5 interno - Associazione Bosco Angimbè

ANFIBI
Gli Anfibi sono una classe di animali vertebrati appartenente al phylum Chordata.
Sono stati i primi vertebrati a colonizzare l'ambiente terrestre (tetrapodi), e come tali hanno avuto in passato
una notevole espansione e diversificazione. Rimangono però nella maggior parte dei casi ancora
estremamente legati all'acqua; lo stesso nome della classe deriva dalla fusione delle due parole greche ἀμφί,
col significato di "doppio", e βίος, col significato di "vita". Tale nome è dovuto sia al fatto che il ciclo vitale
degli anfibi prevede che almeno una parte della vita dell'animale venga trascorsa nel mondo acquatico, sia al
fatto che la maggior parte delle specie presenta una fase larvale dall'aspetto piuttosto dissimile da quello della
fase adulta, alla quale l'animale giunge tramite metamorfosi. L'origine degli anfibi è ancora avvolta nel
mistero.
La maggior parte dei paleontologi, in ogni caso, pensa che essi discendano direttamente da dipnoi primitivi in
grado di respirare utilizzando la vescica natatoria oppure il polmone, e pertanto in grado di vivere per periodi
più o meno lunghi sulla terraferma: La cute degli anfibi è ricca di ghiandole ed altamente vascolarizzata.
Sono presenti numerose ghiandole mucipare, a volte velenifere, spesso associate ad una colorazione vivace
della cute.
La pelle periodicamente si stacca durante il periodo della muta e spesso viene ingerita dall'animale stesso. La
pelle dei lissanfibi adulti è umida e ben vascolarizzata ed ha una funzione protettiva per l'animale ma anche
coaudivante i polmoni nella respirazione. Infatti permette una buona perdita d'acqua per evaporazione, che
comunque è compensata dagli habitat umidi in cui vivono gli anfibi. Gli arti degli anfibi sono quattro, due
anteriori e due posteriori, poco sviluppati, ma ben adattati al salto, soprattutto negli anuri. Il tronco corto, la
parte posteriore allungata e la mancanza della coda nell'adulto, infatti, fanno sì che essi siano in grado di
compiere balzi anche di un certo rilievo.
I polmoni non sono molto suddivisi all'interno, quindi lo scambio di gas non è molto efficiente, ed
essi respirano quasi solo con la pelle che quindi viene inumidita grazie a delle ghiandole o con continue
immersioni in acqua. Nella famiglia delle salamandre, gli animali non possiedono polmoni e respirano
unicamente attraverso la pelle.
L'apparato circolatorio ha come centro il cuore che ha 2 atri e un solo ventricolo, il sangue si mescola
parzialmente. Il cuore degli anfibi è a tre tempi, prima il sangue arterioso ossigenato viene sospinto nell'aorta
direttamente all'encefalo, il secondo battito spinge nell'aorta sangue misto che va agli organi, il terzo
contenente sangue "sporco" va verso la pelle. La riproduzione è legata all'acqua nella maggior parte delle
specie. La riproduzione è sessuata .
Negli anfibi a riproduzione acquatica, le uova sono prive di guscio e avvolte da un materiale gelatinoso,
quindi devono essere deposte in acqua, le uova a contatto con l'acqua aumentano di volume.
La fecondazione è esterna: il maschio sale sul dorso della femmina e feconda le uova man mano che questa le
depone, negli organismi più evoluti la riproduzione può essere anche interna.
Le uova fertilizzate si sviluppano in seguito in larve acquatiche chiamate girini, attrezzate di una coda
ondulante per la locomozione, branchie esterne, un lungo apparato digerente e un picco corneo con
cheratinizzazione variabile a seconda della dieta erbivora o carnivora del girino.
La metamorfosi è graduale e comporta modificazioni nell'apparato digerente, la comparsa di zampe e
polmoni, la scomparsa delle branchie e, negli Anuri, della coda. In alcuni urodeli si è persa, durante
l'evoluzione, la metamorfosi.
Raganella italiana
Rana verde comune
Rospo smeraldino
Discoglosso dipinto
Rospo comune
a cura di: dott. Francesco Adragna