso dalla seguente formula: delle un prime contributo positivo alla percezione nitida del parlato in una sala. Dove: C80 è calcolato in dB, p(t) è la decade relativamente veloce a breve pressione sonora intesa come risposta distanza dall’oratore, quindi, a partire all’impulso emesso da una sorgente dalla omnidirezionale. diventa più o meno costante essendo Speech Trasmission Index (STI), è un predominanti i riflessi sonori. criterio che caratterizza l’intelligibilità del Rapid parlato. Lo STI è un indicatore che (RASTI), il metodo RASTI ci permette di prende in considerazione tutte le cause effettuare misure obiettive delle qualità possibili delle alterazioni dell’intelligibilità dell’intelligibilità del parlato. La tecnica di eccetto l’effetto non lineare. Lo STI ci calcolo è simile a quella dello STI. consente anche di misurare la distanza I criteri STI e RASTI variano da 0 a 1. I critica (dc) per la quale l’intelligibilità del criteri dell’intelligibilità secondo il loro parlato non è di qualità. In effetti essa valore sono i seguenti: distanza Speech QUALITA’ critica, l’intelligibilità Trasmission Index STI RASTI Pessima < 0,2 < 0,32 Scadente 0,2 - 0,4 0,32 – 0,45 Discreta 0,4 – 0,6 0,45 – 0,60 Buona 0,6 – 0,8 0,60 – 0,75 Eccellente > 0,8 > 0,75 23 Modello virtuale del teatro romano di Benevento Partendo dal trattato di Vitruvio, e dalle misura lungo la cavea distanziati tra loro. regole in esso contenute per realizzare i È stata poi posizionata la sorgente teatri, le sonora nella cavea, ovvero una fonte teatro dodecaedrica dal suono omnidirezionale romano di Benevento, così com’ era in è stato immesso sul scena (fig.72 - epoca una fig.73). L'altezza della sorgente sonora ricostruzione virtuale al fine di valutare le sulla scena è di 1,60 metri. Nella caratteristiche acustiche di tale edificio. E' simulazione virtuale viene individuato con stato realizzato un modello di calcolo per il punto rosso il punto in cui è stata la il posizionata la sorgente sonora, mentre programma per l'acustica architettonica con il colore blu sono definiti i punti "Odeon 10", mentre il modello geometrico microfonici, simulando così l’ascolto in è stato realizzato con l’ausilio di un diverse posizioni (fig.74). I parametri software misure acustici, valutati nella simulazione virtuale geometriche effettuate in sito (fig.68- del teatro romano di Benevento, sono fig.69-fig.70-fig.71). di stati ISO 3382: RT, EDT, C80, D50 e simulazione Odeon è stato applicato il RASTI. Le posizioni di misura sono stati valore dei coefficienti di assorbimento dei scelti secondo due assi radiali della materiali delle cavea, la prima linea è stata collocata caratteristiche superficiali dei materiali nella parte destra del teatro (visto dal con cui era costruito il teatro: il materiali pubblico), la seconda linea sulla linea scelto per la scena è il Marble α = 0,1 centrale (fig.75). Per ogni direzione sono (marmo) con un elevato coefficiente stati scelti quattro punti di misura lungo la riflettente per la cavea del teatro , e α = cavea, (punto blu) ad una distanza 1,0 diversa dalla posizione sorgente sonora. sono caratteristiche state esaminate acustiche del imperiale, simulazione ad Cad in un attraverso al computer in uso, base Nel in alto con a software funzione coefficiente di assorbimento per le superfici di confine Una del modello (il teatro è stato chiuso da omnidirezionale è stato immesso sul una scatola, accorgimento per lo studio scena . L'altezza della sorgente sonora acustico di luoghi aperti). sulla scena è di 1,60. Per ogni fonte dodecaedrica suono direzione sono stati scelti quattro punti di 24 Fig. 66 - Render del modello virtuale della cavea del teatro ricostruito in epoca imperiale. Fig. 67 - Render del modello virtuale della scena del teatro ricostruito in epoca imperiale. 