D Dr. Ludovico Dipineto – Corso di ”Patologia Aviare” E BURSITE INFETTIVA La Bursite infettiva (IBD), detta anche “Malattia di Gumboro”, è una malattia virale acuta, altamente contagiosa, dei giovani volatili che colpisce il tessuto linfoide, in particolare la borsa di Fabrizio. È caratterizzata da una grande velocità di diffusione ed elevatissima contagiosità che, insieme alla alta eliminazione fecale di virus da parte dei soggetti infetti e alla notevole resistenza ambientale del virus, hanno determinato la presenza ubiquitaria dell’IBDV nell’allevamento intensivo del pollo. Malattia molto temuta a causa delle ripercussioni economiche conseguenti a: • Forma clinica: responsabile di mortalità (fino al 20%) nei polli di 3 settimane d’età e oltre • Forma subclinica: grave e prolungata immunodepressione dei soggetti infettati ad un’età precoce, che può causare dermatite gangrenosa, epatite a corpi inclusi/sindrome emorragica, infezioni da E.coli ed insuccessi vaccinali Dagli anni ’80 si è verificata, a livello mondiale, una recrudescenza dell’infezione e della malattia da IBDV, a causa di due fenomeni: comparsa, prima in USA e poi in altri Paesi del continente americano, di ceppi “varianti” di IBDV antigenicamente diversi dai ceppi “classici” capaci di provocare una rapida atrofia della Borsa di Fabrizio con conseguente immunodepressione, in assenza di sintomi e lesioni tipici della malattia; diffusione, a partire dall’Olanda e successivamente in gran parte del mondo, di ceppi di IBDV simili ai ceppi “classici” particolarmente virulenti e denominati “very virulent” capaci di determinare una mortalità molto elevata (fino al 60%) e di infettare l’ospite anche in presenza di elevati titoli di anticorpi materni EZIOLOGIA Famiglia Genere • • Birnaviridae Avibirnavirus Esistono due sierotipi del virus: sierotipo 1 e sierotipo 2 Non si ha cross-protezione fra il sierotipo 2 ed il sierotipo 1 Morfologia del virus • • Virus nudo a simmetria icosaedrica, composto da 132 capsomeri (Æ 55-65 nm.) Genoma: dsRNA lineare (segmenti A e B), di cui il più piccolo codifica per la proteina VP1, il più grande codifica per le proteine VP2, VP3, VP4 e VP5 Polipeptidi virali • • • • • Proteina VP1: RNA polimerasi virale Proteina VP2: è la proteina maggiore del capside, contiene la regione antigenica sierotipo-specifica, è responsabile della produzione di anticorpi neutralizzanti ed è l’antigene più importante per la protezione Proteina VP3: contiene due epitopi indipendenti, dei quali uno è in comune ai due sierotipi (antigene gruppo-specifico), l’altro è differente Proteina VP4: proteasi virale Proteina VP5: potrebbe avere un ruolo nel rilascio e disseminazione del virus Classificazione dei ceppi • • Sierotipo: si identifica in test di VNSierotipo 1: patogeno, possiede un’elevata variabilità antigenica, per cui si distinguono “ceppi classici” e “ceppi varianti” Sierotipo 2: non patogeno e non immunodepressivo, possiede una variabilità antigenica simile al precedente. Sensibilità ad agenti fisico-chimici • • • • Termostabilit:.Resiste a 56°C per 5 ore, è inattivato a 70°C per 30 minuti; Stabilità al PH:resiste a pH 2, è inattivato a pH 12 Resistenza ad agenti chimici:Resiste ad etere e cloroformio, fenolo allo 0,5%; è inattivato dalla formalina allo 0,5% per 6 ore, cloramina allo 0,5% per 10 minuti, idrossido di sodio allo 0,05% Nell’ambiente sopravvive fino a 122 gg. dopo la rimozione degli animali; nell’acqua, mangime e feci sopravvive fino a 52 gg. 1 D Dr. Ludovico Dipineto – Corso di ”Patologia Aviare” E PATOGENESI ED EPIDEMIOLOGIA Patogenesi 1. Infezione per via orale (prime vie respiratorie e congiuntiva) 2. Replicazione nelle cellule linfoidi e macrofagi del cieco, duodeno e digiuno (4-5 h p.i.) 3. Circolo portale 4. Fegato (in parte fagocitato dalle cellule di Kupffer del fegato) 5. Viremia primaria e transitoria 6. Replicazione nei macrofagi, localizzati fra la midollare e la corticale o nel tessuto connettivo interfollicolare, della Borsa di Fabrizio (11 h p.i.) 7. Viremia secondaria (16 h p.i.) 8. Replicazione secondaria in altri organi: timo, milza, reni e tonsille cecali • I principali bersagli del virus sono i linfociti B vettori di IgM, seguono quelli di IgG • Possono essere interessati anche i linfociti T con una riduzione transitoria