COMUNE DI LAZISE Numero 1 Ufficio Relazioni con il Pubblico Ottobre 2010 Elettricità e ambiente. In Italia l’energia elettrica viene prodotta principalmente da centrali termoelettriche che impiegano carbone, petrolio e gas metano, da centrali idroelettriche che utilizzano acqua e, in minor percentuale, da impianti eolici che convertono l’energia derivante dal vento, nonché da centrali geotermiche, che sfruttano il calore derivante dalle profondità terrestri. Tuttavia il consumo nazionale è tale da dover ricorrere all’importazione di una parte dell’energia elettrica dall’estero attraverso gli elettrodotti per poter soddisfare il fabbisogno. L’Italia produce prevalentemente energia con sostanze non rinnovabili come i combustibili fossili non disponibili in quantità tali da farne prevedere per il prossimo futuro un consumo così intenso come quello attuale. L’Italia ricorre in effetti a sostanziose importazioni di gas naturale da paesi come Russia, Algeria, Libia, Norvegia e Paesi Bassi, oltre a massicce importazioni di petrolio dai paesi arabi. Negli ultimi anni è aumentata la produzione di energia da termovalorizzatori, impianti che bruciano i rifiuti industriali e urbani ricavandone energia elettrica. In considerazione del fatto che l’Italia dipende dall’estero per un buon 80% della produzione di energia elettrica, il costo supportato da ogni cittadino è alto se si considera che la società moderna si basa esclusivamente sul consumo e lo sfruttamento di energia. La nostra vita quotidiana richiede attualmente infatti spostamenti fisici resi possibili dall’energia: l’automobile funziona sfruttando l’energia prodotta dalla combustione, gli elettrodomestici, gli apparecchi e gli strumenti in ufficio, a casa, a scuola funzionano con l’elettricità, così come un’infinita serie di altri oggetti che usiamo abitudinariamente senza valutare la preziosa energia che li alimenta. Se è necessario quindi rendersi conto del ruolo vitale che l’elettricità svolge nel nostro mondo, di altrettanta importanza è l’informazione sull’impatto ambientale che causa la produzione di questo “flusso invisibile”. L’utilizzo dei combustibili fossili nelle centrali termoelettriche infatti provoca l’immissione dell’anidride carbonica CO2, il cui aumento nell’atmosfera causa l’effetto serra e il cambiamento del clima. L’aumento anche di pochi gradi della temperatura terrestre, se il fenomeno non verrà adeguatamente contenuto, potrà causare lo scioglimento della calotta polare con il conseguente aumento del livello delle acque dei mari e degli oceani, la tropicalizzazione e la desertificazione di zone estese della terra. Altri impatti Sommario: Elettricità e ambiente. 1 Consumo di energia pro capite nel mondo. La storia dell’elettricità 2 La corrente elettrica. 2 Pericolosità della corrente elettrica. 3 Fai attenzione! 3 Il risparmio energetico. 4 Il lungo viaggio dell’ elettricità 4 ambientali divenuti oggi tema di conferenze, notiziari e campagne ambientaliste sono l’assottigliamento ed il buco nell’ozono sull’Antartide e sull’Artide, al quale, non più in grado di schermare adeguatamente i raggi ultravioletti, sono da imputare forme di cancro e mutazioni genetiche; le piogge acide provocate dai sottoprodotti delle centrali termoelettriche, dagli impianti di riscaldamento e dagli scarichi delle automobili, nonché l’aumento smodato nelle città delle polveri sottili, responsabili di danni all’apparato polmonare. Il sistema climatico sulla terra è in continuo cambiamento per le sempre più crescenti attività umane dei paesi industrializzati e di quelli in via di sviluppo. Tutto ciò premesso deve servire affinché ognuno di noi si renda conto che il nostro consumo quotidiano di energia è strettamente legato al benessere del nostro pianeta: perché più è alto il nostro consumo, maggiore è la quantità di energia che richiediamo e grande è la sofferenza che arrechiamo alla terra, con conseguenze disastrose sulla qualità della nostra vita futura. Ecco quindi che un attento, scrupoloso e parsimonioso impiego di energia elettrica ci rende cittadini responsabili, attenti ai problemi del nostro ambiente, nonché dei validi risparmiatori in termini economici. Energia si, ma ………….. attenzione! effetto serra C o n s u m o d i e ne r g i a pr o c a p i te ne l m o n d o . La