Fisica generale II, a.a. 2013/2014 TUTORATO 3: PARTICELLE CARICHE IN E MASSE PUNTIFORMI CARICHE IN E 3.1. Una sorgente di protoni a una altezza PA = 10 m dal suolo emette un protone (mp = 1.67(1027)kg, qp=1.6(1019) C) con velocità orizzontale v0 = 6(106) m/s. A che distanza x dal punto A il protone raggiungerà il suolo se il campo elettrico terrestre ET ha modulo pari a 100 V/m ed è diretto verso la Terra? (A) 91 m (B) 137 m (C) 183 m (D) 274 m v0 P A (E) 457 m SOLUZIONE. Sul protone agiscono la forza elettrica Fel = qP∙ET e la forza peso P = mP∙g, entrambe verticali e dirette verso il basso. Osserviamo che | | | | Possiamo quindi trascurare la forza di gravità (9 ordini di grandezza minore della forza elettrica) e applicare le leggi del moto uniformemente accelerato al protone, la cui traiettoria sarà una parabola. Il tempo di caduta del protone è dato da | | √ | | √ e il tratto orizzontale percorso in questo tempo è pari a 3.2. Tra gli schermi metallici della figura, distanti d = 1 cm, vi è un campo elettrico uniforme |E| = 20(105) N/C. All’istante t = 0 un protone (mp = 1.67(1027) kg) lascia l’armatura positiva e contemporaneamente un elettrone (me = 9.11(1031) kg) lascia quella negativa. Le due particelle si incontreranno a una distanza dall’armatura positiva pari a circa (A) 0.5 cm (B) 0.25 cm (C) 0.5 mm (D) 0.05 mm (E) 5 m p e + + + + E 1 cm SOLUZIONE. Su protone ed elettrone agiscono forze orizzontali uguali in modulo (F = e∙|E|, dove e = 1.6∙1019 C) e opposte in verso; a causa della differenza di massa delle particelle, tuttavia, l’accelerazione dell’elettrone sarà >> di quella del protone. Indicati con t l’istante della collisione e con dp, de le distanze percorse da protone ed elettrone si ha 1 1 2d d d p d e apt 2 aet 2 t 2 2 ap ae dp ap F / mp 1 2 m apt d d d e 5 μm 2 ap ae F / mp F / me mp 3.3. All’equatore una pallina di massa m = 102 g con una carica q = + 2C appesa a un filo leggero lungo L = 9.8 m è posta in un campo elettrico uniforme diretto verso nord di intensità |E| = 3 kV/cm. Il periodo di oscillazione della pallina è di (A) 9.93 s (B) 6.28 s (C) 5.82 s(D) 4.97 s (E) _______ SOLUZIONE. La pallina è soggetta alle forze costanti Nord qE R mg Equatore Sud 1 Fisica generale II, a.a. 2013/2014 TUTORATO 3: PARTICELLE CARICHE IN E P = mg e Fe = Eq e si dispone in una posizione di equilibrio in corrispondenza dell’angolo 0 tale per cui la forza risultante R = P+Fe è diretta come il filo: m R Nord R mg ( ) ( ) Spostando la pallina dalla posizione di equilibrio di un piccolo angolo d , R mantiene modulo, direzione e d Equatore verso ma la componente R∙sin(d) R∙d (diretta lungo la retta n o lungo la retta m a seconda del segno n di d) è una forza di richiamo di tipo elastico che spinge nuovamente la pallina verso la posizione di Sud equilibrio. Esattamente come nel caso del pendolo sottoposto al solo campo gravitazionale, la pallina oscillerà di moto armonico intorno alla posizione di equilibrio corrispondente a 0. La pulsazione del moto armonico sarà, analogamente al caso a gravitazionale già trattato: dove l’accelerazione a rappresenta l’accelerazione totale cui la l pallina è sottoposta e vale d R a m qE 2 mg 2 m 2 qE 2 g m Dunque 2 1 Eq 2 g l m e il periodo di oscillazione della pallina è pertanto T 2 2 l 5.82 s 2 Eq 2 g m In modo sintetico, per il pendolo nel campo terrestre si può scrivere l ml T 2 2 g m g Il denominatore nella radice si interpreta come il modulo del campo di forza uniforme agente su m. In presenza di un campo elettrico orizzontale uniforme e di una massa con carica elettrica, il modulo della forza diventa m g m g 2 q E 2 Si arriva così allo stesso risultato. 