MATEMATICA E DIDATTICA DELLA MATEMATICA – VECCHIO ORDINAMENTO DI SFP Ana Millán Gasca a.a. 2011-2012 Esercitazioni e complementi 1 1) Riassuma in tre frasi la lezione svolta nella prima ora del corso. 2) Esercitazione sulla conferenza del prof. Franzini: a) Proporre un titolo per la conferenza b) Costruire uno schema dei contenuti della conferenza c) Scrivere un riassunto della conferenza in 2000 caratteri circa. Tema I – I sistemi di numerazione Rappresentazione simbolica dei numeri e decomposizione aritmetica Ogni sistema di rappresentazione simbolica dei numeri naturali si basa su una decomposizione del numero usando alcuni numeri privilegiati (ad esempio l’unità, dieci, sessanta, le potenze di dieci) e l’addizione, oppure l’addizione e la moltiplicazione. Sui sistemi di numerazione e la matematica antica: Lezioni di matematica e didattica della matematica, lezione 2 e All’inizio fu lo scriba, capitolo 1. Nella lezione abbiamo citato: GIUSTI Enrico 1999, Ipotesi sulla natura degli oggetti matematici, Torino, Bollati Boringhieri. È molto utile per seguire questo corso leggere i seguenti capitoli di questo libro: capitolo 1, 2, 3 e 6 e le relative appendici 3 e 8. CASSIRER, Ernst, Filosofia delle forme simboliche, varie edizioni italiane con La Nuova Italia (ed. originale tedesca 1923) Altri testi Due libretti brevi, semplici e interessanti LIVERANI, Mario 1998 Uruk, la prima città, Laterza, Roma-Bari Wilma DI PALMA e altri 1987 L’alba dei numeri, Edizioni Dedalo, Bari (un libretto semplice e interessante, lo trovate sia nella Biblioteca delle Torri (Scientifica), sia in quella di Scienze della Formazione E tre libri per bambini illustrati Raffaella PETTI, 2008, Uri il piccolo sumero e Ahmose e i 999999 lapislazzuli, Pisa, Il Giardino di Archimede (Biblioteca di Scienze della Formazione) Denise SCHMANDT BESSERAT 1999, The history of counting, Morrow Junior Books, New York (Biblioteca delle Torri). ESERCIZI 1) Considerare il numero centoquarantatre. (a) Scrivere questo numero in inglese, in cinese (usando la traslitterazione pinyin) e in un’altra lingua a scelta. (b) Scrivere le rappresentazioni simboliche di questo numero nel attuale sistema di numerazione, nel sistema di numerazione romano, nel sistema di numerazione egizio, nel sistema di numerazione sumero e in quello erudito babilonese. Per ogni rappresentazione, scriva la decomposizione del numero soggiacente usando un’espressione aritmetica. I segni della numerazione scritta sumera. Per rappresentare i numeri, bisogna dapprima chiedersi quale è il simbolo che rappresenta il numero maggiore che possiamo adoperare, e poi “raggruppare”. Ad esempio, per rappresentare il numero centoquarantatre iniziamo da raggruppare per sessanta, poi per dieci, poi per uno (non possiamo raggruppare per seicento). I segni della scrittura delle parole numerali cinesi N.B. “ershi” significa “venti”. Ricordare che “cento” si dice “yi bai,” “mille” si dice “yi qian”. 2) Rappresentare il numero 2360 usando il sistema di numerazione sumerico e indicare attraverso una espressione aritmetica la decomposizione usata. In una tavoletta sumerica risalente al 2650 a.C. si trova registrata il numero 2360 usando una decomposizione basata anche sulla sottrazione 2400 – 40. Provi a scrivere in questo modo il numero usando sempre i simboli numerici dei sumeri e scriva l’espressione aritmetica della decomposizione usata. Confronti il numero di simboli utilizzati nelle due rappresentazioni dello stesso numero. 3) Considerare il numero 1532. Lo rappresenti usando l’abaco scolastico. Che significa questa rappresentazione? Rappresentarlo simbolicamente usando altri sistemi di numerazione e indicando la decomposizione usata. 4) Rappresentare in forma posizionale decimale il seguente numero: 4⋅ È un numero naturale? 1 1 1 + 3⋅ + 4⋅ 1000 100 10 2 5) Scrivere in forma posizionale decimale e in forma posizionale sessagesimale gli inversi dei numeri naturali: disporre il tutto in una tabella (N. B. L’inverso di 3 si scrive in notazione frazionaria 1 ). 