1 Il percorso è stato attuato in due sezioni eterogenee per età con 25 e 28 bambini. Lo stesso percorso ha coinvolto i bambini di quattro e cinque anni. La finalità del progetto è stata quella di portare i bambini a prendere consapevolezza della struttura morfologica, degli ambienti di vita, dei comportamenti di alcuni animali per cogliere somiglianze e differenze. Il progetto è iniziato il 10 Ottobre e si è concluso il 30 Novembre 2011. 2 Osservazione di un animale in situazione non formalizzata; Osservazione dell’animale in un contesto strutturato e guidato (mirata al riconoscimento di elementi strutturali, sulle azioni compiute e sugli ambienti di vita) ; Rappresentazione grafica/pittorica e simbolica; Uso della verbalizzazione individuale e collettiva Produzione condivisa ( cartelloni). Abbiamo effettuato un’indagine conoscitiva con i bambini sugli animali, lasciandoli liberi di esprimere le loro conoscenze, impressioni ed esperienze; è stata, poi effettuata un’indagine sugli animali che possiedono e abbiamo costruito una tabella. Abbiamo deciso in base ai risultati dell’indagine di portare a scuola alcuni animali scelti dalle insegnanti in quanto quasi nessun bambino ha animali in casa al di fuori di gatti e cani, che abbiamo escluso dal nostro progetto perché troppo noti ai bambini. Gli animali individuati sono stati: l’insetto stecco e il pesce. Il percorso metodologico per entrambi gli animali è stato similare. Il primo animale portato a scuola è stato l’insetto stecco, poi il pesce. Gli animali, collocati in un apposito contenitore, sono stati posizionati in un luogo ben visibile da tutti. 3 Nel momento dell’attività, effettuata in circle time, il contenitore veniva collocato al centro del cerchio su un tavolino ed i bambini erano invitati ad osservare gli animali dal proprio posto, mentre a coppie si avvicinavano per coglierne i dettagli. 4 Siamo partite dall’osservazione libera e spontanea dei bambini relativamente agli animali presentati, per arrivare all’osservazione effettuata in un contesto strutturato e guidato. Attraverso conversazioni mediate dall’insegnante, ciascun bambino ha potuto ampliare il proprio bagaglio esperienziale grazie sia alle verbalizzazioni individuali che al confronto con gli altri. 5 • Conoscere con l’impiego di tutti i sensi le caratteristiche di un animale • Sviluppare capacita’ senso-percettive attraverso la manipolazione (pasticciamento) di materiali diversi • Superare resistenze e inibizioni riguardo a situazioni nuove • Sperimentare diverse forme di espressione artistica • Conoscere e denominare le parti di un animale • Compiere raggruppamenti per: colore, forma, grandezza • Riconoscere quantita’ • Eseguire semplici sequenze ritmiche • Rappresentare l’esperienza attraverso il disegno • Descrivere oralmente seguendo un ordine logico sequenziale • Potenziare il patrimonio lessicale con l’uso di termini specifici • Collaborare ed interagire adeguatamente col gruppo • Condividere regole 6 • Conosce e rappresenta le principali caratteristiche fisiche di alcuni animali • Descrive e rappresenta l’ambiente in cui vivono alcuni animali • Conosce le abitudini alimentari e comportamentali dell’animale osservato • Coglie somiglianze e differenze • Usa alcuni strumenti di rilevazione scientifica 7 Pennarelli, matite, tempere, pasta di sale, forbici, … Carta da pacchi, cartoncino, … Macchina fotografica digitale Lente d’ingrandimento Vasca di vetro, colino, … 8 9 OSSERVAZIONE NON FORMALIZZATA “… Io l’ho già visto a casa dalla mia nonna si era attaccato alla rete della zanzariera” “In montagna attaccato ad un albero c’era anche Beppe (la guardia del parco della Maremma)” 10 “… Mi sembra