Federico Marchetti UOC di Pediatria e Neonatologia, Ravenna Qualcosa è cambiato? Antipiretici, Antibiotici, Steroidi orali ed inalatori, Inibitori di Pompa, Antistaminici, Antileucotrienici ANTIPIRETICI-ANTINFIAMMATORI • L’assoluzione del paracetamolo nella ricorrenza del wheezing (che novità?!) • Il buon uso dell’ibuprofene • Flash sul paracetamolo • La mancata risposta all’antipiretico (sfebbramento) è indicativa di una malattia severa? CONCLUSIONI • Durante un periodo di 1 anno di valutazione non è stato riscontrato un aumento delle esacerbazioni di broncospasmo o di altri indicatori di complicanze dell’asma nei bambini che hanno ricevuto paracetamolo rispetto a quelli randomizzati all’uso dell’ibuprofene • Liberi tutti… per qualcosa che i pediatri, in qualche modo, già sapevano (corsi e ricorsi dei dubbi e delle conoscenze) Alcune regole ed accorgimenti per un uso efficace e sicuro del farmaco QUANDO NON USARLO O USARLO CON CAUTELA Nel bambino disidratato/ipovolemico (rischio di insufficienza renale) Nel bambino cardiopatico (con segni di scompenso); nel nefropatico Nel bambino in terapia con ACE inibitore e/o diuretico Cautela nei casi di insufficienza epatica Nel bambino asmatico/atopico si può usare, ma ci sono casi che possono avere la comparsa di una crisi o segni di angioedema (ipersensibilità ai FANS) Ibuprofene e varicella • Associazione controversa, non ancora con una chiara correlazione, tra uso del farmaco e maggiore rischio di infezione invasiva da SBEA • Nel dubbio evitare o usare in caso di “bisogno” non evitabile Clinical Quiz 6 anni febbre alta (39 ° C) e dolore addominale periombelicale. E’ necessaria terapia analgesica. Quale delle seguenti condizioni è più probabile che possa diminuire il tempo per raggiungere livelli plasmatici di picco di ibuprofene ? A. Somministrazione con il cibo B. Associazione con farmaci procinetici C. Uso concomitante di paracetamolo D. Somministrazione a stomaco vuoto Effetto analgesico (e antipiretico) stomaco vuoto o pieno? 2015- Studio su pazienti adulti Conclusioni C’è evidenza che una rapida concentrazione plasmatica dei farmaci analgesici produce un maggiore controllo del dolore L’assunzione a stomaco pieno riduce il picco plasmatico del farmaco Questo può avere ripercussioni sul: -Controllo del dolore (e della febbre) -Necessità di ricorso ad altri farmaci per controllo del sintomo Take home message • Per il trattamento di un “sintomo acuto” meglio l’assunzione del FANS a stomaco vuoto • Il problema dell’assunzione a stomaco pieno per ridurre effetto gastrolesivo si pone solo per un uso in cronico Flash sul paracetamolo • E’ sempre preferibile, sia per la febbre che soprattutto per il controllo del dolore, la via orale • L’assorbimento rettale variabile ed incostante è estremamente • Un effetto analgesico per via rettale dovrebbe richiedere come prima dose 40 mg/kg, cosa che espone ad un rischio di tossicità La mancata risposta all’antipiretico (sfebbramento) è indicativa di una malattia severa? “Ci sono evidenze che un bambino febbrile ha maggiori probabilità di avere una malattia severa (da eziologia magari batterica) se la febbre non scende in modo convincente con l’uso dell’antipiretico?” La risposta che si ricava dalle evidenze pubblicate in letteratura (8 studi) è che: “La maggioranza degli studi indica che i medici (e i genitori) non devono far riferimento alla sola risposta agli antipiretici per predire una malattia grave nel bambino febbrile”. King D. Arch Dis Child 2013;98(8):644-6. Nella pratica per capire la gravità adotta il sistema a semaforo per la valutazione del bambino febbrile CORTISONICO ORALE • Scalo o non scalo? • SI, NO, quando? L’asma di Gianni • • • • • Gianni