Un esame di laboratorio
A cura di Aurelio Larocca *
La sierodiagnosi
quel procedimento diagnostico di Laboratorio
che consente di individuare nel siero di sangue
di un paziente la presenza di anticorpi contro
determinati agenti
di malattia (microbi, virus).
Quando un microbo o un
virus infetta un organismo
provoca in questo una
reazione che stimola il
sistema immunitario del
soggetto a produrre anticorpi
contro l’agente infettante.
Con la sierodiagnosi si
evidenziano detti anticorpi
determinando anche la loro
quantità (titolo anticorpale).
Il
procedimento
diagnostico consiste nel
diluire il siero in esame, ottenendo soluzioni decrescenti
1/2 , 1/4, 1/8, ecc.; dalle varie diluizioni (titolo
anticorpale) se ne preleva un quantitativo che si pone
a reagire con il sospetto agente infettante (antigene).
pugliasalute
Se nel siero ci sono anticorpi, questi in contatto con
l’antigene determineranno una reazione di agglutinazione
o di precipitazione. Il contatto, cioè, tra antigene ed
anticorpo otterrà dei fiocchetti
agglutinati (visibili al
microscopio) o un precipitato al
fondo di una piccola provetta.
Per i virus la reazione si
ottiene dopo aver trattato questo
antigene con particolari sostanze
(particelle di latice, eritrociti).
Gli antigeni sia batterici che
virali vengono forniti da Ditte
specializzate.
Le più comuni sierodiagnosi
sono quelle rivolte a diagnosticare
il tifo e paratifi (sierodiagnosi di
Widal), la melitense
(sierodiagnosi di Wrigth), la rosolia, la toxoplasmosi, i
vari tipi di virus-epatite.
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* Medico Collaboratore di Puglia Salute
marzo 2006