da Charlotte Brontë, Jane Eyre (1848), [incipit] Impossibile

da Charlotte Brontë, Jane Eyre (1848), [incipit]
Impossibile far la passeggiata quel giorno. La mattina, invece,
avevamo errato per un'ora per le macchie spoglie, ma dopo pranzo
(la signora Reed, quando non aveva compagnia, pranzava presto) il
freddo vento invernale aveva ammassato delle nuvole così cupe, e
cadeva una pioggia così insistente, che di andar fuori non si
parlò neppure.
Me ne rallegrai. Non ho mai amato le passeggiate lunghe,
specialmente nei pomeriggi rigidi. Era per me terribile ritornare
a casa nel crepuscolo grigio, con le dita delle mani e dei piedi
gelate, il cuore rattristato dai rimproveri di Bessie, la
bambinaia, e sentirmi umiliata dalla consapevolezza della mia
inferiorità fisica di fronte a Eliza, John e Georgiana Reed.