popolazione che registra i maggiori consumi pro capite di energia elettrica è quella norvegese. Si calcola che mediamente una persona consumi a livello domestico il 41% dell’energia per il riscaldamento, il 20% per il riscaldamento Il 26% per l’illuminazione, l’8% per l’impianto di condizionamento e il 5% per frigoriferi e congelatori. A questo si devono aggiungere i costi relativi all’automobile. Al secondo posto si trova la Finlandia seguita dal Canada e dalla Svezia. I paesi di nuova industrializzazione e quelli in via di sviluppo registrano consumi decisamente inferiori. A livello governativo sempre più nazioni stanno adottando misure e leggi che mirano a cambiare il tipo ed il tasso di consumo energetico. Sono necessari tuttavia interventi più estesi ed incisivi perché il consumo venga drasticamente diminuito. Elettricità e ambiente. La s to ri a d el l ’ el et t ri ci tà . La pila di Baghdad Alessandro Volta Gli studi sull’elettricità hanno origini antichissime, ne è prova il nome di derivazione dalla parola greca “electron”. I primi studi furono effettuati dal filosofo greco Talete, il quale notò, che dallo sfregamento dell’ambra o della resina fossile con altra materia, si produce elettricità. L’argomento deve essere stato di enorme interesse per tutto il Medio Oriente, dove nel 1938 a Baghdad fu ritrovata l’antesignana dell’attuale pila databile III sec. a.C. L’elettricità fu tema di studio anche nell’antica Roma, ma fu solo a partire dal XVI sec. che l’osservazione di questi fenomeni elettrici divenne oggetto di studi scientifici da parte di Galileo Galilei, Robert Boyle ed altri scienziati. Nel XVIII sec. l’invenzione delle prime macchine e degli strumenti di misurazione permettono l’elaborazione di numerose teorie scientifiche. Nel 1791 Luigi Galvani, in seguito ad un esperimento di laboratorio effettuato con delle rane poste accanto ad un conduttore d i e l e t tr i ci t à, i po t i z zò l’esistenza di un’elettricità animale, della quale Alessandro Volta ne dette nel 1799 una diversa spiegazione. Nel medesimo anno Volta inventò la pila, il primo generatore di energia elettrica. Agli inizi del XIV sec. gli studi scientifici si concentrarono sull’elettromagnetismo e nel 1826 André Marie Ampére ne formulò le leggi. Nell’anno 1831 il fisico britannico Michael Faraday mise appunto il principio che sta alla base dei motori elettrici, inventò la dinamo e l’alternatore. Samuel Morse inventò negli stessi anni il telegrafo, Antonio Meucci il telefono e Thomas Edison la lampadina. Sorsero nel 1880 le prime centrali elettriche. Gli studi in campo scientifico si moltiplicarono e furono formulate tutte le teo- rie scientifiche che hanno portato alla definizione dei principi relativi all’elettricità che vigono tutt’oggi. Nel 1895 Guglielmo Marconi effettua la prima trasmissione di onde radio attraverso il telegrafo al di là dell’Atlantico. All’inizio del XIX sec. la vita quotidiana vive profondi cambiamenti in seguito a l l ’ i n t r o d u z i o n e dell’illuminazione domestica e stradale, di mezzi di trasporto funzionanti con l’elettricità come i tram, i filobus e le metropolitane. Nel 1960 fa la sua prima comparsa il computer e quindi internet. Il XX sec. è definito secolo dell’elettricità per le innumerevoli scoperte, non da ultimi gli studi microscopici che hanno portato all’individuazione delle tre particelle cariche presenti nella molecola: i protoni, gli atomi e gli elettroni, e allo sviluppo dell’elettronica e dell’elettrotecnica. La co r re n te e l et t ri ca . La corrente elettrica è diventata parte integrante della nostra vita quotidiana, perché senza di essa non potremmo accendere la luce, utilizzare il computer, il phon, fare la lavatrice o la lavastoviglie. Flusso di energia Pagina 2 La corrente elettrica compie un lungo percorso prima di giungere alle nostre case: le centrali idroelettriche e termoelettriche producono energia che, attraverso un’estesa rete di distribuzione fatta di cavi di alta tensione e di cavi sotterranei, si sviluppa per km e km sul territorio nazionale per poter rifornire tutte le zone del paese (vedi schema pag. 4).Quando l’elettricità giunge nelle nostre case è necessario ridurne la potenza per far funzionare i nostri elettrodomestici. Questo flusso, invisi- bile all’occhio umano, che parte