e parziale, e non così grave come quella dei linfociti B • IBDV causa deplezione linfocitaria nella borsa di Fabrizio e la gravità della deplezione dipende dall’età in cui i pulcini si infettano (più grave nei pulcini che si infettano ad 1 g. piuttosto che a 3 settimane d’età) • La malattia colpisce uccelli di 10 gg. - 20 settimane d’età (periodo in cui è presente la Borsa di Fabrizio) • Più precocemente avviene l’infezione, maggiore è l’immunodepressione • Raramente i pulcini si infettano ad 1 g. d’età (anticorpi materni) • L’infezione di solito avviene quando i livelli di anticorpi materni iniziano a diminuire a 2-3 settimane d’età • Segue l’immunodepressione, con la comparsa di infezioni batteriche secondarie a 4-5 settimane Incidenza e Distribuzione • • • • • Le infezioni con il sierotipo 1 di IBDV hanno una distribuzione mondiale L’incidenza dell’infezione nelle zone ad elevata produzione avicola è molto alta I “ceppi varianti” che non causano malattia clinica sono più diffusi in USA, i ceppi “very virulent” sono più diffusi in Europa, Africa, Asia e Sud America Forma epidemica: in popolazioni prive di protezione anticorpale Forma endemica: in popolazioni con anticorpi materni (passivi) o vaccinali (situazione attuale nell’avicoltura italiana) Spettro d’ospite • • • • • Polli e tacchini sono gli ospiti naturali di IBDV IBDV è stato isolato anche da anatre e struzzi Sieropositività è stata riscontrata in uccelli selvatici (corvi, fagiani ed altre specie) e rapaci in cattività (accipitridi) Sono sensibili all’infezione gli uccelli di tutte le età, ma il periodo di maggiore sensibilità alla forma clinica è fra le 3 e le 6 settimane I pulcini di età inferiore a 3 settimane non sviluppano la malattia clinica, ma l’infezione subclinica che causa una grave immunodepressione Trasmissione e Diffusione • • • • • • IBDV si trasmette per via orizzontale per contatto diretto e indiretto IBDV viene escreto nelle feci per lungo tempo I principali vettori dell’infezione sono acqua, mangime, attrezzature, lettiera, polvere, piumino, roditori ed alcuni ospiti invertebrati (Alphitobius diaperinus, Aedes vexans) IBDV sopravvive a lungo nell’ambiente Nei capannoni dove soggiornano animali infetti, IBDV rimane infettante per 54-122 gg. dopo la rimozione degli animali stessi Acqua, mangime e feci rimangono infettanti per 52 gg. Periodo d’incubazione • È molto breve, da 24 ore fino a 2-3 giorni nella forma acuta 2 D Dr. Ludovico Dipineto – Corso di ”Patologia Aviare” E Morbilità e Mortalità • Morbilità: molto variabile (fino al 100%) • Mortalità: dal 5-10% al 30-40% (90-100% con vvIBDV) La mortalità ha un andamento caratteristico: inizia il 3° giorno p.i., poi aumenta progressivamente nei giorni successivi, fino a raggiungere il livello più elevato fra il 5° ed il 7° giorno SINTOMATOLOGIA • Malattia acuta: uno dei primi sintomi è la tendenza a beccarsi la regione cloacale; gli animali tendono a stare accovacciati, si muovono a fatica, mostrano un atteggiamento di abbandono della testa, spesso sostenuta dal becco appoggiato al suolo; poi si osserva sonnolenza, anoressia, depressione, penne arruffate; diarrea biancastra ed acquosa, tremori, zoppicatura, andatura incerta, imbrattamento della cloaca, disidratazione e morte; esaurita la mortalità il gruppo si riprende velocemente, ma rimane affetto da una più o meno intensa immunodepressione Malattia subclinica: ha un andamento strisciante, la morbilità non è evidente e la mortalità trascurabile; i sintomi spesso non sono rilevabili, le lesioni poco appariscenti, borse più o meno atrofizzate nella totalità dei gruppi; l’unico segno rilevabile è la diminuita efficienza immunitaria che favorisce altre forme infettive • LESIONI ANATOMO-PATOLOGICHE Borsa di Fabrizio • 3° gg. p.i.: aumenta di volume per iperemia ed edema;presenta un trasudato bianco-giallastro gelatinoso sulla sierosa, le pliche ben evidenti ed assume un color crema; 4° gg. p.i.: raddoppia di volume; 5° gg. p.i.: ritorna di volume normale; 8° gg. p.i.: diventa atrofica (1/3 del volume iniziale), il trasudato scompare e diventa di color grigio; la borsa può presentare anche focolai necrotici ed emorragie petecchiali o ecchimotiche sulla mucosa; l’emorragia può essere anche diffusa (sangue nelle feci) • • • • altre lesioni • • • • carcasse