i sumeri - Istituto Comprensivo "TIBERIO GULLUNI"

I SUMERI
a cura della classe IV B
Scuola primaria I.C. Tiberio Gulluni
a.s. 2015/16
LA PRIMA GRANDE CIVILTA’ DELLA
MESOPOTAMIA
I Sumeri vivevano in Mesopotamia che significa
terra in mezzo a due fiumi, il Tigri e l’ Eufrate.


Il loro paese venne
chiamato
Terra di Sumer =
paese coltivato.
I Sumeri modificarono il loro territorio costruendo i
canali per irrigare e coltivare i campi.
I campi e i canali formavano un reticolo.
Per evitare che i
fiumi inondassero i
campi, costruirono
solidi argini.
ORGANIZZAZIONE SOCIALE
Ogni città era
indipendente.
Le città erano
organizzate con
leggi proprie e
avevano un proprio
esercito.
Per questo sono
chiamate CittàStato
Le Città-Stato erano spesso in lotta tra loro e dovevano difendersi
anche dagli attacchi delle tribù nomadi.
I Sumeri inventarono i
mattoni per costruire le
abitazioni.
L’argilla veniva
mescolata con la paglia
e poi messa negli stampi
e fatta essiccare al
sole.
Le città erano
circondate da mura.
Le più importanti
furono Ur, Uruk,
Lagash e Kish.
Gli scribi erano i funzionari del
tempio. Erano molto potenti
perché erano gli unici a saper
leggere e scrivere.
I soldati prendevano ordini dal
re e dai sacerdoti.
I mercanti commerciavano con
le altre popolazioni.
Gli artigiani facevano lavori
manuali.
I contadini coltivavano le terre.
Gli schiavi, prigionieri di guerra,
lavoravano per tutto il popolo.
Il re era il più importante tra i
sacerdoti
I sacerdoti si occupavano del
tempio e dell'organizzazione della
città.
Per diventare scriba si doveva
studiare dai 6 ai 18 anni.
Ogni città aveva un dio protettore. A questo dio era dedicata la ziggurat.
All’interno c’erano i laboratori degli artigiani e le botteghe dei commercianti
e anche la scuola
Nel gradone alla base della ziggurat c’erano i magazzini con le scorte di cibo.
La ziggurat di Ur è
dedicata al dio
della luna.
È alta 25 metri ed
è formata da tre
gradoni.
E’ costruita con
mattoni di paglia e
argilla
LE ABITAZIONI
La casa era costruita con mattoni crudi, rivestiti di fango ed argilla.
Le finestre erano poche e piccole.
Il tetto era sostenuto dai tronchi delle palme ed era costituito da frasche
intrecciate, intonacate con fango.
Gli ambienti erano organizzati in
numerose stanze disposte attorno
ad uno spazio centrale, il cortile.
Sul pavimento vi erano stuoie di
fibre intrecciate.
Le stanze dove si mangiava o si
dormiva avevano un focolare.
Le case dei contadini e degli
artigiani erano più umili: avevano
una sola stanza
Ricostruzione di una casa
LE ATTIVITA’
AGRICOLTURA
Coltivavano cereali,
ortaggi, legumi, frutta,
canapa e lino
ALLEVAMENTO
Allevavano ovini, bovini,
asini e animali da cortile
ARTIGIANATO
Producevano tessuti per
abiti, oggetti in argilla, armi,
gioielli e utensili.
L’invenzione dell’aratro consentì
di scavare solchi più profondi.
Il terreno così veniva arato più in
profondità e con meno fatica.
COMMERCIO
Per via terrestre trasportavano
le merci con lunghe carovane di
carri trainati da asini.
I mercanti trasportavano le loro
merci lungo i fiumi.
Utilizzavano piccole imbarcazioni
fatte di canne e con il fondo
rivestito di bitume.
Probabilmente hanno inventato la
vela.
Importazioni: legno, oro, pietre preziose, rame.
Esportazioni: tessuti, gioielli, vasellame
Inventarono la ruota formata da
tre pezzi di legno tenuti insieme
da chiodi di rame.
La ruota fu applicata anche al
tornio per modellare l’argilla.
LA RELIGIONE
LE DIVINITA’
Avevano fisionomia umana.
Avevano creato la terra, il cielo e gli uomini.
Rappresentavano e governavano le forze della natura.
La vita era dominata da quattro elementi:
il cielo infinito - An
il vento - Enlil
la terra - Uras
le acque - Enki
Frammento in pietra rappresentante un dio
Museo del Louvre
Enki è il dio delle acque e della
sapienza.
È la divinità protettrice dei sacerdoti
e dei riti sacri.
MITO DELLA CREAZIONE DELLA TERRA
Fu Enlil a separare la Terra dal
Cielo dando ordine all'universo.
Suo fratello minore Enki lo
organizzò.
Si mise in cammino e diede ordine
alle acque e a tutto quello che
aveva a che fare con l'acqua:
riempì il Tigri e l'Eufrate e
incaricò un dio di vegliare sui due
fiumi.
Li popolò di pesci e di canneti e
mise un altro dio a curare le
piante e gli animali. Regolò il mare
e mise un altro dio che se ne
occupasse.
Poi si rivolse ai venti che portano
la pioggia.