una foglia, mi sembra un ramo, vogliono sembrare rametti, hanno dato morsi alle foglioline perché hanno fame, …” 11 “… Questi insetti stecchi si muovono solo se hanno fame. Allora si devono mettere in un pacchetto con la rete, altrimenti non respirano… Quelli marroni mangiano le foglie marroni, quelli verdi mangiano le foglie verdi …” 12 OSSERVAZIONE FORMALIZZATA I bambini, individualmente hanno seguito quattro consegne precise date dalle insegnanti: “COSA HA” “COME E’” “COSA FA” “DOVE VIVE” E’ stata prevista una parte individuale a cui è seguita una rielaborazione collettiva. Dopo un primo momento insieme in conversazione con l’ animale presente, le insegnanti hanno invitato i bambini a riflettere su come è fatto, come è, cosa fa e dove vive e poi a rappresentare graficamente a livello individuale ciò che avevano verbalizzato,. Successivamente ad ognuno viene chiesto di verbalizzare ciò che ha disegnato: le caratteristiche percettive, morfologiche, … 13 Ora lo disegnamo : Cosa ha? “La testa, le antenne, il corpo, sei zampe, gli occhi, la faccia” 14 Ecco due produzioni individuali: 15 Come è? “ Marrone, verde, fino fino, medio, grande, piccolo, sottile, bimbo (vuol dire piccolo)” 16 Ancora due esempi di elaborati individuali: 17 Cosa fa? “Cammina, mangia, si appende agli alberi, gioca con le sue zampette, va dentro la tana per nascondersi, si attacca alla rete, dorme, sta fermo, è tranquillo, sta nella ragnatela, mangia le foglie, fa lo scivolo, va soffiando, si arrampica sul muro, gioca sull’altalena” 18 19 Dove vive? “Nella tana, negli alberi, nelle foglie, nelle piante, nel cespuglio, nel legno, nell’erba, dentro la rete, sopra i sassi, in mezzo ai fiori, nella terra, dentro la caverna, sulla montagna, dentro la grotta, nella palude” 20 21 Produzione condivisa: Il cartellone Tale produzione è stata effettuata attraverso la negoziazione dei bambini, mediata dall’insegnante, degli elementi da inserire nel cartellone di sintesi. 22 23 24 25 REALIZZIAMO L’INSETTO STECCO CON LA PASTA DI SALE : ECCO I NOSTRI CAPOLAVORI 26 VERBALIZZAZIONE FINALE DELLE CARATTERISTICHE DELL’INSETTO STECCO COSA HA LE ZAMPE GLI OCCHI IL CORPO SEI ZAMPE LA FACCIA LE ANTENNE COME E’ MARRONE VERDE FINO, FINO MEDIO GRANDE PICCOLO DOVE VIVE NELLA SUA TANA NEL CESPUGLIO NEL LEGNO NELLA TERRA NELLE FOGLIE NELL’ALBERO NELL’ERBA 27 COSA FA CAMMINA MANGIA GIOCA CON LE SUE ZAMPETTE SI NASCONDE NEI CESPUGLI SI NASCONDE NELL’ERBA VA NELLA SUA TANA SI NASCONDE NELLA TERRA SI ARRAMPICA SULLA RETE SI ARRAMPICA SUGLI ALBERI “La lente serve ad ingrandire le cose. E’ un vetro e una plastica che la metti dentro e viene fuori una lente di ingrandimento, è una lente di ingrandimento, serve per vedere le cose piccole che quando poi si mette la lente nell’occhio si trasforma in grossa, serve per tipo se c’e’ una cosa piccina che non si vede si mette la lente e cosi’ diventa gigante…” 28 “… serve che quando c’e’ qualcosa di piccolino si prende la lente di ingrandimento e si ingrandisce, se metti la lente di ingrandimento piu’ sotto diventa piu’ grande possibile, con quella si vedono anche le coccinelle e si possono vedere anche le formiche, si usa quando dobbiamo cercare una cosa molto piccola…” “… serve anche a vedere un ago nel pagliaio!” 29 Poi scegliamo insieme una cosa piccola da guardare con la lente. I bambini scelgono una piccola pallina di stucco e a turno osservano l’oggetto con la lente di ingrandimento. “…senza lente la vedo piccola con la lente la vedo gigante!” 30 Ora disegnamo quello che accade ad un oggetto quando lo osserviamo con la lente di ingrandimento … 31 OSSERVAZIONE NON FORMALIZZATA “ … Guarda c’è un pesce, maestra chi l’ha portato? Che sorpresona!” 