disidratate, con colorito scuro dei muscoli pettorali; reni aumentati di volume, biancastri, con depositi di urati; emorragie ai muscoli pettorali e della coscia e nel punto di passaggio fra lo stomaco ghiandolare e muscolare (sbocco delle ghiandole dello stomaco ghiandolare); milza aumentata di volume con focolai di necrosi LESIONI ISTO-PATOLOGICHE Borsa di Fabrizio • • • 1° g. p.i.: degenerazione e necrosi dei linfociti nella midollare dei follicoli bursali; linfociti rimpiazzati da eterofili, detriti picnotici e cellule reticolo-endoteliali iperplastiche; emorragie; 3°-4° gg. p.i.: tutti i follicoli colpiti; edema, iperemia ed accumulo di eterofili causano l’aumento di volume della borsa; appena la reazione infiammatoria declina, si sviluppano cavità cistiche nella midollare dei follicoli, si ha necrosi e fagocitosi di eterofili e plasmacellule, fibroplasia nel connettivo interfollicolare;la proliferazione dell’epitelio bursale forma una struttura ghiandolare di cellule epiteliali colonnari contenenti globuli di mucina; durante lo stadio suppurativo compaiono focolai diffusi di linfociti, ma i follicoli non ritornano normali Altre lesioni • Timo, milza, tonsille cecali e ghiandola di Harder: deplezione linfocitaria e necrosi linfoide IMMUNITÀ Immunità attiva • • • Sono protettive sia l’immunità umorale sia l’immunità cellulo-mediata Anticorpi neutralizzanti vengono prodotti nei confronti delle proteine VP2 e VP3, dei quali solo quelli diretti verso la proteina VP2 sono protettivi I livelli anticorpali sono molto alti (titoli VN >1:1.000) 3 D Dr. Ludovico Dipineto – Corso di ”Patologia Aviare” E Immunità passiva • • • È protettiva per 1-3 settimane (fino a 4-5 settimane con titoli molto alti nei riproduttori) Può interferire con la stimolazione della risposta immune attiva I titoli anticorpali devono essere <1:64 quando si esegue la vaccinazione Immunodepressione • • • • • Più precoce è l’infezione e maggiore è l’immunodepressione Nei pulcini che si infettano ad 1 g. di vita si hanno gli effetti più gravi, in quelli che si infettano a 7 gg. si ha una moderata immunodepressione, non si ha alcun effetto in quelli che si infettano a 14 o 21 gg. di vita Il virus deprime l’immunità umorale (lisi ed apoptosi dei linfociti B) nei confronti di numerosi antigeni, ma non verso se stesso (stimolazione dei linfociti B deputati alla produzione di anticorpi contro l’IBDV) Gli effetti sull’immunità cellulo-mediata sono transitori e meno evidenti di quelli sull’immunità umorale L’immunodepressione causa una maggiore sensibilità alle infezioni di campo (Epatite a corpi inclusi, Coccidiosi, MD, Sindrome emorragica anemico-aplastica e Dermatite gangrenosa, LTI, BI, CIA, Salmonellosi e Colibacillosi) e minore risposta alle vaccinazioni (NDV) DIAGNOSI • • • • • • • • Campioni: borsa di Fabrizio, milza o feci Rilievo diretto: Microscopia elettronica; Immunofluorescenza; ELISA; PCR Isolamento del virus: Uova embrionate: inoculazione sulla membrana corion-allantoidea di uova embrionate SPF di pollo di 9-11 giorni d’età. La mortalità embrionale inizia dopo 3 gg. p.i., per raggiungere il 100% dopo 7 gg.; nell’embrione si osservano: addome gonfio per edema; congestione cutanea e petecchie emorragiche; emorragie alle zampe e cervello; screziature necrotiche ed emorragie al fegato; cuore pallido; congestione e screziature necrotiche ai reni; congestione polmonare; milza pallida con piccoli focolai necrotici; emorragie sulla membrana corion-allantoidea; Colture cellulari: colture primarie di fibroblasti (CEF), cellule della borsa e del fegato di embrione di pollo; linee cellulari di mammiferi (RK-13, Vero, BGM-70) o aviari (QT-35). L’effetto citopatico consiste in cellule piccole, arrotondate e rifrangenti Prova biologica:alcuni ceppi non possono essere isolati in vitro, quindi, è necessario instillare una sospensione d’organo nel sacco congiuntivele di pulcini SPF di 3-4 settimane di età. Dopo 3-4 gg p.i. si possono sacrificare i soggetti ed esaminare le eventuali lesioni sulla Borsa di Fabrizio, altrimenti è possibile effettuare esami sierologici per la ricerca di anticorpi mantenendo il soggetto in vita per almeno 3 settimane. Identificazione del virus: Microscopia elettronica; Immunofluorescenza Sierologia: Immunodiffusione doppia: buona sensibilità, ma