3 6) Rappresentare con il sistema sessagesimale erudito babilonese mille, diecimila, un milione. Indicare la decomposizione corrispondente per il tramite di un’espressione aritmetica. 7) In una tavoletta sumerica risalente al 2850 a.C. ca. sono indicati le seguenti quantità (con in calce, forse, una firma): quindici sacchi d’orzo, trenta sacchi di grano, sessanta sacchi di [parola illeggibile], quaranta sacchi di [parola illeggibile], quindici volatili, centoquarantacinque sacchi vari, quindici volatili. Rappresentare le quantità usando il sistema di numerazione dei Sumeri e indicare attraverso un’espressione aritmetica la decomposizione usata per rappresentare ognuno di questi numeri. 8) In una tavoletta sumerica risalente al 2650 a.C. e relativa a una ripartizione di orzo è indicato il numero 164.571 di uomini. Rappresenti questa quantità usando il sistema di numerazione dei sumeri e indichi attraverso un’espressione aritmetica la decomposizione usata. Questa tavoletta è riprodotta in una delle lezioni del materiale didattico, dove può verificare la rappresentazione trovata. 9) Rappresenti centosessantatre, duecentosettantacinque, duemiladue usando il sistema di numerazione geroglifico degli Egizi e indichi attraverso un’espressione aritmetica la decomposizione usata per rappresentare ognuno di questi numeri. Quanti simboli ha utilizzato per ognuno di questi numeri? 10) Nella testa della mazza del re Narmer (3050 a.C. ca.) è rappresentato un bottino ricavato dal sovrano: 400.000 bovini, 1422.000 ovini e 120.000 prigionieri. Rappresenti queste quantità usando il sistema di numerazione geroglifico degli Egizi e indichi attraverso un’espressione aritmetica la decomposizione usata per rappresentare ognuno di questi numeri. 11) Sul monumento alla vittoria del re Khasekhemi (2750 a.C. ca.) il numero dei ribelli del Basso Egitto che sono “sotto la pianta del re” è 47.208. Rappresenti tale numero usando il sistema di numerazione geroglifico degli Egizi e indichi, attraverso un’espressione aritmetica, la decomposizione usata per rappresentarlo. 12) Considerare i numeri naturali seguenti: n = CXX m = VIII Scrivere n ed m in base 7, usando il sistema di numerazione egizio antico e il sistema di numerazione posizionale babilonese. Indicare in ognuno dei sistemi di numerazione la decomposizione del numero che è stata adoperata. 3 Le cifre indiane in Europa Nella biblioteca del monastero di El Escorial, in Spagna, si conserva un manoscritto scritto in latino, il Codex Vigilanus, risalente all’anno 976, che è il documento europeo più antico nel quale si ritrovano le cifre da 1 a 9 di origine indiana che erano adoperate correntemente anche nelle terre dell’Islam. Il monaco Vigila (da cui il nome del manoscritto) scrive: “E sempre a proposito delle cifre dell’aritmetica, è necessario sapere che gli indiani possiedono un’intelligenza straordinariamente sottile, e che gli altri concetti cedono loro il passo per quanto riguarda l’aritmetica, la geometria e le altre discipline liberali. Questo si rende evidente del modo migliore nelle nove cifre tramite le quali esprimono ogni grado di qualsiasi livello.” Si attribuisce a un monaco benedettino, Gerberto di Aurillac, che diventò papa con il nome di Silvestro II nell’anno 999, l’introduzione in Europa di questi simboli. Tuttavia, in Europa i simboli numerici adoperati correntemente erano quelli in uso nell’Impero Romano, e per eseguire le operazioni si adoperava l’abaco. In un manoscritto di matematica risalente all’XI secolo si trovano lo zero e le nove cifre con una parola latina per indicare ognuno dei numeri rappresentati: ad esempio le parole per quattro e per otto sono deformazioni della corrispondente parola in arabo. A partire dal XIII secolo, grazie all’opera di Leonardo Pisano (detto Fibonacci) – il quale soggiornando da ragazzo nel NordAfrica aveva studiato il sistema di numerazione di origine indiana – si diffuse in Italia e poi in tutta Europa l’uso di tale sistema per rappresentare i numeri e per eseguire le operazioni. 4