25 Fig. 68 - Teatro romano allo stato attuale della cavea. Fig. 69 - Teatro romano ricostruzione virtuale della cavea. 26 Fig. 70 - Teatro romano allo stato attuale della scena. Fig. 71 - Teatro romano allo stato attuale della scena. 27 Fig. 72 - Fonte dodecaedrica posizionata nella scena. Fig. 73 - Punti microfonici. Fig.74 - Strumenti per lo studio acustico del teatro. Fig.75 - Modello virtuale con il programma di simulazione “odeon”: punto sorgente e n.8 punti ricevitori. Fig.75 - Modello virtuale con il programma di simulazione “odeon”: punto sorgente e n.8 punti ricevitori. 28 CONCLUSIONI Nello studio dell’acustica del teatro, è della stato considerato riverberazione. definito come il anche il tempo di tempo di riverberazione e va calcolato alle diverse parametro è frequenze. Le simulazioni ottenute con necessario l’impiego di software “Odeon” hanno il Questo frequenza, tempo affinché, dopo l’interruzione dell’emissione restituito sonora da parte di una sorgente, il livello medio di circa 2,0 secondi. Un valore di pressione sonora nell’ambiente decada comunque eccessivo qualora il teatro almeno di 60 decibel (dB). Il valore di fosse questo parametro varia in funzione del (secondo i criteri moderni negli sale per volume nella sala e dell’assorbimento conferenze per una comprensione del totale parlato il tempo di riverberazione è delle superfici. Variando l’assorbimento dei materiali al variare un tempo utilizzato solo di riverberazione per il parlato dell’ordine di 1,0 secondi). 29 Vitruvio trattato “de architectura” libro V, 3, 6-7 La voce è un respiro d’aria fluente, se non sono interrotte da confini ristretti o percepibile all’orecchio per contatto. Si da un’ostruzione che impedisce a queste muove in un numero infinito di giri onde di raggiungere il loro obiettivo circolari come nell’assetto le innumerevoli onde dovuto. Quando sono circolari che appaiono quando un sasso è interrotte da ostruzioni, le prime onde, lanciato in uno specchio d’ acqua calma e fluendo che si espandono senza fine dal centro formazione di quelle che seguono. all’indietro, rompono la Fig. 76 - Analogia della propagazione del suono con la propagazione dell’acqua nello stagno. “Allo stesso modo la voce esegue i suoi Così, se non esistono ostruzioni che movimenti interrompono la prima onda, non si in cerchi concentrici; ma mentre nel caso dell’acqua i cerchi si rompono muovono una successive, ma tutte raggiungono gli superficie piana, la voce non solo si orecchi degli spettatori, sia quelli che muove sono seduti più in basso sia quelli più in orizzontalmente orizzontalmente ma su ascende verticalmente per stadi regolari […] la seconda onda e alto, senza eco.” 30 le Correzioni acustiche nell’antichità A tal fine vengono individuate alcune sonore. In seguito a questa interazione, correzioni acustiche che Vitruvio riferisce l’energia viene rinviata e prosegue il suo nel De Architectura percorso interagendo nuovamente con ovvero che la sezione della cavea di un teatro doveva l’ambiente e ripetendo il fenomeno essere fatta in modo tale che tutti gli fintanto che sia i confini, sia l’aria in esso spigoli dei gradoni potessero essere contenuta, non fanno decadere l’energia collegati da un filo teso, oppure che stessa. avesse un profilo sferico come le onde Figura 72. Particolare per la correzione acustica. 