HCL.
Indicatori di livello a colonna
RoHS
con armatura di base ad U, tecnopolimero
1
TERMINALI DI FISSAGGIO
Tecnopolimero a base poliammidica (PA) rinforzato con fibra di vetro,
in colore nero.
2
ARMATURA DI BASE
Alluminio in colore naturale, ruotabile di 90° in caso di necessità.
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VISIERA DI LIVELLO A COLONNA
Tubo trasparente in polimetilmetacrilato (PMMA).
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+70°
-20°
VITI
Acciaio zincato con cava esagonale.
GUARNIZIONI DI TENUTA
OR in gomma sintetica NBR.
MOSTRINA GRADUATA
In materiale plastico resistente a oli, grassi. Applicata all'armatura di
base in alluminio a mezzo di una pellicola adesiva.
TEMPERATURA MASSIMA DI ESERCIZIO IN CONTINUO
70° C (funzionamento con olio e/o acqua).
DATI TECNICI
In prove di laboratorio effettuate con olio minerale tipo CB68 (secondo
ISO 3498), a 23°C per un tempo relativamente limitato, si sono trovati i
seguenti valori di tenuta alla pressione:
-- HCL.300 30 bar
-- HCL.400 25 bar
-- HCL.500 20 bar
-- In presenza di altri oli o fluidi e in condizioni di pressione e temperatura
diverse è necessario interpellare il servizio tecnico ELESA. Si consiglia
in ogni caso di verificare l'idoneità del prodotto nelle condizioni reali
di funzionamento.
ESECUZIONI SPECIALI A RICHIESTA
-- Indicatori di livello a colonna con tubi ed estremità di fissaggio in materiali
diversi per impego con fluidi speciali e/o ad alte temperature.
-- Viti in acciaio INOX AISI 316 o in ottone nichelato.
-- Galleggiante in tecnopolimero a base poliammidica in colore rosso
per evidenziare il livello anche da lontano.
-- Indicatori di livello a colonna con interassi di fissaggio fino a 2.000 mm
-- Indicatori di livello olio a colonna HCL-E completi di galleggiante, con
segnale di minimo livello, contatti normalmente chiusi (NC), normalmente
aperti (NO) o di scambio.
-- Sensori di livello a posizione variabile, collocabili a piacere lungo l’asse
dell'indicatore, con connettori a destra (DX) o a sinistra (SX), contatti
normalmente chiusi (NC), normalmente aperti (NO) o di scambio.
-- Guarnizione di tenuta EPDM oppure in FKM tipo VITON®*.
* Marchio registrato dalla DuPont Dow Elastomers.
Accessori per oleodinamica
RH
1226
Codice
Descrizione
f
d
A
B
C
L
l1
l2
r
d'-0.2
f'±0.2
C#
[Nm]
111211
HCL-300-M12
300
M12
13.5
28.5
35
326
42
242
13
12.5
300
15
227
111221
HCL-400-M12
400
M12
13.5
28.5
35
426
42
342
13
12.5
400
15
268
111231
HCL-500-M12
500
M12
13.5
28.5
35
526
42
442
13
12.5
500
15
306
# Coppia massima di serraggio.
Proprietà dei modelli riservata ai termini di legge. Disegni e immagini non riproducibili se non citando la fonte.
Settembre 2016
Avvertenze per una efficace protezione dei contatti Reed
Le caratteristiche elettriche dei contatti Reed, riportati nelle tabelle descrittive, sono forniti dai costruttori. Nel momento in cui si installa un contatto
Reed, bisogna prestare particolare attenzione al tipo di carico a cui sarà connesso. Carichi di tipo induttivo, capacitivo o lampade possono, per loro
stessa natura, determinare picchi transienti di tensione o corrente durante il loro funzionamento. Tali picchi possono danneggiare il contatto Reed
o ridurne drasticamente la vita.
Carico induttivo
Carico Capacitivo
Quando il contatto Reed viene utilizzato per pilotare un carico induttivo
come motori, elettrovalvole, solenoidi, l’energia accumulata nel carico
potrà causare una tensione inversa nel momento in cui il contatto Reed
commuta. L’entità di tale tensione é direttamente proporzionale al valore
dell’induttanza. I seguenti circuiti introducono una protezione per queste
casistiche.
Nel caso in cui un condensatore sia connesso in serie o in parallelo
con un contatto Reed in un circuito chiuso, le correnti di carica e
scarica del condensatore durante le commutazioni possono causare un
deterioramento del contatto Reed stesso. La soluzione più semplice ed
efficace in questa situazione è posizionare una resistenza direttamente
in serie al contatto Reed o in generale opportunamente collocata per
abbattere il valore massimo delle correnti di carica e scarica.
In caso di tensione
continua, è sufficiente
introdurre un diodo
in parallelo al
carico rispettando
opportunamente la
polarità per evitare
di compromettere il
contatto Reed.
In caso di tensione
alternata si può usare
una resistenza e una
capacità in parallelo al
contatto Reed. I valori
di capacità e resistenza
si ottengono dalla
seguente formula.
Una soluzione
alternativa può essere
utilizzare un varistore in
parallelo al carico.
Due esempi di circuito in cui l’energia accumulata nel carico capacitivo
“C” genera correnti transienti indesiderate che si scaricano attraverso
il contatto Reed. L’utilizzo di una resistenza opportunamente calibrata
riduce il valore di tali correnti e preserva la vita del contatto Reed.
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Lampada
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Capacità di cablaggio
Nel caso in cui il contatto Reed sia connesso a un carico attraverso un
cavo di lunghezza elevata, la capacità statica del cavo interagirà con il
contatto Reed.
Se il cavo è più lungo di 50 metri (ma ovviamente bisogna tener conto
delle caratteristiche specifiche del singolo cavo) è opportuno inserire
una protezione per garantire la durata del contatto Reed. In questa
situazione può essere inserita una induttanza in serie al contatto Reed
o una piccola resistenza (nell’ordine di 10-500 Ω).
RH
Accessori per oleodinamica
In caso di lampada con filamento in tungsteno, la resistenza del
filamento quando la lampada è spenta (filamento freddo) è 10 volte
più piccola di quando la lampada è accesa (filamento caldo). Dopo la
commutazione del contatto Reed in accensione della lampada, per un
certo periodo di tempo la corrente è 10 volte più grande di quella che
circolerebbe a regime.Tale corrente può danneggiare il contatto Reed
o comprometterne la durata nel tempo. La soluzione in questo caso è
introdurre una resistenza in serie al contatto Reed che abbatta il valore
massimo della corrente, o una resistenza in parellelo al contatto Reed,
che mantenga il filamento caldo (aumentando la resistenza) senza
provocare l’accensione della lampada.
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Settembre 2016
Proprietà dei modelli riservata ai termini di legge. Disegni e immagini non riproducibili se non citando la fonte.