Diapositiva 1 - Fondazione Fojanini

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Pseudomonas syringae e la “sfogliatura” del Melo:
possibilità di contenimento
Marco Scortichini
C.R.A.E.A. – Centro di ricerca per la Frutticoltura, Roma, Caserta
Sondrio, 10 febbraio, 2015
La situazione sulla “Sfogliatura” del Melo in Valtellina
RESOCONTO MONITORAGGIO IN CAMPO AL 14/05/2014
Piante controllate
Piante colpite
% piante colpite
426.267
95.984
22.5%
Classi di gravità
Frequenza
Frutteti senza sintomi
Frutteti con sintomi lievi
Frutteti con sintomi medi
Frutteti con sintomi gravi
Frutteti con sintomi gravissimi
Circa 100.000 astoni reimpiantati nel 2014 !!!
16 %
51%
22%
7%
4%
A) Cenni storici
B) Sintomatologia in Italia e possibilità di confusione
C)La “sfogliatura” e “moria” del Melo in altri Paesi
D) Patogeni associati
E) Il ruolo del freddo in Pseudomonas syringae
F) Il terreno e la “sfogliatura”
F) Le tecniche agronomiche e la “sfogliatura”
G) Il ciclo della malattia di Pseudomonas syringae
H) Possibilità di controllo
I) Prove di controllo in corso
A partire dal 1965 è stato riscontrato in Valtellina un deperimento del melo ad eziologia non
definibile, apparentemente limitato alle Delicious rosse, innestate sul franco.
Piante vigorose di 6-15 anni d'età, in frutteti a giacitura collinare, con terreno sciolto,
presentano germogli deboli, con foglie piccole, piegate a doccia, in numero scarso, di colore
verde pallido e, talvolta, con bordo necrosato.
Sia sul tronco che sui rami poliennali si notano con frequenza esfogliazioni
della corteccia tipo «blister bark», sebbene tale alterazione si riscontri
anche su piante con sviluppo normale.
In prove di trasmissione su indicatrici arboree si è riscontrato per tutte le piante ammalate il
virus delle epinastie e deperimento dello Spy 227, generalmente accompagnato dai virus della
butteratura del legno e della maculatura clorotica del melo.
Allo stato attuale delle ricerche non è possibile attribuire
il deperimento illustrato esclusivamente ai virus finora rintracciati.
Avendo potuto precedentemente dimostrare che il fenomeno non era attribuibile a cause
parassitarie, sono state effettuate prove tendenti a mettere in evidenza eventuali turbe
nutrizionali: concimazioni alla chioma e/o al terreno con chelati di ferro, solfato di Cu, borace
e concimi complessi; iniezioni nel tronco con soluzioni di vari elementi nutritivi. In tutti i casi
non sono stati ottenuti miglioramenti apprezzabili delle piante in deperimento.
La presenza di piccole aree necrotiche nella corteccia, accompagnate da leggere tumefazioni in
corrispondenza della superficie esterna (internal bark necrosis), e la mancata reazione delle
piante alle concimazioni con borace hanno fatto ritenere potersi trattare di fenomeni di
tossicità da Mn. Dalle analisi dei compioni di terreno provenienti dai frutteti ammalati è
risultato che il contenuto in Mn non era elevato.
Si è invece potuto accertare che il contenuto in Ca era notevolmente basso e il pH
tendenzialmente acido, due condizioni che favoriscono i fenomeni di tossicità da Mn.
Le analisi della corteccia e quelle delle foglie (quest'ultime ripetute per tre anni consecutivi)
hanno dimostrato che nelle piante «Red Delicious» delle aree della Valtellina interessate al
deperimento il contenuto in Mn era elevato. Ció sia nel caso di piante adulte che di giovani
piante clonali messe a dimora in due frutteti sperimentali istituiti nella zona.
In analoghe piante clonali allevate in un frutteto sperimentale del Trentino
(testimone), i contenuti in Mn erano invece notevolmente più bassi.
Somministrazioni di Ca al terreno, effettuate in vari frutteti della Valtellina, hanno
indotto abbassamenti cospicui nei contenuti in Mn delle foglie delle piante « Red
Delicious » e, nel caso delle giovani piante clonali, anche ad aumenti significativi nei
contenuti in Ca.
Nel caso di piante con sintomi iniziali di deperimento, si sono potuti registrare
fenomeni di ripresa in seguito a calcitazioni al terreno.
Gli elementi acquisiti sembrano indicare che il deperimento delle «Red
Delicious» della Valtellina è da attribuire a tossicità da Manganese.
