Gobbi

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I CONTROLLI
IMMUNOEMATOLOGICI SUL
DONATORE E SUL
PRODOTTO
Dr.ssa Loredana Gobbi
Medicina Trasfusionale Ancona
9 maggio 2011
IMMUNOEMATOLOGIA
Ricerca e caratterizzazione di:
 Antigeni eritrocitari che determinano le
specificità gruppo ematiche
 Anticorpi eritrocitari
REAZIONE DI EMOAGGLUTINAZIONE
Metodo principe per la definizione della
specificità gruppoematica
TECNICHE DI GENOTIPIZZAZIONE
•  Affiancano la tecnica classica nei casi in
cui la reazione di agglutinazione è di
dubbia interpretazione
•  Permettono un appropriato monitoraggio
ed un efficace intervento trasfusionale
ANTIGENE GRUPPO EMATICO
•  Una specifica sequenza di AA
•  Carboidrati legati a proteine o lipidi di
membrana
la loro diversità è determinata a
livello genico
•  Oltre 200 Ag gruppoematici codificati
da geni alleli sono raggruppati in
SISTEMI
•  Quasi tutti i geni che codificano per
questi Ag sono stati clonati e
sequenziati
SISTEMA ABO
Scoperto nel 1900 da Landstainer che
identificò tre tipologie antigeniche A, B,
O e la presenza degli anticorpi non
corrispondenti nel plasma.
Gli Ag e gli Ab del sistema ABO sono
ancora oggi i più importanti per la
pratica trasfusionale
SISTEMA ABO
Sono presenti 3 alleli al locus ABO posto
sul cromosoma 9 che codificano per una
glicosiltrasferasi, enzima che trasporta
uno zucchero immunodominante su una
sostanza accettore detta sostanza H
SISTEMA ABO
  Gene B
  Gene A
  Gene O
antigene B
antigene A
nessun antigene sostanza H
I geni A e B sono codominanti
Il gene O è amorfo
SISTEMA ABO
Gruppo A
Gruppo B
Gruppo AB
Gruppo O
•  Ag A sulle emazie
•  Ab anti-B circolanti
•  Ag B sulle emazie
•  Ab anti-A circolanti
•  Ag A e B sulle emazie
•  No anti-A e anti-B
•  Ag H sulle emazie
•  Ab anti-A e anti-B
SOTTOGRUPPI ABO
•  Differiscono per la quantità di Ag A e/o B
presenti sulla superfice delle emazie
•  Più frequenti sono i sottogruppi di A: 80% A1
20% A2
•  differenze tra A1 e A2 sono sia quantitative
che qualitative (glicosiltrasferasi meno
efficace)
•  Rari altri sottogruppi più deboli di A2 che però
possono creare problemi di tipizzazione
soprattutto nei donatori
Ab del Sistema ABO
 Ab naturali
 Compaiono dal 3°/6° mese di vita e
permangono indefinitamente
 Ab completi di tipo IgM in grado di
determinare in vivo un emolisi
intravasale se non viene rispettata la
compatibilità ABO tra donatore e
ricevente
COMPATIBILITA ABO
 Gruppo O donatore universale per
le emazie
 Gruppo AB donatore universale per
il plasma
Determinazione gruppo
•  La prima determinazione del gruppo
sanguigno ABO si esegue
obbligatoriamente ricercando sia gli Ag
presenti sulle emazie (Prova diretta)
che gli Ab circolanti (Prova indiretta).
•  Per le determinazioni successive è
sufficiente la sola ricerca degli Ag
(verifica di gruppo)
SISTEMA Rh
Gli antigeni Rh sono codificati da due geni
RHD e RHCE strettamente correlati e
collocati sul braccio corto del
cromosoma 1.
Il gene RHD codifica per l antigene D,
mentre il gene RHCE può avere quattro
alleli che codificano per gli antigeni ce,
Ce, cE, CE.
SISTEMA Rh
Rh positivo
Rh negativo
Antigene D
presente
Antigene D
assente
RHD deleto o
inattivo
SISTEMA Rh
Gli antigeni D e CE sono proteine
transmembrana formate da 417
amminoacidi con funzione di
trasportatori di ammonio che
differiscono per 32-35 amminoacidi.
SISTEMA Rh
Meccanismi genetici alla base del
polimorfismo dei geni RHD e RHCE.