non è quantitativo e non identifica il sierotipo; Virus-neutralizzazione: sensibile e specifico, è l’unico test che identifica il sierotipo; ELISA: buona sensibilità e specificità, da utilizzare su larga scala Diagnosi differenziale: Coccidiosi; Bronchite infettiva; Sindrome emorragica; Malattia di Marek PREVENZIONE E CONTROLLO Profilassi diretta • Non dà garanzie sufficienti a livello di gruppi commerciali U Schema di disinfezione dell’allevamento: eliminare e smaltire la lettiera, raccogliere o aspirare la polvere e spazzare bene il pavimento, eliminare e distruggere il mangime vecchio - disinfettare le cisterne e le tubature dell’acqua con un disinfettante idoneo - lavare e cospargere il pavimento con un apposito disinfettante - eseguire un lavaggio a pressione – asciugare - disinfettare il capannone e lo spazio antistante l’ingresso dello stesso con un apposito disinfettante U Protocollo di biosicurezza dell’allevamento: limitare l’accesso agli estranei - disinfettare a fondo le attrezzature di pulizia (ruote, rimorchi, ecc.) - mettere a disposizione dei visitatori indumenti protettivi - non consentire ai camion l’accesso nelle immediate vicinanze dei capannoni - predisporre bacinelle contenenti un disinfettante per immergere i piedi Vaccinazione • L’intervento immunizzante dovrebbe essere effettuato il più precocemente possibile 4 D • • Dr. Ludovico Dipineto – Corso di ”Patologia Aviare” E Poiché, però, tutti i riproduttori da carne o da uova sono più volte immunizzati con vaccino spento emulsionato, i pulcini nascono in genere con elevati titoli di anticorpi passivi Per questo motivo, esistono in commercio diverse preparazioni contenenti ceppi a diversi gradi di attenuazione (c.d. “mild”, “intermedi” e “intermedi plus”) da impiegare in funzione della presenza di anticorpi materni nei vaccinandi e della pressione infettiva (presenza di ceppi “very virulent”) Classificazione dei vaccini vivi attenuati • “Mild” (PBG98) Efficace in presenza di titoli neutralizzanti di immunità materna (circa 35 gg. d’età) • “Intermedio” (D78)Efficace in presenza di titoli neutralizzanti di immunità materna(circa 20 gg. d’età) • “Intermedio plus” (228E)Efficace in presenza di titoli neutralizzanti di immunità materna (circa 15-18 gg. d’età) • I vaccini “mild” non causano danni alla borsa di Fabrizio, i vaccini “intermedio” e “intermedio plus” causano deplezione linfocitaria nella borsa di Fabrizio • Nessuno di questi vaccini causa immunodepressione quando utilizzato in pulcini di oltre 14 gg. d’età • I vaccini “mild” e “intermedio” vengono utilizzati prevalentemente nei riproduttori (1° intervento), i vaccini “intermedio” e “intermedio plus” nei boiler Vaccini inattivati • Sono preparati in emulsione oleosa e somministrati per iniezione • Vengono utilizzati per stimolare livelli elevati ed uniformi di anticorpi nei riproduttori così che la progenie avrà livelli elevati ed uniformi di anticorpi materni • Devono essere utilizzati in animali previamente sensibilizzati con un vaccino vivo o con virus di campo • Ad una maggiore precocità d’azione corrispondono maggiori effetti immunodepressivi del ceppo vaccinale • Il vaccino si somministra di solito in acqua da bere, ma può essere distribuito anche spray o inoculato s.c., e l’immunità si instaura dopo 10-15 gg. • Per una buona profilassi anti-IBD è necessario: • Indurre una moderata protezione immunitaria nei riproduttori, cosicché la progenie risulti protetta per 2-3 settimane • Monitorare mediante controllo sierologico la risposta alla vaccinazione per scegliere il vaccino e l’età migliori per l’intervento • Avere cura che la vaccinazione sia fatta a tappeto nelle aree ad alta densità avicola, altrimenti non si riesce ad arginare la pressione infettiva elevata che questo virus molto diffusivo esercita su tutti i pulcini di pollo (broiler, pollastre, giovani riproduttori) Schemi vaccinali : Immunizzazione dei gruppi parentali U 18-24 gg., età in cui gli anticorpi materni sono diminuiti ad un livello che Vaccino attenuato permette l’immunizzazione U Richiamo con vaccino attenuato 8-9 settimane d’età, per stimolare il sistema immunitario prima dell’inizio della deposizione per aumentare il livello anticorpale ed U Vaccino inattivato assicurare che un livello uniformemente elevato di