Schede di Elettrotecnica Corso di Elettrotecnica 1 - Cod. 9200 N Diploma Universitario Teledidattico in Ingegneria Informatica ed Automatica Polo Tecnologico di Alessandria A cura di Luca FERRARIS Scheda N° 4 Circuiti in Corrente Continua: • Potenze assorbite/generate • Teoremi di Norton • Teorema di Milmann • Principio di sovrapposizione degli effetti Scheda N° 4 - Circuiti in Corrente Continua: Potenza, Millman, Thevenin, Sovrapposizione degli Effetti Prima di cominciare gli esercizi introduciamo le utilizzatori. CONVENZIONI di segno dei generatori e degli Convenzione di segno dei GENERATORI Per i generatori si considera positiva la corrente uscente dal morsetto positivo della tensione: I Perogata V Passorbita Perogata = V ⋅ I = − Passorbita Nel caso in cui si ottenga una potenza negativa per un generatore vuol dire che esso si comporta come un utilizzatore e che quindi la corrente sarà entrante nel morsetto positivo di tensione. Convenzione di segno degli UTILIZZATORI Per gli utilizzatori si considera positiva la corrente entrante nel morsetto positivo della tensione: I Perogata V Passorbita Passorbita = V ⋅ I = − Perogata Nel caso in cui si ottenga una potenza negativa per un utilizzatore vuol dire che esso si comporta come un generatore e che quindi la corrente sarà uscente dal morsetto positivo di tensione. Applicando la prima legge di Ohm ad una resistenza si possono ottenere altre formule per il calcolo della potenza: V2 2 P = V ⋅I = R ⋅I = [W] R 1 Scheda N° 4 - Circuiti in Corrente Continua: Potenza, Millman, Thevenin, Sovrapposizione degli Effetti ESERCIZIO 4.1 Calcolare la potenza erogata o assorbita da ogni componente del circuito rappresentato in figura 1 nell’ipotesi che: • • • • V1 I2 A D I3 R1 I1 R1 = 2Ω R3 = 1Ω A = 3A E = 4V V4 R3 A C V3 E B Figura 1 ∑ P = 0 ⇔∑ P = ∑ P ∑ P =P + P = 16 + 18 = 34W ⇒ OK ∑ P = P + P = 30 + 4 = 34W ASS ASS GEN 1 GEN 3 A E ESERCIZIO 4.2 Con riferimento al circuito in figura 2 calcolare la potenza assorbita da ogni resistenza e la potenza totale fornita al circuito dalle due sorgenti; i dati del problema sono i seguenti: • V1 = 20 V V5 I1 I2 E F • V2 = 10 V B I3 C I4 I5 R5 • R3 = 10 Ω • R4 = 15 Ω V4 V3 R4 V1 R3 V2 • R5 = 5 Ω A P3 = 40W P4 = 6,67W P5 = 20W H G D Figura 2 ∑ P1 = V1 ⋅ I1 = 20 ⋅ 4 = 80W ⇒ P2 = V2 ⋅ I 2 = 10 ⋅ ( −1,333) = −13,33W PGEN = 80 − 13,33 = 66,67 W = ∑ PASS Si può notare come la potenza negativa del generatore di tensione E2 possa, ai fini dell’equivalenza delle potenze assorbite e generate, essere ugualmente sommata alle potenze assorbite o sottratta a quelle generate. 2 Scheda N° 4 - Circuiti in Corrente Continua: Potenza, Millman, Thevenin, Sovrapposizione degli Effetti ESERCIZIO 4.3 Dato il circuito in figura 3 calcolare il valore delle resistenze R1 e R2 e la differenza di potenziale prodotta dal generatore di tensione VE sapendo che: • • • • R3 = 2 Ω; potenza assorbita da R1 = 108 W; potenza assorbita da R2 = 54 W; potenza assorbita da R3 = 162 W; I3 V3 A R3 VE I1 I2 V1 R1 R2 V2 B Figura 3 VAB = VE − V3 = 36 − 18 = 18V V1 2 18 2 R1 = = = 3Ω P2 108 V2 2 18 2 R2 = = = 6Ω P2 54 ESERCIZIO 4.4 Dato il circuito in figura 4 calcolare il valore delle correnti I4 e I5 con i seguenti dati: • A1 = 40 A; A • A2 = 20 A; I4 • R2 = 1,5 Ω A1 A2 R5 • V3 = 55 V V3 • R3 = 1 Ω I5 R3 R4 R2 • R4 = 9 Ω • R5 = 6 Ω B (Applicare Norton e poi Millman) Figura 4 Il Teorema di Norton è il duale di quello di Thevenin: “Qualunque bipolo è rappresentabile con il parallelo di un generatore di corrente Aeq e di una conduttanza Geq; il valore di Aeq si ricava calcolando la corrente erogata dal bipolo con i morsetti chiusi in corto circuito, mentre la Geq si ricava allo stesso modo dell’equivalente Thevenin”. Risultato: VAB = 90 V I 4 = 10 A I 5 = 15 A 3 Scheda N° 4 - Circuiti in Corrente Continua: Potenza, Millman, Thevenin, Sovrapposizione degli Effetti ESERCIZIO 4.5 Con riferimento alla figura calcolare il valore della resistenza R8 che: VEA • R1 = 5 Ω; I1 • R2 = R4 = 50 Ω; E R1 • R3 = R5 = 75 Ω; R2 • R6 = 7 Ω; + • R7 = 25Ω; V1 G • IGH =0.4 A; R5 I1 • V2 =200 V; R7 D • VCB =24 V. e delle tensioni V1 e VDC sapendo I6 A F R6 R3 IGH H R4 I8 V2 R8 C B Traccia: Una prima osservazione da fare riguarda la struttura centrale a forma di rombo; essa è simmetrica e pertanto risulta: VAG = VGB = VAH = VHB; I2 = I 4 I3 = I5; Ora si può applicare un’equazione di equilibrio al nodo G e un’altra alla maglia AGH e determinare le tensioni e le correnti che interessano: I5 = 0,8 A e I2 = 1,2 A ...... R8 = 3 Ω V1 = - 60 V VDC = 174 V ESERCIZIO 4.6 Calcolare la tensione dei punti A, B, C del circuito in figura con i seguenti dati: • R1 = 2 Ω A • R2 = 30 Ω A1 • R3 = 10 Ω R4 • R4 = 1 Ω R2 VA B E1 C • E1 = 60 V • E2 = - 30 V R1 VB E2 • A1 = 7 A VC Notiamo come in questo esercizio si richieda la tensione in un R3 O punto. Questo è possibile perché il punto O è messo a terra ovvero la sua tensione viene considerata nulla; infatti è possibile solo calcolare la differenza di potenziale tra due punti e non il potenziale di un punto isolato. Nel nostro caso le tensioni da cercare sono delle differenze di potenziale rispetto al punto O. Per risolvere questo problema utilizziamo il principio di sovrapposizione degli effetti. Effetto di A1: VA’ = 0 V VB’ = - 13,15 V VC’ = - 0,38 V Effetto di E1: V”A = 60 V V”B = 3,32 V V”C = 53 V Effetto di E2: V”’A = 0 V V”’B = - 0,166 V V”’C = -2,7 V 4 Risultato: VA = 60 V VB = -10 V VC = 50 V