Università di Pisa Facoltà di Medicina e Chirurgia Dip.to Morfologia Umana e Biologia Applicata Anatomia del corpo umano di Juan Valverde de Amusco, Roma 1559 COSA S’INTENDE PER RICERCA DI BASE? LA RICERCA DI BASE: IMPIEGA MODELLI SPERIMENTALI IN VIVO E/O IN VITRO ANALIZZA I FINI MECCANISMI CON CUI SI REALIZZANO DETERMINATI FENOMENI BIOLOGICI INDAGA SULLA CAPACITA’ DI VARI AGENTI CHIMICO-FISICI DI MODULARE (CONTRASTARE O FAVORIRE) UN DETERMINATO PROCESSO BIOLOGICO VIA! QUESITO SPERIMENTALE PROGETTO DI RICERCA QUESITO SPERIMENTALE (1): QUESITO SPERIMENTALE (2): Il trattamento X può essere efficace nella cura di un determinato disturbo muscolare? Con quale meccanismo il trattamento X consente il recovery? PROGETTO DI RICERCA IPOTESI SPERIMENTALE -Chiaramente formulata -Verificabile -Risponde direttamente al quesito iniziale PROCEDURA SPERIMENTALE TESI SPERIMENTALE -Scaturisce dai risultati sperimentali -Implica (con vario grado di forza) la verità/falsità dell’ipotesi Il trattamento X può essere efficace nella cura di un dato disturbo muscolare? IPOTESI SPERIMENTALE IPOTESI SPERIMENTALE -Chiaramente formulata Il trattamento X è efficace nella cura dell’atrofia -Verificabile di un muscolo -Risponde direttamente al quesito iniziale MODELLO PROCEDURA SPERIMENTALE SPERIMENTALE TESI SPERIMENTALE TESI SPERIMENTALE Dati relativi alla tonicità e allo sviluppo di forza -Scaturisce dai risultati sperimentali da parte del muscolo inizialmente atrofico -Implica (con vario grado di forza) la verità/falsità dell’ipotesi MODELLO SPERIMENTALE ATROFIA DEL MUSCOLO TIBIALE ANTERIORE IN SEGUITO A LESIONE DEL NERVO PERONEALE COMUNE DEL NERVO ISCHIATICO NEL RATTO Il nervo ischiatico (o sciatico) è un nervo misto che origina dal plesso sacrale (L4, L5, S1, S2, S3). È il nervo più voluminoso del plesso ed è considerato il suo ramo terminale. La componente muscolare innerva i muscoli della loggia posteriore della coscia, parte del grande adduttore e tutti i muscoli della gamba e del piede. [La componente sensitiva innerva la cute posteriore e anterolaterale della gamba e quasi tutta la cute del piede (a eccezione della parte dorsomediale)]. Prof. Ruffoli PROTOCOLLO SPERIMENTALE 1. Creazione di un modello sperimentale che possa “mimare” l’atrofia muscolare in seguito a prolungata inattività 2. Rilevazione di parametri funzionali relativi alla condizione atrofica – dati basali (pre-trattamento) 3. Inizio dei trattamenti terapeutici 4. Rilevazione di parametri funzionali relativi al potenziale recovery dalla condizione atrofica – follow up in corso di trattamento 5. Valutazione finale: -confronto tra i dati basali e i dati a fine trattamento di uno stesso soggetto; -confronto tra i dati di recovery relativi ai vari trattamenti eseguiti 1. Creazione di un modello sperimentale che possa “mimare” l’atrofia muscolare in seguito a prolungata inattività Stabulazione degli animali* Acquisto di animali della stessa specie, ceppo ed età Sistemazione nelle gabbie Alimentazione e idratazione adeguate (ad libitum) Controllo delle condizioni ambientali (ciclo luce/buio, temperatura) *in accordo all’European Council Directive (86/609/EEC) per l’uso e la gestione degli animali da laboratorio. Creazione dei gruppi sperimentali I gruppi sperimentali dovranno essere: -omogenei -ugualmente numerosi -sufficientemente numerosi GRUPPI SPERIMENTALI • CONTROLLO • SHAM-OPERATED • LESIONE • LESIONE E TRATTAMENTO Lesione+Trattamento A Lesione+Trattamento B Lesione+Trattamento C • TRATTAMENTO Trattamento A Trattamento B Trattamento C A A. Lesione chirurgica (legamento e sutura) del nervo peroneale comune del nervo ischiatico B B. Sviluppo dell’atrofia a livello del muscolo denervato SCHEMA DEL PROTOCOLLO SPERIMENTALE SVILUPPO DELL’ATROFIA MUSCOLARE Tempo (giorni) -42 LESIONE CHIRURGICA DEL NERVO PERONEALE COM. 0 INIZIO TRATTAMENTI 28 42 56 I FOLLOW UP II FOLLOW UP III FOLLOW UP 2. Rilevazione di parametri funzionali relativi alla condizione atrofica – dati basali (pre-trattamento) Valutazioni comportamentali a) Test motori Rotarod 2. Rilevazione di parametri funzionali relativi alla condizione atrofica – dati basali (pre-trattamento) Valutazioni comportamentali