3.4. Un protone (mp = 1.67(1027) kg) con velocità iniziale v0 = 3(106) m/s penetra per un tratto d = 0.2 m in una regione dove è presente un campo elettrico uniforme e poi si ferma. L’intensità media del campo elettrico che lo frena è (A) 75 kV/m (B) 150 kV/m (C) 235 kV/m (D) 470 kV/m (E) _______ SOLUZIONE. L’energia cinetica iniziale del protone viene utilizzata per compiere lavoro contro il campo elettrico che frena la particella e si trasforma in energia potenziale elettrica: 2 Fisica generale II, a.a. 2013/2014 〈 〉 〈 〉 TUTORATO 3: PARTICELLE CARICHE IN E 〈 〉 3.5. Un cannoncino elettronico emette elettroni (m = 9.11031 kg) con velocità iniziale v0 = 2.996106 m/s diretta verso una grande parete metallica a distanza d = 20 cm sulla quale vi è una densità di carica = 1.13 nC/m2. La velocità vf con cui l’elettrone urta la parete è pari a circa (A) 0.0 106 m/s (B) 6.9106 m/s (C) 0.1106 m/s (D) 3.7106 m/s (E) 13.2106 m/s v0 SOLUZIONE. La variazione di energia cinetica dell’elettrone è uguale al lavoro L compiuto su di esso dal campo elettrico: Il campo elettrico prodotto da una parete conduttrice carica sufficientemente estesa è perpendicolare alla parete e ha modulo | | Pertanto √ √ ( ) 3.6. Una particella di massa m e carica q viene immessa con velocità iniziale v0 in una regione in cui è presente un campo elettrico E uniforme e diretto perpendicolarmente a v0. La particella, per effetto della forza elettrica, compie un moto parabolico nel quale lo spostamento nella direzione parallela a v0 è x = 10 cm e nella direzione perpendicolare a v0 è y = 0.98 cm. Se E = 104 V/m e v0 = 3·107 m/s, il rapporto q/m vale in C/kg: (A) 0.88·1011 (B) 1.76·1011 (C) 0.59·1011 (D) 0.88·1010 (E) ______ SOLUZIONE. Il “tempo di volo” della particella è q mentre lo spazio percorso nella direzione parallela al campo elettrico è ( ) E v0 ( ) Dall’ultima relazione ricaviamo ( ) ( ) 3.7. Un protone (massa 1.67∙1027 kg) si muove in un piano (x,y) in un campo elettrico uniforme parallelo al piano. Nel punto O(0,0) le componenti della sua velocità sono vx(O) = 3(106) m/s e vy(O) = 2(106) m/s. Quando il protone si trova in A(3.71m, 3.56m) le componenti della velocità sono vx(A) = 4.42(106) m/s e vy(A) = 5.12(106) m/s. La componente Ex del campo elettrico vale E y O x v0 A vA 3 Fisica generale II, a.a. 2013/2014 (A) 10 kV/m (B) 15 kV/m TUTORATO 3: PARTICELLE CARICHE IN E (C) 20 kV/m (D) 33 kV/m (E) 36.2 kV/m SOLUZIONE. Scomponiamo il moto del protone nelle componenti dirette lungo l’asse x e lungo l’asse y. Il lavoro compiuto dalla componente Ex del campo è uguale alla variazione di energia cinetica del moto del protone lungo l’asse x: ( ) ( ) (( ) ( ) ) 3.8. Con riferimento al problema precedente il lavoro compiuto dal campo sul protone per portarlo dal punto O al punto A vale (A) 1.66(1014)J (B) 2.02(1014)J (C) 2.22(1014)J (D) 2.73(1014)J (E) 3.87(1014)J SOLUZIONE. Il lavoro compiuto dal campo elettrico è uguale alla variazione di energia cinetica del protone: ( ) ( ) 3.9. Una particella carica (m = 3(108) kg, q = 2(106) C) si muove liberamente