31 Geometria del teatro romano si vertici superiori definiscono le scale della componevano di quattro triangoli o tre cavea che racchiudono i cunei in cui sono quadrati inscritti in una circonferenza che suddivisi i gradoni. Quando si arriva al danno origine a dodici vertici da cui si diazoma, le scale ed i cunei da esse traevano le scale della cavea, i margini formate dell’orchestra, dell’ampliarsi della cavea. La geometria dei il teatri romani palcoscenico e gli accessi pertinenti l’edificio scenico. I si raddoppiano a causa Rif. Vitruvio, de Architectura. Fig.63 – Piante e costruzione geometrica del teatro romano tratte dal De Architectura di Vitruvio. 32 Applicazione degli armonici “echeia” Di seguito sono riportate le caratteristiche nei teatri di grandi dimensioni. Knudsen acustiche del teatro con l’inserimento riporta degli armonici “echeia”, secondo quanto corrisponde all’accezione della parola riportato dall’architetto romano Marco moderna Vitruvio Pollione, vissuto nel I secolo a.C., Aristosseno di Taranto (364-304 a.C.), nel trattato il “De Architectura” (libro V, 3, allievo di Aristotele ed autore del più 6-7). Laddove si presentavano problemi antico “Trattato dell’armonia” pervenuto ai di acustica, i greci ed i romani costruivano posteri in buono stato, riporta che queste celle acustiche al di sotto dei gradoni in risonanze erano ottenute distribuendo modo da porvi dei vasi bronzei “echeia”, con regolarità un grande numero di vasi ossia dei risuonatori che “accordavano” il di bronzo con la funzione di risonatori suono emesso sul palcoscenico con acustici in tutto il teatro. Nei teatri più quello riflesso dalla cavea, riducendo così grandi erano collocati in tre ranghi il riverbero (fig.80) . Studiando le teorie orizzontali, di 12 risonatori ciascuno, del suono di Aristotele e Aristosseno, equispaziati lungo la direzione verticale. Vitruvio Essi riprese il diagramma di che la parola risonanze. erano accordati “armonici“ Citando con anche cura per quest’ultimo per la collocazione delle rispondere a particolari note secondo i celle acustiche. Questa teoria, secondo sistemi musicali. L’energia sonora re- Vitruvio, si basava sulla scala musicale irradiata in poche decine di millisecondi pitagorica e prevedeva la collocazione di dopo l’istante di eccitazione per via aerea 13 celle, ognuna in grado di amplificare poteva enfatizzare componenti spettrali una determinata nota (fig.82). Vitruvio nel particolari della voce e degli strumenti De Architectura ha descritto anche i musicali. Un gruppo era accordato per principi elementari su come i teatri l’enarmonico, un altro per il cromatico ed dovessero Sempre il terzo per il sistema diatonico, le tre secondo Vitruvio, i Greci dell’antichità classi principali di modi usati nella Grecia essere riconoscevano costruiti. l’insufficienza della antica. potenza acustica della voce degli attori 33 Fig.80 - Vasi bronzei “echeia”, Vitruvio. 34 Fig.81 - Posizione dei vasi risonanti nella cavea del teatro romano Fig.82 - Risuonatori secondo Aristosseno. Fig.83 - Disposizione degli armonici, “echeia” nella scena. 35 Modi musicali e vasi risonanti Negli anni ‘50 P.V. Bruel, studioso di frequenze fondamentali a cui potevano acustica, seguendo la teoria di Vitruvio essere presumibilmente accordati, sulla ipotizzò un numero di vasi di bronzo con forma la risuonanti. Questo studio, però, non ha funzione di risonatori. L’ ipotesi riportata da P.V. Bruel è stata basata e sulle dimensioni dei dato delle risposte certe. sulla distribuzione dei risonatori, sulle Fig.84 - Vasi bronzei, P.V. Bruel anni 50. 