Note sui numeri complessi Andrea Damiani 2 marzo 2015 Numero complesso Definiamo, senza ulteriori considerazioni, unità immaginaria la quantità i= √ −1 Definiamo poi il numero immaginario z =a+ib in cui a e b prendono il nome, rispettivamente di parte reale e parte immaginaria di z: a = Re(z) b = Im(z) L’insieme dei numeri complessi si indica con C. Complesso coniugato coniugato del numero complesso z = a + b i: z = a−bi cioè con la parte immaginaria cambiata di segno. Ogni numero reale è coniugato di se stesso. Il piano complesso (o piano di Argand, o di Gauss) Piano cartesiano in cui l’asse delle ascisse è etichettato come asse reale e l’asse delle ordinate come asse immaginario. Se z = a+bi allora Re(z) = a Figura: Il piano complesso Im(z) = b Somma di numeri complessi Si sommano separatamente le parti reali e le parti immaginarie: (a + b i) + (c + d i) = (a + c) + (b + d) i Sul piano complesso: somma di vettori. Prodotto e quoziente di numeri complessi Prodotto due numeri complessi z = a + b i e w = c + d i: (a + b i)(c + d i) = (ac − bd) + (ad + bc) i Quoziente di due numeri complessi: a+bi a+bi c −d i (ac + bd) + (bc − ad) i = = c +di c +di c −di c2 + d2 moltiplicando numeratore e denominatore per il coniugato del denominatore. Modulo di un numero complesso Modulo (o norma) del numero complesso z = a + b i: kzk = |z| = √ zz = p a2 + b 2 Nel piano complesso, corrisponde alla lunghezza del vettore che rappresenta z. Forma polare dei numeri complessi Rappresentazione in forma polare z = a + b i = ρ (cos θ + i sin θ) con ( √ ρ = a2 + b 2 θ = arctan ba e ( a b = ρ cos θ = ρ sin θ Figura: La forma polare del numero complesso L’esponenziale complesso Definizione: l’esponenziale complesso e z è la funzione y (z) che risolve il problema di Cauchy: ( y0 = y y (0) = 1 La funzione esponenziale nel campo complesso ha le proprietà già viste nei reali. La formula di Eulero Una relazione “sorprendente” fra la funzione esponenziale e le funzioni goniometriche: e iθ = cos θ + i sin θ (Cotes 1714, Euler 1748). Dimostrazione della formula di Eulero Consideriamo f (θ) = e iθ e g (θ) = cos θ + i sin θ allora: f (0) = 1 e f 0 (θ) = ie iθ = if (θ) e inoltre g (0) = 1 e g 0 (θ) = − sin θ + i cos θ = ig (θ) Quindi g (θ) risolve lo stesso problema di Cauchy di f (θ), per cui f (θ) = g (θ) ∀θ ∈ R Conseguenze della formula di Eulero Ponendo θ = π nella formula di Eulero, e iπ = cos π + i sin π, cioè e iπ + 1 = 0 che è definita da molti la formula più bella della Matematica. Conseguenze della formula di Eulero Il modulo di e iθ è 1. Due dimostrazioni fra le molte possibili: Dim.1: approfittando del fatto che il coniugato di e iθ è e −iθ : √ |e iθ | = e iθ e −iθ = √ √ = e iθ−iθ = e 0 = 1 Dim.2: calcolando direttamente il modulo: |e iθ | = | cos θ + i sin θ| = 2 2 = cos θ + sin θ = 1 Figura: Il modulo dell’esponenziale complesso Conseguenze della formula di Eulero Forma polare del numero complesso: z = ρ (cos θ + i sin θ) si scrive ora cosı̀: z = ρe iθ con ρ = |z| e θ = Arg (z). Quindi per il prodotto di z1 = ρ1 e iθ1 e z2 = ρ2 e iθ2 troviamo z1 z2 = ρ1 ρ2 e i(θ1 +θ2 ) in pratica: si moltiplicano i moduli e si sommano le fasi. Conseguenze della formula di Eulero e i(α+β) = e iα e iβ = = (cos α + i sin α)(cos β + i sin β) = = (cos α cos β − sin α sin β) + i(sin α cos β + cos α sin β) ma anche e i(α+β) = cos(α + β) + i sin(α + β) e quindi, eguagliando parti reali e parti immaginarie, troviamo le formule di addizione cos(α + β) = cos α cos β − sin α sin β sin(α + β) = sin α cos β + cos α sin β Conseguenze della formula di Eulero Sussistono le importanti relazioni: cos x = e ix + e −ix 2 sin x = e ix − e −ix 2i e Inoltre e z = e x+iy = e x e iy = e x (cos y + i sin y ) che si dimostrano tutte per sostituzione diretta. La potenza in C: la formula di De Moivre Da z = ρe iθ segue n z n = ρn e iθ = ρn e niθ quindi (formula di De Moivre, sicuramente già nota a Newton nel 1676): z n = ρn (cos nθ + i sin nθ) Teorema fondamentale dell’Algebra e radici dell’unità In C, ogni polinomio di grado n ha esattamente n radici (Gauss* 1800, Argand 1806). * Sia la prima dimostrazione di Gauss (la sua tesi di dottorato) che la seconda presentavano un errore. L’equazione x n − 1 = 0 ha esattamente n radici complesse, date da rk = cos 2πk 2πk + i sin = e 2πik/n n n • dimostrazione: dalla formula di Eulero. • sul piano di Gauss: la prima radice è 1, le altre ai vertici del poligono regolare di n lati con centro nell’origine.