progettazione e ottimizzazione prof.ssa Antonia S. Scopelliti pubblicazione autorizzata dal Dirigente Scolastico prof.ssa Maristella Spezzano La prima forma di governo a Roma fu la monarchia. I sette re sono figure leggendarie che rappresentano i diversi momenti dell’evoluzione di Roma : 1. Romolo 2. Numa Pompilio 3. Tullo Ostilio 4. Anco Marzio 5. Tarquinio Prisco 6. Servio Tullio 7. Tarquinio Il Superbo Il sovrano era eletto dai patres, i capi delle gentes. I componenti delle Gentes (gruppi di famiglie aristocratiche) erano i patrizi. Solo essi esercitavano i diritti politici. I cittadini esclusi della partecipazione politica erano chiamati plebei. Le principali magistrature erano di durata limitata, in genere di un anno. Due consoli, scelti dai Patrizi, esercitavano il potere politico. I pretori li affiancavano, con funzioni giudiziarie. I questori amministravano le finanze pubbliche. Gli edili vigilavano sull’ordine pubblico. I censori stabilivano le imposte sulla base del censo dei cittadini. Il Senato era un organismo stabile, il cui ruolo nell’ordinamento statale rimase sempre centrale. La necessità di organizzare l’esercito portò alla riforma delle istituzioni. I cittadini vennero divisi in sei classi, sulla base del censo. Ognuna doveva fornire un numero preciso di centurie( gruppi di 100 soldati). Le centurie prendevano le decisioni più importanti di carattere politico durante le assemblee, chiamate Comizi Centuriati. I legami tra Patrizi e Plebei erano molto stretti, perché i più deboli cercavano la protezione dei più potenti (patronus, cliens). Con il VI secolo a. C. i plebei rivendicarono con manifestazioni politiche la parità con i patrizi. La prima conquista fu la pubblicazione delle leggi scritte. Solo dopo molte lotte ottennero la possibilità di essere eletti consoli. Con tali conquiste si formò una nuova classe : la nobilitas , formata da patrizi e plebei ricchi. Tra il V e il IV secolo a. C., Roma fu impegnata in una serie di guerre che la portarono a diventare la potenza egemone nell’Italia Centrale. Nel IV secolo a.C. i Romani intervennero nelle lotte fra le póleis greche, per estendere la loro influenza sull’Italia Meridionale. Sottomettendo la Magna Grecia, Roma divenne la rivale di Cartagine, presenti in colonie in Sicilia e in altre isole. Tra il 264 e il 241 a.C. la rivalità sfociò nella Prima Guerra Punica, che assicurò a Roma il controllo della Sicilia, della Sardegna e della Corsica. I Cartaginesi, guidati da Annibale, invasero l’Italia e sconfissero i Romani a Canne nel 216 a.C. Roma riuscì a recuperare le posizioni perdute e sconfisse definitivamente Cartagine nella battaglia di Zama, nel 202 a.C. Dal III secolo a.C. Roma estese la sua egemonia a un’area sempre più vasta. Tra il 201 e il 146 a.C. I Romani sconfissero i Galli e sottomisero i Liguri. Infine, conquistarono la Penisola Iberica, la Grecia e l’Africa e… … ancora oggi, anche nei Paesi più avanzati, si studia la civiltà, la lingua e il diritto (ius) romano!