Syringa vulgaris L. - Parco Scientifico e Tecnologico del Molise

SYRINGA VULGARIS L.
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Classe:
Magnoliopsida (Dicotyledoneae)
Ordine:
Scrophulariales
Famiglia:
Oleaceae
Specie e descrittore:
Syringa vulgaris L.
Nome comune:
Lillà, Fior di maggio, Serenella
Sinonimi:
-
Forma biologica:
P caesp
Parte balsamica:
Fiori, corteccia , foglie
I fiori emettono un profumo dolce e
persistente.
Principi attivi:
Olio essenziale (nei fiori), vitamina C (nelle
foglie), mannitolo, siringina, siringopicrina,
acido ursolico (nella corteccia).
Usi etnobotanici:
Il profumo viene estratto dai fiori e
adoperato a scopo commerciale.
I fiori servivano in passato per ridurre la
febbre.
Parte di interesse
profumiero:
Fiori
Periodo di raccolta:
Aprile-Maggio
Potenzialità d'uso:
Buona
Immagine dell’intera pianta di Syringa
vulgaris e particolare del fiore
(foto da www. aptware.com)
Distribuzione e popolazioni
Globale e in Europa:
Corotipo: SE-Europeo.
Il suo areale comprende l’Europa sud-orientale, dalla Romania alla Grecia.
In Italia:
E’ presente in varie regioni, soprattutto quelle centro-settentrionali, dove è coltivata per
ornamento e spesso è spontaneizzata.
In Molise:
Diffusa un po’ ovunque come specie ornamentale.
Territorio S. Elena Sannita:
Rinvenuta ai margini stradale in località Selvadonica.
Ecologia, coltivazione e materiale raccolto
Ecologia:
Allo stato spontaneo cresce nelle boscaglie, nelle siepi, negli arbusteti e sui pendii
rupestri, dal piano a 800 m (Pignatti, 1982); è una specie termo-xerofila, rustica.
Fenologia:
Fiorisce ad Aprile-Maggio (Pignatti, 1982) e matura i frutti a Settembre-Ottobre.
Tecniche di riproduzion emoltiplicazione:
Si riproduce sia per semi che per via vegetativa mediante polloni. Per impianti, si
consiglia di seminare le specie in primavera o in autunno, non appena i semi sono maturi;
oppure, la moltiplicazione si può effettuare prelevando le talee in estate o innestando a
gemma in inverno. Le piante di S. vulgaris sono da coltivarsi in posizione soleggiata, in
terreni profondi, fertili, capaci di trattenere l’umidità e, preferibilmente, calcarei.
E’ specie autogama ed entomogama.
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Frutti e semi:
Il frutto è una capsula acuminata lunga 8-12 mm.; maturando si apre lasciando fuoriuscire
3 o 4 semi muniti di un ala.
Da fonti bibliografiche di dati di laboratorio risulta che: 1) i semi sono ortodossi; 2) il
peso medio di 1000 semi è 5,6 g (Csonthos et al., 2007); 3) il contenuto medio di oli è
pari al 18,8 % e il contenuto medio di proteine è del 20% (Jones & Earle, 1966); 4) la
percentuale di germinazione è dell’83% quando i semi sono incubati in un mezzo con
l’1% di Agar, alla temperatura di 26° C con un fotoperiodo di 12 ore (RBG Kew,
Wakehurst Place).
Frutti e semi di Syringa vulgaris
(foto da www.davesgarden.com)
Compilatori:
Paura, Izzi, Cancellieri, Salerno
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