anticorpi materni sia trasferito ai pulcini Durante il programma di immunizzazione è necessario controllare il livello anticorpale del gruppo parentale (ELISA) Schemi vaccinali: Immunizzazione dei pulcini L’immunizzazione dei pulcini è influenzata da: U interferenza degli anticorpi materni U disomogenei livelli di anticorpi materni nei pulcini U presenza dell’infezione naturale in allevamento Prima di procedere all’immunizzazione, è necessario determinare il livello di anticorpi materni per stabilire l’età giusta per la somministrazione del primo vaccino (sierologia) La scelta dell’età si basa su: U livello prevalente degli anticorpi materni U grado di isolamento dei gruppi U patogenicità dei ceppi di campo U rischio di infezione 5 D Dr. Ludovico Dipineto – Corso di ”Patologia Aviare” E La capacità dei vaccini di immunizzare i pulcini con livelli significativi di anticorpi materni dipende da: U virulenza del ceppo vaccinale U immunità del ceppo vaccinale Nelle zone in cui sono presenti virus standard ed in condizioni in cui i pulcini ricevono livelli di anticorpi materni alti ed uniformi ceppo intermedio in acqua da bere Il programma specifico adottato dipende da: U livello di diminuzione di anticorpi materni U grado di esposizione Generalmente i vaccini vivi si somministrano in acqua di bevanda nelle prime 3 settimane di vita Un’adeguata immunizzazione viene raggiunta eseguendo una singola vaccinazione al gruppo con livelli uniformemente bassi di anticorpi Si possono avere danni alla Borsa di Fabrizio a seconda della: U virulenza del ceppo vaccinale U età di vaccinazione Se la vaccinazione viene ritardata e si ha l’esposizione di campo prima delle 3 settimane d’età, si ha una leggera mortalità ed immunosoppressione L’immunogenicità dell’antigene virale è influenzata da: U origine e metodo di propagazione del ceppo Il virus derivato dalla Borsa di Fabrizio ha una maggiore capacità di produrre anticorpi capaci di neutralizzare il virus di campo rispetto a quelli provenienti da embrioni o colture cellulari Recentemente sono stati prodotti vaccini (associati ad anticorpi) che possono essere somministrati in ovo a 18 gg. di incubazione 6 D Dr. Ludovico Dipineto – Corso di ”Patologia Aviare” E ANEMIA INFETTIVA L’Anemia infettiva (CIA) è una malattia virale dei giovani polli caratterizzata da anemia aplastica ed atrofia linfoide generalizzata con contemporanea immunodepressione e conseguenti infezioni secondarie virali, batteriche o micotiche. Il virus sembra giocare un ruolo importante nell’eziologia di diverse malattie multifattoriali associate a sindrome emorragica e/o anemia aplastica. L’infezione da CIAV costituisce una grave minaccia soprattutto per l’allevamento del broiler. Di solito il CIAV causa malattia fra le 2 e le 4 settimane di vita. Nei gruppi colpiti si ha ritardo della crescita e mortalità tra il 10 ed il 20% (fino al 60%) EZIOLOGIA Famiglia Genere Specie Circoviridae Gyrovirus Virus dell’Anemia infettiva del pollo (CIAV) La famiglia delle Circoviridae si suddivide in 2 generi: • Circovirus, che comprende PBFDV o Virus della Malattia del Becco e delle Penne degli psittacidi • Gyrovirus, che comprende CIAV del pollo, PICV del piccione ed altri Circovirus-like degli uccelli Morfologia del virus • • Virus nudo a simmetria icosaedrica con 32 unità morfologiche (Æ 25-26.5 nm.) Genoma: ssDNA a polarità negativa, circolare con estremità saldate da legami covalenti Polipeptidi virali • VP1: proteina maggiore del capside; induce la formazione di anticorpi neutralizzanti • VP2: proteina non strutturale, che funge da impalcatura per la proteina VP1 durante l’assemblaggio del virione; induce la formazione di anticorpi neutralizzanti • VP3 o apoptina: induce apoptosi nei timociti e nelle linee cellulari linfoblastoidi di polli; per il ciclo replicativo del virus è essenziale che la VP3 sia intatta (troncata degli ultimi 11 aminoacidi non è capace di indurre apoptosi) • Altre 3 proteine minori correlate a VP3 a funzione ignota Sensibilità ad agenti fisico-chimici • • • Termostabilità: Resiste a 56 o 70°C per 1 ora e a 80°C per 15 minuti; è inattivato a 100°C in 15 minuti; Stabilità al PH: stabile a pH 3 per 3 ore Agenti chimici:Resiste a etere etilico, cloroformio, acetone al 90% per 24 ore, fenolo al 5% per 2 ore a 37°C, idrossido