nel piano xy per effetto di un campo elettrico. Inizialmente si trova in un punto A dove possiede la velocità v(A) di componenti vx(A) = 0 e vy(A) = 100 m/s. Successivamente si trova in B dove le componenti della velocità valgono vx(B) =200 m/s e vy(B) = 50 m/s. La differenza di potenziale V(A)V(B) tra i punti A e B vale (A) 0 V (B) 12 V (C) 19 V (D) 244 V (E) 363 V SOLUZIONE. La variazione di energia cinetica della particella è uguale al lavoro compiuto su di essa dal campo elettrico: ( ) ( ) 3.10. Un protone (mp = 1.67(1027) kg, q = 1.6(1019) C) si trova inizialmente fermo sull’armatura positiva di un condensatore nel vuoto fra le cui armature vi è una differenza di potenziale V = 100 V. La velocità vf con cui il protone raggiunge l’armatura negativa del condensatore è di circa (A) 36000 km/h (B) 138 km/s (C) 99 km/s (D) 199 km/s (E) 3(105) km/s SOLUZIONE. L’ energia cinetica acquistata dal protone è uguale al lavoro compiuto su di esso dal campo elettrico: √ 3.11. La differenza di potenziale V che aumenta di 4.3(1015) J l’energia cinetica di un protone (m = 1.67(1027) kg, q = 1.6(1019) C) vale (A) 0.27 MV (B) 0.13 MV (C) 13 kV (D) _______ (E) 27 kV SOLUZIONE. Una carica q sottoposta a una differenza di potenziale V acquista un’energia cinetica pari a Ecin = q∙V. Pertanto 4 Fisica generale II, a.a. 2013/2014 TUTORATO 3: PARTICELLE CARICHE IN E 3.12. Un elettrone (me = 9.1(1031) kg, q = 1.6(1019) C) è sparato orizzontalmente tra i piatti del condensatore della figura, a livello dell’armatura negativa, con una velocità v0 = 2.965(106) m/s. Se la distanza tra le armature è d = 5 mm e la differenza di potenziale tra queste è V = 20 V, quale distanza orizzontale x percorrerà l’elettrone prima di raggiungere l’armatura positiva? (A) 0.79 cm (B) 1.12 cm (C) 1.79 cm (D)3.16 cm x v0 d e (E) 8.94 cm SOLUZIONE. Il moto dell’elettrone nella direzione perpendicolare alle armature è uniformemente accelerato. La forza che agisce sull’elettrone è la forza elettrica e dalla legge del moto uniformemente accelerato ricaviamo il tempo di impatto t tra l’elettrone e l’armatura positiva: √ Il moto dell’elettrone nella direzione parallela alle armature è invece rettilineo uniforme con velocità v0, dunque √ √ 3.13. Un protone (mp = 1.67(1027) kg, q = 1.6(1019) C) viene accelerato da una differenza di potenziale V = 150 kV e urta frontalmente un atomo di carbonio (massa 12 mp) che è in moto verso il protone con energia cinetica pari a quella del protone stesso. Se dopo l’urto i due corpi procedono assieme, la loro velocità comune sarà di circa (A) 0.4 m/s (B) 1.0 m/s (C) 1.5 m/s (D) 1.8 m/s (E) 5.4 m/s SOLUZIONE. Il protone e l’atomo di carbonio hanno entrambi energia cinetica pari a ( vp ) mp Dalle precedenti relazioni si ricava che la quantità di moto iniziale del protone è √ vC 12 mp √ mentre la quantità di moto iniziale dell’atomo di carbonio è √ √ Dopo l’urto, per la conservazione della quantità di moto, una paricella di massa totale pari a mtot = mp+mC = 13 mp si muoverà con velocità vf pari a 5 Fisica generale II, a.a. 2013/2014 TUTORATO 3: PARTICELLE CARICHE IN E √ √ ( √ √ √ √ ( ) ) Come indicato dal segno, la velocità finale della particella ha lo stesso verso di quella iniziale dell’atomo di carbonio. 