LOTTE TRA PATRIZI E PLEBEI CONCILI DELLA PLEBE

LOTTE TRA PATRIZI E PLEBEI
ALL'INIZIO DELLA REPUBBLICA
La società romana era aristocratica e
basata sul potere dei patrizi
326 a.C. abolizione della schiavitù per debiti
287 a.C. legge Ortensia: i plebisciti divennero validi per tutto il popolo romano
INFINE
Dal latino patres, padri, titolo che indicava i membri del senato
Appartenevano a poche e antiche famiglie
proprietarie terriere con ottima condizione economica
Durante la monarchia avevano collaborato
con i re nella gestione dello Stato
Anche all’inizio della fase repubblicana
erano gli unici ad avere diritti politici: repubblica aristocratica
Ai patrizi si contrapponeva la PLEBE
Secondo la tradizione nel 494 a.C. si ritirarono armati
sull’Aventino (secessione dell’Aventino) ma furono
convinti da Menenio Agrippa a rientrare,
ottenendo il diritto di eleggere due
TRIBUNI che li rappresentassero
La SECESSIONE: distacco di un gruppo dal complesso
politico e sociale; rifiutavano di arruolarsi nell'esercito
Dal latino plebs, folla, moltitudine
Per lo più costituita dai ceti sociali poveri,
contadini o nullatenenti, ma anche
commercianti e artigiani che
spesso erano divenuti ricchi.
MOTIVI DI MALCONTENTO DELLA PLEBE
1. Erano spesso piccoli proprietari terrieri e quando
dovevano andare in guerra non avevano nessuno
che coltivasse per loro la terra, dovevano pagarsi
l’armatura e non ricevevano stipendio come soldati
quindi spesso si INDEBITAVANO con i patrizi
2. Pur essendo cittadini romani, rappresentavano
quella parte della popolazione libera che nell'antica Roma,
in origine, era priva di molti diritti politici e civili
QUALE STRUMENTO DI LOTTA USARONO?
I TRIBUNI DELLA PLEBE erano sacri e
inviolabili: chi li offendeva pagava
con la morte; si battevano conto le leggi che
danneggiavano i plebei o per il
singolo plebeo vittima di soprusi. Erano
affiancati dagli edili della plebe, con
compiti amministrativi e finanziari.
Avevano il DIRITTO DI VETO, cioè
potevano non approvare un
provvedimento legislativo o
bloccarne l’applicazione
I plebei volevano più diritti
MOTIVI DI
MALCONTENTO
DELLA PLEBE
Contemporaneamente ottengono
la creazione dei
CONSEGUENZA DEL MALCONTENTO
3. Chi non pagava i debiti, poteva divenire
proprietà del creditore e se nessuno lo riscattava
entro 60 giorni poteva essere ucciso o venduto come schiavo
4. Solo i patrizi beneficiavano dei territori conquistati
durante le guerre perché solo loro potevano sfruttare
l’ager publicus, il territorio sottratto ai nemici vinti
che diveniva proprietà dello Stato che poi lo dava a
chi aveva i mezzi per coltivarlo
CONCILI DELLA PLEBE: nati intorno al 494 a. C.,
epoca delle prime secessioni, erano aperti
solo ai plebei. I loro provvedimenti, detti
plebiscita, non avevano valore giuridico per
tutta la città, ma erano validi per tutti i
plebei. Eleggevano i tribuni della plebe,
loro capi, e si impegnavano a difenderli e a
vendicarne la morte.
LEGGI LICINIE - SESTIE, sempre dai nomi dei promotori della legge,
che la proposero nel 376 a. C., ma la videro approvata
solo dopo dieci anni (367 a. C.), consentirono
ai plebei l'accesso al consolato.
In seguito ottennero l'eleggibilità
alle altre magistrature e la possibilità di entrare a far parte del senato
POI
LEX CANULEIA: 445 a. C., dal nome del tribuno della plebe che la propose,
abrogò il divieto di matrimonio tra patrizi e plebei
POI
LEGGI DELLE XII TAVOLE: 451 - 450 a. C., prime leggi scritte di Roma.
Scritte dai decemviri (il primo anno tutti patrizi, dal secondo anche plebei)
che sostituirono per quell'anno i magistrati ufficiali, in origine scritte su
12 tavole esposte nel Foro in modo che tutti potessero vederle.
IN SEGUITO
Si basavano sulle leggi fino ad allora tramandate
oralmente ed erano arretrate (per es. prevedevano ancora il divieto
di matrimonio misto), ma non potevano più essere interpretate dai
patrizi a loro piacimento