di sodio per 2 ore a 37°C o per 24 ore a 15°C, disinfettanti commerciali e fumigazioni con formaldeide o con ossido di etilene per 24 ore. È’ sensibile a fenolo al 50% per 5 minuti, glutaraldeide all’1% per 10 minuti a temperatura ambiente, b-propiolattone allo 0,4% per 24 ore a 4 °C, formaldeide al 5% per 24 ore a temperatura ambiente, iodio o ipoclorito al 10% per 2 ore a 37 °C PATOGENESI ED EPIDEMIOLOGIA Patogenesi 1. Infezione per via orale (e respiratoria) 2. Viremia (alcune settimane) 3. Infezione citolitica precoce (e conseguente deplezione per apoptosi) degli emocitoblasti nel midollo osseo e dei linfoblasti nella corteccia timica (6-8 gg. p.i.) 4. Infezione (con deplezione e necrosi) delle cellule linfoidi nella borsa di Fabrizio, milza e aggregati linfoidi di altri tessuti (10-12 gg. p.i.) • Il ripopolamento del timo con linfociti e del midollo osseo con proeritroblasti e promielociti ed il recupero dell’attività ematopoietica inizia 16 gg. p.i. e coincide con la risposta anticorpale; il processo si completa 32-36 gg. p.i. • Le cellule bersaglio sono gli emocitoblasti (midollo osseo) ed i linfoblasti (corteccia timica) Incidenza e Distribuzione • Malattia ad elevatissima diffusione negli allevamenti avicoli di tutto il mondo 7 D Dr. Ludovico Dipineto – Corso di ”Patologia Aviare” E Spettro d’ospite • • • • Il pollo è l’unico ospite sensibile al CIAV Sono sensibili i polli di tutte le età, ma la sensibilità decresce rapidamente durante le prime 1-3 settimane di vita I broiler sono più sensibili Solo i pulcini sviluppano la malattia Resistenza dipendente dall’età • Si sviluppa rapidamente durante la prima settimana di vita e diviene completa a 3 settimane o anche prima in animali immunologicamente competenti • È dovuta alla capacità del pulcino di produrre anticorpi contro il virus, e non alla scomparsa o all’aumento della resistenza di una specifica cellula bersaglio • È ritardata dall’immunodepressione causata ad es. da un’infezione concomitante con IBDV • I pulcini possono infettarsi dopo la scomparsa degli anticorpi materni (2-3 settimane di vita) • L’infezione prima delle 2 settimane di vita in assenza di anticorpi materni causa la malattia • L’infezione in pulcini con anticorpi materni non ha nessuna conseguenza • L’infezione oltre le 2 settimane può dare un’infezione subclinica Trasmissione e Diffusione • • • • • • • • • CIAV si trasmette per via orizzontale per contatto diretto e indiretto Il virus è presente nelle feci per 5-7 settimane p.i. L’infezione avviene per via orale e respiratoria CIAV diffonde molto facilmente in un gruppo e si ha sieroconversione dell’intero gruppo in 2-4 settimane CIAV si trasmette anche per via verticale (più importante), per infezione della gallina o per infezione del seme La trasmissione verticale del virus inizia 8-14 giorni p.i. e persiste per 3-9 settimane p.i., con il picco a 13 settimane p.i. Di solito i riproduttori sono sieronegativi all’inizio della deposizione, se contraggono l’infezione durante la deposizione daranno malattia clinica nei pulcini Nei pulcini i sintomi compaiono a 10-14 gg. d’età con picco di mortalità a circa 3 settimane d’età È possibile un secondo picco a 35-40 gg. d’età a seguito d’infezione per via orizzontale, con mortalità del 5-10% fino al 60% Periodo d’incubazione • • In condizioni sperimentali, ad 8 gg. p.i. si osservano anemia e distinte lesioni istologiche; a 10-14 gg. p.i. compare la sintomatologia; a 12-14 gg. p.i. inizia la mortalità In condizioni di campo, i pulcini infettati per via verticale a 10-12 gg. di età mostrano sintomatologia e mortalità, con un picco a 17-24 gg., ed un secondo picco a 30-34 gg. (trasmissione orizzontale) Morbilità e Mortalità • • • Sono influenzate da fattori ambientali, virali e dell’ospite La malattia non complicata (per via orizzontale) può risultare solo in un lieve aumento della mortalità ed una transitoria diminuzione delle performance del gruppo colpito La morbilità e la mortalità aumentano per infezioni concomitanti da MDV, REV, IBDV ed alcuni ceppi di Reovirus Sintomatologia • • • • • • • L’unico segno specifico è l’anemia (picco a 14-16 gg. p.i.), che si manifesta con pallore della cresta e bargigli I valori dell’ematocrito scendono al 6-27% Gli animali presentano depressione, anoressia, disomogeneità