3.14. Nell’esperimento di Millikan una goccia di olio di raggio r = 2 m di e densità relativa all’acqua d = 0.85 è tenuta sospesa tra i piatti orizzontali di un condensatore quando è applicato un campo elettrico discendente E pari a 8.72 kV/cm. Quante cariche di un elettrone contiene la goccia? (A) 2 (B) 5 (C) 7 (D) 10 (E) _________ SOLUZIONE. La goccia d’olio è in equilibrio sotto l’azione della forza peso mg e della forza di Coulomb FC dirette come in figura. La forza elettrica è proporzionale alla carica della goccia; detto N il numero di cariche elementari e = 1.6∙1019 C portate dalla goccia si ha: ( E + + + + + FC mg ─ ─ ── ─ ) Uguagliando le due forze si ottiene ( ( ) ) 3.15. La velocità massima di un elettrone in un tubo da televisore operante a 20000 V è di circa in m/s (me = 9.1(1031) kg) (si trascurino gli effetti relativistici) (A) 2.4(106) (B) 5.9(107) (C) 6.2(107) (D) 8.4(107) (E)_________ SOLUZIONE. L’elettrone, sottoposto a una differenza di potenziale V = 2∙104 V, acquista un’energia cinetica che corrisponde a una velocità pari a √ √ 3.16. Un protone (m = 1.671027 kg, q = 1.61019 C) si trova m, q inizialmente al centro O di un anello di raggio r = 1 cm su cui è 0 uniformemente distribuita una carica Q = 3 C. Se in O il protone x r ha una velocità v0 = 5102 m/s diretta come l’asse dell’anello (direzione positiva dell’asse x), nel punto di ascissa x = 20 cm il protone avrà velocità vx pari a circa (A) 5.3106 m/s (B) 7.4106 m/s (C) 9.2106 m/s (D) 2.3107 m/s (E) _____m/s SOLUZIONE. L’anello, uniformemente carico, produce per considerazioni di simmetria un campo elettrico nella direzione positiva dell’asse x; pertanto il protone si muoverà di moto rettilineo accelerato senza spostarsi dall’asse dell’anello. A una generica distanza d dal punto O, sull’asse dell’anello il campo E(d) vale E(d) 0 r d x 6 Fisica generale II, a.a. 2013/2014 ( ) TUTORATO 3: PARTICELLE CARICHE IN E ( ) ( ⁄ ) √ Il lavoro compiuto dalla forza elettrica che agisce sul protone dal punto O al punto di ascissa x = 20 cm vale pertanto ∫ ( ) ( ∫ ⁄ ) ) [( ⁄ ] ( ) ) ( ) √( Uguagliando L alla variazione di energia cinetica del protone si ottiene √ √ 3.17. Un protone nel vuoto (m = 1.671027 kg, q = 1.61019 C) si trova inizialmente in P0, a distanza d0 = 1 m dall’asse di un lungo cilindro, con velocità v0 = 106 m/s diretta verso l’asse del cilindro. Il cilindro è carico e costituito da rete metallica penetrabile dal protone, ha raggio R = 10 cm e la carica è di +3 C per ogni metro di altezza del cilindro. La distanza minima dall’asse a cui giunge il protone è di circa (A) 0.00 cm (B) 10.1 cm (C) 46.6 cm (D) 67.9 cm (E) 90.8 cm R v0 P 0 d0 SOLUZIONE. Il lungo cilindro con densità lineare di carica pari a = 3∙106 C/m produce, a distanza r dal suo asse, un campo elettrico E(r) perpendicolare all’asse stesso e pari in modulo a ( ) che frena il protone dalla distanza iniziale d0 a una generica distanza d compiendo contro di esso un lavoro elettrico L pari a ( ) ∫ ∫ ( ) Il protone si muoverà di moto decelerato fino a fermarsi. La distanza minima dall’asse del cilindro che il protone può raggiungere si trova uguagliando la variazione di energia cinetica della particella al lavoro compiuto contro di essa dal campo elettrico: ( ) Qualora dmin fosse risultato minore o uguale al raggio del cilindro di 10 cm, allora il protone avrebbe penetrato la rete metallica passando attraverso questa con velocità diretta verso l’asse in quanto all’interno del cilindro non vi sono forze elettriche; il protone avrebbe raggiunto l’asse, sarebbe uscito dalla parte opposta e si sarebbe allontanato indefinitamente. Nel caso dmin>R, il protone rimbalza sul campo elettrico del cilindro; raggiunto dmin, inizia ad allontanarsi e in P0 ha velocità uguale in modulo a quella iniziale ma diretta in senso opposto. 