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Stile
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rogressi nella diagnosi e nella cura chirurgica delle malattie degli occhi, oltre che nei materiali con cui sono realizzate le lenti. Sono alcune delle principali novità presentate
in occasione del V Congresso internazionale della Soi, Società oftalmologica italiana, svoltosi dal 23 al 26 maggio a Roma. Una
delle novità in campo diagnostico è l’Oct (Optical coherence tomography), una tecnica per lo studio del nervo ottico e delle fibre nervose retiniche che utilizza una luce laser per eseguire una sorta di
scansione dell’occhio. Si tratta di un’evoluzione della normale ecografia oculare: permette di ottenere immagini molto più nitide e, quindi, più
semplici da interpretare. Rispetto all’esame tradizionale, inoltre, che prevede
l’utilizzo di una piccola sonda e di uno
speciale gel a contatto con l’occhio, l’Oct
è una tecnica non invasiva: il paziente
non avverte alcun fastidio. L’ecografia
oculare, in ogni caso, rimane un esame
valido, soggetto a continui miglioramenti, utilizzato per la diagnosi di alcune particolari patologie, come per esempio il distacco della retina
oppure altre malattie vitreali, relative al corpo vitro, cioè la sostanza gelatinosa trasparente che riempie la «camera» situata dietro la
lente dell’occhio. Oggi, poi, esistono ecografi portatili di ultima generazione. «I nuovi Oct», spiega Matteo Piovella, segretario nazionale Soi, «sono in grado di indagare benissimo tutta la parte anteriore
dell’occhio: cornea, camera anteriore, iride e cristallino. Da qualche
anno ne esiste uno specifico per lo studio della retina». L’Oct, grazie
alla chiarezza e precisione delle sue immagini, può essere utilizzato anche in alternativa alla fluorangiografia, l’esame che studia la
circolazione della retina attraverso una serie di «fotografie» che per-
mettono di verificare la presenza di eventuali patologie. In questo caso, l’Oct attualmente viene preferito per la diagnosi di patologie «statiche» (come, per esempio, maculopatie della retina cosiddette secche) mentre la fluorangiografia viene utilizzata per quelle umide «dinamiche» (questo esame, infatti, studia principalmente il flusso del
circolo sanguigno all’interno della retina).
In ambito oftalmologico l’Italia è uno paesi all’avanguardia, non
solo in Europa ma in tutto il mondo, per l’utilizzo di strumentazioni a elevata tecnologia e nuovi materiali. Un esempio è il cristallino artificiale multifocale. Viene utilizzato negli interventi di
sostituzione del cristallino o di cataratta e, rispetto a quello tradizionale, permette di vedere bene sia
da vicino che da lontano. Però è ancora poco utilizzato, a fronte dei vantaggi offerti: infatti, ha un costo sei volte superiore al cristallino tradizionale. Per quanto riguarda, invece, i progressi nel campo delle lenti degli occhiali da sole, quelle di ultima generazione sono in grado di bloccare i raggi ultravioletti, dannosi per gli occhi,
e di lasciar passare invece i raggi infrarossi, che permettono una visione più nitida degli oggetti. Tra
le più recenti vi sono le lenti alla melanina, trattate con una sostanza simile alla melanina naturale: non solo hanno un’azione
protettiva, ma prevengono anche la formazione di rughe nel contorno occhi. Gli specialisti Soi hanno anticipato durante il convegno due novità che verranno introdotte a breve: una nuova tecnologia che permetterà alle tradizionali lenti da vista chiare di
avere il 100% di protezione contro i raggi ultravioletti e le lenti
«camaleonte», in grado di cambiare colore a seconda dell’intensità
della luce, addirittura anche all’interno di un’auto chiusa, perché
dotate di particolare sensibilità alla luce. (riproduzione riservata)
■ ■ Benessere Nocivi i polifenoli assunti in pillole
■ ■ Salute È un errore fermare la pressione toracica
Integratori nel mirino,
danneggiano il fegato
Cuore, il bocca a bocca
superato dal massaggio
di Galeazzo Santini
C
ome è noto il tè verde è
considerato un efficace rimedio contro le malattie
cardiologiche e anche contro i
tumori. Le benefiche qualità di
questo antidoto tradizionale risiedono nei polifenoli, che svolgono un’azione protettiva come
gli antiossidanti. Ma perché questo rimedio sia efficace occorre
controllarne attentamente il dosaggio. Infatti chi assume questa sostanza sotto forma di concentrato finisce per danneggiare il fegato. Bere fino a dieci taz-
ze di tè verde al giorno non produce effetti nocivi, ma i polifenoli assunti sotto forma di integratori alimentari, che corrispondono a 50 tazze, nuociono
al fegato, ai reni e all’intestino.
Inoltre esiste anche il rischio di
avvelenamento se questa sostanza viene assunta in combinazione ad altri farmaci. Di questi effetti negativi si stanno occupando ricercatori americani.
Infine, per determinare esattamente il dosaggio dei polifenoli si stanno svolgendo numerosi esperimenti sugli animali. (riproduzione riservata)
di Andrea Torti
I
n caso di arresto cardiaco è
meglio non praticare il metodo
del bocca a bocca, ma impegnarsi nel solo massaggio a compressione toracica, per tentare di
rianimare la vittima. Uno studio
giapponese, pubblicato sulla rivista britannica The Lancet, ha dimostrato che i pazienti vittime di
un arresto cardiaco hanno più possibilità di sopravvivere senza
conseguenze di natura neurologica, se vengono soccorsi soltanto con un massaggio. Ma come si
spiegano gli effetti nocivi della ven-
tilazione bocca a bocca? Il motivo
principale risiede nella non simultaneità dei due metodi di rianimazione. Il bocca a bocca impone infatti di interrompere il massaggio
cardiaco e quindi il tentativo di
riattivare la circolazione del sangue. (riproduzione riservata)
“
Lampi
nel buio
Certi uomini chiudono
un occhio soltanto per
poter mirare meglio
Billy Wilder
”
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