Momento di una forza, equilibrio di un corpo rigido, macchine semplici v.2 - giugno 2016 1 Momento di una forza. Coppia di forze F F O b b −F Figura 1: Braccio del momento di una forza (sin); coppia di forze (destra) Si definisce il momento di una forza M rispetto a un punto (polo) il prodotto del modulo della forza F per il braccio b, dove quest’ultimo è definito come la distanza del punto (polo) dalla retta di azione della forza. M =F ·b L’unità di misura del momento è il Newton per metro (N ·m). Il momento ha segno positivo se imprime una rotazione in senso antiorario, negativo se imprime una rotazione in senso orario. Il momento risultante rispetto a un punto si ottiene sommando algebricamente tutti i momenti esercitati dalle forze in gioco. Quando abbiamo due forze di uguale modulo F ma verso opposto, separate da una certa distanza b, si parla di coppia di forze. La distanza b tra le due rette d’azione è detto braccio della coppia, e il momento della coppia di forze , rispetto a un qualsiasi punto O, è: M = F · b. 2 Equilibrio di un corpo rigido. Un oggetto, esteso nelle tre dimensioni dello spazio, è un corpo rigido quando esso è indeformabile. Ciò si verifica se, per ogni coppia di punti appartenente all’oggetto, la loro distanza si mantiene costante. Un corpo rigido è in equilibrio se non trasla e non ruota, e ciò accade se sono contemporaneamente nulli: • la risultante di tutte le forze applicate al corpo, comprese le reazioni vincolari (eq. per traslazione): F~1 + F~2 + F~3 + .... = 0 • il momento risultante dei momenti di tutte le forze applicate al corpo, calcolati rispetto a un punto qualunque (eq. per rotazione): MO1 + MO2 + MO3 + .... = 0 È importante notare che la somma delle forze è una somma vettoriale, di tutte e sole le forze agenti sull’oggetto. Per quanto riguarda i momenti, va sottolineato che essi devono tutti essere calcolati rispetto allo stesso polo O. 1 3 Macchine semplici. Una macchina semplice è uno strumento che permette di equilibrare una forza, detta forza resistente, con un’altra forza, detta forza motrice. Il rapporto tra il modulo della forza resistente e il modulo della forza motrice è detto guadagno: FR G= FM Se il guadagno è maggiore di 1 si dice che la macchina è vantaggiosa, se è minore di 1 si dice che la macchina è svantaggiosa. Esempi di macchine semplici sono le leve e il piano inclinato. 3.1 Leve La leva è costituita da un’asta rigida in grado di ruotare attorno a un punto fisso O detto fulcro. La condizione di equilibrio della leva, che deriva dalla condizione di annullamento del momento risultante di un corpo rigido, è: FR · bR = FM · bM dove FR e FM sono rispettivamente forza resistente e motrice, e bR e bM sono i bracci della forza resistente e motrice. O F I genere M FR R FM FM II genere F// O F α R l F h Fg FR III genere O α FM Figura 2: Leve di I, II e III genere (sin); piano inclinato (destra) Le leve sono di tre tipi, esemplificati nella figura 2. La leva di secondo genere è sempre vantaggiosa (bM > bR !), mentre la leva di terzo genere è sempre svantaggiosa (bM < bR !). 3.2 Piano inclinato Il piano inclinato senza attrito può essere interpretato come una macchina semplice (vantaggiosa), dove la forza resistente è costituita dalla forza peso dell’oggetto, e la forza motrice è la forza (parallela al piano inclinato ) necessaria a contrastare la componente parallela della forza peso. Una forza appena maggiore di questa è sufficiente a far salire l’oggetto lungo il piano. Dall’analisi della scomposizione illustrata in figura 2, si ottiene: FM = F// = Fg h l √ Se α = 30◦ , h/l = 1/2 = 0, 5, mentre se α = 45◦ , h/l = 1/ 2 = 1/1, 41 = 0, 707. 2