è un bambino di 6 anni Allergico all’acaro Soffre di asma, ma ha un discreto controllo Non fa farmaci di fondo Ha una crisi acuta di asma discretamente importante concomitante ad una virosi • Pesa 22 kg • Assume il prednisone alla dose di 25 mg/die per os con l’indicazione di farlo per 6 giorni • Dopo i 6 giorni di terapia cosa consiglio di fare? Scala il cortisone o lo sospendo? Le raccomandazioni riportate sul British Medical Formulary for Children indicano come opportuna la pratica di scalare gradualmente la dose di cortisone solo in presenza delle seguenti condizioni: Quando scalare il cortisone • Dosaggio >40 mg/die o >2 mg/kg/ die per una settimana; • Oppure >1 mg/kg/die per un mese di prednisone (o dose-equivalente di altra molecola); • Durata di trattamento maggiore di 3 settimane a qualsiasi dosaggio; • Recenti cicli di terapia ripetuti di qualsiasi durata/dosaggio • Nuovo ciclo di terapia di qualsiasi durata/dosaggio entro un anno dalla sospensione di un ciclo di terapia prolungato • Dosi ripetute serali • Presenza di altre cause di soppressione surrenalica (sepsi meningococcica; malattia di Addison). BNF for children Tornando a Gianni • Può sospendere il cortisone senza alcun decalage • Lo scalo andava pensato nel caso in cui avesse eseguito pregressa terapia per os da poco tempo o se era in terapia con cortisoni inalatori da relativa lunga durata Cortisone orale e altri eventi avversi • Vomito 5,4% dei casi (RR maggiore per formulazioni in tavolette o sciroppo; non mettere per forza in correlazione con gastrolesività; dose correlato) • Cambiamenti comportamentali 4,7% (ansia, iperattività e comportamento aggressivo; dose dipendente; risoluzione spontanea, informare la famiglia) • Disturbo del sonno4,3% • Infezioni 1% (attenzione alla varicella) • Aumento della pressione arteriosa (relativamente frequente, ma contenuto) ANTIACIDI • • • • Troppo e male Troppo e male perché? Farmaci non privi di eventi avversi Il NO, spesso; il SI molto raramente, quando… IL CONTESTO DI USO IN PEDIATRIA A PROPOSITO DI USO DI FANS, CORTISONE e…. GASTROPROTEZIONE • In un bambino in trattamento con FANS o cortisone devo usare un antiacido per l’eventuale prevenzione di gastrite/ulcera? Nel bambino • Il trattamento con un FANS in un bambino (ibuprofene, cortisone, aspirina a bassa dose) NON richiede in linea di principio l’uso di un antiacido, anche in cronico • Lo stesso vale per l’uso del cortisone, soprattutto se a dosi non elevate • L’uso può essere ragionevole in presenza di condizioni concomitanti di stress (malattia severa) o di condizioni di rischio o nell’uso concomitante di FANS e cortisone Il malefico “reflusso gastro esofageo” J Pediatrics 2016 Il malefico “reflusso gastro esofageo” • Viene mantenuto il malinteso (che possa sempre trattarsi di qualcosa meritevole di cura…) nel “distinguere il RGE dalla MRGE”. • Il punto chiarificatore sarebbe quello di affermare in modo inequivocabile che, al di fuori di situazioni di rischio (che nei fatti si limitano al bambino con danno neurologico e a quello operato di atresia esofagea e pochi altri) e in altri rari casi documentati, il “reflusso” non ha ragione di essere nominato. • Mantenere aperta la possibilità di una MRGE al di fuori di specifiche condizioni lascia invece lo spazio per interpretare (e curare!) disturbi innocenti (pianto, distacco dal seno, dolore colico, tosse, sonno disturbato) proprio come possibile malattia da reflusso, anche contro evidenze inequivocabili della letteratura L’uso corretto delle parole… L’uso corretto delle parole… ANTIBIOTICI Si conferma quello che sappiamo da anni Di che cosa non vale la pena di parlare Del bambino di 2-3 anni con la “gola rossa” nel contesto di