allergie e intolleranze alimentari - Fit-4

ALLERGIE E INTOLLERANZE
ALIMENTARI
ELABORAZIONE SCIENTIFICA: AHA! CENTRO ALLERGIE SVIZZERA
Elaborazione scientifica
ALLERGIE E INTOLLERANZE ALIMENTARI
Elaborazione scientifica: aha! Centro Allergie Svizzera
ALLERGIE ALIMENTARI
ANAFILASSI
Un’allergia alimentare deriva da una reazione di difesa immunitaria a proteine animali o vegetali di per
sé innocue, i cosiddetti allergeni. Il sistema immunitario, dopo il primo contatto con l’allergene, produce
specifici anticorpi IgE. Questi anticorpi provocheranno successivamente una reazione allergica ad
ogni ulteriore contatto con l’allergene, spesso già
con piccolissime quantità di cibo. I primi sintomi si
manifestano solitamente nell’area della bocca: prurito a labbra e collo, allappamento di bocca e palato,
gonfiore di labbra e lingua nonché della mucosa di
guance e gola. Questi disturbi vengono raggruppati
sotto il nome di “sindrome allergica orale”. Ulteriori
sintomi tipici sono il vomito, crampi allo stomaco o
alla pancia, diarrea, reazioni della pelle come eczemi o orticaria. Possono insorgere attacchi d’asma
fino ad arrivare allo shock anafilattico che può essere potenzialmente letale. L’unica terapia possibile in
caso di allergia alimentare nota e accertata consiste
nell’evitare di assumere l’ingrediente che provoca
l’allergia. In Svizzera, il 5-8% dei bambini e il 2-4%
degli adulti soffre di allergie alimentari. Gli alimenti
tipici che scatenano una reazione variano a seconda
della fascia d’età: se il latte vaccino, l’uovo di gallina,
il frumento e le arachidi provocano più spesso allergie alimentari nei bambini piccoli, le mele, le noci, il
kiwi, il sedano e le carote sono invece i fattori scatenanti che prevalgono nei bambini in età scolastica,
negli adolescenti e negli adulti. Si tratta di cosiddette
reazioni crociate che si manifestano in correlazione
con un’allergia ai pollini.
L’anafilassi è una grave reazione a rapida comparsa
che si manifesta poco tempo dopo il contatto con
l’allergene. Lo shock anafilattico ne rappresenta la
forma più grave. I principali fattori scatenanti nei
bambini sono gli alimenti (ad esempio le arachidi,
le noci, il pesce, le uova, il latte), tuttavia, possono
manifestarsi reazioni anafilattiche anche ai veleni
degli insetti e ai medicamenti. Quando si manifesta
una tale reazione bisogna agire rapidamente. Se la
persona colpita ha con sé una siringa autoiniettante
di adrenalina, essa deve essere somministrata immediatamente. L’alimento dev’essere possibilmente
sputato e il bambino o l’adolescente deve smettere
di mangiare. Gli altri medicamenti presenti nel kit di
emergenza devono essere somministrati. In caso di
emergenza, vanno sempre allertati i soccorsi. I genitori dei bambini interessati dovrebbero inoltre istruire gli insegnanti affinché possano reagire correttamente in caso di emergenza. In caso di incertezza,
è possibile contattare anche il medico scolastico oppure, previo consenso dei genitori, il medico curante.
INTOLLERANZA ALIMENTARE
Non tutti i disturbi che insorgono dopo un pasto
sono la conseguenza di un’allergia alimentare. Potrebbe anche trattarsi di un’intolleranza alimentare
che non è riscontrabile tramite un test allergologico: contrariamente a quanto accade per un’allergia,
nell’intolleranza alimentare l’organismo non produce specifici anticorpi contro una determinata sostanza scatenante. Nell’intolleranza, il corpo non riesce
a digerire, o non digerisce correttamente, una determinata sostanza. Come terapia, le persone colpite
devono eliminare dalla loro dieta anche gli alimenti
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Elaborazione scientifica: aha! Centro Allergie Svizzera
che provocano questi disturbi. Tuttavia, piccole
quantità possono generalmente essere consumate
senza conseguenze.
te l’assorbimento del fruttosio. In Svizzera, circa una
persona su tre è affetta da malassorbimento del
fruttosio.