“Sfogliatura”
Erwinia amylovora
La “moria” del melo in Trentino
“Sfogliatura” del Melo in Slovenia (cv. Braeburn)
“Moria” del Melo in Michigan (U.S.A.): cultivar serie Mac Intosh
“Stanchezza” del terreno o malattia da reimpianto
>>>> Declino biologico del suolo
Patogeni associati:
- Funghi: Cylindrocarpon, Phytophthora spp., Pythium, Rhizoctonia solani
- Nematodi: Pratylenchus, Xiphinema, Criconomella, Meloidogyne
Suscettibilità varietale
Piemonte
A) Molto sensibili: gruppo Gala, gruppo Red Delicious standard (Jéromine), Golden
Delicious
B) Meno sensibili: gruppo Red Delicious spur (Superchief), Braeburn, Renetta, Fuji
Trentino
A) Molto sensibili: Renetta, Gala, Golden Delicious, Red Delicious
B) Meno sensibili: Fuji
Valtellina
A) Molto sensibili: Gala, Golden Delicious
B) Meno sensibili: Red Delicious, Fuji
Microrganismi fitopatogeni associati a “sfogliatura” e “moria”
A)Batteri: Pseudomonas syringae pv. syringae
B) Funghi: Phomopsis spp., Neonectria spp.,
Botryosphaeria spp.
Quale ruolo ???
A) Fitopatogeni di debole patogenicità
B) Necessitano di stress ambientali e/o agronomici
C) Intervengono sulla pianta “stressata” o “indebolita”
D) Esiste una prevenzione ??
E) Esiste una “cura” diretta ??
Pseudomonas
syringae
pv. syringae:
l’Arcimboldo dei
patogeni che ama
il freddo.
Patogeno di
“debolezza” ???
Cause primarie e fattori “predisponenti” per la virulenza di
Pseudomonas syringae pv. syringae
- P. s. pv. syringae quale agente di nucleazione del ghiaccio:
>>>>> possibili conseguenze per le piante
- Le gelate e Pseudomonas syringae
- Terreni sciolti (sabbiosi) e P. s. pv. syringae
- Terreni pesanti (argillo-limosi) e P. s. pv. syringae
- Il contenuto di Calcio nel terreno e Pseudomonas syringae
- Il ruolo della potatura e legatura nella diffusione dei patogeni
Pseudomonas
syringae
pv. syringae e la
formazione
di cristalli di ghiaccio
Colonizzazione di mazzetti fiorali
di Ciliegio in Michigan da parte di
Pseudomonas syringae pv. syringae
mediante formazione di ghiaccio
>>>> MICROFERITE
Frequenza di formazione ghiaccio
A -2 C: 1 cellula/1.000.000
A -3 C: 1 cellula/10.000
Da -4 C: 1/10
Un singolo fiore: 50-50.000 cellule
Una singola cellula può iniziare il
processo di formazione del ghiaccio
GELATE
January
February
March
April
May
June
July
August
September
Octobert
November
December
January
February
March
April
May
June
July
August
September
Octobert
November
December
January
February
March
April
May
June
July
August
September
Octobert
November
December
January
February
March
April
May
June
July
August
September
Octobert
November
December
January
February
March
April
May
June
July
August
September
Octobert
November
December
*Gelata
autunnale:
4-5/11/2007
2007 (674mm)
*Gelata
invernale:
1/02/2010
2008 (1210mm)
2009 (908mm)
*Gelata fine
autunno:
17/12/2010
*Gelata
invernale:
17 /02/2008
*Gelata fine
inverno:
8/03/2011
20
350
18
16
300
14
250
12
10
8
6
0
2010 (936mm)
2011 (782mm)
200
Precipit./month(m
m)
150
Average Min. T°
(°C)
100
Apofruit Infected
Gold Ha
4
2
50
0
Terreni sabbiosi o pesanti e
Pseudomonas
syringae pv. syringae
Influenza del deficit idrico sulla fisiologia della pianta
Influenza del ristagno idrico sulla fisiologia della pianta
Tesi di laurea Università di Milano, Cristian Moretti
Le cultivar di melo in Valtellina: linee guida della maturazione e della conservazione
La tessitura dei conoidi di deiezione varia da sabbioso-franca a franco-sabbiosa e gli
elementi che la costituiscono sono per lo più grossolani e rappresentativi della zona di
provenienza. Sono terreni poco profondi, ricchi di scheletro e sabbia (circa il 70%), con
ridotta capacità di trattenuta idrica e di elementi nutritivi, facilmente esposti al
dilavamento e a deficit idrico.
I terreni sono ben dotati di sostanza organica con reazione da acida a subacida; essi non
sono limitanti per la coltivazione del melo, la quale viene invece influenzata maggiormente
dalla quantità di calcio presente. I suoli valtellinesi, infatti, sono prevalentemente acidi e
poveri di calcio, la cui carenza può provocare numerose fisiopatie quali butteratura amara,
e problemi durante la conservazione. Per questo motivo l’intervento con distribuzioni
fogliari e l’aggiunta di calcio al terreno sono d’obbligo per l’ottenimento di un buon
prodotto.