dalla presa a muro e giunge ai nostri apparecchi è dovuto al movimento di cariche positive e negative lungo un filo di metallo che va dalla presa a muro all’elettrodomestico. I fili di metallo utilizzati nei nostri apparecchi elettrici sono generalmente di rame, poiché sono definiti buoni conduttori di elettricità, per la natura degli atomi che li compongono. Altri materiali con simili caratteristiche sono l’argento, l’oro, l’alluminio, il bronzo, il platino, il ferro ed il piombo. La buona conducibilità di questi fili di metallo è dovuto alla natura della materia di cui sono fatti. La loro materia, in effetti, è composta da piccole parti, gli atomi, i quali nel loro interno hanno un nucleo, neuroni, protoni ed elettroni. Gli elettroni possono muoversi liberamente generando un flusso chiamato corrente elettrica. Tuttavia è bene non dimenticare che anche l’acqua, la terra e il corpo umano possono condurre facilmente l’elettricità, quindi attenzione a non toccare nulla di elettrico quando si è a contatto con l’acqua o scalzi sul pavimento. Atomo Numero 1 Pe ri co l o si tà d el l a co r re nt e el e t tri ca . Tanto è utile la corrente elettri- te, barriere o particolari osta- poco visibili. Per dispersioni di corca, altrettanto può essere peri- coli che impediscono il contatto rente elettrica maggiori che si poscolosa. con le parti in tensione. sono verificare nelle nostre abitazioni è consigliabile installare il salIl corpo umano percepisce gli E’ buona norma ricordare che vavita, l’apparecchio che interromeffetti che la corrente elettrica l’acqua è un buon conduttore di pe bruscamente la corrente elettriha sul suo corpo senza riporta- energia elettrica e che, quindi, ca che fluisce nell’impianto quanre alcun danno fisico se la cor- se le mani o i piedi sono bagnado rileva delle dispersioni dovute rente ha valori bassi (al di sotto ti non si deve per nessun motiad apparecchi elettrici difettosi, mal di 10 mA). E’ questo il caso vo toccare apparecchi elettrici, funzionanti oppure in caso in cui della “scossa” che produce una per evitare che il nostro corpo avvenga contatto del corpo umano sensazione di dolore. Nel caso venga attraversato dal flusso di con un elemento di tensione. Il in cui l’intensità della corrente corrente. Infatti, se tocchiamo salvavita, dotato di un impianto di aumenti i danni fisici sono mol- a piedi nudi o con le mani bamessa a terra, scarica la corrente teplici e possono variare da gnate un apparecchio elettrico elettrica al suolo, evitando danni. difficoltà respiratorie, fibrillazio- in funzione, la tensione prodotSeguendo alcuni accorgimenti nella ni, ustioni e arresto cardiaco. ta da questo attraversa il nonostra vita di tutti i giorni posPer evitare che questo accada stro corpo e si scarica a terra. siamo quindi evitare situaziogli elettrodomestici e tutti gli Attenzione ai fili elettrici scoper- ni di pericolo che potrebbero apparecchi in uso quotidiano ti, spesso difficili da scoprire in altrimenti minacciare costansono forniti di materiale isolan- quanto tali, perché in posizioni temente la nostra vita . salvavita Fa i a t te nzi o n e! 1.per pulire o riparare un elet- stiro è a vapore e necessita di 7. tenere lontane apparecchiature trodomestico staccare sempre aggiunta d’acqua, staccare mo- elettriche da vernici infiammabili, la spina. mentaneamente la spina. benzina o altri solventi per non provocare incendi. 2.ridurre, ove possibile, il nume- 5. nel caso in cui in casa ci siano ro di riduttori o prese multiple, bambini piccoli, non lasciare 8. non lasciare i portalampade che possono surriscaldarsi e nessun elettrodomestico alla privi di lampadine, perché possocausare incendi. loro portata ed utilizzare i copri no verificarsi accidentalmente presa. contatti con altre parti anch’esse in tensione. 