una IRA febbrile, che spesso ha il raffreddore, che magari tossisce e che sta complessivamente bene La probabilità che dobbiamo occuparcene per capire se ha una forma virale o una infezione da SBEA non si pone in quanto la sua faringite è contestuale alla IRA ed è virale I° Accordo su un linguaggio comune tra PS e PDF • Evito di eseguire il tampone (test rapido) nel bambino <2-3 anni con una gola rossa (di solito contestuale a un IRA) • Evito (di regola) di fare il tampone nel bambino con gola rossa e raffreddore e tosse (vedi dopo) UNO SCORE CLINICO per orientarsi Forme da SBEA: Esordio improvviso dei sintomi, malessere, cefalea, vomito Nuovo algoritmo diagnostico-terapeutico QUALE TERAPIA NELLA FTA DA SBEA? Trattamento Raccomandazione forte Per la terapia della faringotonsillite streptococcica, l’antibiotico raccomandato è amoxicillina. Streptococcus pyogenes è sempre sensibile a questo antibiotico Raccomandazione forte Per la terapia della faringotonsillite streptococcica, si raccomanda di somministrare amoxicillina al dosaggio di 50 mg/Kg/die suddivisa in due dosi al giorno (ogni 12 ore) per 6 giorni Raccomandazione debole In caso di pregressa e accertata reazione allergica di tipo I alle penicilline si suggerisce di utilizzare macrolidi; le resistenze di Streptococcus pyogenes ai macrolidi in Emilia-Romagna, pur in significativa riduzione, sono ancora presenti ed è quindi necessario un attento follow up dei bambini trattati con questi antibiotici. Se la precedente reazione allergica alle penicilline non era di tipo I è possibile utilizzare una cefalosporina Raccomandazione forte Dopo un episodio di faringotonsillite si raccomanda di non eseguire l’esame di “controllo” a fine terapia (RAD, esame colturale). Questo è inutile e può generare la prescrizione di trattamenti inappropriati II° Accordo su un linguaggio comune tra PS e PDF • • • • L’uso del RAD è ragionevole nei casi dubbi Se clinica fortemente suggestiva o positività al RAD uso l’amoxicillina in due dosi ad un dosaggio di 50 mg/kg per 6 giorni Se non sfebbra in 24-(36) ore NON si tratta di una FTA da SBEA e sospendo il trattamento evitando cambi di antibiotico INUTILI. E’ una forma virale (è un portatore di SBEA) sino a prova contraria (se ha un ascesso me ne accorgo…) Quale antibiotico per chi non è convinto? l’ennesima metanalisi della Cochrane Conclusioni degli Autori (2016) Non ci sono differenze significative tra i macrolidi e cefalosporine vs penicillina nel trattamento della FTA da SBEA Limitate evidenze suggeriscono, ma solo nell’adulto che il trattamento con cefalosporina riduca il rischio di ricorrenza, ma l’NNT è molto alto Considerando questi risultati, il costo del trattamento e l’assenza di resistenze la penicillina (amoxicillina) è il farmaco di I° scelta per il trattamento della FTA da SBEA LINEE GUIDA…STRUMENTO IN CAMMINO Bambini con FTA da SBEA (tampone positivo) • Singola dose di amoxicillina 50 mg/kg • Il giorno dopo Gruppo A nuova dose di amoxicillina prima del test rapido; gruppo B non viene data nuova dose prima del test rapido • Obiettivo: vedere se una singola dose fa sparire lo SBEA • Lo streptococco non era rintracciabile nel 91% (IC 95% = 86-96) dei 111 bambini inseriti nello studio testati tra 11-23 ore dalla I° dose dell’antibiotico sia che avessero ricevuto la II° dose o no • A scuola dal giorno dopo… OMA e antibiotici • Sono più le convergenze che le distanze nelle LG, ma la pratica è distante da una semplificazione Tutte le LG prevedono l’opzione della vigile attesa Tutte prevedono l’uso in I° istanza dell’amoxicillina nelle forme non severe (?) I dosaggi dell’amoxicillina (e il numero di somministarzioni die) sono mediamente variabili Come trattare