a) Test motori Open field 2. Rilevazione di parametri funzionali relativi alla condizione atrofica – dati basali (pre-trattamento) Valutazioni comportamentali a) Test motori Stride lenght b) Valutazioni della forza muscolare PaGE test Tilting test 3. Inizio dei trattamenti terapeutici Trattamento A Applicazione di farmaci topici (crema X) 0 28 56 42 Tempo (giorni) • Una applicazione giornaliera per 28/42/56 giorni • L’animale viene lasciato libero di muoversi all’interno della propria gabbia Trattamento B Trattamento riabilitativo (esercizio fisico mirato) 0 28 56 42 Tempo (giorni) • Sedute giornaliere di rotarod (6 min x 3 a distanza di 15 min) e di flesso-estensione passiva dell’arto atrofico per 28/42/56 giorni • L’animale viene lasciato libero di muoversi all’interno della propria gabbia Trattamento C Applicazione di farmaci topici (crema X) + Trattamento riabilitativo (esercizio fisico mirato) 0 28 42 56 Tempo (giorni) + • Ogni giorno, applicazione della crema X seguita da sedute di rotarod (6 min x 3 a distanza di 15 min) e di flesso-estensione passiva dell’arto atrofico, per 28/42/56 giorni • L’animale viene lasciato libero di muoversi all’interno della propria gabbia 4. Rilevazione di parametri funzionali relativi al potenziale recovery dalla condizione atrofica – follow up in corso di trattamento Valutazioni comportamentali a) Test motori b) Valutazioni della forza muscolare 0 7 14 21 28 35 42 49 56 Tempo (giorni) Le valutazioni comportamentali vengono eseguite settimanalmente per evitare bias dovuti all’abitudine 5. Valutazione finale Rotarod Gr A ratto 1 Open field Gr D ratto 2 Rotarod Gr B ratto 1 PaGE test Gr C ratto1 Open field Gr A ratto 1 PaGE test Gr A ratto 1 Stride lenght Gr C ratto 2 Rotarod Gr A ratto 2 Rotarod Gr C ratto 1 Open field Gr B ratto 1 Stride lenght Gr C ratto 1 Rotarod Gr D ratto 1 Rotarod Gr C ratto 2 Open field Gr A ratto 2 PaGE test Gr A ratto 2 Stride lenght Gr B ratto 2 PaGE test Gr C ratto 2 Rotarod Gr B ratto 2 Open field Gr B ratto 2 Stride lenght Gr B ratto 1 Rotarod Gr D ratto 2 Open field Gr D ratto 1 Tabella per inserimento dei dati sperimentali ESPERIMENTO_____________________________________ INIZIO_______________ GIORNO____________ CONTROLLO ROTAROD OPEN FIELD STRIDE LENGHT PaGE TEST TILTING TEST SHAM OPERATED LESIONE LESIONE + TRATT. A LESIONE + TRATT. B LESIONE + TRATT. C TRATT. A TRATT. B TRATT. C Analisi statistica L’impiego di un adeguato test statistico adeguato è fondamentale per confrontare i dati e valutare l’efficacia di un determinato trattamento La scelta del limite di confidenza (p<0,05, p<0,01, p<0,001) ci dice qual è la probabilità che le differenze tra i gruppi siano dovute al caso Presentazione dei dati GIORNO 28 Open field (# quadrati attraversati/2 min) 75 50 # # 25 * * 0 CONTROLLO SHAM OPERATED LESIONE *p<0,05 vs controllo #p<0,05 vs controllo e lesione LESIONE + TRATT. A LESIONE + TRATT. B LESIONE + TRATT. C TRATT. A TRATT. B TRATT. C Presentazione dei dati GIORNO 42 Open field (# quadrati attraversati/2 min) 75 50 # # # 25 * 0 CONTROLLO SHAM OPERATED LESIONE *p<0,05 vs controllo #p<0,05 vs controllo e lesione LESIONE + TRATT. A LESIONE + TRATT. B LESIONE + TRATT. C TRATT. A TRATT. B TRATT. C Presentazione dei dati GIORNO 56 Open field (# quadrati attraversati/2 min) 75 § 50 # # 25 * 0 CONTROLLO SHAM OPERATED LESIONE *p<0,05 vs controllo #p<0,05 vs controllo e lesione §p<0,05 vs lesione LESIONE + TRATT. A LESIONE + TRATT. B LESIONE + TRATT. C TRATT. A TRATT. B TRATT. C CONCLUSIONI 1. L’atrofia muscolare secondaria a denervazione produce un deficit funzionale rilevabile a 42 giorni dalla lesione 2. Il singolo trattamento, farmacologico o fisioterapico, produce un miglioramento nelle prestazioni muscolari, rilevabile dopo 28 giorni (tratt. farmacologico) o 42 giorni (tratt. fisioterapico) 3. Il trattamento combinato (farmacologico + fisioterapico) produce un effetto sinergico che porta al ripristino della funzione muscolare a livelli comparabili alla condizione di controllo Con quale meccanismo il trattamento X consente il recovery? IP: Ripristino delle caratteristiche morfo-funzionali del muscolo atrofico ANALISI MORFOLOGICA E