 Delezione genica
 Riarrangiamento che può portare alla
sostituzione di tratti più o meno estesi di un
gene con il segmento equivalente dell altro
 Mutazioni puntiformi che causano una
sostituzione di un amminoacido
 Mutazioni non senso
SISTEMA Rh
Sono stati descritti oltre 50 antigeni
appartenenti al sistema Rh ognuno
identificato da anticorpi specifici.
ANTIGENI Rh come un PUZZLE
SISTEMA Rh
Risultano D negativi:
  15-18 % della popolazione europea
  3-7 % della popolazione di origine africana
  0.3-0.5 % della popolazione di origine asiatica
Tra lo 0.2 e l 1 % della popolazione europea e
una percentuale maggiore nella razza africana,
presenta alleli RHD con struttura anomala.
D deboli
Sono caratterizzati da una ridotta espressione
dell antigene D.
1.  Mutazioni puntiformi che causano una
sostituzione di amminoacidi nella porzione
transmembrana della proteina RhD
2.  Effetto Ceppellini da interazione genica
Differenze tra D deboli e D
normali sono solo quantitative
D parziali
Sono stati scoperti grazie al rinvenimento di
individui D positivi con presenza di anti-D nel
siero.
L antigene D comprende numerosi epitopi che
sono tutti presenti nei globuli rossi D positivi.
Gli individui i cui globuli rossi mancano di uno o
più epitopi sono definiti D parziali.
Differenze tra D parziali e D
normali sono qualitative
TIPIZZAZIONE DONATORI
Indispensabile individuare quelli che
possiedono un antigenicità D anche a
bassa dose.
Sono da considerare come Rh
positivi
FENOTIPO Rh
 Tipizzazione degli Ag Rh con anti-D,-C,
-E, -c, -e
 Terminologia utilizzata Fisher Race
( es. CCDee, CcDEe etc.)
 Immunogenicità: D > E > c > e > C
Altri sistemi gruppoematici importanti dal
punto di vista trasfusionale sono:
 Sistema Kell
 Sistema Kidd (Jka Jkab)
 Sistema Duffy (Fya Fyb)
 Sistema MNSs
SISTEMA KELL
•  Due alleli importanti:
•  K che codifica per l Ag KELL che, dopo il
D è l Ag più immunogeno, presente nel
8% della popolazione caucasica e nel 2%
degli individui afroamericani
•  k che codifica per l Ag Cellano presente
nella grande maggioranza della
popolazione
Reazione antigene - anticorpo
La dimostrazione dell avvenuta
reazione
antigene – anticorpo sui globuli rossi
costituisce la chiave di volta della
Immunoematologia.
AABB Technical Manual 14th Ed.
IgM e IgG
Anticorpi IgM
Pentameri
Reagiscono a freddo
Attivano il complemento
Non attraversano la
barriera placentare
Ab naturali
Sistemi ABO, Lewis, MN
Anticorpi IgG
Monomeri
Reagiscono a 37°C
Non attivano il
complemento
Attraversano la barriera
placentare
Ab immuni
Sistemi Rh, Duffy, Kidd,
Ss
Il test all Antiglobulina umana
costituisce la metodica
principale per evidenziare tutti
gli ANTICORPI eritrocitari
IRREGOLARI
Test all Antiglobulina Indiretto
1.  Anticorpi IgG
2.  Le IgG si legano ai determinanti antigenici delle emazie
3.  Le emazie sensibilizzate sono agglutinate dal siero di
Coombs
ASPIRANTE DONATORE
  Prima determinazione di gruppo
  Ricerca Ab irregolari circolanti ( test di
Coombs indiretto)
  Ricerca Ab irregolari adesi alle emazie
(test di Coombs diretto)
Se positiva la ricerca di Ab irregolari
circolanti:
•  il plasma donato non può essere
utilizzato per uso clinico
•  L unità di piastrinoaferesi deve essere
risospesa in soluzione inerte
Se positiva la ricerca di Ab adesi alle
emazie il test deve essere ripetuto
PRIMA DONAZIONE
 Verifica del gruppo
ABO
 Determinazione
fenotipo Rh e Kell
ULTERIORI
DONAZIONI
 Verifica del gruppo
ABO
I test vengono eseguiti su sangue del
codino se si tratta di una donazione di
sangue intero, su una provetta se si tratta
di aferesi
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