132 Parte 3 - Suoni in successione: la melodia 3 Scale di modo maggiore e minore Quando i toni e i semitoni si alternano secondo la struttura della scala di Do il modo è definito maggiore. Esistono però anche scale di tipo diverso. Le scale di modo minore costituiscono un altro modello perché presentano una disposizione diversa dei toni e dei semitoni. Conservano le stesse alterazioni delle scale di modo maggiore da cui derivano, ma il suono fondamentale (tonica) e posto un tono e mezzo più in basso rispetto a quello della relativa maggiore. Scala di modo maggiore III T IV T S VII T T VIII T S Scala di modo minore S T I II T III S IV T V T VI S VII T VIII T LA MODULAZIONE PER COMPRENDERE Nelle composizioni più complesse, il musicista si serve delle note appartenenti a scale diverse per avere nuovi spunti per lo sviluppo del discorso musicale, cosi da rendere più ricca e varia la melodia. Il passaggio da una tonalità a un’altra avviene, generalmente, in maniera progressiva e prende il nome di modulazione. Il musicista introduce nella melodia alterazioni transitorie che fanno parte della nuova scala e che vanno a sostituire quelle della tonalità di partenza. AUDIO MP3 4-40 Mary Hamilton Ballata americana Allegro ASCOLTARE E CONFRONTARE Ascolta due versioni di una ballata popolare americana, Mary Hamilton. Le due esecuzioni sono rese diverse dall’uso di due modelli distinti di scala: una di modo maggiore e l’altra di modo minore. L’uso di una scala di modo minore conferisce al brano un carattere espressivo diverso, rendendolo più triste. Parole per capire DIDATTICA INCLUSIVA Modo = il termine deriva da “modalità” cioè un sistema organizzato di intervalli. Questo criterio di organizzazione dei suoni contraddistingue una determinata posizione dei toni e dei semitoni nell’ambito dell’ottava; questo sistema porta alla definizione di modelli diversi di scale musicali. 116-173_ParteTerza_musicaCS5.indd 132 09/02/15 18.06 133 Lezione 3 - Scale di modo maggiore e minore Spazio alle competenze 1 AUDIO MP3 4-41 Voglia di primavera W.A. Mozart Allegro ESEGUIRE E ANALIZZARE Nel brano Voglia di primavera di Mozart puoi osservare una modulazione dalla tonalità di Do Maggiore a quella di Sol Maggiore. Dopo le prime otto battute in Do Maggiore, c’è il passaggio nella tonalità di Sol Maggiore, con il Fa che diventa diesis. Il brano termina con un ritorno alla tonalità iniziale. Sul pentagramma trovi la scala di Sol Maggiore, ma manca un particolare. Fai attenzione alla posizione dei semitoni. Inserisci tra le note una T per indicare il tono e una ST per il semitono. Per aiutarti, puoi guardare la riproduzione della tastiera. (il Do è segnalato). Utilizza le alterazioni per disporre i toni e i semitoni secondo la struttura delle scale di modo maggiore. 2 AUDIO MP3 4-42 AUDIO MP3 4-43 ASCOLTARE PER CONFRONTARE Del brano che ascolterai sono state realizzate due versioni: una in modo maggiore, l’altra in modo minore. Indica con il segno + quella in modo maggiore e con il segno – quella in modo minore. 3 Versione 1 Versione 2 ELABORARE Secondo lo schema relativo alla successione dei toni e dei semitoni realizza le seguenti scale di modo maggiore e minore. Fa maggiore relativa minore Riflettere y Quando una scala si definisce di modo maggiore? y Quando una scala si definisce di modo minore? y Usare i gradi di una scala anziché quelli di un’altra, incide sul carattere espressivo del brano? y Quando in un brano musicale avviene una modulazione? 116-173_ParteTerza_musicaCS5.indd 133 09/02/15 18.06