l’OMA • Perché in alcuni casi posso attendere a usare l’antibiotico Numerosi RCT (e metanalisi) hanno dimostrato che l’evoluzione verso la guarigione spontanea dell’OMA riguarda circa l’80% dei casi ° ° L’uso precoce dell’antibiotico ha effetti marginali sulla durata della febbre e del dolore; non è in grado di prevenire le complicanze Come trattare l’OMA • Chi deve essere trattato subito con l’antibiotico °I bambini con sindrome di Down, malformazioni palato/orecchio, con immunodeficienza, malattie croniche °Con età < (6)-12 mesi °Con sintomi all’esordio severi (febbre >39°C, malessere/intenso dolore nonostante uso analgesico) ° Con Otorrea ° Non hanno un contesto familiare in grado di condividere la “vigile attesa” Come trattare l’OMA • Negli altri casi posso proporre di: l’evoluzione spontanea dei sintomi entro 48-72 ore (la febbre va via, il dolore non c’è più) °Attendere °Usare subito l’antibiotico (eventualmente già prescritto) se il bambino “peggiora” in questo arco di tempo con i suoi sintomi, oppure ha una ripresa dei sintomi dopo apparente miglioramento °Se le cose vanno bene (consulenza telefonica) non ho l’obbligo di rivedere il bambino basandomi, nelle mie decisioni (prescrivo o meno l’antibiotico) (solo) sull’aspetto della MT (torna “normale” in tempi lunghi, spesso persiste essudato) Come trattare l’OMA • Se decido di usare l’antibiotico quale antibiotico utilizzo? Si raccomanda di utilizzare amoxicillina alla posologia di 75 mg/kg/die in 3 somministrazioni per: • 5 giorni nei bambini di età uguale o superiore a 2 anni; • 8-10 giorni per i bambini con meno di 2 anni. In caso di una buona risposta clinica e se si hanno problemi di compliance, dopo almeno 48 ore di trattamento si può completare il ciclo utilizzando amoxicillina al dosaggio di 90 mg/kg/ die in due somministrazioni. (Raccomandazione forte) Pensa al Pneumococco- I casi rari da HI sono quelli che guariscono da soli Come trattare l’OMA • Quando uso l’amoxicillina+acido clavulanico? In caso di mancata risposta clinica dopo 48-72 ore di amoxicillina o di recidiva (da 13 a 30 giorni dal primo episodio) si raccomanda l’uso dell’associazione amoxicillina-acido clavulanico, al dosaggio di 75 mg/kg/die in tre somministrazioni per l’intera durata del trattamento. (Raccomandazione forte) Se non risponde guarda come sta il bambino: -Sta bene sei rassicurato -Ma valuta se possa avere una mastoidite Un protocollo condiviso della POLMONITE 2014 Da chi è causata la broncopolmonite • • • • • • Virus bambino piccolo Pneumococco a tutte le età (causa più frequente batterica) Haempophilus influentiae (raro, intorno 5%) Mycoplasma pneumoniae (ci si pensa in età scolare e adolescente) 20-30% infezioni miste, virus+batteri Possibile una infezsione mista Pneumococco+Mycoplasma • Ci sono dei sospetti sulla eziologia per l’insorgenza del quadro clinico (acuto, febbre molto elevatapensa al pneumococco) ma non ci sono sicuri elementi radiografici o di esami di laboratorio che fanno la diagnosi eziologica Chi è il bambino con bronco-polmonite • Ha febbre molto elevata e sta male e non ha per forza un aumento della frequenza respiratoria e ha all’inizio poca tosse • Altra presentazione: ha febbre, un aumento della frequenza respiratoria (e tossisce) • All’ascoltazione del torace ha rantoli localizzati, magari con qualche sibilo e/o una differenza nel murmure vescicolare tra dx e sx (riduzione del mv) • Se apprezzo ronchi-sibili bilaterali, in un contesto di infezione respiratoria alta con poca febbre non ho con quasi sicurezza una BPM Elia 3 aa Meningismo Polmonite lobare senza versamento Sfebbra in 14 ore in terapia con amoxicillina per os Ettore 5 aa Respiro appoggiato Molto febbrile Polmonite