IMMUNOISTOCHIMICA TS: L’organizzazione morfologica e l’espressione antigenica suggeriscono un recupero delle fisiologiche proprietà da parte del tessuto muscolare inizialmente atrofico EFFETTO DEI TRATTAMENTI ANALISI DELLE CONDIZIONI BASALI INIZIO TRATTAMENTI SACRIFICIO SVILUPPO DELL’ATROFIA MUSCOLARE Tempo (giorni) -42 LESIONE CHIRURGICA DEL NERVO PERONEALE COM. ANALISI DELL’ATROFIA 0 28 42 56 SACRIFICIO SACRIFICIO SACRIFICIO SACRIFICIO ANALISI DELL’ATROFIA ANALISI DELL’ATROFIA ANALISI DELL’ATROFIA MICROSCOPIA OTTICA • Anestesia e perfusione degli animali con soluzione salina e fissativo (paraformaldeide 4% in PBS) • Prelievo del muscolo tibiale anteriore • Immersione in fissativo (paraformaldeide 4%) overnight • Disidratazione • Inclusione in paraffina • Taglio al microtomo • Colorazione istochimica: H&E, metodo tricromico di Mallory • Osservazione al microscopio ottico • Colorazione immunoistochimica per marker muscolari (desmina, creatina) • Osservazione al microscopio ottico MICROSCOPIA ELETTRONICA A TRASMISSIONE • Anestesia e perfusione degli animali con soluzione salina e fissativo (paraformaldeide 2%+glutaraldeide 2% in TP 0,1M) • Prelievo del muscolo tibiale anteriore • Immersione in fissativo (glutaraldeide 3%) per 2 ore • Post-fissazione in OsO4 • Disidratazione • Inclusione in resina epossidica • Taglio all’ultramicrotomo • Contrastazione con citrato di piombo e acetato di uranile • Osservazione al microscopio elettronico a trasmissione • Colorazione immunocitochimica per marker muscolari (desmina, creatina) • Osservazione al microscopio elettronico a trasmissione La creatina è indispensabile per il ciclo energetico ATP-ADP: viene convertita nell'organismo in creatina fosfato. La creatina fosfato "carica" l'ADP cedendogli il gruppo di fosfato e trasformandolo in ATP, una molecola con elevatissimo contenuto energetico. H&E A) Nel tessuto muscolare normale le fibre muscolari presentano diametri piuttosto omogenei. A 2 μm * B) Al contrario, nel tessuto muscolare atrofico si assiste a una maggiore eterogeneità nel diametro delle fibre, con molte fibre atrofiche (*) alternate a fibre di aumentato calibro ( ). * * B 2 μm DESMINA (A) L’immunistochimica per la desmina dimostra una immunopositività omogeneamente diffusa all’interno delle fibre muscolari di un muscolo di controllo. A 4 μm (B) In un muscolo atrofico, le fibre presentano invece un core di elevata immunopositività per la desmina. B 4 μm MICROSCOPIA ELETTRONICA A) Le fibre muscolari di un muscolo in condizioni di controllo si presentano regolarmente allineate, con una normale organizzazione delle fibrille contrattili, visualizzate attraverso la classica disposizione delle bande A e I e delle linee Z e H. Le riserve lipidiche (L) sono scarse. Banda A Linea Z Linea H Banda I 1 μm B) Nel muscolo atrofico, una ridotta produzione di proteine provoca una crescita irregolare delle singole fibre muscolari, visualizzata come disposizione asimmetrica delle fibre stesse. Si ha inoltre un aumento delle riserve lipidiche (L) che suggerisce un alterato consumo delle riserve energetiche da parte delle fibre atrofiche. 1 μm A) In sezione trasversale, le fibre muscolari presentano un sarcoplasma uniformemente elettrondenso, con sparsi mitocondri. 1 μm B) Nel muscolo atrofico le fibre contengono numerosi corpi citoplasmatici caratterizzati da filamenti intermedi con disposizione radiale. 1 μm ….. E DOPO TRATTAMENTO ? CONCLUSIONI 1. Il tessuto muscolare atrofico presenta morfologiche e immunoistochimiche evidenti alterazioni 2. Le fibre muscolari atrofiche mostrano diametri disomogenei, con una prevalenza di fibre di diametro inferiore rispetto al valore di controllo 3. L’immunoistochimica per la desmina, componente principale dei filamenti intermedi, mostra la tendenza a formare aggregati di immunopositività all’interno delle fibre muscolari atrofiche 4. All’analisi ultrastrutturale nelle fibre di un muscolo atrofico si descrivono: - un marcato disarrangiamento delle fibrille contrattili - un maggior accumulo di riserve lipidiche - formazioni elettrondense di aspetto fibrillare 5. Il trattamento ………. …ARRIVEDERCI E GRAZIE! RINGRAZIAMENTI Dott.ssa Fulceri Dott. Toti