3.18. Secondo il modello atomico di Bohr, l’elettrone dell’atomo d’idrogeno (con massa me 9.11 1031 kg, carica q = e 1.6 1019 C) percorre un’orbita circolare di raggio r 5.3 1011 m attorno al suo nucleo con frequenza (determinata dall’attrazione elettrica) (A) 107 Hz (B) 13.5(1012)Hz (C) 6.6(1015)Hz (D) 3.0(108)Hz (E) 9.0(1016)Hz 7 Fisica generale II, a.a. 2013/2014 TUTORATO 3: PARTICELLE CARICHE IN E SOLUZIONE. Secondo il modello di Bohr, l’elettrone ruota attorno al nucleo su un’orbita di raggio tale che la forza attrattiva coulombiana uguagli in modulo la forza centrifuga repulsiva: √ √ ( ) ( ) Questa è la frequenza della radiazione nell'ultravioletto assorbita dall'atomo di idrogeno quando viene ionizzato. La frequenza moltiplicata per la costante di Planck (h) dà l'energia di ionizzazione. Una discussione "classica" dell'atomo di idrogeno si presta a illustrare intuitivamente la quantizzazione di orbite e di campo elettromagnetico. 3.19. Secondo il modello di Bohr, se la massa m dell’elettrone raddoppiasse, la sua velocità orbitale v attorno a un nucleo di idrogeno sarebbe: (A) uguale (B) il doppio (C) la metà (D) un quarto (E) quattro volte SOLUZIONE. Per l’elettrone nel modello di Bohr valgono le relazioni: { Dividendo membro a membro la seconda equazione per la prima si trova: 3.20. Secondo il modello di Bohr, se la massa m dell’elettrone raddoppiasse, il raggio r della sua orbita attorno a un nucleo di idrogeno sarebbe: (A) uguale (B) il doppio (C) la metà (D) un quarto (E) quattro volte SOLUZIONE. La prima equazione del sistema (vedi soluzione esercizio 3.19) mostra che, essendo v costante, il raggio dell’orbita è inversamente proporzionale alla massa dell’elettrone. Sostituendo in tale equazione l’espressione della velocità ricavata nell’esercizio 3.19 si ottiene in particolare: ( ) 3.21. Secondo il modello di Bohr, se la massa m dell’elettrone raddoppiasse, la sua energia di legame Ebond con un nucleo di idrogeno sarebbe: (A) uguale (B) il doppio (C) la metà (D) un quarto (E) quattro volte SOLUZIONE. L’energia potenziale e cinetica dell’elettrone sono L’energia di legame è pertanto ed essendo il raggio dell’orbita inversamente proporzionale alla massa dell’elettrone (vedi esercizi 3.19 e 3.20) Ebond è direttamente proporzionale a m. Sostituendo nell’espressione precedente l’espressione del raggio ricavata nell’esercizio 3.20 si ottiene in particolare: 8 Fisica generale II, a.a. 2013/2014 TUTORATO 3: PARTICELLE CARICHE IN E ( ) ( ) 3.22. Secondo il modello di Bohr, se la massa m dell’elettrone raddoppiasse, il suo periodo di rotazione T attorno a un nucleo di idrogeno sarebbe: (A) uguale (B) il doppio (C) la metà (D) un quarto (E) quattro volte SOLUZIONE. Il periodo di rotazione dell’elettrone vale Essendo v costante e r inversamente proporzionale a m (vedi esercizi 3.19 e 3.20), anche il periodo di rotazione è inversamente proporzionale alla massa dell’elettrone. In particolare, utilizzando le espressioni precedentemente ricavate per r e per v si ha ( ) 9