lobare senza versamento Terapia antibiotica ev con ampicillina Sfebbra in 24 ore Dimesso in 2 giornata (e mezza) con amoxicillina per os QUALE ANTIBIOTICO ? Amoxicillina 90 mg/kg/die in 2 dosi 45 mg/kg/die in 3 dosi meglio 75-90 mg/kg/die in 3 dosi per 7-10 gg Nelle forme non complicate la terapia antibiotica orale ha la stessa efficacia di quella per via ev (e ovviamente im da evitare sempre) Lo sfebbramento (e il chiaro miglioramento della clinica), nelle forme da pneumococco, avvengono in 24 ore (massimo 48 ore) Macrolidi In età scolare o adolescenziale se c’è sospetto clinico Da associare se all’amoxicillina se non c’è chiara risposta clinica TAKE HOME MESSAGE • Le penicilline (amoxicillina, ampicillina) rimangono di prima scelta nel trattamento delle infezioni da Pneumococco (otite, sinusite, polmonite) • Il fallimento della terapia non sembra essere dovuto al fenomeno (contenuto) della resistenza del Pneumococco alla penicillina (la resistenza intermedia si supera con dosi più alte) • Il fallimento è dovuto, nel caso della polmonite, alla comparsa di complicanze (versamento pleurico, cavitazione) (ceppi con “aggressività intrinseca”, condizioni dell’ospite) • FINE La frequenza respiratoria • Gli indici clinici di allarme sono quelli che vanno oltre i massimi indicati per la “normalità”, cioè di una frequenza respiratoria: • >60/m’ fino a 6 mesi; • >50/m’ tra 6 e 12 mesi; • >40/m’ tra 1 anno e 5 anni; • >20/m’ > 5 anni DEVO ESEGUIRE LA RADIOGRAFIA ? • Non è necessaria nel bambino da trattare a domicilio (ma anche in Pronto Soccorso) • Utile eseguire RX se il bambino non risponde all’antibiotico dopo 24-48 h per verificare la presenza di eventuali complicanze (versamento) (o se stà molto male) • Il quadro radiologico dell’eziologia. è uno scarso indicatore • Tanto più piccolo è il bambino tanto più è soggetta ad una grande variabilità di lettura tra diversi radiologi. Siamo nel 1998 LA RADIOLOGIA DEL TORACE IN SINTESI BRONCOPOLMONITE Rx torace Motivazioni Diagnosi certa NO Non ti serve NO Comunque tratti SI 25% di BPM Sintomi respiratori con E.O. positivo Diagnosi fortemente sospetta Sintomi respiratori con E.O. negativo Sola ipotesi Nessun sintomo respiratorio, E.O. negativo, ma febbre elevata e leucocitosi DEVO ESEGUIRE ESAMI EMATOCHIMICI E COLTURALI ? • Non sono necessari nel bambino da non ricoverare • Gli indici di flogosi in fase acuta (mediamente) non ci aiutano a distinguere una polmonite virale da quella batterica. • L’emocoltura non è necessaria nel bambino non compromesso (utile se grave e se non risponde) • Non è ritenuta necessaria la ricerca dell’antigene pneumococcico urinario MA SE LA DIAGNOSI NON E’ CERTA ? Anna, 3 anni e ½ rinite, faringite, febbricola e tosse da 3 giorni al 4° giorno febbre a 39 – 40°, aumenta la tosse con scadimento delle condizioni generali, mangia poco. …ARRIVA IN PRONTO SOCCORSO O AMBULATORIO Bambina non sofferente, non preoccupante. Non polipnea, non dispnea. Febbre a rapida insorgenza elevata dal giorno precedente Ma respiro a tratti appoggiato Ma l’esame obiettivo del torace è negativo ! Sei quasi certo che ha una broncopolmonite Ma l’esame obiettivo del torace è negativo ! COSA FAI? A) Formalizzi il sospetto, prescrivi l’amoxicillina B) Fai un prelievo per Emocromo, PCR e ti regoli di conseguenza. C) Chiedi in prima battuta l’Rx torace. D) Fai sia il prelievo che l’Rx torace. Quando ricoverare (in presenza di diagnosi certa) • • • • • • • Non mangia quasi nulla- E’ disidratato Temperatura in più occasioni >39°C Aumento della FR molto maggiore rispetto atteso Rientramenti costali, alitamento pinne nasali Apnea intermittente (lattante) Tachicardia sproporzionata valori FC Tempo di refill >2 sec