Esercizi e integrazioni (equilibrio di corpi rigidi estesi, piano inclinato, leve...) 1. La stadera è un tipo di bilancia a bracci di diversa lunghezza; su quello più corto è collegato il piatto, su quello più lungo si fa scorrere un oggetto di massa nota. Sapendo che il braccio più corto è di 10 cm, che l'oggetto scorrevole ha massa 1 kg e che è posizionato a 40 cm dal giogo, determina la massa sul piatto. 2. Due sfere pesanti rispettivamente 200 N e 240 N sono appese alle estremità di una sbarra rigida lunga 1,2 m di massa trascurabile. In quale punto si dovrebbe appoggiare la sbarra su un supporto sottile per avere l'equilibrio? 3. L'asta girevole rappresentata nella figura a fianco non è evidentemente in equilibrio. Sapendo che ciascun pesetto è di 0,5 N e che i fori nell'asta sono a distanza di 2 cm l'uno dall'altro, determina quanti pesetti servono e dove devono essere collocati per riportare l'asta in equilibrio in posizione orizzontale. Il problema ha un'unica soluzione? 4. Due oggetti, A e B, di peso diverso, sono appesi agli estremi di un bastone di legno molto leggero. Si osserva che il bastone così caricato sta in equilibrio se lo si appende ad un gancio nel punto O, che si trova a 20 cm dal peso A e a 8 cm dal peso B. Quale dei due pesi è più grande? Qual è il rapporto tra i valori dei due pesi? Applicando un dinamometro in O si legge che il peso complessivo vale 56 N. Se il peso del bastone è trascurabile, quanto pesano A e B? 5. Un operaio vuole portare due sacchi di cemento, rispettivamente di 15 kg e di 20 kg, legandoli all'estremità di una sbarra lunga 1,4 m. Che forza dovrà sostenere? A quale distanza dai due estremi appoggerà la sbarra sulla spalla per tenere in equilibrio i due sacchi? 6. Una persona di massa 70 kg si trova su di un ponte, fatto di una trave di massa 250 kg e lunga 3,5 metri, stando ad una distanza di 2 m dal pilone di sinistra. Calcolare le forze F1 e F2 esercitate dai piloni sul ponte. 7. Esamina la situazione descritta in figura. L'asta, considerata priva di peso, può ruotare attorno al fulcro A. Quanto vale il peso incognito, se il sistema è in equilibrio? Cosa cambia se si tiene conto anche che l'asta pesa 8N? 8. Considera la seguente affermazione: Se un pendolo viene spostato dalla sua posizione di equilibrio, nasce una coppia di forze che tende a riportarvelo. a) Che cosa si intende in generale per coppia di forze e da quali forze è costituita la coppia in questo caso? Che cosa si intende per momento di una coppia di forze? b) Quanto vale il momento di questa coppia se il peso del pendolo è 0,8 N, la lunghezza del filo è 70 cm e l'angolo tra la direzione del filo e la verticale è 30°? c) Quale forza si deve esercitare sulla massa del pendolo, in direzione orizzontale, per mantenerlo in equilibrio nella posizione indicata nella domanda precedente? Quanto vale in questo caso la tensione del filo? 9. Due blocchi sono collegati per mezzo di una corda, come in figura. La superficie inclinata forma un angolo di 30˚ con l’orizzontale e il blocco su questa superficie ha massa pari a 7,5 kg. Trova la massa del blocco pendente che permette al sistema di rimanere in equilibrio, in assenza di attrito. Risolvi il problema in presenza di attrito, caratterizzato dal coefficiente 0,2. Risolvi lo stesso problema nel caso che l'angolo di inclinazione sia di 50°. 10. Determina la massima inclinazione che può avere un tratto di strada per consentire il parcheggio di un’automobile, se il coefficiente di attrito statico fra pneumatici e asfalto vale 0,3. Schematizza la rampa con un piano inclinato, l’auto con un blocco su di esso appoggiato. Le leve. Si chiamano macchine semplici dispositivi come leve, carrucole e piani inclinati mediante i quali si può equilibrare (ed eventualmente spostare) una forza resistente mediante una forza motrice di intensità diversa. In particolare nelle leve trovano applicazione le condizioni di equilibrio rispetto alle rotazioni, descritto attraverso i momenti delle forze. Il punto di appoggio (attorno a cui avviene la rotazione) si chiama fulcro e le distanze dei punti di applicazione si chiamano bracci. Il rapporto tra la forza resistente e la forza motrice si chiama vantaggio della leva. Si ha una leva di primo genere quando il fulcro si trova tra il punto di applicazione della forza motrice F e quello della d d forza resistente , cioè se il fulcro è più vicino al punto di R . Essa è vantaggiosa solo se F R ossia se F R applicazione della forza resistente che a quello della forza motrice. Si ha una leva di secondo genere quando il punto di applicazione della forza resistente si trova tra il fulcro e il punto di applicazione della forza motrice. Una leva di secondo genere è sempre vantaggiosa. Si ha una leva di terzo genere quando il punto di applicazione della forza motrice si trova tra il fulcro e la forza resistente. Una leva di terzo genere è sempre svantaggiosa. Individua il genere di leva a cui si può ricondurre ciascuna delle situazioni illustrate: Una trave come bilancia Una trave rigida di lunghezza L = 6 m e massa M = 360 kg è appoggiata su un sostegno di altezza h = 50 cm a 1/3 della sua lunghezza; per stare orizzontale l’estremo più vicino al sostegno è fissato al pavimento con una molla la cui lunghezza di riposo è metà di quella attuale. 1. Determinare la costante elastica della molla. 2. Determinare la forza vincolare garantita dal sostegno. Se un bambino sale sull’estremo libero della trave, questo si abbassa di un tratto pari a 1/5 dell’altezza del sostegno. 3. Quanto pesa il bambino? Note: Le dimensioni della sezione della trave sono trascurabili rispetto alla lunghezza. Assumere inoltre,in ogni caso, che l’angolo formato dalla trave con il piano orizzontale sia piccolo.