ANALISI A-PRIORI DI UNA SITUAZIONE/PROBLEMA RIGUARDANTE LA GEOMETRIA. ANALISI COMPARATIVA DI TRE TESTI DI SCUOLA MEDIA INFERIORE E SUPERIORE. Con l’analisi a-priori si intende fornire una descrizione dei possibili percorsi epistemologici che fanno riferimento ai poligoni e alle loro classificazioni. Il primo testo preso in analisi è relativo al corso di matematica della scuola media, scritto da Gilda Flaccavento Romano, “Conoscere la geometria”, Fabbri editore, Milano 1991. L’argomento da noi prescelto, i poligoni e loro classificazione, viene trattato nel testo in un intero capitolo denominato “Le figure geometriche del piano: i poligoni”. La trattazione presume la gia acquisita conoscenza degli enti fondamentali della geometria: punto, piano, retta, semiretta, segmento e angoli; indispensabili per conoscere, comprendere e analizzare i poligoni, seguendo un approccio alla geometria di tipo prevalentemente euclideo. Si propongono esercizi grafici e manipolativi per la costatazione delle caratteristiche dei poligoni, relative agli angoli, ai lati e alle diagonali. Segue poi la classificazione dei poligoni secondo il loro numero di lati e di angoli, approfondendo le sottoclassificazioni relative ai triangoli ed ai quadrilateri. Il secondo testo analizzato si rivolge agli alunni della scuola secondaria superiore, scritto da M. Re Fraschini e G. Grazzi; “Matematica: metodo e modelli”, (vol.), ATLAS editore, Bologna 1997. In questo testo l’argomento da noi trattato viene affrontato in 3 capitoli; il 13° capitolo intitolato FIGURE CONGRUENTI, il 16° intitolato QUADRILATERI E POLIGONI e il 17° intitolato CIRCONFERENZA, CERCHIO, POLIGONI INSCRITTI E CIRCOSCRITTI. All’inizio di ogni capitolo vengono indicati gli obiettivi che si intendono far perseguire agli alunni. Dall’analisi del testo emerge un approccio sia euclideo che della geometria delle trasformazioni. Il 13° capitolo affronta una prima introduzione generica dei poligoni e passa poi più specificatamente alla classificazione dei triangoli. Il 16° capitolo parte invece dalla classificazione dei quadrilateri per passare poi ai poligoni regolari. L’ultimo capitolo infine descrive le linee curve , la circonferenza e il cerchio , passando poi alla trattazione dei poligoni inscritti e circoscritti. Nei vari capitoli vengono intercalati approfondimenti ed esercizi di verifica. Inoltre il testo presenta una sessione finale dedicata specificatamente agli esercizi. L’ultimo libro da noi analizzato, anch’esso rivolto ai ragazzi della scuola secondaria superiore, è stato scritto da A. Trifone e M. Bergamini, “Matematica per moduli” (vol. I) ed. ZANICHELLI, Bologna 1998. Come si evince già dal titolo questo libro è strutturato per moduli tematici, l’argomento da noi trattato è affrontato nel modulo F intitolato “LA GEOMETRIA EUCLIDEA E LA CONGRUENZA”, in particolar modo nell’ unità 2 relativa ai triangoli e alla loro classificazione, nell’unità 4 dedicata ai parallelogrammi e ai trapezi, nell’unità 5 dedicata alla circonferenza e al cerchio e nell’unità 6 riguardante i poligoni circoscritti e inscritti. All’inizio di ogni modulo il testo presenta sia i prerequisiti che gli obiettivi didattici. Si osserva inoltre la presenza di un glossario in itinere per l’introduzione di nuovi concetti. Alla fine di ogni modulo sono presenti le prove di verifica. ANALISI A PRIORI DELLE STRATEGIE Tra le possibili strategie che possono essere adottate dai bambini per la classificazione dei poligoni ne abbiamo individuate 4 esatte ed 1 scorretta. Strategia n1 La prima strategia consiste nel contare il numero di angoli appartenenti al poligono. Strategia n2 La seconda strategia consiste nel contare il numero dei lati appartenenti al poligono. Strategia n3 La terza strategia consiste nel contare il numero dei vertici appartenenti al poligono. Strategia n4 La quarta strategia consiste nel contare il numero dei cambiamenti di direzione delle linee spezzate che delimitano il poligono. Strategia errata Il bambino potrebbe classificare come quadrilatero una figura di questo tipo(1)… (1) basandosi sulla somiglianza di forma e non contando dunque né i lati, né gli angoli, né i vertici. TORNA