Il fondovalle valtellinese è di origine glaciale ed è stato successivamente riempito da
sedimenti di origine fluviale. Perciò il materiale che lo costituisce è in prevalenza
grossolano, con predominanza di elementi ghiaiosi e sabbiosi, la cui deposizione è avvenuta
in concomitanza alle ultime alluvioni. Dal punto di vista idrico il fondovalle è dotato di una
falda freatica che determina in certi casi problemi di saturazione idrica al terreno,
soprattutto durante i periodi piovosi.
Considerando invece lo stato nutrizionale questi suoli si differenziano da quelli del conoide
per una minore presenza di sabbia, un pH più elevato e un minor contenuto in fosforo e
potassio
Kiwi verde
Kiwi giallo
La potatura quale mezzo di diffusione delle malattie
Battericidi
Controllo biologico
Induttori di resistenza
Diagnosi precoce
MODERNE STRATEGIE
PER IL CONTROLLO
DI PSEUDOMONAS
Modelli previsionali
Cultivar/Portinnesti resistenti/tolleranti
Materiale di propagazione sano
Fertilizzazione bilanciata
Corrette Pratiche Agronomiche
Nuovi impianti e reimpianti
(l’apparato radicale deve supportare la parte epigea)
A) Gli astoni “preformati” possono squilibrare, a favore della produzione, la
fisiologia della pianta. Controllare radici e rapporto radici/chioma
B) Lavorazioni accurate (rimozione radici, ripristino della struttura,
aumento dello spessore utile di suolo). Evitare avvallamenti
C) Utilizzazione della precedente interfila (reimpianti)
D) Controllo e/o ripristino della sostanza organica nel terreno (< 2%)
(letame maturo, compost verificati CIC)
E) Eventuali calcitazioni in terreni calcio carenti (controllare Mn)
Nuovi impianti e reimpianti
(l’apparato radicale deve supportare la parte epigea)
F) Evitare stress idrici (utilizzo tensiometri per verificare la capacità
di campo). Utilizzare l’irrigazione localizzata
G) Concimazioni azotate non “spinte”, da effettuarsi in primavera >>> rami
lignificati (inverno). Max 40 kg/ha (1 anno)
H) Evitare carichi produttivi nei primi 2 anni (max 7-8 kg/pianta, al secondo
anno). Con piante deboli, eliminare i frutti
I) Imbiancatura del tronco e branche (ridurre gli sbalzi termici,
alte temperature estive) >>> protezione del cambio
L) Protezione di eventuali tagli e/o ferite (potatura allevamento, grandine,
spollonatura, insetti) immediatamente dopo. Rameici
Impianti in produzione
A) Evitare forzature con eccessive concimazioni azotate
B) Apportare ulteriormente, se necessario, letame o compost
C) Non concimare dopo l’estate >>> rami ben lignificati per l’inverno
D) Gestione ottimale dell’irrigazione. Evitare stress idrici
E) Protezione immediata di tagli (potatura verde, spollonatura) e ferite
(grandine). Rameici
F) Ogni anno imbiancatura del tronco
G) Gestione ottimale della potatura invernale
H) Trattamenti protettivi
Potatura invernale
A) Potare in giornate soleggiate ed asciutte, mai in giorni piovosi e/o ventosi
B) Monitoraggio preliminare per evidenziare piante malate >>> loro segnalazione
C) Potare per ultime le piante malate
D) Disinfettare gli attrezzi da potatura prima di passare alla pianta successiva
Benzalconio cloruro 1-2 g/l
E) Effettuare trattamenti con rameici subito dopo la potatura (anche prima, se
possibile). Poltiglia bordolese (1-2 kg/hl)
F) Chiudere i grossi tagli di potatura (> 2 cm diametro) con mastici o cere
protettive
Trattamenti
A)Ripresa vegetativa: rameici (ossicloruro) >>> riduzione inoculo
su foglie giovani
A1) Ripresa vegetativa: Fosetil Alluminio (induttore di resistenza)
B) Inizio e metà caduta foglie: rameici (poltiglia bordolese) >>>
protezione cicatrici fogliari
*** Immediatamente dopo ogni evento che provoca ferite:
gelo, grandine, potatura
Esperienze con Induttore di resistenza (Dentamet, Diagro)
Piante sintomatiche
A)Trentino
Due trattamenti per via radicale (distanziati 15 giorni) in
primavera: 30 ml/3 litri acqua/pianta
B) Veronese
Spennellatura su tronco del prodotto non diluito
GRAZIE PER LA VOSTRA CORTESE
ATTENZIONE !!!
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