32 “…è un pesce, è un dorino, fa parte della famiglia dei pesci, è un pesce che vive solo” 33 OSSERVAZIONE FORMALIZZATA I bambini, individualmente hanno seguito, come per l’insetto stecco, le quattro consegne: “COSA HA” “COME E’” “COSA FA” “DOVE VIVE” 34 “ Mattia vai nel cesto degli animali e prendi un pesce. Maestra non c’e’ nessun pesce! C’e’ solo lo squalo INS. – LO SQUALO E’ UN PESCE? TUTTI – NOO!! INS. – PERCHE’ NO? PERCHE’ E’ TROPPO GRANDE TROPPO GROSSO INS. – PERCHE’ I PESCI POSSONO ESSERE SOLO PICCOLI? TUTTI – NOO!! SONO PICCOLI E MEDI ANCHE GRANDI INS. – ALLORA LO SQUALO E’ UN PESCE GRANDE? DOPO UN PO’ DI SILENZIO DOVE I BAMBINI RIFLETTONO… ALLORA SI, LO SQUALO E’ UN PESCE GRANDE 35 Ora lo disegnamo : Cosa ha? “ … le pinne perche’ è nell’acqua, la bocca, la coda, gli occhi, i denti, il naso. Osservate bene siete sicuri che ha il naso?” “ … no, non c’è l’ha il naso!” 36 “ … il corpo, le squame mezze dorate, le branchie che servono per respirare, le pinne che servono per muoversi, la faccia di due colori: d’oro e rossa, la cresta dietro, ha il muso un po’ arancione, …” “… vedo la coda e il corpo più grandi e anche le pinne, gli occhi, la bocca e la cresta rossa, vedo la testa, il corpo, e la coda tutto grande!” 37 38 Come è? “ … è un po’ rosso, no è arancione, la coda è trasparente, di tutti i colori, lungo, magro corto,piccino, medio, grasso, fino, grande, la faccia è di due colori: d’oro e rossa, anche il corpo è d’oro, la coda è carina, il muso è un po’ arancione, …” “… attraverso la lente vedo la coda dorata e bella, il corpo è dorato, con gli occhi si vede piccolo, con la lente è più grande e sembra rosso e arancione” 39 40 Cosa fa? “…mangia, nuota, guarda, gira, muove la coda, fa i salti, beve, dorme, fa i tuffi, sale su, va sotto l’acqua, respira con le branchie, va nella sua casetta, aspetta i suoi amici, dorme, si sveglia, scuote la coda, va nella sua tana, va nel buco, muove le pinne, si nasconde per non farsi manguiare dagli squali, prende l’acqua, si nasconde dietro ai sassi, scappa, …” “… vedo un pesce grande che nuota!” 41 42 Dove vive? “… nel mare, nel mare-oceano, dove ci stanno gli squali, dove ci stanno le balene, nell’acquario, li ci sta’ anche la mamma di rosso bebe’ (il pesce), nella profondità del mare, nel lago, dove ci stanno le rane, nel fiume. Cos’e’ il fiume? E’ un grande ammasso d’acqua; l’acqua si muove e forma dei mulinelli; l’acqua del fiume porta fino al mare. … nella laguna, nella palude, nei tronchi, nel lago di Santo Stefano, nella sua tana, nella ciotola, dentro la roccia, nel vaso di vetro, …” 43 44 45 Scegli una caratteristica dal cartellone collettivo e disegna gli animali che la possiedono. Ecco alcune produzioni individuali 46 47 48 49 Scegli un ambiente di vita dal cartellone collettivo e disegna gli animali che ci vivono. 50 L’imput iniziale “ora siamo degli scienziati” ha permesso ai bambini di affrontare il percorso con responsabilità e attenzione, in quanto hanno compreso che operare come fa lo scienziato richiede serietà e cura del particolare. Ognuno ha cercato di “dare il meglio di sé” impegnandosi e confrontandosi con gli altri in un clima di serenità e distensione. I bambini, senza inibizione o ritrosia alcuna, hanno espresso le proprie opinioni, arricchendosi vicendevolmente degli apporti di natura cognitiva ed esperienziale di ciascuno. La strategia che ha indotto i bambini ad “imparare ad osservare” è risultata molto positiva anche per noi insegnanti, poiché siamo state noi “condotte per mano dai piccoli” a cogliere con occhio più attento i particolari, quelle minuzie su cui solo i bambini hanno la capacità di soffermarsi e di meravigliarsi. 51