3.non tirare mai i cavi di un elettrodomestico per staccare la spina, staccare direttamente la spina, per evitare che il cavo si 6. gli elettrodomestici di grandi dimensioni come lavatrici, lavastrappi e provochi cortocircuiti. stoviglie, asciugatrici, forni o scaldabagni devono avere un interruttore bipolare per scollegare completamente l’elettrodomestico dall’impianto ed evitarne così il surriscalda4.quando si stira, controllare mento. sempre bene il cavo del ferro, che sia innanzitutto in buona condizione, in seconda battuta che non venga a contatto con la piastra calda. Se il ferro da salvavita con messa a terra 9.su pavimenti bagnati non utilizzare mai apparecchi elettrici come ad es. phon. Asciugarsi bene prima ed indossare sempre scarpe o ciabatte per isolarsi dal terreno. In vasca o in doccia non toccare assolutamente nulla di elettrico. Pagina 3 COMUNE DI LAZISE UFFICIO RELAZIONI CON IL PUBBLICO Piazza Vittorio Emanuele II Tel.: 045/6445122 Fax: 045/7580722 E-mail: [email protected] ANGOLO DELLE CURIOSITA’. LO SAI CHE……. Parigi è nota come “la ville lumiére”perché nel XIX secolo fu dotata del primo impianto di illuminazione stradale. Il ri sp a r mi o ene r ge ti co . L’elettricità che consumiamo la paghiamo con la bolletta elettrica, nella quale circa l’80% del costo è da imputare al consumo di energia elettrica da elettrodomestici. Un primo passo per ridurre i costi è un’attenta scelta al momento dell’acquisto. Esistono in effetti elettrodomestici a basso impatto ambientale il cui consumo energetico è contenuto: frigoriferi, forni, lavatrici, lavastoviglie, asciugatrici Classe A.+A. Un secondo passo consiste nel fare attenzione ai momenti della giornata in cui si utilizzano gli elettrodomestici, perché per consumare energia elettrica ad un costo inferiore è possibile facendo attenzione alle fasce orarie, generalmente notturne e festive. Poi esistono alcuni accorgimenti che dovrebbero diventare una sana abitudine nella nostra vita giornaliera, per utilizzare l’energia in modo responsabile, evitando inutili e costosi sprechi. Se sostituiamo la tradizionale lampada ad incandescenza con la lampada a basso consumo in tutte le stanze della nostra abitazione, abbiamo un notevole risparmio sulla nostra bolletta ed una maggiore efficienza, poiché la lampada ad incandescenza disperde il 96% della corrente elettrica sottoforma di calore e il 4% in illumina- zione, mentre la lampada fluorescente a basso consumo produce la stessa luce consumando meno energia. Quindi, se in 5 anni illumino una stanza per 5 ore al giorno con una lampada a basso consumo, risparmio il 73% del costo. Ricordiamoci poi di spegnere le luci nelle stanze in cui non rimaniamo, perché sono estremamente inutili. Nel caso della TV è buona norma spegnerla completamente, evitando che rimanga acceso il led rosso, perché in questo stato di stand by la TV consuma egualmente e incide molto sulla bolletta finale. Allo stesso modo si devono spegnere i videoregistratori, gli impianti stereo, il lettore dvd e anche il caricatore del telefonino. Quando utilizziamo la lavastoviglie, facciamo l carico pieno, evitiamo possibilmente il prelavaggio per risparmiare acqua ed energia. Evitiamo di eccedere nelle dosi di detersivo, atteniamoci a quelle consigliate per evitare inutili inquinanti e facciamo asciugare le stoviglie aprendo la lavastoviglie escludendo il programma di asciugatura. Anche con forni ben puliti e soprattutto ventilati si riesce a contenere il consumo elettrico. Ridurre al massimo l’apertura dello sportello ed evitare, quando possibile, il preriscaldamento. Il lungo viaggio dell’elettricità. La lavatrice a pieno carico, con il giusto dosaggio di detersivo, senza prelavaggio e con risciacquo ad acqua fredda aiuta ulteriormente. E’ consigliabile pulire i filtri regolarmente, evitare lavaggi ad alte temperature (90%) per non consumare eccessiva energia ed usurare i tessuti. Separare la biancheria molto sporca da quella meno sporca facendo lavaggi a temperature comprese tra i 30% e i 60%. Fare le lavatrici possibilmente la notte e nei giorni festivi, quando le tariffe sono ridotte. Nel caso del frigorifero, esso deve essere rigorosamente collocato lontano da fonti di calore, distanziato dal muro evitandone poi l’incasso per permettere una facile dispersione del calore. Pulire costantemente il frigo sbrinandolo, non mettete cibi caldi che formano la brina interna ed evitare di aprire lo sportello senza motivo e per lungo tempo, perché la temperatura si abbassa e per portarsi ai livelli precedenti consuma maggior energia. Sana abitudine da adottare, iniziando a piccoli passi come per brevi spostamenti o per gite nel fine settimana, è in fine la bicicletta in sostituzione dell’auto. Un unico valido motivo per tante piccole attenzioni! Aiuta anche tu!