Infine si rivolse ai lavori agricoli:
fece crescere il grano, inventò
l'aratro e la zappa e anche i
mattoni e creò il dio dei mattoni
per farsi aiutare. Con mattoni e
argilla costruì città e villaggi.
Costruì tane e rifugi per gli animali
mansueti e mise un dio a
proteggerli.
Poi Enki creò gli uomini
modellandoli con la creta, perché
coltivassero la terra al posto degli
dei.
Statuette votive
Statuetta raffigurante un
sacerdote
Museo del Louvre, Parigi
ABBIGLIAMENTO
Usavano abiti lunghi.
Le donne portavano scialli.
Gli abiti erano di lino, canapa o lana.
Le acconciature e le barbe erano
molto curate.
Le scarpe erano di corda o di pelle.
I ricchi indossavano gioielli d'oro
con pietre preziose incastonate
Testa di donna con un grande
cappello, il polos , conservata
nel museo di Aleppo
Statue del III millennio a.C.
museo del Louvre- Parigi
ALIMENTAZIONE
La dieta dei Sumeri era
soprattutto
vegetariana: orzo,
frumento, ceci, cipolle.
Usavano circa cento tipi
di pane diverso.
Consumavano molto
pesce.
In cucina usavano pentole di terracotta, macine
per schiacciare i cereali, coltelli per tagliare la
carne. Molti cibi erano cotti al forno.
Carni e pesci erano conservati sotto salatura o
affumicati.
Avevano scoperto la
fermentazione di
frutta e cereali e
producevano bevande
alcoliche.
La birra era
prodotta dalla
fermentazione
dell’orzo.
Veniva bevuta con
lunghe cannucce
che fungevano da
filtro e
depuravano la
bevanda.
Su una tavoletta sono incise delle persone
intente a bere una bevanda (forse birra) con
cannucce di paglia, da una brocca condivisa.
LA SCUOLA
La casa delle tavolette era la
scuola frequentata solo dai
figli dei ricchi.
Le bambine non vi potevano
accedere; venivano educate a
casa.
Le lezioni duravano dalla
mattina fino al tardo
pomeriggio.
Si imparava a leggere ed a
scrivere ed era molto
difficile perché la scrittura
cuneiforme aveva circa
seicento segni.
Si studiava anche la
matematica, la botanica, la
zoologia e la musica.
Tavoletta scoperta a Uruk
risalente al IV millennio a.C.
A scuola l'incaricato della puntualità
diceva: "Perché sei in ritardo?"
Io ero impaurito e il cuore mi
batteva, entravo davanti al mio
maestro e facevo l'inchino.
Il mio direttore leggeva la mia
tavoletta, diceva: "Ci manca
qualcosa", mi bastonava.
L'incaricato del silenzio diceva:
"Perché parlavi senza permesso?", mi
bastonava.
L'incaricato della condotta diceva:
"Perché ti sei alzato senza
permesso?", mi bastonava.
L'incaricato della frusta diceva:
"Perché hai preso questo senza
permesso?", mi bastonava.
L'incaricato di sumerico diceva:
"Perché non hai parlato sumerico?",
mi bastonava.
Il mio maestro diceva:
"La tua mano non è buona", mi
bastonava.
Questo è il racconto di una tipica
giornata di uno scolaro sumero,
ritrovato su una tavoletta, che
dimostra quanto fosse severa e
rigida l'educazione scolastica.
LA SCRITTURA
L’invenzione della scrittura segna il passaggio dalla preistoria alla STORIA
Contratto di vendita di una casa con
terreno.
Museo del Louvre - Parigi
LO STENDARDO DI UR
Lo stendardo di Ur è un
mosaico fatto di
lapislazzuli, conchiglie,e
madreperla.
Risale a circa il terzo
millennio a.C.
Le scene sono
raffigurate in tre
strisce su ciascun
pannello
Il lato della guerra
narra le vicende
relative ad una
guerra vinta dai
Sumeri.
Il lato della pace
rappresenta un
banchetto dopo
aver riconquistato
la pace
L’EPOPEA DI GILGAMESH
leggendario eroe sumero
Quando gli dei crearono Gilgamesh gli diedero un
corpo perfetto.
Gli donarono la bellezza, il coraggio e lo resero
terribile come un toro selvaggio. Per due terzi lo
fecero dio e per un terzo uomo.
Gilgamesh regnava sulla potente città di Uruk, che
sorgeva sul fiume Eufrate, nella nobile terra di
Sumer.
Gilgamesh era il quinto sovrano di questa città
dopo il Diluvio. Fu lui a far innalzare le mura della
città. E fu lui a porre le fondamenta dell'Eanna,
la Casa del Cielo, il tempio dedicato ad An, dio del
cielo e ad Inanna, dea dell'amore.
Gilgamesh ed Enkidu uccidono il mostro.
Rilievo in pietra, Museo di Ankara
Ma Gilgamesh era anche
un re crudele.
Allora il padre degli dei
invia il dio Enkidu per
controllarlo
Dopo un primo scontro,
Gilgamesh ed Enkidu
stringono un forte
legame di amicizia e
iniziano a peregrinare
senza meta,
affrontando pericolose
avventure come
l’uccisione del mostro
sacro Khubaba, simbolo
del male