stomaco
Stomaco Organo dell'apparato digerente, deputato alla digestione degli alimenti. La maggior parte
degli animali presenta un solo stomaco, con l'eccezione degli uccelli e dei ruminanti che hanno
organi digerenti formati da due o più camere. La superficie esterna dello stomaco è liscia, mentre
quella interna è ripiegata in numerose creste che favoriscono la miscelazione del cibo con i succhi
gastrici e contribuiscono a convogliare gli alimenti digeriti nell'intestino tenue, dove avviene
l'assorbimento della maggior parte delle sostanze nutritive.
2 ANATOMIA
Stomaco Situato nella parte sinistra del corpo al di sotto del diaframma, lo stomaco è un organo
muscolare sacciforme preposto alla demolizione degli alimenti provenienti dall'esofago e diretti
all'intestino. Le sue pareti interne secernono acidi ed enzimi che continuano il processo digestivo
iniziato in bocca e si proteggono da queste stesse sostanze con un'apposita secrezione mucosa. Il
muscolo circolare posto alla sua estremità inferiore (sfintere) regola il passaggio delle sostanze in
via di digestione dallo stomaco all'intestino.© Microsoft Corporation. Tutti i diritti riservati.
Nell'uomo lo stomaco si trova nella parte superiore della cavità addominale, generalmente a sinistra
della linea mediana. La grossa porzione a volta dello stomaco, il fondo, si trova sotto la cupola
sinistra del diaframma; l'esofago entra nello stomaco dalla parte superiore, la piccola curva, posta
poco sopra il fondo. La regione sotto il fondo viene detta corpo. La parte superiore dello stomaco,
chiamata porzione cardiaca, comprende il fondo e il corpo. La porzione inferiore, pilorica, che si
curva in basso, in avanti e verso destra comprende l'antro e il canale pilorico. Quest'ultimo continua
nel duodeno, la parte superiore dell'intestino tenue.
2.1 Organizzazione della parete gastrica
interattività
Anatomia umana
La parete dello stomaco, avvolto dalla membrana del peritoneo, è formata da fibre muscolari lisce,
disposte in strati diagonali, longitudinali e circolari. Alla giunzione tra l'esofago e lo stomaco, i
muscoli circolari sono molto sviluppati e formano lo sfintere del cardias. La contrazione di questo
muscolo impedisce il passaggio del contenuto esofageo nello stomaco e il reflusso del contenuto
gastrico nell'esofago. Una struttura simile, lo sfintere pilorico, si trova alla giunzione tra il piloro e il
duodeno. Un ulteriore strato della parete dello stomaco è la sottomucosa, formata da tessuto
connettivo lasso in cui sono immersi numerosi vasi sanguigni e linfatici (vedi Sistema circolatorio),
nonché i nervi del sistema nervoso autonomo. Lo strato più interno, la mucosa, contiene cellule
secretorie. Alcune di queste secernono acido cloridrico, che neutralizza l'alcalinità della saliva e
conferisce al contenuto dello stomaco una caratteristica acidità, responsabile dell'attivazione degli
enzimi digestivi contenuti nei succhi gastrici e secreti da altre cellule della parete dello stomaco. Tra
gli enzimi più importanti si annoverano la pepsina, che in presenza di acidi scinde le proteine in
peptidi; la rennina, che fa cagliare il latte; le lipasi, che scindono i grassi in acidi grassi e glicerolo.
Un terzo tipo di cellule gastriche secerne il muco che protegge lo stomaco dall'attacco degli enzimi
digestivi e degli acidi.
Quando, tuttavia, la secrezione di muco viene impedita, anche solo parzialmente, a causa di una
condizione morbosa o psicosomatica, la mucosa gastrica viene erosa e si può avere la formazione di
un'ulcera. Se viene trascurata, l'ulcera può perforare la parete gastrica e lasciare fuoriuscire il
contenuto gastrico nella cavità addominale, provocando una peritonite.
3 FISIOLOGIA
L'introduzione nello stomaco di estratti di carne, cereali cotti e prodotti proteici parzialmente
digeriti stimola la secrezione di succo gastrico. Queste sostanze, chiamate secretagoghi, provocano,
infatti, la secrezione dell'ormone gastrina all'estremità pilorica dello stomaco. A sua volta la
gastrina, una volta assorbita, stimola la secrezione gastrica da parte delle ghiandole presenti nella
parete dello stomaco. Per avere secrezione gastrica può essere sufficiente la vista o l'odore del cibo;
si parla in questo caso di stimolazione cefalica o riflessa.
Quando lo stomaco è vuoto le sue pareti tendono ad avvicinarsi. Quando, invece, entra il cibo, le
pareti cedono e la cavità dello stomaco si allarga senza mutamenti della pressione intragastrica. La
porzione cardiaca dello stomaco conserva il cibo ingerito. Più o meno a metà del corpo dello
stomaco partono ondate di contrazione del muscolo circolare, precedute da ondate di rilassamento
(peristalsi), che scendono verso il basso, terminando poco prima di raggiungere il canale pilorico.
Queste onde di contrazione, che possono succedersi al ritmo di tre al minuto, contribuiscono alla
macerazione del cibo e al suo mescolamento con il succo gastrico.
Lo scarico periodico del cibo dallo stomaco al duodeno è provocato dalla contrazione dei muscoli
della parete gastrica. Questi muscoli sono innervati dal nervo vago, che stimola la contrazione della
muscolatura gastrica e fa aprire lo sfintere posto tra lo stomaco e il duodeno. Dato che la rescissione
di questi nervi produce una paralisi transitoria, lo stomaco viene considerato un organo dotato di
movimento autogeno come il cuore. Le fibre nervose simpatiche dei nervi splancnici esercitano
effetti opposti al nervo vago, impedendo lo svuotamento gastrico.
4 MALATTIE DELLO STOMACO
Radiografia di ernia iatale L'ernia iatale è una forma patologica che comporta la risalita di una
porzione dello stomaco, e della membrana peritoneale che l'avvolge, al di sopra del diaframma,
attraverso l'apertura di questa detta iato esofageo. Tale condizione può essere evidenziata attraverso
una lastra radiografica, previa la somministrazione di un mezzo di contrasto che permette di rendere
i tessuti dell'apparato digerente opachi ai raggi X. Nella foto, il punto di passaggio dello stomaco
attraverso lo iato è visibile come la strozzatura posta in alto.Lester V. Bergman/Corbis
Molte manifestazioni comunemente attribuite a disturbi dello stomaco possono essere di origine
psicosomatica (vedi Medicina psicosomatica) o dovute a patologie sistemiche o a malattie di organi
vicini, come il cuore, il fegato o i reni. Oltre alle ulcere e al cancro, le condizioni anomale dello
stomaco comprendono: la dispepsia, l'indigestione, la mucosite gastrica e le stenosi, provocate ad
esempio dalle cicatrici di ulcere guarite. La miglior cura dei più comuni disturbi gastrici consiste nel
far riposare l'organo, cioè in un digiuno di uno-due giorni, seguito da una dieta leggera, con
l'aggiunta graduale degli alimenti fino al ritorno a un'alimentazione normale (vedi Gastrite). Lo
stomaco può essere colpito da varie forme di cancro (come il cancro del canale pilorico e quello
derivante dalla degenerazione di un’ulcera); tali patologie possono essere individuate attraverso
esami radiografici o endoscopici.
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