INTOLLERANZA AL LATTOSIO
INTOLLERANZA ALL’ISTAMINA
Nell’intolleranza al lattosio, l’organismo non digerisce, o non digerisce correttamente, il lattosio
(zucchero del latte), a causa di una carenza ereditaria o acquisita di lattasi, l’enzima necessario per
la degradazione del lattosio. In Svizzera, circa il 20
percento della popolazione è affetta da intolleranza
al lattosio. Nelle persone affette, il lattosio, anziché essere assorbito nell’intestino tenue, fermenta
nell’intestino crasso per l’azione di batteri causando
la produzione di gas e di accumulo di acqua. Sintomi tipici sono quindi mal di pancia, flatulenza, diarrea o stitichezza, malessere. Il consumo di latticini
e zucchero del latte va limitato. Le persone affette
dovrebbero accertarsi della propria tolleranza al lattosio e individuare la soglia individuale di tolleranza attraverso il consumo di quantità definite. Per
un’alimentazione priva di lattosio esistono in commercio anche prodotti specifici. È altrettando possibile assumere l’enzima mancante “lattasi” sotto forma di capsule per poter mangiare senza problemi,
ad es. al ristorante.
Nell’intolleranza all’istamina, l’istamina assunta con
gli alimenti non viene degradata correttamente,
causando sintomi molto diversi tra loro come arrossamenti della pelle, prurito, problemi di digestione,
calo della pressione, naso che cola, mal di testa ecc.
Ad oggi non esistono esami di laboratorio che permettano di formulare una diagnosi sicura.
Una dieta rigorosa e povera di istamina, osservata
per un periodo di circa quattro-sei settimane, può
aiutare a formulare una diagnosi adeguata. Successivamente va stabilita la soglia di tolleranza individuale e va osservata la dieta prescritta.
MALASSORBIMENTO DEL FRUTTOSIO (intolleranza allo zucchero della
frutta)
Nel malassorbimento del fruttosio, il meccanismo
di trasporto dello zucchero della frutta (fruttosio)
nell’intestino tenue è limitato. Il fruttosio fermenta
quindi nell’intestino crasso, causando mal di pancia,
flatulenza, diarrea o stitichezza e malessere. I disturbi dipendono fortemente dalla quantità di zucchero della frutta assunta. Oltre a un’alimentazione povera di fruttosio, andrebbero evitati anche gli alditoli
come il sorbitolo, il mannitolo, lo xilitolo, il maltitolo,
il lattitolo e l’isomalto, poiché limitano ulteriormen-
CELIACHIA
(Intolleranza al glutine)
Circa l’uno percento della popolazione della popolazione svizzera è affetto da celiachia (intolleranza al
glutine). Nelle persone geneticamente predisposte,
l’assunzione di glutine, una sostanza proteica presente in cereali quali frumento, farro, segale, orzo
e avena, porta al danneggiamento della mucosa
intestinale. Ciò può causare problemi di digestione
ma anche spossatezza, sfinimento nonché carenze
nutrizionali. L’unica terapia possibile per la celiachia
consiste in un’alimentazione priva di glutine
vita natural durante. Per garantire comunque
un’alimentazione bilanciata e per creare un menù
rio, sono disponibili in commercio molti prodotti
specifici senza glutine.
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Elaborazione scientifica: aha! Centro Allergie Svizzera
PER GLI INSEGNANTI
Prima di un pasto con la classe, durante
l’organizzazione di viaggi o altre escursioni e prima
di una gita scolastica, sarebbe opportuno chiarire
con i genitori se un bambino soffre di un’allergia
alimentare o un’intolleranza. Nei bambini colpiti,
occorre inoltre tenere presente che gli sforzi fisici
come anche le sensazioni di grande gioia o paura
possono costituire un fattore aggravante.
Un sostegno è offerto dalla fondazione aha! Centro
Allergie Svizzera:
 numero di consulenza gratuita aha!infoline:
lu-ven, ore 08:30-12:00, 031 359 90 50
 Prospetti e opuscoli su diversi temi
riguardanti le allergie, l’asma, la dermatite
atopica (neurodermite) e le intolleranze alimentari
 Materiale didattico per le classi medie
e superiori all’indirizzo http://www.kiknetaha.org/.
 Workshop “anafilassi” per gli insegnanti
 Seminari su richiesta
 Informazioni esaurienti su allergie e
intolleranze all’indirizzo www.aha.ch.