MUSICA ESPRESSIONISTA
L’espressionismo è un movimento artistico, sviluppatosi in Europa nei primi anni del XX sec.,
nell'ambito delle arti figurative, della letteratura, della musica e del cinema. Con il termine
espressionismo musicale si indicano soprattutto le concezioni musicali di A. Schoenberg, il
quale, così come i pittori si allontanavano progressivamente dal naturalismo, per primo
cominciò ad staccarsi dall'uso della tonalità percepita ormai da secoli come il linguaggio
naturale dell'occidente.
La tonalità può essere definita, in senso lato, come il rapporto gerarchico esistente tra le note di
una scala. In questo modo individuiamo una Tonica, prima nota della scala, che è il fulcro attorno
al quale ruotano tutti gli altri suoni. Per questo viene detta anche Nota Fondamentale. Quindi, un
brano nella tonalità di Do avrà il Do come tonica, e sarà basato sulla scala di Do.
Nelle composizioni vocali di Schoenberg d’inizio ‘900 si trovano già gli aspetti caratteristici
dell'espressionismo: atmosfere angosciate; canto spezzato e continuamente oscillante tra la
parola sussurrata e il grido; la violenza degli effetti orchestrali; l'utilizzo di tecniche compositive
che operano forti rotture nei confronti della tradizionale musica basata sulla tonalità.
Nasce così l’atonalità, la modalità di scrittura della musica secondo cui il compositore definisce
autonomamente le regole per la realizzazione del brano, dando maggiore importanza all'effetto
prodotto dai suoni piuttosto che alla loro appartenenza ad un assegnato sistema tonale.
L'esigenza di portare la musica alle logiche della modernità portarono Schoenberg a formulare
lavori espressionistici di forte tensione, ricchi di violenti contrasti. Le sue rivoluzionarie
composizioni, furono accolte con un'ostilità senza precedenti, senza peraltro ostacolare la sua
radicale volontà di rinnovamento. Fu così che negli anni venti egli arrivò a teorizzare le regole
della dodecafonia, una pietra miliare nella storia della musica colta.
Ascolto:
“Colombina” brano tratto da
“Pierrot Lunaire”
di Arnold Schoenberg
L’opera è una raccolta di 21 brani con testi tratti dalle
poesie di Albert Giraud. L'organico comprende: voce
recitante, clarinetto, clarinetto basso, violoncello,
violino, viola, flauto, ottavino e pianoforte.
L'atmosfera è continuamente tesa, grottesca e
macabra. Il protagonista, il poeta Pierrot, esprime se
stesso e il sua ambiguità cantando alla luna, vive
un’angoscia profonda, si immagina assassino, ed
infine dopo tormenti e attimi di puro cinismo, invoca
"l'antico profumo dei tempi delle fiabe".
< A. Schoenberg