36 vasi SIMULAZIONE AL COMPUTER CON EFFETTO RISUONATORI Di seguito viene riportato lo studio del di assorbimento dei materiali in uso, in teatro con funzione delle caratteristiche superficiali “risuonatori” dei materiali di cui era costruito il teatro: il simulato con Odeon" 10, software per materiale scelto per la scena è il Marble α l’acustica. Simuliamo l’effetto risuonatori = modificando di coefficiente riflettente per la cavea del assorbimento in 39 punti specifici, situati teatro , e α = 1,0 ad un alto coefficiente di nelle alzate dei gradini. Le caratteristiche assorbimento sia per le superfici che delle proprietà acustiche della scena, simulano la celle dei vasi risuonatori dell'orchestra e della cavea nella zona “echeia”, che per le superfici di confine alta “summa cavea” non sono state del modello (il teatro è stato chiuso da cambiate rispetto al modello precedente. una scatola, accorgimento per lo studio È stato applicato il valore dei coefficienti acustico di luoghi aperti). romano l’applicazione di Benevento dell'effetto il coefficiente 0,1 (marmo) con un elevato Fig.85 - Disposizione degli armonici, “echeia” nella scena. 37 Parametri acustici. Nel grafico sono stati analizzati i risultati teatro. del risuonatori viene rappresentato con la modello l’applicazione virtuale degli con armonici e senza “echeia” disposti in diversi punti nella cavea del linea Il blu, calcolo quello numerico con senza i l’inserimento dell’effetto risuonatori con linea rossa. 38 CONCLUSIONI Dall’analisi dei risultati e della rappresentazione grafica dell’andamento dei tempi di riverberazione sia con gradinate rigide, sia con l’inserimento di materiale assorbente e dalla simulazione dei risuonatori si evince cha la presenza di questi comporta una riduzione del tempo di riverbero e quindi un miglioramento delle caratteristiche acustiche del teatro, confermando così la teoria dell’architetto romano Marco Vitruvio Pollione. 39 BIBLIOGRAFIA L ’ AR C HIT ET T UR A D E L MO NDO RO M A NO P ao l o M or ac h i e l lo . V i nc en zo Fo n ta n a P AN E M ET CI RC E N S E S C ar l W . W eber. B EN E V E NT O N E LL A T AR D A A NT IC HIT A ’ M a rc e ll o R ot i l i. IL CO LO S S EO AR EN A D E LL A M O RT E Pe t er Co n no l y. L A RO MA NI S AT IO N D U S A MN IU M A UX I ET II S EC L E S A V . J . - C . B EN E V E NT O D an i e la G i am pao l a . AR CH I VI O MU S EO D E L S A NN IO RI LI E V I G L AD I AT O RI U . Sc err at o . L A CIT T A’ ANT I CA L A V IT A Q UO T I DI A NA A RO M A E AT E N E P et er C on n ol y H a ze l Do d ge . MO N U M ENT I D EL L A CIT T A’ D I B E N EV E NT O Alm er ic o Me om art i ni . T RAT T AT O DE AR CH I T ECT UR A ( d a l l i bro I - VI I). V itr u v i o T RA I S A NN IT I I N T E RR A B E N E V ENT A N A E l io G al as s o. RI CE RC H E A RC H EO L O G IC H E N EL L ’ AR E A DE L L ’ AR CO D EL S AC RA M E NT O R ot i l i. CU LT UR A FIG UR AT I V A IN AR E A I R PI N A St ef a ni a A d am o Mus c et t o la . AC O U ST IC S O F T HE RO M A N T H E AT R E O F B E N E V ENT U M ( IT A L Y). G i no I a nn ac e, L u i g i M af f ei , Fr a nc es c o A le tt a . T h e Ac ous t ic s of Anc i en t T h ea tr es Co nf er e nc e Pa tr as , S e pt em ber 1 8 - 21 , 2 01 1 L A S CO P ERT A D E L T E AT RO A NT ICO : IL T E AT RO RO M ANO D I B EN E V E NT O . Dis c o v er in g t he anc i e nt t h ea tr e : t he R om an T hea tr e of Be n e ve n to . G i n o I an n ac e , L ui g i Maf f e i, Mas s im i l ia n o Mas u l l o. L ’A CU ST I C A D EG L I A UD IT O RI: ART E, S CI E NZ A O MIT O ? I T E MP I D EI T E AT RI G R E CI E RO M AN I. C ar m in e I an n i el l o. 40 BIOGRAFIA Clementina Saccomanno. Laureata in e co-relatore prof. ing. Fabio Sicurella. architettura presso la seconda Università Nel di tesi tematiche riguardanti lo studio acustico di Applicata teatri secondo Vitruvio, e anfiteatri romani all’architettura presso il Dipartimento di con particolare attenzione rivolta al teatro Architettura, con il prof. ing Gino Iannace ed anfiteatro romano di Benevento. Napoli, sperimentale ha in conseguito Acustica la lavoro di tesi ha approfondito 41