del gruppo L’incremento ponderale inizia a diminuire a 10-20 gg. p.i. La mortalità inizia fra il 12°-28° g. p.i. e di solito non supera il 30% La guarigione dalla depressione e dall’anemia si ha a 20-28 gg. p.i. La guarigione può essere ritardata e la mortalità aumentata da infezioni batteriche o virali secondarie 8 D Dr. Ludovico Dipineto – Corso di ”Patologia Aviare” E Lesioni anatomo-patologiche • • • • La lesione più consistente è l’atrofia timica, con una regressione quasi completa dell'organo, che assume un colorito scuro, bruno rossastro La lesione più caratteristica è l’atrofia del midollo osseo, meglio valutata a livello del femore, dove il midollo osseo si presenta grasso, giallastro o rosa (in alcuni casi rosso scuro) La lesione meno frequente è l’atrofia della borsa di Fabrizio, solo in una piccola percentuale di soggetti il volume è ridotto, in molti casi la parete esterna della borsa appare traslucida e quindi sono visibili le pliche Si possono osservare anche emorragie alla mucosa del proventricolo, sottocutanee e muscolari Sindrome emorragica anemico-aplastica • CIA spesso si associa alla sindrome emorragica con o senza concomitante dermatite (gangrenosa) • CIAV è spesso implicato nell'eziologia dell'anemia aplastica associata all’Epatite a corpi inclusi (IBH) o alla Sindrome IBH/Idropericardio o alla Bursite infettiva (sembra che le emorragie che si osservano in corso di IBD possono essere causate dal CIAV piuttosto che dall’IBDV) • Le lesioni caratteristiche della sindrome emorragica sono: emorragie intracutanee, sottocutanee ed intramuscolari; petecchie emorragiche nella mucosa della parte distale del proventricolo • Le emorragie intracutanee o sottocutanee a livello di ali sono spesso complicate da grave edema e conseguente dermatite, che può evolvere in gangrena per infezioni batteriche • Le emorragie sottocutanee a zampe e piedi possono progredire in ulcere (a volte i pulcini colpiti possono sviluppare pododermatiti) • La diatesi emorragica può essere dovuta ad un aumento del tempo di coagulazione associato alla trombocitopenia oppure a lesioni endoteliali e alterata funzionalità epatica, dovute in parte all’infezione virale ed aggravate da infezioni batteriche secondarie Lesioni isto-patologiche • • • • • • • Le lesioni isto-patologiche consistono essenzialmente in panmieloftisi ed atrofia linfoide generalizzata Midollo osseo: atrofia e aplasia di tutti i compartimenti e linee ematopoietiche; le cellule ematopoietiche vengono rimpiazzate da tessuto adiposo o cellule stromali in proliferazione; aree di rigenerazione, formate da proeritroblasti, compaiono 16-18 gg. p.i. e l’iperplasia del midollo osseo 24-32 gg. p.i. Timo: all’inizio deplezione linfoide dei linfociti corticali; atrofia della corticale e della midollare, con degenerazione idropica delle cellule residue ed occasionali focolai necrotici; il ripopolamento del timo con i linfociti diventa evidente a 20-24 gg. p.i. e la morfologia ritorna normale a 32-36 gg. p.i. Borsa di Fabrizio: atrofia dei follicoli linfoidi con occasionali focolai necrotici, degenerazione idropica dell’epitelio e proliferazione delle cellule reticolari; il ripopolamento e recupero simile a quello del timo Milza: deplezione dei linfociti T con iperplasia delle cellule reticolari, raramente focolai necrotici Fegato, reni, polmoni, proventricolo, duodeno, tonsille cecali: focolai linfoidi depleti di cellule, più piccoli e meno densi di quelli di soggetti sani; cellule epatiche gonfie e sinusoidi dilatati Nelle cellule alterate dei tessuti colpiti (soprattutto timo e midollo osseo) si osservano piccole inclusioni nucleari eosinofiliche Ematologia • • • • • • Il sangue si presenta più o meno acquoso, il tempo di coagulazione è aumentato ed il plasma è più pallido del normale I valori dell’ematocrito iniziano a diminuire al 27% a 8-10 gg. p.i., raggiungono valori del 10-20% a 14-20 gg. p.i., fino al 6% poco prima della morte Dopo la guarigione i valori dell’ematocrito aumentano dopo 16-21 gg. e ritornano normali (29-35%) a 2832 gg. La diminuzione dei valori di ematocrito è causata dalla pancitopenia conseguente all’infezione degli emocitoblasti, che risulta in una diminuzione degli eritrociti, globuli bianchi e trombociti; è stata rilevata anche anisocitosi Forme immature di eritrociti, granulociti e trombociti iniziano ad apparire nel sangue periferico a 16 gg. p.i. ed il quadro ematico ritorna normale a 40 gg. La diminuzione del tempo di coagulazione è conseguente alla trombocitopenia ed è la causa delle emorragie in corso di CIA 9 D Dr. Ludovico Dipineto – Corso di ”Patologia Aviare” E IMMUNITA’ Immunità attiva • La risposta umorale è protettiva, ma gli anticorpi neutralizzanti sono presenti a titoli molto bassi (1:80) a 3 settimane p.i., con uno scarso incremento (1:320) fino a 4 settimane • La sieroconversione nei riproduttori infettati per via orizzontale si rileva a 8-9 settimane di età ed alti titoli di anticorpi neutralizzanti persistono in tutti i soggetti per almeno 52 settimane Immunità passiva • È protettiva e dura circa 3 settimane • La trasmissione verticale del virus non avviene in galline sieropositive, ma il DNA virale può comunque essere trasmesso • Infatti episodi di CIA di solito si verificano in animali provenienti da gruppi parentali senza anticorpi antiCIAV Immunodepressione • La depressione della risposta immunitaria è dovuta al danno diretto ai tessuti ematopoietici e linfopoietici ed alla conseguente deplezione linfoide generalizzata • Maggiore sensibilità alle infezioni virali di campo e minore risposta alle vaccinazioni (Adenovirus, Reovirus, NDV, MDV); maggiore sensibilità alle infezioni batteriche e micotiche (dermatite gangrenosa) DIAGNOSI • • • • • • • Campioni: molti tessuti (entro 7 gg. p.i.), sangue (14 gg. p.i.) e contenuto rettale (fino a 21 gg. p.i.) Rilievo diretto: Microscopia elettronica; Immunofluorescenza; Immunoperossidasi; PCR Isolamento del virus: Uova embrionate: inoculazione nel sacco vitellino di uova embrionate SPF di pollo di 6-7 giorni d’età. La mortalità embrionale si verifica fra il 16° ed il 20° giorno di incubazione. Le lesioni a carico dell’embrione consistono in nanismo, emorragie ed edema. Colture cellulari: linee cellulari linfoblastoidi della serie T (MDCC-MSB1, MDCC-JP2) oppure linee cellulari linfoblastoidi della serie B (LSCC-1104B1) Identificazione del virus: Microscopia elettronica; Immunofluorescenza; PCR Sierologia: Immunofluorescenza: rapida ed economica; scarsa sensibilità in presenza di titoli anticorpali bassi; reazioni falso-positive; ELISA: rapida ed automatizzata; difficoltà nella produzione di antigene ad alto titolo; possibili reazioni falso-positive; Virus-neutralizzazione: molto sensibile, ma richiede lunghi tempi d’esecuzione Prova biologica Inoculazione di pulcini di 1 giorno d’età per via intramuscolare o intraperitoneale A 1416 gg. p.i. oppure a 14 e 21 gg. p.i. si esaminano i pulcini per l’anemia (valori di ematocrito inferiori al 27%) e per le lesioni a carico dei tessuti linfoidi e l’atrofia del midollo osseo Diagnosi differenziale: Malattia di Marek; Bursite infettiva; Infezioni da Adenovirus; Osteopetrosi; Eritroblastosi; Intossicazione da sulfamidici; Micotossicosi da aflatossine PREVENZIONE E CONTROLLO Profilassi diretta • • • Procedure di management e igiene rigorose per prevenire l’immunodepressione da fattori ambientali o altre malattie infettive e per prevenire un’esposizione precoce al CIAV L’eradicazione tuttavia è molto difficile a causa dell’elevatissima diffusione ambientale e resistenza del virus alla disinfezione (iodofori o ipocloriti in soluzione al 10% per 2 ore a 37°C) Il monitoraggio dei gruppi di riproduttori per la presenza di anticorpi anti-CIAV dovrebbe essere eseguito per evitare infezioni da CIAV trasmesse per via verticale o per testare l’efficacia delle vaccinazioni • Vaccinazione • • • • Si vaccinano i riproduttori con un vaccino vivo attenuato per assicurare livelli anticorpali adeguati alla progenie I riproduttori devono essere vaccinati almeno 6 settimane prima dell’inizio dell’ovodeposizione Assenza di trasmissione verticale della malattia Pulcini protetti da immunità materna 10 D • Dr. Ludovico Dipineto – Corso di ”Patologia Aviare” E Si somministra per via parenterale o per puntura alare e l’immunità è di lunga durata, pari o superiore ad un ciclo riproduttivo Vaccini vivi attenuati Somministrazione in acqua di bevanda a 13-15 settimane di età, ma mai più tardi di 3-4 settimane prima dell’inizio dell’ovodeposizione per evitare la trasmissione verticale del virus vaccinale 11